Il regime fiscale agevolato ex L. 398/91, introdotto inizialmente per le Associazioni Sportive Dilettantistiche, è stata poi esteso alle Pro-Loco e alle Associazioni senza fini di lucro dal Decreto-Legge n. 417/1991, art. 9 bis. La successiva Legge n. 350/2003, all’art. 2 comma 31, ha inoltre stabilito che il regime fiscale agevolato può essere applicato anche ad associazioni bandistiche e cori amatoriali, compagnie filodrammatiche, associazioni di musica e danza popolare legalmente costituite senza fini di lucro. Non possono godere di questo regime altre figure tipiche del non profit che non sono giuridicamente delle associazioni, come le fondazioni, i comitati, gli enti religiosi.
Per poter accedere a tale regime fiscale sono necessari alcuni particolari presupposti:
le ASD con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare (ad es. 1° luglio – 30 giugno) devono aver conseguito proventi commerciali non superiori a 250.000 euro nel periodo d’imposta precedente;
in caso si tratti di ASD di nuova costituzione, per una previsione del patrimonio queste devono rapportare il limite di 250.000 euro dei proventi commerciali al periodo intercorrente fra la data di costituzione ed il termine dell’esercizio, a seconda dei giorni.
Il limite dei 250.000 euro è da calcolarsi al netto dell’IVA e della eventuale imposta sugli intrattenimenti; essendo tale limite riferito ai proventi commerciali, bisogna escludere le entrate istituzionali e decommercializzate (le quote associative, le erogazioni liberali, i corrispettivi specifici dei soci/tesserati per l’attività in diretta attuazione degli scopi istituzionali, ecc.- art.148 TUIR).
Bisogna inoltre escludere:
le plusvalenze patrimoniali (art. 86 TUIR);
i proventi esenti da imposta, quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (es. interessi dei c/c) e quelli soggetti ad imposta sostitutiva (es. proventi dei fondi d’investimento) (articolo 143 TUIR);
i proventi derivanti da attività commerciali connesse agli scopi istituzionali e quelli derivanti da raccolte fondi pubbliche e occasionali, per un numero complessivo non superiore a 2 eventi all’anno e per un importo non superiore al limite annuo complessivo di € 51.645,69 (articolo 25, comma 2, legge 133/1999);
i contributi pubblici corrisposti da Amministrazioni pubbliche per lo svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento di attività aventi finalità sociali esercitate in conformità ai fini istituzionali degli enti stessi (articolo 143 TUIR);
le indennità percepite per la preparazione e l’addestramento nel caso del trasferimento di un atleta da una ASD ad una società professionistica.
Bisogna invece includere:
le sopravvenienze attive di cui all’articolo 88 TUIR, relative ad attività commerciali;
i contributi delle pubbliche amministrazioni per l’esercizio di attività commerciale.
L’opzione deve essere comunicata all’Ufficio SIAE competente per domicilio fiscale (che potete trovare qui), prima dell’inizio dell’anno solare per il quale l’associazione intende usufruire del regime forfetario, utilizzando il modulo scaricabile qui.
Successivamente occorre comunicare all’Ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate, presentando il quadro VO della dichiarazione IVA. A tal fine nel frontespizio del modello UNICO è stata prevista un’apposita casella VO da barrare nel caso venga allegato il citato modello.
L’opzione è vincolante per 5 anni. Se nel periodo d’imposta si supera il limite di 250.000 euro, il regime agevolato cessa automaticamente e, dal mese successivo a quello in cui è venuto meno il requisito oggettivo, si passerà al regime ordinario.
In sostanza, quando si verifica questa ipotesi, si dovranno considerare, sia per l’Iva che per le imposte sui redditi, due differenti periodi soggetti a diversi regimi tributari:
nel primo (dall’inizio del periodo d’imposta fino al mese in cui è avvenuto il superamento del limite), si applicherà il regime agevolato;
nel secondo (dal mese successivo all’avvenuto superamento del limite fino alla fine del periodo d’imposta), si applicherà il regime tributario ordinario sia per determinare il reddito che per l’assolvimento dell’Iva e degli adempimenti contabili.
Le agevolazioni previste per le associazioni che hanno esercitato l’opzione per il regime di cui alla Legge 398/91 sono:
l’esonero dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili (libro giornale, libro degli inventari, registri Iva, scritture ausiliarie e di magazzino, registro beni ammortizzabili);
l’esonero dall’obbligo di emissione di scontrini fiscali e/o ricevute fiscali per i compensi incassati;
l’esonero dall’obbligo di fatturazione e registrazione (tranne che per sponsorizzazioni, cessione di diritti radio-Tv e pubblicità); è opportuno sottolineare che l’esonero dall’emissione della fattura non significa divieto, bensì una facoltà poiché il rilascio della fattura rappresenta l’unico veicolo per la controparte atto a dedurre l’IVA addebitata;
l’esonero dall’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale IVA;
l’esonero dall’obbligo di redazione dell’inventario e del bilancio;
la determinazione forfettaria dell’IVA: le Associazioni che hanno deciso di avvalersi del regime fiscale agevolato potranno calcolare l’IVA da versare nella modalità che segue:
50% dell’IVA incassata per i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali generiche (ad es. pubblicità, sponsorizzazioni, prestazioni di servizi, biglietti per spettacoli);
2/3 dell’IVA incassata per la cessione o concessione di diritti televisivi o radiofonici.
la determinazione forfettaria del reddito imponibile: il reddito imponibile è determinato forfettariamente, applicando cioè un coefficiente di redditività (attualmente fissato nella misura del 3%) all’ammontare dei proventi commerciali (al netto d’IVA) conseguiti nel periodo di imposta; a tale percentuale viene aggiunto l’intero importo delle plusvalenze patrimoniali.
Sussiste invece l’obbligo di:
conservare le fatture d’acquisto e le fatture emesse, che devono inoltre essere numerate in ordine progressivo per anno solare (leggi il nostro post Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle);
annotare anche con un’unica registrazione, entro il giorno 15 del mese successivo, l’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguiti nell’esercizio di attività commerciali con riferimento al mese precedente (leggi il nostro post Registro IVA Minori per le Associazioni con contabilità 398/1991);
effettuare il versamento trimestrale dell’IVA entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento attraverso il Modello F24;
redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario (leggi il nostro post Redazione del Rendiconto Economico annuale di una Associazione);
per ogni raccolta fondi, redigere entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio un apposito e separato rendiconto dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative alla raccolta fondi organizzata (leggi il nostro post Alcune modalità di raccolta fondi per le Associazioni: tombole, lotterie e pesche di beneficenza);
tenere il libro soci e il libro verbali assemblee (leggi i nostri post Il Libro Soci: a cosa serve e come si fa e Libro dei verbali di Assemblea di un’associazione: come farlo e come conservarlo);
presentare la dichiarazione dei redditi (Modello UNICO Enti non commerciali) e il Modello 770, nei casi in cui è previsto (leggi i nostri post Dichiarazione dei redditi. Il Modello Unico: quando, perché e come va presentato dalle Associazioni e Il modello 770: quando, perchè e come va presentato dalle Associazioni).
L’art. 37, comma 2, legge 342/2000 ha inoltre fissato per le ASD un limite pari a Euro 516,46 al di sopra del quale qualsiasi pagamento a favore dell’Associazione o versamento da essa effettuato dovrà obbligatoriamente transitare attraverso il suo conto corrente bancario o postale, al fine di ottenere una certificazione del movimento.
Controlla se la tua Associazione è nel RUNTS
Buonasera, una ASD con finalità inerente la realizzazioni di cortometraggi deve necessariamente iscriversi al registro del Coni per validare l'opzione alla L. 398/1991? Grazie.
Deve iscriversi al Coni per poter essere una ASD e godere dei vantaggi riservati a queste ultime, ma l'opzione 398/91 vale solo per le associazioni che operano con la partita Iva
L'opzione 398/91 in caso di bar punto ristoro di somministrazione bevande e alimenti, permette la libera consumazione alla clientela tutta o è consentita solo ai soci, come per la gestione associativa?
Buongiorno Angelo, lei è il gestore di un bar o il dirigente di un'associazione?
è obbligatorio fruire delle agevolazioni L. 398/91
non è obbligatorio
Salve, siamo un associazione culturale con partita I.V.A., l'ente di affiliazione deve essere riconosciuto dal ministero degli interni? se la parte commerciale supera come volume di entrate la parte istituzionale , viene assoggettata ad I.V.A. anche la parte istituzionale degli degli incassi (tesseramento) GRAZIE
1. No
2. Non necessariamente, ma un eventuale controllo potrebbe dare questo risultato
buona sera, sono il presidente di una associazione sportiva dilettantistica,
in regime 389, so che il limita della 398 è stato alzato a 400,000,
nell'anno in corso abbiamo aumentato i proventi derivanti da attività commerciale, rispetto alle quelle istituzionali.
c'e l'obbligo di prevalenza istituzionale per mantenere i requisiti di ente non commerciale?
rispetto a una quota associativa istituzione
una quota sotto il regime 398 quali detrazione subisce oltre al 50% dell'iva
grazie mille
non c'è obbligo di prevalenza dell'attività istituzionale, corretto non superare il limite dei 400.000€
Buongiorno,
vorrei chiedere un consiglio per un associazione culturale associata ad un ente di promozione sociale nazionale. L'associazione svolgerà anche somministrazione di alimenti e bevande (no ristorazione). Vorrei chiedervi se tale attività la dobbiamo considerare commerciale anche se svolta nei confronti dei soci, oppure decommercializzata. Inoltre, possiamo applicare la 398/91? oppure il fatto di considerare tale attività (di somministrazione) commerciale, ci espone a dei rischi cioè che possano considerare l'attività prevalente commerciale e disconoscere la 398/91?
Grazie
Roberto
3492603541
Dipende da quale è l'ente nazionale a cui siete affiliati.
buongiorno,
asd aperta in luglio 2015,
presentata dichiarazione con regime 398, non barrando il quadro vo, comunicazione siae già effettuata.
siamo in sanzione? c'è un metodo per regolarizzare il tutto?
grazie mille e spero in una vostra celere risposta
grazie ancora
No, semplicemente non godrete delle agevolazioni dettate dalla legge 398
Buongiorno,
ma non esiste il comportamento concludente?
Esistere esiste. Fai così: presenta il modello EAS adesso e indica l'opzione 398... (è una delle ultime domande). Mi raccomando esercita anche l'opzione con la SIAE.
Buongiorno ho un associazione che svolge attività senza scopo di lucro, i proventi si originano dalle quote associative ed essendo dei proventi non commerciali non ho obbligo di detenere partita iva, il regime 398/1991 comma uno definisce il limite dimensionale di 250.000€ di proventi commerciali, io avrei interesse al regime tributario del 3 % dei proventi,
_ posso aderire lo stesso al 398/1991?
Se c'è obbligo di partita iva, dato che non ne ho avuto riscontro dalle mie ricerche potreste darmi un riferimento normativo, o di prassi?
Vi ringrazio per la vostra cortese risposta.
il regime 398/91 è vincolato al possedere PARTITA IVA
Buongiorno, devo costituire una nuova associazione. Leggo che per accederre al regime fiscale agevolato occorre presentare domanda alla Siae prima dell’inizio dell’anno solare per il quale l’associazione intende usufruire del regime forfetario.
1) Nascendo a Febbraio 2017 posso presentare ora la domanda?
2) Devo presentarla ogni anno o la stessa vale per 5 anni?
Grazie
1) sì
2) presentandola quest'anno poi sei vincolato per i prossimi 5 anni ad usufruire del regime forfettario
Buongiorno,
avremmo gentilmente bisogno di un chiarimento.
Siamo un'associazione culturale con P.IVA e vorremmo sapere se possaimo usufruire della legge 398/91 regime siae.
Certamente
SALVE
VORREI SAPERE UNA ASD IN REGIME FISCALE 398/91 AGEVOLATO DOVRA' COMPILARE LA FATTURA CON L'IVA GIA' SCORPORATA AL 50% OSI DOVRA'FARE NEL MOMENTO DEL VERSAMENTO?
al versamento
Buongiorno
Siamo un associazione culturale in regime 398/91, volevamo sapere se l'iva che noi paghiamo al 22% per i vari acquisti o le prestazioni di cui l'associazione usufruisce si può recuperare?
grazie.
No non si può recuperare
Salve!
Siamo una ASD che effettua corsi sportivi. Vorremmo dedicarci anche alla vendita di materiale sportivo. I pagamenti da effettuare quali sono? Versare solo il 50% dell'IVA? Ai fini pensionistici (contributi) non dobbiamo versare nulla? Grazie in anticipo!
Leggi questo nostro post
Pongo il quesito per conto di una ASD (in regime di 398/91) che opera nel campo delle corse automobilistiche.
Qualora dovesse trovare sponsor stranieri (B2B), uno comunitario (francese) ed uno extra comunitario (svizzero), deve emettere fattura non imponibile ex art. 7-ter, come qualsiasi altro soggetto Iva?
Nel caso di committente Ue, deve presentare il modello intrastat?
Vi sono altri aspetti da considerare?
Si ringrazia anticipatamente per la cortese risposta.
Cortese collega, questo blog è gratuito solo per associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento.
Buongiorno,
siamo un'ASD che opera nel settore della pallacanestro. Il regime fiscale che stiamo utilizzando è quello della 398/91. Tuttavia il vecchio presidente non ha fornito la documentazione che attesta la comunicazione alla SIAE e all'Agenzia delle Entrate.
1. Come fare per verificare se le comunicazioni sono state effettuate?
2. Qualora non fossero state effettuate vale il comportamento concludente?
3. Se effettuo le comunicazioni adesso, ha effetto anche per gli esercizi precedenti?
Grazie
1. Chiedete al vostro commercialista e in Siae
2. No
3. No
Buongiorno, ho trasmesso il primo Modello Unico ENC lo scorso anno e nelle opzioni nel quadro VO30 indicai appunto la spunta dell'opzione per la legge 398.
Mi ritrovo a compilare il modello unico per il secondo anno consecutivo, e mi chiedo:
1) questa opzione deve essere spuntata ad ogni dichiarazione del modello unico o bisogna spuntarla una volta ogni 5 anni? (visto che da quello che ho capito dovrebbe durare 5 anni)
2) un amico che gestisce un'altra associazione sportiva di karate che mi dice che lui ad ogni dichiarazione spunta l'opzione V030. Se bisogna farla ogni 5 anni lui allora è in errore e magari rischia qualcosa o perde il diritto al regime in 398 ?
Grazie in anticipo, Franco
1. Ogni 5 anni
2. E' un errore, ma non vedo rischi di perdita del regime 398
BUONGIORNO,
SIAMO UNA ASDC CHE SI OCCUPA DI ARTI MARZIALI E DISCIPLINE PER IL BENESSERE PSICO FISICO(TAI CHI,CHI KUNG...) CON CODICE FISCALE E SENZA UNA PARTITA IVA.
QUEST'ANNO UN PICCOLO COMUNE CI HA CHIESTO DI ATTIVARE UN CORSO DI GINNASTICA DOLCE PER ANZIANI DELLA DURATA DI POCHI MESI E A TALE PROPOSITO CI HA CHIESTO L'EMISSIONE DI UNA FATTURA PER IL COMPENSO;
ORA CI DOMANDAVAMO QUALI SONO LE POSSIBILI SOLUZIONI CHE POSSIAMO ADOTTARE VISTO CHE QUESTO LAVORO è DEL TUTTO OCCASIONALE PER L'ASSOCIAZIONE CHE NON VORREBBE DOVER SOSTENERE LA PRESSIONE FISCALE ,ANCHE SE AGEVOLATA DALLA 398 , PER UN LUNGO PERIODO.
GRAZIE
Purtroppo serve la partita Iva
Salve,
un associazione ARCI ha fatto da capofila, usando quindi la propria partita iva, per una manifestazione culturale aldifuori del proprio circolo in cui erano previsti concerti a ingresso gratuito ( ma 8 a pagamento), mostre, spettacoli per bambini etc in collaborazione con il comune dal quale ha ricevuto un contributo di circa 40mila euro (qualcosa meno perche si rientrava nella casistica dell'affido diretto).
In contemporanea vi è stata attività di somministrazione di cibo e bevande a soci e non (quindi attività commerciale) per un importo di circa 100mila euro. Mi chiedo, questa maggioranza di entrate commerciali genera il decadimento del regime 398 per l'anno in questione. Se si, il decadimento avviene lo stesso anche se buona parte dei costi è dovuta alle attività perpretate dall'associazione (mi riferisco ai costi tecnici di palco etc de concerti, cachet delle band e collegati etc etc?)
grazie per l'attenzione
Non capisco. Mi hai detto di avere entrate per 140mila euro e il limite della 398 è 250mila. Perchè dovreste essere usciti dalla 398?
gentilissimo, siamo un'associazione culturale con partita iva e iscrizione alla 398
ci occupiamo di musica, cultura , archivi e biblioteche. abbiamo realizzato un lavoro di catalogazione per una diocesi (che peraltro rientra nei fini istituzionali), svolto da due professioniste (socie) che presenteranno all'associazione una notula con ritenuta d'acconto perchè prestazione occasionale. la fattura che l'associazione deve presentare alla diocesi per farsi dare la somma totale per il servizio fatto, come deve essere? una fattura con l'iva? al 22%. Oppure una nota rimborso? Grazie mille
marina
Fattura al 22%.
Buongiorno, sono presidente di una associazione sportiva dilettantistica. Ho appena aperto partita IVA e consegnato il modello di adesione al regime agevolato presso l'ufficio SIAE.
Ho alcuni dubbi:
1. Ho altri passaggi da compiere al momento?
2. Il quadro VO devo consegnarlo ora? Quale è il modello?
3. Il modello EAS quando va compilato dal terminale dell'agenzie delle entrate?
4. Attualmente non abbiamo svolto alcuna attività commerciale, ma nei prossimi mesi è prevista attività di sponsorizzazione. In questo caso cosa dovrò fare?
Grazie mille
1. Al momento? Difficile dirlo. Iscrizione al REA? Registro Iva minori? Scadenziario Iva?
2. Modello UNICO ENC. Va consegnato in base al vostro anno sociale.
3. Quando vi siete costituiti?
4. Un contratto, le relative fatture, i versamenti iva trimestrali conseguenti.
Scusa se te lo chiedo, ma vuoi fare tutto da solo o vuoi farti seguire da qualche professionista? Guarda questa pagina: http://www.teamartist.com/associazione-protetta-2/
1. Al REA effettuerò l'iscrizione nei prossimi giorni. Registro IVA minori e Scadenziario iva non saprei cosa sono?
2. Il nostro anno sociale inizia 1 settembre e termina 31 agosto. Considera che ho aperto la p.iva il 22 agosto.
3. novembre 2010
4. iva trimestrale come si dichiara?
No anzi grazie, sto seguendo molto i tuoi consigli. Direi che non siamo paragonabili alla situazione del video, sono molto meticoloso e registro tutto quanto passa nell'associazione.
Detto questo come faccio ad avere info sul sistema da voi utilizzato?
1. http://www.teamartist.com/blog/2012/10/24/registro-iva-minori-per-le-associazioni-con-contabilita-3981991/
2. Con il primo modello Unico ENC si invierà il quadro VO
3. Siete in ritardo... consiglio di farlo verso la fine del prossimo mese di marzo
4. Vedi 1
Per conoscere meglio il nostro servizio, puoi fissare un appuntamento da qui. https://demo.teamartist.com/administration/public/booking/blindo
Buongiorno, siamo un'associazione di nuova costituzione. L'associazione si occupa della realizzazione di documentari audiovisivi che raccontano il territorio ed è senza scopo di lucro. Stiamo compilando un bando di concorso per finanziare un progetto. I finanziamenti servono per portare a termine i progetti che hanno bisogno di intervento di tecnici esterni all'associazione.
1. Ci chiedono di indicare il regime fiscale dell'associazione e se emetteremo fattura, parcella o ricevuta per prestazione occasionale. Mi potreste aiutare a capire cosa indicare come regime fiscale?
2. Possiamo richiedere il regime forfettario L398/1991?
1. Questione complessa. Quale organizzazione ha stilato questo bando?
2. Si, se aprite partita iva.