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06 Novembre 2012

Alcune modalità di raccolta fondi per le Associazioni: tombole, lotterie e pesche di beneficenza

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Costituire Associazione
Alcune modalità di raccolta fondi per le Associazioni: tombole, lotterie e pesche di beneficenza

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio 2020

Chiunque di voi sia un socio od occupi una qualsiasi posizione all’interno del direttivo di un’Associazione, potrà benissimo immaginare che, per far crescere e prosperare l’Associazione stessa, non è possibile “vivere d’aria”; per questo motivo, qualsiasi Associazione, a prescindere dalla propria missione e dai propri scopi, deve essere in grado di organizzare e amministrare quelle attività comunemente denominate “raccolta fondi”. Ovviamente esistono anche casi in cui delle Aziende o dei privati possono decidere di predisporre un lascito o un’erogazione spontanea nei confronti di un’Associazione: per meglio documentarvi su questo altro metodo di “raccolta fondi” vi consigliamo la lettura di questo post da noi pubblicato poco tempo fa.

Tombole, lotterie e pesche di beneficenza

Tombole, lotterie e pesche di beneficenza sono forse le attività più semplici da organizzare e più immediate per un’Associazione per raccogliere i fondi di cui ha bisogno per il primo sostentamento o la realizzazione di un progetto specifico. Alcune norme è bene comunque conoscerle prima di iniziare l’organizzazione, in particolare bisogna partire dal D.P.R. n. 430 del 26 ottobre 2001, che stabilisce che: “è vietata ogni sorta di lotteria, tombola, riffa o banco di beneficenza, nonché  ogni altra manifestazione avente analoghe caratteristiche” tranne nel caso in cui tali manifestazioni siano promosse da associazioni (assistenziali, culturali, ricreative, sportive) ed enti morali senza scopo di lucro, ma per soddisfare una necessità finanziaria dell’ente stesso.

La lotteria non è altro che il più famoso “gioco a sorte” del mondo: i partecipanti acquistano un biglietto (contrassegnato da serie e numerazione progressiva) che viene staccato da una matrice; al termine della vendita dei biglietti vengono effettuate delle estrazioni casuali ad oguna delle quali corriponderà un premio. La cosa importante è che l’ammontare complessivo della vendita dei biglietti  (vendita che deve essere limitata al territorio della provincia) non superi i 51.645,69€.

La tombola  è un altro tipo di “gioco a sorte” che utilizza cartelle portanti una data quantità di numeri (dal numero 1 al numero 90) con premi assegnati alle cartelle nelle quali, all’estrazione dei numeri, per prime si sono verificate le combinazioni stabilite (es: ambo, terna, quaterna, tombola). I premi assegnati non devono però superare il valore complessivo di 12.911,42€. Ricordiamo inoltre che la vendita delle cartelle (contrassegnate da serie e numerazione progressiva) deve essere circoscritta al Comune in cui si effettua la tombola ed ai Comuni limitrofi.

La pesca di beneficenza è una manifestazione che viene organizzata con la vendita di biglietti numerati (ma in questo caso senza una matrice progressiva), e ad alcuni di questi biglietti corrisponde un premio. Per una manifestazione di questo genere il ricavo non deve essere superiore a 51.645,69€;  la vendita dei biglietti è limitata al territorio del Comune dove si svolge la manifestazione.

Gli aspetti organizzativi e gli adempimenti

Per organizzare una di queste manifestazioni, prima di tutto è necessario, secondo quanto disposto dall’art.39, comma 13-quinquies del Decreto Legge n. 269 del 30/09/2003 (convertito in Legge con la Legge 24 novembre 2003, n. 326), inviare una comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, indicando le finalità della manifestazione, l’ambito territoriale di effettuazione, il numero di biglietti e il loro importo. Decorsi trenta giorni dalla data di ricezione della comunicazione, senza l’adozione di un provvedimento espresso da parte del suddetto Ministero, si intende rilasciato nulla-osta all’effettuazione della manifestazione. Consigliamo quindi di inviare tale comunicazione mediante raccomandata con ricevuta di ritorno (in modo tale da sapere la data in cui è arrivata al Ministero e da cui decorrono i trenta giorni) un paio di mesi prima della data stabilita per la raccolta fondi.

Ottenuto quindi il nulla-osta, il legale rappresentante dell’ente o dell’associazione deve darne informazione al Prefetto ed al Sindaco del Comune di competenza, entro 30 giorni dallo svolgersi della manifestazione (suggeriamo di specificare che  “In data ……………. si è provveduto a inviare un’autonoma comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”). A tale comunicazione devono essere allegati:

  • per la lotterie, il regolamento nel quale sono indicati la quantità e la natura dei premi, la quantità ed il prezzo dei biglietti, il luogo in cui vengono esposti i premi, il luogo ed il tempo fissati per l’estrazione e la consegna dei premi ai vincitori
  •  per la tombole, il regolamento indicante la specifica dei premi in palio e del prezzo delle cartelle, e i documenti che attestino il versamento di una cauzione per un valore complessivo pari a quello dei premi messi in palio, a tutela dei vincitori dei premi previsti. La cauzione va versata a favore del Comune nel cui territorio si svolge la tombola e ha scadenza non inferiore ai tre mesi dalla data di estrazione. Entro trenta giorni successivi all’estrazione, occorre presentare al Sindaco la documentazione attestante l’avvenuta consegna dei premi ai vincitori; verificata la regolarità della documentazione, il Sindaco provvederà  allo  svincolo della cauzione. Nel caso in  cui  i  premi non vengano pagati ai vincitori entro i trenta giorni successivi, il Comune disporrà il vincolo della cauzione
  • per le pesche di beneficenza, il regolamento indicante il numero dei biglietti ed il relativo prezzo.

Eventuali variazioni devono essere comunicate nei trenta giorni precedenti la manifestazione, per consentire i controlli da parte degli organi competenti. La Prefettura verifica il rispetto di tutte le condizioni previste dal D.P.R. n.430/2001, mentre il Comune ha il compito di vigilare sul regolare svolgimento della manifestazione stessa.

Per le lotterie e per le tombole, un rappresentante dell’Associazione provvede a ritirare, prima dell’estrazione, tutti i biglietti o le cartelle invenduti/e, dichiarandoli/e nulli/e. L’estrazione deve essere effettuata alla presenza del  Sindaco (o di un suo incaricato) del Comune nel cui territorio avviene la manifestazione; al termine della manifestazione deve essere redatto un apposito verbale una cui copia deve essere rilasciata al rappresentante comunale e un’altra trasmessa alla Prefettura.

Per le pesche di beneficenza, un responsabile dell’Associazione controlla il numero dei biglietti venduti e, al termine della manifestazione, redige un verbale  alla presenza del Sindaco o di un suo incaricato, rilasciandone una copia allo stesso ed inviandone un’altra alla Prefettura entro 15 giorni.

Gli aspetti fiscali

Essere in regola con il fisco è uno degli aspetti che più ricorre tra i nostri post: per forza, è vitale se ci tenete davvero alla vostra Associazione! Dunque, anche parlando di semplici raccolte fondi è necessario fare qualche accenno al tema.

Secondo l’art. 2 del D.Lgs. 460/1997, i fondi pervenuti agli enti non commerciali a seguito di raccolte pubbliche non concorrono alla formazione del reddito  e, oltre ad essere esclusi da IVA* (*questo aspetto è stato modificato dalla Circolare interpretativa n°18/e del 1°Agosto 2018 della Agenzia delle Entrate; in tale circolare si stabilisce che le associazioni in Regime di cui al DL 398/1991 devono trattare l’Iva delle raccolte fondi come qualsiasi altra entrata commerciale. Per approfondire: https://www.teamartist.com/circolare-ade-spiegazione-presidenti/), sono esenti da ogni altro tributo (es: imposta sugli intrattenimenti). Queste agevolazioni fiscali, tuttavia, sono riconosciute solo se le raccolte fondi sono:

  • pubbliche e svolte in modo occasionale;
  • concomitanti con celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione.

La Legge non specifica però quando le raccolte pubbliche possano essere considerate “occasionali” e quindi fruire delle suddette agevolazioni fiscali. L’unico riferimento potenzialmente applicabile è quello contenuto nell’art. 25, comma 2, della Legge 133/1999 (articolo che contiene disposizioni tributarie relative alle ASD in regime 398/1991): si stabilisce che, affinché le raccolte di fondi possano essere considerate escluse dal calcolo della base imponibile, è necessario che si verifichino entrambe le seguenti condizioni:

  • il numero di eventi durante il periodo d’imposta non deve essere superiore a 2;
  • l’importo dei fondi raccolti non deve superare il limite massimo di 51.645,69 euro.

Il rispetto di tali condizioni consente a tutte le tipologie di associazioni di essere al riparo da eventuali contestazioni in caso di controlli fiscali.

Ne consegue che costituiscono reddito imponibile:
  • la parte dei proventi eccedenti l’importo del limite massimo di 51.645,69 euro, se gli eventi non sono più di 2 (la parte eccedente è imponibile ai fini IRES e IRAP, ma non ai fini IVA);
  • i proventi conseguiti oltre l’ambito dei 2 eventi per periodo di imposta (i proventi dei primi 2 eventi non sono imponibili; i proventi ricavati dalle manifestazioni successive sono imponibili sia ai fini IRES e IRAP, sia ai fini IVA, anche se i proventi dei primi 2 eventi non hanno superato i 51.645,69 euro).

Ai sensi dell’art. 30 del D.P.R. 600/73 le manifestazioni a sorte locali (tombole, lotterie e pesche/banchi di beneficenza) sono soggette alla ritenuta a titolo d’imposta del 10% del valore dei premi (e non sull’importo incassato con la vendita dei biglietti). Pertanto, entro il giorno 16 del mese successivo a quello della data dell’evento, occorre procedere al versamento della relativa ritenuta compilando la sezione erario del modello F24 ed indicando il codice tributo 1046 corrispondente a “ritenute su premi delle lotterie tombole pesche o banchi di beneficenza”.

Sono escluse da tale ritenuta le tombole effettuate dalle associazioni e dai circoli associativi per i propri soci, per autofinanziarsi o per puro divertimento; inoltre, non occorre richiedere alcuna autorizzazione.

Ma come devono essere registrate queste entrate nel Rendiconto Economico Annuale della Associazione?

Semplicemente sotto una apposita voce che avrete predisposto “Entrate da attività commerciali produttive marginali”.

Ricordiamo inoltre che, secondo l‘art. 8 del D.Lgs. 460/1997, “indipendentemente alla redazione del rendiconto annuale economico e finanziario, gli enti non commerciali che effettuano raccolte pubbliche di fondi devono redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, un apposito e separato rendiconto tenuto e conservato ai sensi dell’articolo 22, dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione indicate nell’articolo 108, comma 2-bis, lettera a), testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917″. Nel caso in cui, nel corso di uno stesso esercizio sociale, l’Associazione organizzi più raccolte di fondi, sarà necessario redigere specifici rendiconti separati (e relazioni illustrative) per ognuna di esse e riportare i risultati netti (incassi meno spese) degli eventi nel rendiconto economico annuale.

Cosa succede in caso di mancata tenuta del rendiconto previsto per ciascuna raccolta fondi?

Come chiarito dalla Circolare n. 9/E del 24 aprile 2013 dell’Agenzia delle Entrate, le agevolazioni fiscali non vengono perse a patto che, in sede di controllo, “sia comunque possibile fornire una documentazione idonea ad attestare la realizzazione dei proventi esclusi dal reddito imponibile”. Se, al contrario, non è possibile produrre alcun documento attestante l’operazione, i proventi della raccolta fondi, per i quali non si è provveduto alla redazione dell’apposito rendiconto, saranno soggetti a tassazione e concorreranno alla formazione del reddito imponibile applicando un coefficiente di redditività pari al 3 per cento (per le Associazioni in regime fiscale agevolato 398/1991); tali proventi saranno considerati commerciali e, se ciò comportasse il superamento del limite annuo di 250.000 euro, si avrebbe la decadenza dai benefici fiscali previsti dalla L. 398/1991 e l’applicazione del regime tributario ordinario sia con riferimento alla determinazione delle imposte che agli adempimenti contabili.

La mancata tenuta del rendiconto comporta inoltre l’applicabilità di una sanzione amministrativa da euro 1.032 ad euro 7.746.

Potete scaricare un fac-simile di rendiconto di raccolta fondi.

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477 risposte a “Alcune modalità di raccolta fondi per le Associazioni: tombole, lotterie e pesche di beneficenza”

  1. Rispondi
    Roberto Isella

    Può un comitato genitori costituito tramite statuto in forma di comitato (non di associazione) senza codice fiscale, organizzare raccolte fondi, e/o ricevere donazioni e sponsorizzazioni.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Formalmente, NO. Ma non ho mai sentito che un comitato genitori sia stato controllato dal Fisco (per fortuna!).

  2. Rispondi
    Enrico

    Siamo in Toscana, provincia di Massa Carrara

    • Rispondi
      TeamArtist

      Beh, io scendo spesso tra Pisa e Livorno. Magari ci possiamo incontrare.

  3. Rispondi
    Enrico

    Buonasera, siamo un'associazione culturale che si pone come obiettivo la promozione dell'architettura e della cultura urbana.
    Vorremmo organizzare dei concorsi di idee con quota di partecipazione e premi in denaro. Quale iter ci consigliate di seguire?
    Tra le attività prevediamo inoltre corsi e workshop e anche questi sarebbero con quota di partecipazione. Tutte le entrate sarebbero ovviamente destinate all'organizzazione delle attività al perseguimento degli obiettivi dell'associazione tramite mostre, eventi ecc.
    E' possibile farlo? Se sì, come?
    Grazie per la disponibilità

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' molto più complesso di quanto possa sembrare. Il premio in denaro costituisce, fiscalmente, sia un compenso che un reddito. E le quote di partecipazione, se arrivassero da non soci, dovrebbero essere fiscalizzate. Voi avete la partita iva?

      • Rispondi
        Enrico

        L'associazione è in via di costituzione e abbiamo dato per scontato di aprire la partita iva viste le attività che vogliamo portare avanti. Come già precisato, l'attività di concorsi e workshop è finalizzata a perseguire gli obiettivi culturali riportati nello statuto e la raccolta delle quote servirà per i premi e per organizzare eventuali mostre/premiazioni.
        Tutte le entrate, da soci e non soci, sottolineo che saranno interamente investite per attività di promozione culturale o rimarranno nelle casse dell'associazione per attività future.
        Data questa premessa ci chiediamo se questo tipo di iniziative siano compatibili con la forma dell'associazione culturale.
        Grazie.

        • Rispondi
          TeamArtist

          E' possibile ma non è così semplice come può apparire. Vi consiglio di chiarirvi tutti gli aspetti di natura fiscale e contributiva prima di partire "lancia in resta".

          • Enrico

            Ci sapreste consigliare a chi rivolgerci per gli aspetti fiscali e contributivi?
            Abbiamo letto tra i vostri articoli che consigliate di affidarsi a qualcuno specializzato in associazioni.
            Grazie

          • TeamArtist

            Dove state?

  4. Rispondi
    Giovanni

    come ormai da 100 anni nella nostra comunità il 18 gennaio si festeggia S.Antonio Abate. Questa festività consiste nel ringraziare il Santo per un augurio nell\'anno nuovo, con distribuzione gratis di alimenti locali a tutte le persone che lo chiedono. Noi come associazione vorremmo aprire uno stand (non nei locali dell\'associazione ma in piazza) e invitare tutti i soci a partecipare all\'evento.
    Possiamo fare questo senza avere problemi con l\'ASL locale oppure quali sono le precauzioni da prendere?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Nessuno le potrà mai garantire che non avrà problemi con l'ASL locale. Ma è seppur vero che se l'ASL dovesse intervenire in questi casi, morirebbe migliaia di nostre tradizioni locali. Provi a sentire che le dicono in comune...
      In linea di massima comunque, dovreste rispettare tutte le norme igienico sanitarie, come se foste un ristorante.

  5. Rispondi
    Alberto

    Buongiorno, sono il rappresentante di una associazione non riconosciuta che svolge attività senza fini di lucro, a livello nazionale l'associazione è iscritta al registro nazionale delle aps
    1. posso effettuare una lotteria?
    2. mi è venuto il dubbio in quanto sui moduli predisposti dai monopoli non so dove barrare.... mi potete aiutare?
    questa è la dicitura presente sul modulo...
    dichiara che l'ente organizzatore:
    ha forma giuridica di:  ente morale  associazione  comitato,
    è disciplinato dagli artt.14 e seguenti del codice civile e non ha fini di lucro, ma scopi:  assistenziali  culturali  ricreativi  sportivi

     è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale di cui all'art.10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460;
     è un partito o movimento politico di cui alla legge 2 gennaio 1997, n.2, e che la manifestazione di sorte locale sopra indicata si svolgerà:
     nell'ambito di manifestazione locale dallo stesso organizzata e denominata _________________________________________________;
     al di fuori di una particolare manifestazione;
    3. essendo una lotteria aperta a tutti devo versare il 10% del valore dei premi... giusto?
    4. ma come faccio a quantificarne il valore?
    5. ed entro quando devo versare questi soldi?
    6. il versamento deve essere fatto per forza a nome dell'associazione o anche a mio nome in qualità di rappresentante?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Non dovrei e non me ne assumo la responsabilità:
      - associazione
      - ricreativi? culturali? non so cosa facciate
      - il nome della manifestazione?
      3. Per sicurezza, meglio di si.
      4. se questi premi li acquista, lo saprà! Se glieli regalano, lo può chiedere direttamente al donatore. Altrimenti li cerchi su eBay.
      5. entro il giorno 16 del mese successivo alla redazione del verbale di chiusura della manifestazione
      6. A nome della Associazione.

  6. Rispondi
    Antonella

    buonasera , siamo un'associazione culturale no profit nel settore università telematica avendo sottoscritto una convenzione con questa università siamo arrivati al punto che l'università deve corrisponderci dei contributi per aver seguito gli iscritti per l'anno, noi abbiamo solo cf possiamo emettere ricevuta? se si come dobbiamo emetterla?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se avete stipulato una convenzione con un ente pubblico non dovete emettere alcuna ricevuta.
      Immaginiamo che il pagamento sarà tracciabile via bonifico bancario, giusto?

  7. Rispondi
    guglielmo

    l'associazione che io presiedo vorebbe organizzare una tombola con la presente vi chiede regole di organizzazione, di comunicazione eventuale prefetto, sindaco, siae e le sanzioni civili e penali per i soci e l'associazione
    grazie per il tempo accordatomi

    • Rispondi
      TeamArtist

      Tutto quello che posso darle/dirle è contenuto nel post di questa pagina. Per tutto il resto si rivolga direttamente a Siae, Prefettura, Comune e Agenzia delle Entrate. Poi, se vuole, ci mandi quello che ha raccolto e lo metteremo a disposizione di tutti.

  8. Rispondi
    OLIENGO

    se nell'ambito di una manifestazione per raccolta fondi art. 37, comma 2, della Legge 342/2000, una azienda vuole sponsorizzare l'evento con un cartellone pubblicitario, il ricavato dalla sponsorizzazione rientra nell'ambito della L. 342/2000 (€ 51.000) o va a fare cumulo con i ricavi della legge 398/91? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se avete p. iva e siete in 398, va a cumulare.

  9. Rispondi
    saverio

    Salve, dal vostro post se ho ben capito, come onlus, non possiamo fare più di 2 iniziative di raccolta fondi l'anno.
    1. Cene o colazioni offerte al pubblico e banchetti con cessione di beni dietro offerta rientrano all'interno delle iniziative?
    2. In merito al numero massimo qual'è il riferimento legislativo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. art. 37, comma 2, della Legge 342/2000

      • Rispondi
        Saverio

        Nel caso vengano effettuate più iniziative di raccolta fondi (spettacoli, lotterie banchetti) delle 2 concesse e a seguito di un controllo venisse corrisposta una sanzione,chi è da considerarsi responsabile, il consiglio direttivo o tutti i soci? E chi deve pagare?

  10. Rispondi
    OLIENGO

    salve,
    nell'ambito di una manifestazione occasionale per raccolta fondi a mezzo di lotteria finalizzata all'acquisto del defibrillatore,potrebbe anche partecipare una azienda a titolo di sponsorizzazione/pubblicità dell'evento rimanendo comunque nell'ambito dei €51000 ? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Provi a riformulare il quesito perchè non lo capisco.

  11. Rispondi
    Alma

    Se si tratta di serate in cui viene messo un contenitore di offerte libere per raccolta fondi, deve essere staccata ricevuta per il totale che viene raccolto o basta riportarlo in prima nota e nel prospetto raccolta fondi?
    Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Servono delle ricevutine per ogni singola offerta.

  12. Rispondi
    rino

    Buongiorno.Faccio parte di una associazione Onlus.L'anno scorso per raccogliere fondi sul territorio abbiamo organizzato due tombole che sono andate benissimo.Quest'anno volevamo organizzarne quattro, ma leggendo il vostro blog ,se ho capito bene,una ONLUS non può fare più di due tombole all'anno?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Esatto.

  13. Rispondi
    Giuseppe

    Siamo una ASD di puro settore giovanile calcio. Vogliamo organizzare una lotteria mettendo in palio dei premi, riservata solo ai nostri tesserati, con lo scopo di continuare a finanziare le nostre attività, ( spese di trasferte, attrezzature varie, costi struttura ecc..) Cosa bisogna fare?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve. Legga il post di questa pagina.

  14. Rispondi
    Sara

    Volevamo organizzare una lotteria con l'estrazione la vigilia di Natale, ma non abbiamo ancora mandato tutte le comunicazioni e adesso manca meno di un mese.
    1. Come possiamo fare?
    2. Quali sono i rischi se non riusciamo a fare tutto in tempo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non vedo soluzioni
      2. Di essere accusati di evasione fiscale.

  15. Rispondi
    Giovanni

    E' possibile creare una raccolta fondi per l'acquisto di defibrillatori da parte di una ASD con partita iva e regime agevolato ? Quali sono le regole e le normative da seguire ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Quelle indicate nel post di questa pagina.

  16. Rispondi
    LUIGI

    Buongiorno, siamo una polisportiva iscritta al registro degli enti di promozione sociale della provincia promuoviamo lo sport fra i disabili.
    1-Volendo organizzare una pesca di beneficenza e non essendo in regime fiscale agevolato, ma ordinario abbiamo gli stessi adempimenti?
    2- ci converrebbe passare al regime agevolato? nel caso perderemmo l'iva a credito?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si.
      2. Dipende. Le posso dire che è l'unica ASD che abbia mai incontrato in regime ordinario.

  17. Rispondi
    Mario

    Buongiorno, è possibile organizzare un concorso diverso dai tre elencati? Ad esempio una sorta di totocalcio che duri l'intera stagione sportiva con montepremi settimanali?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Tutto è possibile purchè sia legale.

      • Rispondi
        Mario

        La ringrazio per la risposta. Quello che mi interessava però sapere è l'interpretazione del "massimo 2 eventi" e cioè se per "evento" si intenda un periodo anche duraturo oppure una sola giornata.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Può essere anche un periodo superiore alla giornata. Non oltre la settimana però!

  18. Rispondi
    Associazione Il Convivio

    Gentile Dottore, la nostra Associazione culturale organizzerà per il secondo anno una manifestazione sul tema dell'Arte del Ricevere con mostre, convegni, spazi espositivi inerenti al settore. Per finanziare tale iniziativa vorremmo abbinare una lotteria a premi e, a tal proposito, vorremmo sapere quale procedura occorre seguire. Grazie per i chiarimenti che vorrete fornirci.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Trova tutto nel post in cima a questa pagina.

  19. Rispondi
    elena pro ring

    ....No, l'asd può acquistare per i soci, anticipando i soldi, l'attrezzatura sportiva necessaria...

    Mi inserisco un attimo in questa conversazione per chiederLe , come posso dimostrare che mi comporto così, cioè che vado io a procurare il materiale avendo diritto ad uno sconto per l'acquisto di quantità maggiori rispetto al singolo? ovvero che provo posso dare al fisco che non intasco il ricavato? quali pezze giustificative a dimostrazione di cio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ci saranno una fattura di acquisto dei materiali e, se vuole, delle pezze giustificative date ai singoli soci.

      • Rispondi
        elena pro ring

        Ma se anticipo i soldi con i fondi dell asd al momento della Pseudo - vendita RIMETTERLI nel cassetto dell'asd.
        E' impossibile invece farlo in maniera privata? con emissione ovviamente di scontrino fiscale del negoziante?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Provi a rispiegarmi il problema perchè non lo capisco... Tenga conto che potrebbe anche chiedere una quota superiore al costo del negozio...

          • elena pro ring

            ok ci provo.Noi acquistiamo 10 guantoni da box al nostro rivenditore di fiducia perchè comprando noi ci fa un prezzo migliore che non al singolo. Mi faccio fare scontrino fiscale. Poi vendo ai miei ragazzi i 10 guantoni allo stesso prezzo pagato ma senza fornire nessuna pezza giustificativa al socio.
            Invece se non ho capito male , dovrei fare fattura (e quindi mettermi in carico il materiale) e venderle con una ricevuta allo stesso prezzo di acquisto (e scaricarmi cosi' il materiale)
            Spero di essere stata chiara.
            grazie

          • TeamArtist

            No, non li vende. Li ha acquistati per conto loro!!!!

  20. Rispondi
    ELENA

    Gentile Dott.Dalerba, questo argomento mi interessa in modo particolare proprio perchè ci capita una tantum di fare raccolte di questo tipo...e mi vado a spiegare meglio.Siamo una ASD con partita IVA . Due volte all'anno organizziamo i campionati regionali per il nostro sport, supportati nell'organizzazione dalla nostra federazione. Ogni volta ci regolarizziamo con i permessi SIAE in quanto facciamo pagare una piccola somma di ingresso. Il palazzetto dove organizziamo non è fornito di bar quindi tutti gli anni mettiamo un banchetto dove vendiamo dei panini e delle bibite. Niente altro. Il servizio è diretto anca ai non soci però fanno cmq parte tutti della stessa federazione. Puo capitare che compri qualcosa lo spettatore venuto a vedere i campionati (che ovviamente è non socio).
    1. Siamo sanzionabili?
    E' un servizio che offriamo piu che altro agli atleti perchè devono stare in palestra tutto il giorno e il centro del paese è un po scomodo per uscire a mangiare.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Purtroppo si. Avete infatti una licenza di somministrazione alimenti e bevande? Rilasciate uno scontrino fiscale?

      • Rispondi
        elena pro ring

        1. Ma quindi il problema è solo perchè somministriamo ai non -soci? ovvero al pubblico?
        2. Se fossero solo soci potrebbe rientrare in una di quelle due raccolte occasionali all'anno?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Non solo... per somministrare alimenti e bevande si deve avere una licenza.
          2. In linea teorica si. Bisogna vedere in ogni caso come gestire la partita "alimentare"

  21. Rispondi
    fabrizio innocenti

    bellissimo articolo e molto interessante, ma mi viene in mente una cosa.... l'asd può 'vendere' (a pari costo o sottocosto) materiale sportivo ai soci? se la risposta è affermativa cosa andrebbe fatto, ricevuta fiscale, basta una ricevuta non fiscale, fattura...? e le tasse come andrebbero pagate?

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, l'asd può acquistare per i soci, anticipando i soldi, l'attrezzatura sportiva necessaria. Non la "vende" in senso stretto.

  22. Rispondi
    roberto

    salve, gradirei avere delle delucidazioni sulla cosiddetta cauzione da versare al Sindaco in caso di organizzazione di tombola. ho un'associazione culturale che per autofinanziarsi vorrebbe organizzare una tombola nel periodo natalizio. ogni tombola durerà circa mezz'ora e la vincita sarà proporzionale all'acquisto delle cartelle, la manifestazione durerà dal 28/12 al 05/01, come faccio a sapere quanto lasciare in cauzione? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Scriva una e-mail all'Ufficio Tributi del Comune in questione.

      • Rispondi
        roberto

        grazie velocissimi

  23. Rispondi
    mario

    ciao e grazie di esserci!!!
    un gruppo di amici per sensibilizzare la gente su di un determinato problema (contro il fumo) ha deciso di regalare dei gadget insieme ad un opuscolo informativo contro il fumo può accettare offerte libere per autofinanziare questi gadget ovviamente se una persona non può offire nulla il gadget gli viene comunque dato

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il gruppo di amici e costituito in associazione?

  24. Rispondi
    francesca

    Salve, un'associazione culturale che ha come scopo la sensibilizzazione della collettività su tematiche di solidarietà sta contribuendo alla realizzazione di un film su tematiche di carattere sociale. L'associazione di occupa della raccolta fondi per finanziare il film.
    Lo strumento utilizzato è una specie di CROUDFOUNDING, ovvero chiedere donazioni al pubblico "anticipate", con in cambio un biglietto omaggio per la "prima " del film. L'associazione ha emesso una serie di blocchetti nel quale viene specificato che la persona diventa sostenitore della causa (il film) e avrà in mano una ricevuta che, come sostenitore, le da diritto ad entrare gratis al cinema quella sera, se tutta l'operazione va in porto. Tutto chiaro circa l'obbligo di redazione del rendiconto speciale per la raccolta.

    Quello che mi chiedo è :
    1- ci sono delle autorizzazioni anticipate da chiedere a qualche ente, posto che il film è solo in cantiere ed è in corso sono un'opera di sensibilizzazione generale e pubblica?
    2- la somma di 10 euro a titolo di sostenitore in cambio dell'entrata omaggio all'eventuale prima del film, è da considerarsi a tutti gli effetti come erogazione liberale da raccolta fondi?
    3- Se è così, è sufficiente avere le matrici dei blocchetti come ricevute di donazione?
    4- altro particolare: qualora un'impresa dia una somma e chiede all'associazione di inserire nel film particolari suoi prodotti, è giusto invece considerare questo come pura sponsorizzazione?
    5- in questo caso l'associazione deve, a mio parere, emettere regolare fattura con iva...sbaglio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. A naso direi di no. Ma l'argomento è delicato e raccontato così per sommi capi potrebbe sfuggirci qualcosa
      2. No. Avendo voi prefissato una cifra stabilita (10 euro) ed uno scambio (l'ingresso "gratuito") si tratta di un corrispettivo specifico su cui dovete pagare le imposte.
      3. No
      4. Si
      5. Si

      • Rispondi
        francesca

        Grazie per la risposta repentina e chiara.
        Ho solo bisogno di un ulteriore chiarimento.
        L'associazione non sta " vendendo" biglietti, lo spirito è quello di diventare " sostenitori" della causa. Il sostenitore, partecipando con una cifra simbolica ha diritto;
        - di essere citato nei titoli di coda del film
        - di partecipare gratuitamente alla manifestazione ( in questo caso al film) .
        Il fatto che siano stati creati questi voucher che attribuiscono la qualifica di sostenitori è stato solo per esigenze di semplificazione e per rendere più efficace la sensibilizzazione, perchè rendono più immediata la comprensione della causa.
        Ma non stanno "vendendo" biglietti, che non è neanche lo scopo dell'associazione.

        Per ovviare a qualunque fraintedimento, se venissero iscritti poi nel libro degli associati, tra gli associati sostenitori , sarebbe più facile secondo lei dimostrare la natura liberale della causa?
        AI soci sostenitori viene chiesto di finanziarie la causa e , come sappiamo, le prestazioni verso gli associati non sono da considerarsi operazioni commerciali..

        • Rispondi
          TeamArtist

          Se sono soci cambia tutto. Ma in ogni caso non sarà mai una erogazione liberale, quanto una "quota di sostegno per la realizzazione dei fini associativi" (comunque detassata).

  25. Rispondi
    Susy

    Salve.
    Un'associazione, con partita iva (e natura giuridica di associazione non riconosciuta), composta da appassionati di moto, oppure auto, barche, camper ecc., che per statuto non persegue fini di lucro in quanto non svolge attività commerciale, nel caso volesse vendere panini e bibite solo eccezionalmente al fine della raccolta di fondi da donare INTERAMENTE alla locale Croce Verde (presente con uno stand accanto a quello dell'associazione), ha l'obbligo di emettere i relativi scontrini/ricevute fiscali?
    Grazie in anticipo.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Posto la mancanza di una licenza di somministrazione e bevanda, posti i requisiti igienico sanitari, può non emettere scontrini se applica le regole contenute nel post.

      • Rispondi
        Susy

        Grazie per la cortese risposta. Per quanto riguarda le regole contenute nel post, si riferisce agli aspetti e/o obblighi civilistico-fiscali delle associazioni descritti all'inizio oppure a vari chiarimenti formulati in tutto il blog? Nel caso l'amministrazione comunale sapesse o avesse dato all'associazione l'autorizzazione estemporanea per questa vendita di beneficenza?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Agli aspetti civilistici-fiscali.
          2. Nulla cambierebbe rispetto agli obblighi di cui sopra.

  26. Rispondi
    egidio

    Il 30/8/2013 - 12:27 Vi ho inviato un quesito e Voi mi avete risposto che non avete capito e mi avete consigliato di leggere il Vs post. L'avevo già letto.
    Praticamente dovendo organizzare una RIFFA dal nostro Gruppo di trekking (vedere il 30/8/13) per aiutare nelle spese i ragazzi, Vi chiediamo se siamo soggetti a norme per questi 2 casi:
    1) RIFFA con vendita di biglietti in paese e sorteggio in un area privata utilizzata per raduno di aderenti e altri;
    2) RIFFA Ccome sopra ma su area pubblica del Comune (per es. Campo sportivo). Grazie ancora

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. SI
      2. SI

  27. Rispondi
    Egidio

    Siamo un gruppo di escursionisti che ci organizziamo per fare escursioni soprattutto per i ragazzi. Possono partecipare alle escursioni adulti che danno una mano, tipo accompagnatori dei gruppetti che si formano nell'escursione per vigilare e ripetere le comunicazioni del Coordinatore guida. Il Gruppo SI è DATO UN NOME, si chiama XXXXX. Altre figure sono Vice-guida e Cassiere che raccoglie le quote di spesa senza lucro. Il Cassiere, logicamente ha un quadernone-registro per la tenuta dei conti di ogni escursione. Qualche volta, max una volta l'anno, riceviamo un contributo di cica € 100 che utilizziamo sempre per i ragazzi meno abbienti o concorrere alle spese. Lo spirito dell'attività di trekking è culturale, educativo, sportivo e religioso al fine di "togliere i ragazzi dalla strada" e curare anche l'integrazione razziale. Il Gruppo-Associazione non è legato a nessun ente, per es. Comune, Parrocchia, Attività commerciale. In genere, circa una volta l'anno, max 2, organizziamo una piccola festicciola con RIFFA, offerte per erbe aromatiche-medicinali raccolte durante le escursioni, qualche altra cosa (piccoli oggetti di montagna e oggettini ,giocattoli, ecc. che i ragazzi non usano più). Vi preghiamo soprattutto di informarci per lA RIFFA. Grazie.

  28. Rispondi
    francesco

    Salve con la nostra asd, abbiamo sol CF per il momento, volevavo organizzare una giornata dove andiamo in giro a chiedere ai passanti dei contributi volontari per autofinanziarci, modiche cifre 1,2,3 euro ecc. La mia domanda è questa posso farlo tranquillamente o devo richiedere qualche permesso? Logicamente dietro ogni contributo rilascerò ricevuta.
    grazie

  29. Rispondi
    Marta

    Dalla risposta a MArzia ho capito che, se i beni offerti in premio nella lotteria sono servizi ad es. Laboratori o visite e non oggetti non occorre seguire nessun iter ne' Inviare segnalazioni. Confermate che è' così?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A patto di soddisfare il il DPR 26 ottobre 2001, n. 430, all'art.6 punto "d" in merito alle esclusioni, ovvero "le manifestazioni nelle quali i premi sono costituiti da oggetti di minimo valore, sempreche' la corresponsione di essi non dipenda in alcun modo dalla natura o dall'entita' delle vendite alle quali le offerte stesse sono collegate".

  30. Rispondi
    Nunzia

    Salve, grazie per l'aiuto che ci date, siamo un ASD iscritta a CSEN, vorremmo organizzare una lotteria per coprire le spese di una manifestazione, ho visto il post relativo ed è stato chiarissimo, l'unica cosa è che i premi li chiediamo in offerta da alcune attività commerciali, mi hanno chiesto però cosa debbono fare per stare in regola quando danno l'oggetto messo in palio o un buono acquisto.
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' una domanda molto delicata e vi consiglio di non essere voi a dare questo tipo di indicazioni ma di lasciare che siano i commercialisti di queste attività commerciali a farlo.
      In linea puramente teorica si dovrebbe:
      1)emettere autofattura, ai sensi dell’art. 25 del DPR633/1972;
      2)emettere una fattura di vendita, ai sensi dell’art. 21 del DPR633/1972;
      3)registrare l’operazione nel registro degli omaggi, ai sensi dell’art. 39 del DPR 633/1972.

      • Rispondi
        Nunzia

        Grazie per la risposta. Il fatto che i beni sono oggetti di modico valore e molte volte danno senza alcuna fattura. Mi dispiace creare dei problemi a chi cerca di aiutarti.... Inoltre alcuni beni sono offerti dai soci ... in questo caso come ci dobbiamo regolare.
        Grazie ancora per tutto quello che fate per noi.
        Nunzia

        • Rispondi
          TeamArtist

          Fate fare al donatore un lettera di donazione del bene indirizzata alla Associazione.

  31. Rispondi
    Annalisa

    Gentilissimi,
    sono a richiedervi un consulto per un evento organizzato a favore della nostra Associazione. Un ristorante ci ha proposto una cena presso il suo locale con intrattenimento musicale ove parte del costo del menù fisso a persona verrà devoluto all'Associazione (10 € su 25 €). Tra gli accordi iniziali, c'erano la stampa locandine e i costi SIAE a nostro carico. Abbiamo fatto stampare le locandine ove noi risultiamo come beneficiari dell'evento organizzato dal ristorante, ma mi pare ci sia una contraddizione sul fatto che l'evento sia organizzato da loro per noi e le locandine siano pagate da noi. Come uscire da questa impasse? E' giusto che risulti una fattura delle locandine dell'evento a nostro carico? Per la SIAE le pratiche sono intestate a loro, ma di fatto la paghiamo noi. Suggerimenti? Cosa "aggiustare" e cosa tenere buono? Grazie mille.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questa è una vera e propria attività di sponsorizzazione per la quale dovreste fare un contrattino col Ristorante ed emettere una fattura per ricevere i soldi. Avete la partita iva per poterlo fare?
      In questo caso non vedrei alcun problema nè per le locandine nè per la Siae.

      • Rispondi
        claudia

        A. Buonasera, con alcuni miei amici abbiamo appena costituito una APS.
        B. Stiamo pensando di organizzare un evento di raccolta fondi in favore di un progetto in sostegno dei migranti. L'evento consterà in una mostra fotografica, un dibattito ed una cena, aperta a soci e non.
        C. Per la cena ci stiamo rivolgendo ad un catering, ci sono poi delle spese di pubblicità ed organizzazione che noi in quanto associazione dovremmo fatturare, e che verranno coperte ovviamente dalle entrate ricavate dalla cena.
        Per cui, il costo della cena, che verrà pagato a noi in quanto associazione coprirà in parte le spese e l'eccedente andrà in favore del progetto di cui sopra.
        1. Come dobbiamo comportarci in questo caso?

        • Rispondi
          TeamArtist

          A. Siete nell'albo regionale o nazionale?
          B. Attenzione: ai soci è un conto, ai non soci un altro. (semplificando di molto: per i soci non c'è tassazione, per i non soci, si)
          C. In che senso "fatturate le spese di pubblicità ed organizzazione"?
          1. Dovete seguire le istruzioni del post, nella parte dei "due eventi l'anno di raccolta fondi".

  32. Rispondi
    stefania ballabio

    organizziamo una lotteria tramite una onlus a favore di una scuola primaria abbiamo seguito tutto l'iter.... il dubbio adesso è: dobbiamo versare il 10% del valore dei premi? per altro non sappiamo il valore perchè sono tutti premi donati da privati.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non c'è univocità di idee su questo argomento. A nostra parere si se i premi sono o acquistati da voi o nuovi. No, se sono donati ed usati.

      • Rispondi
        stefania ballabio

        grazie mille per la veloce risposta. Il problema è che i premi sono per la maggior parte nuovi e si riferiscono anche a servizi tipo buono caffè, buono palestra e buono parrucchiera...quindi secondo voi cosa facciamo? se ci dobbiamo anche sobbarcare il versamento del 10% abbiamo fatto un sacco di lavoro per ben poco. (ci appoggiamo ad una onlus ma tutto il lavoro l'abbiamo fatto noi piccolo gruppo di genitori)

        • Rispondi
          TeamArtist

          Noi non possiamo consigliare nulla di illegale...

  33. Rispondi
    federico

    Buongiorno, la nostra ONLUS partecipa sabato e domenica ad un evento sportivo organizzato da terzi dove avremo a disposizione un banchetto.
    Vorremmo portare del materiakle con il nostro logo (magliette cappellini ecc.) da dare a chi voglia farci una donazione.
    I materiali sono stati donati a suo tempo alla onlus da parte di terze persone. Non è una vera e propria vendita, ma un po' si avvicina.
    Dobbiamo portare qualche documento? E rilasciare qualche ricevuta?
    Pensavamo di portare una copia dell'iscrizione ONLUS nell'albo Onlus, un blocco di ricevute da dare a chi fa donazioni e dare ai nostri volontari un tesserino di riconoscimento con scritto "volontario Onlus". Abbiamo altro da fare?

    • Rispondi
      TeamArtist

      In Italia qualsiasi scambio di denaro dovrebbe essere "certificato" da una pezza giustificativa. Anche le erogazioni liberali quindi devono essere "certificate" da una ricevuta (non fiscale) in doppia copia: una per voi ed una per il donatore. Attenzione però: se fate una vendita non si tratta di donazioni e, in quanto operazioni commerciali, dovrete rilasciare le ricevute FISCALI e poi pagare le relative tasse. Avete la partita iva?

      • Rispondi
        Federico

        Non abbiamo la partita IVA in quanto non facciamo attività commerciale. Come ho detto la ONLUS non vende nulla, ma in base all'entitá della donazione vengono regalati dei materiali, tipo magliette cappellini, peluche ecc.
        Noi emettiamo una ricevuta non fiscale e ascriviamo il nominativo del donante su un registro riepilogativo con l'importo donato ed il tipo di donazione. Unica eccezione é un grosso porcellino dove si possono mettere delle monete, in questo caso la donazione non ha nominativo.
        Nel caso arrivasse qualcuno come proviamo che siamo una ONLUS (a parte che sul banco, sulle bandiere, sullo stand, sulle magliette, ovunque c'é scritto)
        Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          Siete iscritti in un registro provinciale/ regionale/ nazionale delle onlus?

          • Federico

            S siamo iscritti all'Albo delle ONLUS (agenzia entrate)

          • TeamArtist

            Portatevi dietro quindi una copia del documento di avvenuta registrazione all'albo delle Onlus...

  34. Rispondi
    mimmo

    Scrivo per conto di un'amica che gestisce un bar con regolare licenza (quindi con possibilità di somministrare anche agli esterni) all'interno di una palestra di proprietà di un'ASD. Lei emette scontrini e paga totalmente le tasse anche se serve solo i soci in quanto il bar è appunto all'interno della struttura che comprende piu' palestre e non ha insegne all'esterno. Mi chiedevo a questo punto, visto che i guadagni sono irrisori, se non può svolgere attività commerciale come ASD ed avere agevolazioni fiscali o fare somministrazione solo ai soci senza quindi obbligo di ricevuta fiscale. Se si, mi postate gli estremi delle leggi delle quali può avvalersi?

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, non può.

  35. Rispondi
    Francesco

    Buongiorno, presiedo un'Associazione Culturale con cf. Vorremmo organizzare un concorso artistico a premi con quota di partecipazione. Il concorso vuole essere aperto al pubblico. Si può fare e in che modo? Dobbiamo avere cura di svolgere particolari procedure pre e post concorso? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non potete farlo perchè non potete prendere quote da non soci senza che queste diventino una entrata commerciale su cui pagare le tasse. Le entrate commerciali possono essere gestite da una Associazione solo se in possesso di una Partita Iva e, probabilmente, la sua apertura e tenuta vi costerebbe più delle entrate dalle quote.

  36. Rispondi
    Marzia

    Cercherò di essere più precisa. Per la riffa di beneficenza di cui accennavo abbiamo predisposto dei premi "simbolici" il cui valore è veramente minimo (es. visita guidata al parco, laboratorio artistico per bambini ecc...). Il dubbio che vi sottopongo mi è venuto leggendo il DPR 26 ottobre 2001, n. 430, all'art.6 punto "d" in merito alle esclusioni, ovvero "le manifestazioni nelle quali i premi sono costituiti da oggetti di minimo valore, sempreche' la corresponsione di essi non dipenda in alcun modo dalla natura o dall'entita' delle vendite alle quali le offerte stesse sono collegate"

    Mi domandavo dunque, se anche nel nostro caso fosse necessario seguire tutto l'iter indicato (comunicazioni al ministero, al prefetto, al sindaco...). Grazie per l'attenzione.

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, anche perché offrite servizi e non beni (oggetti) e, appunto, non credo che i premi possano dipendere da quanti biglietti venderete. Potete stare tranquilli se ë così.

  37. Rispondi
    Marzia

    Siamo un'associazione culturale che organizza una manifestazione pubblica per famiglie e bambini. Nella prossima edizione ci piacerebbe organizzare una riffa benefica il cui ricavato verrà interamente devoluto a favore di associazioni di volontariato onlus. Quale iter dobbiamo seguire?

    • Rispondi
      TeamArtist

      La procedura è molto ben descritta nel post di questa pagina. Quali sono i suoi dubbi?

  38. Rispondi
    Paolo Tamburini

    Buongiorno e innanzitutto grazie del prezioso aiuto che offrite.
    Abbiamo recentemente costituito una ASD non commerciale con CF iscritta al CONI tramite ente CSEN.

    Ai soci posso chiedere il pagamento di una quota per la partecipazione alle attività? come devo registrare l'incasso?

    Posso far partecipare occasionalmente i non soci alle attività dietro pagamento di un corrispettivo (una sorta di prova a pagamento pre registrazione)?

    Negli eventi di raccolta fondi (max 2/anno) posso raccogliere fondi dai non soci in cambio della partecipazione alle attività della ASD?

    In cosa possono consistere (sia soldi che beni?) e come devono essere registrate le erogazioni liberali da parte dei soci? e da parte dei non soci?

    Grazie
    Paolo

    • Rispondi
      TeamArtist

      - Si, come entrata istituzionale da Soci per Corsi della Associazione. Si ricordi di rilasciare ricevuta non fiscale in doppia copia.
      - Solo se occasionalmente e per un volume d'affari bassissimo rispetto al totale. Si ricordi di rilasciare ricevuta fiscale in doppia copia, con marca da bollo di 1,81 se l'importo supera i 77,47 euro.
      - Si, se segue le regole di legge: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/06/raccolta-fondi-per-associazioni-tombole-lotterie-pesche-beneficenza/
      - Legga questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/09/27/erogazioni-liberali-associazioni-onlus-aps/

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  39. Rispondi
    chiara

    Ma se ho già inviato tutti i documenti per una lotteria e volessi aggiungere dei premi che vorrebbero offrirci non si può più.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Può provare ad inviare una integrazione in prefettura. Attenzione però che il valore complessivo, sommato delle aggiunte, non superi 12.911,42€

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  40. Rispondi
    Anna

    La nostra associazione è appena stata iscritta nel registro delle APS della regione Friuli Venezia Giulia.
    Nell'anno 2012 abbiamo fatto 2 raccolte di fondi, sappiamo che non si possono fare più di 2 all'anno, sempre nel 2012 abbiamo partecipato ad alcuni mercatini dove abbiamo "venduto" alcuni oggetti artigianali fatti dai soci, non avevano un prezzo imposto ma veniva chiesta un offerta libera. Come possiamo far risultare questi incassi nel rendiconto economico (non abbiamo partita iva)? Vengono considerati attività commerciali?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se l'offerta era libera sono erogazioni liberali e come tali potete registrarli. Avreste dovuto però fare delle ricevute (a meno che non fossero di modesto valore: in tal caso, come per le offerte in chiesa, non è strettamente necessario... anche se consigliato).

      Legga questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/09/27/erogazioni-liberali-associazioni-onlus-aps/

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      • Rispondi
        Carlo

        Se dobbiamo fare un banchetto come associazione di volontariato e abbiamo della merce esposta come faccio a indicare i prezzi se teoricamente deve essere offerta libera?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Come si fa a parcheggiare in divieto di sosta? Semplicemente... non si può.

  41. Rispondi
    Antonio

    L’ atto costitutivo di un APS deve riportare anche il consiglio direttivo?, o può riportare solo i nomi dei soci fondatori che eleggono il presidente? Le cariche hanno una durata minima o si può decidere anche per durate a lungo periodo tipo 5-10anni, sempre che in assemblea la maggioranza non ne chieda il rinnovo, o per legge non possono durare più di un certo periodo? Se si al massimo quanti anni?
    C’è un numero minimo di soci fondatori? Da quante persone minimo deve essere costituito Il Consiglio Direttivo per essere valido? Chi fa parte del consiglio direttivo può avere altre cariche? Faccio un esempio se un’associazione è fondata da 4 persone si può indicare subito un presidente o bisogna prima eleggere un consiglio Direttivo che esprime il presidente e quindi 3 fondatori faranno parte del consiglio direttivo e 1 sarà presidente?
    Grazie per l’eventuale risposta!

  42. Rispondi
    mauro

    Mi scusi siamo un
    associazione di volontariato che si occupa di clowning(clownterapia)in ospedale,cercavamo solo delle idee per raccogliere fondi per dei viaggi internazionali,ma avendo solo il codice fiscale sò che il tutto diventa molto complesso,come chiedere sponsorizazzioni o emettere fatture.Mi sbaglio?
    Grazie e scusate ancora

  43. Rispondi
    mauro

    Buongiorno
    sono presidente di una associazione con codice fiscale,
    volevo chiedere quale tipo di sponsorizazzioni si possono ricevere?
    Si possono organizzare serate raccontando i nostri viaggi di volontariato e vendere alla fine della serata dei gadget tipo magliette o altro e chiedere delle offerte.Tipo offerta minima 10 euro?
    Grazie mille e scusate per la domanda magari banale

    • Rispondi
      TeamArtist

      Molto dipende da che tipo di Associazione siate: APS? Onlus?
      Se siete una associazione di volontariato generica potete di certo organizzare serata di quel tipo ma la possibilità di vendere gadget deve essere limitata ai soli soci; in caso di vendita ai non soci si tratterà di entrate commerciali e non istituzionali che il Fisco tollera solo se occasionali e con un giro di affari annuo inferiore al 10% del totale della Associazione. Potete invece raccogliere donazioni anche da non soci (ma non esiste la formula dell'offerta minima: fatta in quel modo è una vendita pura).
      Temo invece che fraintenda il termine di sponsorizzazione. Cosa intende?

      Il servizio di risposta ai quesiti è gratuito, ti chiediamo soltanto di prenderti questo impegno con noi:
      - Risposta entro 1h: like su Facebook ed invito a mettere "mi piace" ad altre 10 persone coinvolte in Associazioni
      - Risposta entro 4h: like su Facebook ed invito a mettere "mi piace" ad altre 5 persone coinvolte in Associazioni
      - Risposta entro 24h: like su Facebook ed invito a mettere "mi piace" ad altre 3 persone coinvolte in Associazioni
      (il tutto va bene anche con Twitter: diventa nostro follower e ritwitta i nostri ultimi (10,5,3) tweet!)

  44. Rispondi
    LORELLA

    Aprendo una partita iva diventa tutto regolare?

  45. Rispondi
    LORELLA

    Salve...ancora qualche domanda! tutto chiaro nelle entrate commerciali marginali di raccolta fondi ma se nelle manifestazioni di piazza vengono somministrati alimenti ( tutto in regola con le norme igieniche ) queste entrate come vengono classificate? dobbiamo pagarci qualche tassa? l'associazione anche non avendo entrate commerciali è tenuta a qualche obbigo fiscale?
    Siete molto utili...peccato avervi scoperto in ritardo. Saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve ribaltare il punto di vista. Una Associazione NON può somministrare alimenti e bevande ai non soci; perchè? Perchè altrimenti farebbe concorrenza sleale ai Ristoratori potendosi permettere prezzi più bassi in virtù della minor pressione fiscale. Seguendo questo filo logico si spiega perchè sia impedita qualsiasi attività commerciale alle Associazioni ed è più facile comprendere la differenza tra entrate commerciali ed istituzionali. Vi possono poi essere delle eccezioni (perchè il legislatore ha accettato il presupposto che le Associazioni, per farsi conoscere e poter raggiungere gli scopi istituzionali, possa fare un minimo di queste attività: vedasi appunto le raccolte fondi) che sono però esclusive di ONLUS e PROLOCO. C'è poi chi fa rientrare queste attività nelle "commerciali occasionali". Ma quando le entrate sono ritenute dal Fisco "occasionali"? Non esiste una regola fissa, poichè la norma è soggetta ad interpretazione, Nella nostra esperienza sono ritenute occasionali se le entrate derivate sono inferiori al 10% delle entrate totali dell'anno sociale.
      In definitiva: fate molta attenzione a fare queste iniziative che, in linea generale, sono sconsigliate.

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  46. Rispondi
    Fabio

    Sono Presidente di un gruppo di paesano con regolare statuto dove possiamo organizzare manifestazioni di vario genere culturale,sportivo e ricreativo. Ogni anno organizziamo una pesca di beneficenza, facciamo comunicazione all'ufficio delle entrate( nel nostro caso a Brescia anche se siamo di Verona)e al Sindaco.Vorrei qualche chiarimento in più per organizzare una lotteria di beneficenza.Ho trovato molti siti con ognuno regole diverse.Mi potete aiutare con poche regole ma chiare?.
    Grazie di tutto

    • Rispondi
      TeamArtist

      La lotteria non è altro che il più famoso “gioco a sorte” del mondo: i partecipanti acquistano un biglietto (contrassegnato da serie e numerazione progressiva) che viene staccato da una matrice (nella pesca di beneficenza, invece, i biglietti sono numerati ma senza matrice); al termine della vendita dei biglietti vengono effettuate delle estrazioni casuali ad oguna delle quali corriponderà un premio. La cosa importante è che l’ammontare complessivo della vendita dei biglietti (vendita che deve essere limitata al territorio della provincia) non superi i 51.645,69€.

      1. Innanzitutto è necessario inviare una comunicazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, indicando le finalità della manifestazione, l’ambito territoriale di effettuazione, il numero di biglietti e il loro importo. Decorsi trenta giorni dalla data di ricezione della comunicazione si intende rilasciato nulla-osta all'effettuazione della manifestazione. Consigliamo quindi di inviare tale comunicazione mediante raccomandata con ricevuta di ritorno (in modo tale da sapere la data in cui è arrivata al Ministero e da cui decorrono i trenta giorni) un paio di mesi prima della data stabilita per la raccolta fondi.

      2. Ottenuto il nulla-osta, il legale rappresentante dell’associazione deve darne informazione al Prefetto ed al Sindaco del Comune di competenza, entro 30 giorni dallo svolgersi della manifestazione (suggeriamo di specificare che "In data …………… si è provveduto a inviare un'autonoma comunicazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato"). A tale comunicazione deve essere allegato il regolamento nel quale sono indicati la quantità e la natura dei premi, la quantità ed il prezzo dei biglietti, il luogo in cui vengono esposti i premi, il luogo ed il tempo fissati per l'estrazione e la consegna dei premi ai vincitori. Eventuali variazioni devono essere comunicate nei trenta giorni precedenti la manifestazione, per consentire i controlli da parte degli organi competenti.

      3. Durante la manifestazione, un rappresentante dell’Associazione deve ritirare, prima dell’estrazione, tutti i biglietti invenduti, dichiarandoli nulli. L’estrazione deve essere effettuata alla presenza del Sindaco (o di un suo incaricato) del Comune nel cui territorio avviene la manifestazione; al termine della manifestazione deve essere redatto un apposito verbale una cui copia deve essere rilasciata al rappresentante comunale e un'altra trasmessa alla Prefettura.

      4. Secondo l'art. 2 del D.Lgs. 460/1997, i fondi pervenuti agli enti non commerciali a seguito di raccolte pubbliche non concorrono alla formazione del reddito e quindi non sono soggetti a tassazione. Le agevolazioni fiscali, tuttavia, sono riconosciute solo se le raccolte fondi sono pubbliche, svolte in modo occasionale e concomitanti con celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione. Inoltre, il numero di eventi durante un periodo d’imposta non può essere superiore a due e i fondi raccolti nell’anno non devono superare l’importo di 51.645,69 euro.
      In tal caso, sarà dovuta solo la ritenuta IRPEF sul valore dei premi messi in palio, prevista e disciplinata dall’art.30 del D.P.R. n.600 del 29 settembre 1973, che così dispone: "l’aliquota della ritenuta è stabilita nel 10% per i premi delle tombole, lotterie, pesche o banchi di beneficenza autorizzati a favore di enti e comitati di beneficenza". La ritenuta indicata non si applica se il valore complessivo dei premi assegnati in un anno solare dall’organizzatore al vincitore è inferiore o pari a € 25,82. La ritenuta deve essere versata, tramite il modello F24, entro il 16 del mese successivo alla maturazione di premi e vincite.

      5. Secondo l'art. 8 del D.Lgs. 460/1997, "indipendentemente alla redazione del rendiconto annuale economico e finanziario, gli enti non commerciali che effettuano raccolte pubbliche di fondi devono redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio, un apposito e separato rendiconto tenuto e conservato ai sensi dell'articolo 22, dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione indicate nell'articolo 108, comma 2-bis, lettera a), testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917". Nel caso in cui, nel corso di uno stesso esercizio sociale, l’Associazione organizzi più raccolte di fondi, sarà necessario redigere specifici rendiconti separati (e relazioni illustrative) per ognuna di esse e riportare i risultati netti (incassi meno spese) degli eventi nel rendiconto economico annuale.

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  47. Rispondi
    isabella

    Vi ringrazio per le info semplici e chiare! Vorrei saperne di piu su come fare un associazione genitori per raccolta fondi..
    scuola primaria. Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avete di fronte a voi una scelta da fare. O costituire un ente autonomo (ed in questo caso suggerisco una ONLUS), oppure aderire ad una Associazione di Promozione Sociale Nazionale già riconosciuta e fare "rete" insieme a loro. Da parte nostra suggeriamo sempre questa seconda ipotesi perchè, soprattutto all'inizio, avere qualcuno con cui confrontarsi (e che magari ha già affrontato e risolto molti dei vostri stessi dubbi) è molto utile.
      Come APS nazionale riconosciuta in questo settore, conosciamo soltanto il MOIGE. Di cui però non sappiamo se ha connotazioni politiche o religiose particolari.

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  48. Rispondi
    AMAC-ONLUS- MUSILE

    Musile di Piave, 03.01.13

    Preziose e utili le vs. indicazioni.
    Grazie di cuore, non mancheremo di ricontattarvi per eventuali futuri problemi o richiesta di chiarimenti.
    Cordialità
    Bolzonella dr. Ennio- membro Comitato Direttivo Onlus AMAC

  49. Rispondi
    Pietro Bruni

    Se la lotteria è riservata ai soli soci di una ONLUS e fatta all'interno della sede sociale o tramite mezzi informatici a cuii soci hanno accesso ricade nella stessa norma?

    grazie

  50. Rispondi
    Elena

    La vendita di panini e bibite durante una manifestazione sportiva può essre considerata una raccolta fondi?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende. Gli eventi di raccolta fondi possono essere solo due all'anno per Associazione. Dovreste quindi decidere che quella manifestazione sportiva (che so, la "partita del cuore") sia una dei due eventi. A latere di quell'evento potrete anche somministrare panini e bibite ai partecipanti (fatte salve tutte le norme di legge sulla preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, le convenzioni che avete in atto col proprietario dell'impianto sportivo, il regolamento d'uso dell'impianto etc etc) e sui ricavati godere dei privilegi di legge per le raccolte fondi.

      • Rispondi
        Elena

        Grazie per la vostra risposta più che esaustiva. e' un conforto sapere della Vostra esistenza!!!

      • Rispondi
        Alex

        ciao teamartist,
        grazie come sempre per l'aiuto che ci date.
        x Organizzare una festa estiva per repire fondi (la nostra idea era nel periodo dei mondiali2014 di calcio)?
        1) dobbiamo fare una comunicazione solo al comune ?
        2) possiamo somministrare bevande e alimenti?
        Se si, possiamo prepare(panini, carne, ...)noi oppure dobbiamo acquistare e rivendere o affidare ad attivita esistenti?se lo facciamo direttamente dobbiamo dare ricevute?
        3) Solo ed esclusivamente per questo evento possiamo fare entrare nel nostro "giardino" ed usufruire della "festa" anche non soci(vietando comunque l'utilizzo dei campi da tennis come facciamo ora!)?
        4) Possiamo trasmettere le partite dei mondiali su maxischermo?
        GRAZIE

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Dipende da tanti aspetti diversi. Chiedete però all'UT del Comune e alla Federazione una mano, loro sapranno aiutarvi.
          2. Anche qui, dipende. Dal punto di vista fiscale, se fate una Raccolta Fondi ufficiale (all'interno dei due eventi l'anno entro i 51.000 euro), SI. Dovete però verificare la possibilità di avere una licenza temporanea di somministrazione alimenti e bevande (chiedete in comune), verificare se possedete i requisiti igienico sanitari per preparare e conservare gli alimenti/bevande (e qui dovrete sottostare invece al Regolamento dell'Ufficio di Igiene), verificare che le strutture che volete utilizzare siano indonee (anche qui, chiedere in comune).
          3. vedi 2.
          4. Si ma... da quale canale?

          • Alex

            Grazie della risposta!

            Canale??? Sky sicuramente non è possibile?!??! ... RAI?

          • TeamArtist

            Da Sky dovreste avere un abbonamento dedicato (non potete usarne uno privato, ricordatevelo). Per la Rai non dovreste invece aver alcun problema se il Club paga il canone.

      • Rispondi
        Daniela

        1.Dove posso trovare le relative norme di legge sulla preparazione e somministrazione di alimenti e bevande per una associazione culturale?
        2.Nella "raccolta di fondi" possono essere coinvolti anche i non soci o esclusivamente i soci?
        3.Come si rendiconta una raccolta fondi ad un eventuale controllo se non si è attuato prima tutto l'iter burocratico che avete descritto?
        Basta un autocertificazione?
        Grazie in anticipo per la risposta e complimenti!

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Cerchi con Google "omministrazione di alimenti e bevande circoli privati"
          2. Chiunque
          3. In che senso? Se non seguite l'iter... siete fuorilegge!