Adempimenti Fiscali, Contabili e Gestionali Archives - blog.TeamArtist https://www.teamartist.com/blog Servizi e Software per Associazioni Wed, 06 Dec 2023 16:53:26 +0000 it-IT hourly 1 78367162 Rimborsi forfettari per i volontari: come usufruirne https://www.teamartist.com/blog/2023/07/01/rimborsi-forfettari/ https://www.teamartist.com/blog/2023/07/01/rimborsi-forfettari/#respond Sat, 01 Jul 2023 17:14:15 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=14024 In questo articolo analizziamo quali sono i requisiti fondamentali necessari per i volontari di un ETS per usufruire dei rimborsi forfettari di 150 euro mensili. ===> CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO-CORSO INTEGRALE SUI RIMBORSI PER I VOLONTARI DI UN ETS La Riforma del Terzo Settore ha portato a dei cambiamenti in materia di gestione […]

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In questo articolo analizziamo quali sono i requisiti fondamentali necessari per i volontari di un ETS per usufruire dei rimborsi forfettari di 150 euro mensili.

===> CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO-CORSO INTEGRALE SUI RIMBORSI PER I VOLONTARI DI UN ETS

La Riforma del Terzo Settore ha portato a dei cambiamenti in materia di gestione dei lavoratori, dei collaboratori e dei volontari. In particolare per quest’ultimi, è stata introdotta la possibilità di usufruire di rimborsi specifici, sotto determinate condizioni.

I requisiti per usufruire dei rimborsi forfettari

Prima di tutto, per poter usufruire dei rimborsi forfettari di 150 euro al mese, un volontario di un ETS deve essere riconosciuto effettivamente come tale.

Per ottenere questo riconoscimento, devono essere presenti tre requisiti fondamentali:

1) L’Associazione deve essere regolarmente iscritta al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore).

2) Il volontario deve essere presente nel Registro dei Volontari dell’Associazione, e questo registro deve essere Vidimato.

Dall’articolo 17 comma 1 D.Lgs 117/2017 della Riforma del Terzo Settore :

“Gli enti del Terzo settore possono avvalersi di volontari nello svolgimento delle proprie attività e sono tenuti a iscrivere in un apposito Registro i volontari che svolgono la loro attività in modo non occasionale.“

Tale Registro deve essere Vidimato. (Nota-7180 del 28 maggio 2021 del Ministero del Lavoro).

Puoi trovare 10 Informazioni utili riguardanti il Registro dei Volontari di un Ente del Terzo settore leggendo l’articolo a questo link.

3) Il volontario deve essere assicurato per infortuni, malattia e responsabilità civile. Questo passaggio è a cura dell’associazione.

Dall’articolo 18 comma 1 D.Lgs 117/2017 della Riforma del Terzo Settore:

“Gli enti del Terzo settore che si avvalgono di volontari devono assicurarli contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso i terzi.”

Come funziona “l’arruolamento” di un volontario?

Nonostante la Riforma del Terzo Settore abbia introdotto diverse regolamentazioni riguardanti i volontari degli ETS e, in particolare i rimborsi forfettari per quest’ultimi, non è stato ancora specificato come funzioni l’inizio della collaborazione tra l’Associazione e il volontario.

Al momento non vi sono norme che impongano una procedura di “arruolamento” dei volontari tramite domande, verbali, lettere di incarico ecc.

Paradossalmente, quindi, un volontario può essere tale anche a sua insaputa!

Non c’è bisogno di alcun documento scritto, infatti, per inserire un associato nel Libro dei Volontari dell’associazione e, di conseguenza, per renderlo un volontario secondo la normativa introdotta dalla Riforma dello Sport.

Dove trovare tutte le informazioni riguardanti i rimborsi forfettari per i volontari degli ETS

Oltre ai requisiti fondamentali per poter usufruire dei rimborsi forfettari di 150 euro mensili, è importante capire perché un’associazione o un ente del terzo settore dovrebbe avere dei volontari e le modalità per assegnare i rimborsi.

Abbiamo registrato un video-corso in cui analizziamo questi aspetti, e molti altri, riguardanti la gestione dei volontari per gli Ets dopo la Riforma del Terzo Settore e i rimborsi forfettari di 150 euro al mese.

In particolare, vengono approfonditi questi argomenti:

1. Chi sono i Volontari di un ETS e l’incompatibilità con qualsiasi forma di loro pagamento.

2. Quali sono i requisiti fondamentali perché un volontario possa essere tale in un ETS.

3. Perché un ETS deve avere dei volontari.

4. Come si assegnano i 150 euro mensili di rimborso ai volontari di un ETS.

Se ti interessa approfondire l’argomento, puoi trovare il video-corso completo all’interno del nostro servizio di aggiornamento mensile “Amministrazione e Fisco No Profit”.

 

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Collaborazioni con la scuola: ciò che devi sapere https://www.teamartist.com/blog/2023/06/10/collaborazioni-con-la-scuola-cio-che-devi-sapere/ https://www.teamartist.com/blog/2023/06/10/collaborazioni-con-la-scuola-cio-che-devi-sapere/#respond Sat, 10 Jun 2023 13:00:00 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=14013 In questo articolo capirai il perché un’associazione  dovrebbe fare collaborazioni con la scuola e quali sono i documenti necessari per gestire la parte amministrativa nel modo corretto.   ==> Per vedere il video-corso integrale sulle collaborazioni con la scuola clicca qui Se la tua associazione è un’ASD, un ETS (vecchie aps, onlus, odv ecc), collaborare […]

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In questo articolo capirai il perché un’associazione  dovrebbe fare collaborazioni con la scuola e quali sono i documenti necessari per gestire la parte amministrativa nel modo corretto.

 

==> Per vedere il video-corso integrale sulle collaborazioni con la scuola clicca qui

Se la tua associazione è un’ASD, un ETS (vecchie aps, onlus, odv ecc), collaborare con la scuola del tuo paese ti aiuta ad aumentare il numero dei tuoi soci e ad avere la possibilità di utilizzare spazi puliti, riscaldati e a norma pagandoli poco. Ti permette anche di farti riconoscere dalle famiglie del tuo territorio come un’associazione affidabile e a godere di agevolazioni fiscali.

Perché conviene organizzare collaborazioni con la scuola?

Concentriamoci ora sul capire perché un’associazione dovrebbe svolgere progetti con le scuole.

  • Le Scuole sono diffuse ovunque sul territorio italiano: ogni paese o città ha le sue scuole, dalle scuole dell’infanzia alle università, e tutti sanno dove si trovano e come raggiungerle.
  • Gli edifici scolastici sono, per lo più, di proprietà pubblica e per legge sono a disposizione del Territorio, e quindi delle Associazioni, per svolgere attività di promozione sociale, culturale e civile.
  • Questi edifici sono sempre mantenuti puliti, riscaldati e a norma. Questo significa che non dovrai trovare qualcuno che ti faccia le pulizie, non dovrai occuparti del controllo degli impianti, della ristrutturazione ecc. Ti troverai sempre ambienti già riscaldati e pronti per essere utilizzati per le tue attività.
  • Di solito, gli spazi scolastici sono messi a disposizione delle associazioni a prezzi molto vantaggiosi rispetto a strutture simili, ma gestite da privati.

Per questo motivo, le scuole sono il primo luogo in cui un’associazione dovrebbe cercare degli spazi dove svolgere le proprie attività.

Le scuole sono lo spazio in cui i bambini e ragazzi in età scolare passano la maggior parte del loro tempo. Stipulare una convenzione con una scuola per utilizzare gli spazi scolastici e coinvolgere gli studenti risulta quindi un’ottima soluzione per avere più soci.

La scuola è un’istituzione riconosciuta dai genitori e dalle famiglie del territorio. Per cui organizzare attività con essa significa anche migliorare l’immagine e la percezione delle famiglie del territorio verso l’associazione.

Dopo aver analizzato i motivi per cui è conveniente collaborare con una scuola, è importante sapere che, oltre allo svolgimento dell’attività operativa, l’associazione deve occuparsi della parte amministrativa.

Quali sono i documenti necessari per organizzare collaborazioni con la scuola

CLICCANDO QUI puoi trovare un articolo in cui viene descritto come va scritta la convenzione tra la tua associazione e una scuola ma, oltre alla convenzione vera e propria, servono anche altri documenti.

Vediamo ora quali sono questi DOCUMENTI necessari per i diversi progetti organizzati in collaborazione tra associazioni e scuole a seconda delle modalità.

1. Per i progetti indipendenti all’interno dell’edificio scolastico (solo utilizzo di spazi e attrezzature) sono necessari:

  • Un’autorizzazione scritta da parte dell’autorità scolastica
  • L’idonea assicurazione che copra l’associazione da eventuali danni che dovesse procurare agli spazi e alle attrezzature scolastiche

2. Per i progetti organizzati dall’associazione in collaborazione con le scuole e gli insegnanti sono necessari:

  • Una convenzione scritta tra l’autorità scolastica e l’associazione
  • L’idonea assicurazione che copra l’associazione da eventuali danni che dovesse procurare agli spazi e alle attrezzature scolastiche

3. Per i progetti organizzati dall’Associazione in collaborazione con la scuola e i comitati genitori sono necessari:

  • Una convenzione scritta tra l’autorità scolastica, l’associazione e il comitato genitori
  • L’idonea assicurazione che copra l’associazione da eventuali danni che dovesse procurare agli spazi e alle attrezzature scolastiche.

Cosa succede se i documenti non sono corretti

La corretta redazione dei documenti e la stipula delle convenzioni è di fondamentale importanza per tutelarsi e per evitare problemi e incomprensioni con le autorità scolastiche, gli insegnanti e i genitori durante lo svolgimento delle attività all’interno degli spazi scolastici.

Le tipologie di progetti che si possono svolgere con le scuole, e quindi i diversi tipi di convenzione scuola-associazione che si possono mettere in atto, sono moltissimi.

Le attività possono essere svolte in autonomia dall’Associazione, con la collaborazione degli insegnanti, o ancora con la collaborazione dei genitori degli studenti coinvolti.

Per ogni caso specifico e per ogni tipologia di convenzione, è importante sapere come comportarsi a livello organizzativo, amministrativo e fiscale per poter sfruttare al massimo le agevolazioni fiscali possibili e per evitare i problemi, le difficoltà e le incomprensioni che spesso si generano durante queste collaborazioni.

Dove trovare più informazioni sulle collaborazioni scuola-associazione

Sono molti gli elementi che caratterizzano queste collaborazioni, e sarebbe impossibile affrontarli tutti in un articolo. Per questo, abbiamo creato un video-corso in cui vengono approfonditi tutti gli aspetti relativi alle collaborazioni con la scuola e in cui forniamo i fac-simili dei documenti necessari per stipulare le convenzioni e mettere in pratica ciò che viene spiegato.

Particolare attenzione è dedicata al trattamento fiscale delle diverse possibilità di convenzione e collaborazione scuola-associazione. È fondamentale conoscere quali sono le possibilità dal punto di vista fiscale per sapere quale tipologia di collaborazione è possibile fare con o senza partita iva, poter sfruttare le migliori agevolazioni fiscali possibili, e per evitare di incorrere in errori dal punto di vista fiscale.

Se ti interessa approfondire l’argomento ed avere i fac-simili dei documenti che ti serviranno, puoi guardare il video-corso completo a questo link.

==> Per vedere il video-corso integrale clicca qui

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ASD – Come ottenere le agevolazioni fiscali https://www.teamartist.com/blog/2023/05/25/asd-come-ottenere-le-agevolazioni-fiscali/ https://www.teamartist.com/blog/2023/05/25/asd-come-ottenere-le-agevolazioni-fiscali/#respond Thu, 25 May 2023 15:31:43 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13992 ==> CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO INTEGRALE Per ottenere le agevolazioni fiscali e tutti i benefici organizzativi riservati alle Associazioni sportive dilettantistiche, la tua associazione DEVE essere iscritta al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS). Deve, inoltre, inviare ogni anno al RAS una serie di dati relativi al suo andamento economico-finanziario e a […]

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==> CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO INTEGRALE

Per ottenere le agevolazioni fiscali e tutti i benefici organizzativi riservati alle Associazioni sportive dilettantistiche, la tua associazione DEVE essere iscritta al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS).

Deve, inoltre, inviare ogni anno al RAS una serie di dati relativi al suo andamento economico-finanziario e a quello delle attività svolte.

Se vuoi avere più informazioni sul Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS), trovi tutte le informazioni qui: 

Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche

 

Partiamo dal presupposto che promuovere l’attività sportiva sotto la veste di associazione sportiva dilettantistica è estremamente conveniente da molti punti di vista. Il primo di questi riguarda le agevolazioni fiscali molto generose nei confronti delle associazioni che svolgono questa preziosa attività sociale. Ti ricordo, tra queste, le agevolazioni relative all’IVA.

Il vantaggio di essere un’associazione sportiva non si limita al mero beneficio fiscale, ma consiste anche in una notevole semplificazione dal punto di vista gestionale ed amministrativo.

Per questo motivo è molto importante per le associazioni ottenere lo status di Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) e soprattuto riuscire a mantenerlo nel tempo.

Il modo per farlo è quello di riuscire ad accedere al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS) e di fornire tutte le garanzie nel tempo per continuare a farne parte. Il RAS richiede infatti una serie di documenti periodici per monitorare che le attività dell’associazione siano “effettivamente” di natura sportiva e dilettantistica. 

Per fare questo ci vuole una certa competenza perché il nuovo registro richiede più dati e di tipo diverso rispetto al vecchio registro del CONI.

==> CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO INTEGRALE SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI

Quali sono le differenze con il “vecchio” registro del CONI?

A differenza del registro del Coni utilizzato finora, il RAS sarà gestito tramite Sport&Salute direttamente dallo Stato, e sarà utilizzato per monitorare la situazione delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle loro attività.

Con il nuovo registro, le associazioni devono fornire più parametri ed informazioni rispetto a prima. In particolare si passa dai 4 parametri richiesti dal registro del Coni ai 7 del nuovo registro per le Asd.

Inoltre, questi nuovi dati, oltre ad essere in numero maggiore, saranno anche direttamente disponibili alla consultazione all’Agenzia delle Entrate e agli altri Enti Accertatori. Questo significa che sarà più semplice per questi enti verificare la natura delle attività delle associazioni iscritte al registro ed effettuare controlli e accertamenti.

Finora era il CONI stesso ad avere il controllo sull’accesso e sulla gestione dei dati delle associazioni presenti nel registro.

Perché conviene iscriversi al RAS?

I vantaggi dell’iscrizione al RAS sono talmente grandi che bilanciano la considerevole quantità di dati che l’associazione deve fornire periodicamente e il monitoraggio continuo a cui è sottoposta.

L’iscrizione al RAS risulta quindi molto conveniente a meno di situazioni specifiche molto particolari ed è per questo che è di grande importanza conoscere quali sono le modalità di iscrizione al registro, quali sono le informazioni da mandare e, soprattutto, cosa controllare della propria associazione sulla piattaforma del registro una volta iscritta.

Quali dati della tua associazione devi tenere sotto controllo nel registro

È stata pubblicata da poco, infatti, la parte pubblica del Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche, ovvero la sezione in cui, dopo una semplice ricerca tramite il codice fiscale dell’associazione, compaiono i principali dati e informazioni riguardante l’associazione e il suo legale rappresentante (ovvero il presidente).

É fondamentale tenere sotto controllo questa sezione, in quanto i dati visualizzati sono quelli disponibili e visibili all’Agenzia delle Entrate e agli altri Enti Accertatori. Le informazioni presenti devono quindi essere corrette e “a norma”. In caso contrario, se dai dati si possono riscontrare irregolarità o inesattezze, è molto più probabile che venga effettuato un accertamento sulle attività dell’associazione da parte del fisco.

Dove trovare tutte le informazioni riguardanti la modalità per avere le agevolazioni fiscali

Si tratta di un discorso lungo e articolato, che non è adatto a un articolo di un blog, per questo motivo è disponibile un video della durata di circa un’ora in cui trattiamo l’argomento.

Nello specifico abbiamo analizzato questi aspetti:

  • É stata pubblicata la Sezione Pubblica del RAS. Si passa da 4 parametri numerici del vecchio Registro CONI a 7! Capiremo quali nuovi dati il RAS richiede e di chi sarà la responsabilità della raccolta e dell’invio.
  • Leggeremo e analizzeremo il nuovo “Regolamento che disciplina la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche”.
  • Scopriremo insieme le nuove definizioni con valore di legge del concetto di “Tesserato e tesseramento”.
  • Capiremo cosa sono le Attività Sportive, le Attività Didattiche e le Attività formative che saranno negli anni a venire non solo obbligatorie ma anche verificate e certificate non solo dagli enti di affiliazione ma anche dagli organismi di controllo dello Stato!

Se anche tu, come presidente di un ASD, vuoi essere sicuro di non perdere le agevolazioni fiscali e gli altri benefici che ti spettano, è fondamentale approfondire l’introduzione del RAS e ciò che comporta.

==> CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO INTEGRALE

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Libro soci associazioni: mantienilo aggiornato e in ordine https://www.teamartist.com/blog/2023/02/09/limportanza-di-un-libro-soci-aggiornato-e-in-ordine/ https://www.teamartist.com/blog/2023/02/09/limportanza-di-un-libro-soci-aggiornato-e-in-ordine/#respond Thu, 09 Feb 2023 10:57:15 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13913 Il libro soci delle associazioni è solitamente sottovalutato. Si pensa che non sia poi così importante e infatti quando viene chiesto al presidente dell’associazione quali siano i suoi soci, in genere la risposta non è immediata perché non consulta il libro dei soci da un po’ di tempo. È un errore pensare che il libro […]

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Il libro soci delle associazioni è solitamente sottovalutato. Si pensa che non sia poi così importante e infatti quando viene chiesto al presidente dell’associazione quali siano i suoi soci, in genere la risposta non è immediata perché non consulta il libro dei soci da un po’ di tempo. È un errore pensare che il libro dei soci di un’associazione non serva o non debba essere curato.

Se sei un presidente che ci segue da diverso tempo, ormai sai quanto è importante sottoporre periodicamente lo statuto della tua associazione a una revisione periodica.

Noi consigliamo di fare una revisione dello statuto ogni 5 anni, per renderlo aggiornato con tutti i cambiamenti legislativi, che in Italia sono continui e abbondanti, e non rischiare così di perdere la natura di organizzazione no profit. Da buon presidente devi sapere che è altrettanto importante curare un altro documento fondamentale della tua associazione: il libro soci.

Il libro soci dell’associazione: diamo una definizione

Il libro Soci è un documento davvero fondamentale per la vita associativa: è in sostanza un elenco o registro, nel quale sono riportati i dati dei soci dell’associazione. Il libro soci, se aggiornato e ben compilato, ti permette di sapere in tempo reale quali e quante persone sono validamente aderenti alla tua associazione, consentendo di definire i quorum costitutivi per le assemblee.

Potrebbe interessarti leggere: Soci Fondatori, Ordinari, Simpatizzanti, Sostenitori, Onorari, Tesserati per approfondire le differenze che intercorrono tra i soci fondatori e gli altri attori che compaiono nel registro dei soci della tua associazione.

Il libro soci delle associazioni è un documento da curare

Anche questo importante documento va revisionato con cura e costanza: almeno ogni tre anni. È importante che il presidente, con il supporto del consiglio direttivo, tenga sotto controllo il numero dei soci iscritti. Non esiste un limite al numero massimo di soci che puoi avere in associazione. Anzi, devi porti sempre l’obiettivo di avere un buon numero di associati alla tua organizzazione. 

Ma è fondamentale che i soci presenti nel libro soci siano solo quelli attivi, cioè coloro che versano annualmente la quota associativa. Se, invece, dopo il primo anno molti soci non partecipano più alle attività e non pagano la quota associativa, beh allora averli nel libro soci è solo un rischio inutile per te.

Potrebbe interessarti leggere l’articolo: Il Libro Soci: a cosa serve e come si fa.

Il registro dei soci non attivi iscritti nel libro sono un problema 

Avere soci inattivi in associazione e iscritti nel libro soci rende più complicata la gestione e ti espone a una serie di potenziali rischi che è sciocco correre. 

  1. Richiedono un enorme lavoro di segreteria, perché comunque devono essere avvisati per le assemblee e computano nel quorum di costituzione e deliberativi;
  2. la loro mancata partecipazione all’assemblea può costituire un capo di accusa da parte degli ispettori fiscali, come prova di mancanza di democrazia interna;
  3. in caso di controllo fiscale possono essere contattati dagli ispettori per essere intervistati e rilasciare dichiarazioni fuori luogo, proprio perché assenti da anni.

7 utilità del libro dei soci di un’associazione 

Il libro soci delle associazioni è uno dei documenti fondamentali per ogni ASD, ma è anche uno dei documenti obbligatori che viene richiesto in caso di ispezione fiscale.

Se vuoi che la tua associazione superi un’eventuale ispezione fiscale devi avere il libro aggiornato e in ordine. In realtà, il libro soci oltre a essere un obbligo fiscale è anche uno strumento utile e indispensabile a ogni vera associazione.

Un libro soci dell’associazione fatto bene ti è utile per:

  1. capire se una persona è effettivamente socia dell’associazione;
  2. capire se un socio è in regola con il pagamento della quota associativa annuale;
  3. sapere con certezza chi può partecipare all’assemblea con diritto di voto. Infatti, potranno partecipare all’assemblea solo gli associati in regola con il pagamento della quota associativa annuale e maggiorenni;
  4. avere un luogo dove hai le informazioni di contatto dei tuoi associati;
  5. identificare il socio inattivo e trovare un modo per farlo tornare a fare attività in associazione;
  6. semplificare la realizzazione del foglio firme dei presenti all’assemblea dei soci;
  7. soddisfare un obbligo amministrativo e fiscale richiesto delle normative italiane.

Come deve essere fatto un libro soci delle associazioni

Ti sembrerà strano ma non esiste un’indicazione precisa di legge su come deve essere strutturato un libro soci asd. Il libro soci, per via della sua funzione di dare una fotografia immediata dei soci presenti in associazione, è bene che riporti i seguenti dati di ogni associato:

  • nome e cognome
  • data e luogo di nascita
  • indirizzo di residenza
  • codice fiscale
  • telefono e mail

Inoltre, devono essere inserite le indicazioni sull’avvenuto pagamento delle varie quote associative, per ogni anno, la data di richiesta di ammissione e la data di accettazione della domanda stessa.

Impara a mantenere in ordine il libro soci dell’associazione con un webinar 

Ora sei più consapevole circa l’importanza di avere un libro soci aggiornato e curato. Se in questi anni ti sei dimenticato di curare il tuo libro soci e vuoi imparare le procedure corrette per avere un documento ordinato e in regola, puoi acquistare il nostro webinar. Ti spieghiamo tutti i passaggi che devi seguire, fornendoti anche i modelli di delibere del consiglio direttivo e le comunicazioni da inviare ai soci. 

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Assemblea ordinaria o straordinaria. Le informazioni base per sapere quando e come convocare in modo corretto l’assemblea della tua associazione https://www.teamartist.com/blog/2023/01/31/assemblea-ordinaria-o-straordinaria-le-informazioni-base-per-sapere-quando-e-come-convocare-in-modo-corretto-lassemblea-della-tua-associazione/ https://www.teamartist.com/blog/2023/01/31/assemblea-ordinaria-o-straordinaria-le-informazioni-base-per-sapere-quando-e-come-convocare-in-modo-corretto-lassemblea-della-tua-associazione/#respond Tue, 31 Jan 2023 10:24:09 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13890 Come saprai, dal 31 dicembre scorso le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus, non possono adeguare i propri statuti alle nuove norme del codice del Terzo settore  ricorrendo alle procedure semplificate dell’assemblea ordinaria (così come previsto all’art. 101, c.2 dello stesso codice). In questo momento, se un presidente vuole aggiornare lo […]

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Come saprai, dal 31 dicembre scorso le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus, non possono adeguare i propri statuti alle nuove norme del codice del Terzo settore  ricorrendo alle procedure semplificate dell’assemblea ordinaria (così come previsto all’art. 101, c.2 dello stesso codice). In questo momento, se un presidente vuole aggiornare lo statuto della propria associazione deve convocare un’assemblea straordinaria. 

Il ritorno alla normalità

È terminato quindi il periodo transitorio concesso dallo Stato, durante il quale le associazioni potevano modificare i propri statuti e recepire le novità introdotte dalla riforma del Terzo Settore attraverso una semplice assemblea ordinaria. Per questo motivo, ci sembra utile riproporti una sintesi delle informazioni di base che devi conoscere sull’assemblea degli associati. Saprai così, senza più ombra di dubbio, la differenza tra assemblea ordinaria e straordinaria e come muoverti quando devi approvare le modifiche allo Statuto. Saprai anche i modi corretti di convocazione e i quorum previsti per ottenere la validità delle decisioni assunte in assemblea.

L’assemblea degli associati: una definizione

L’Assemblea degli associati è l’organo sovrano dell’associazione ed è composta da tutti i soci per i quali sussiste tale qualifica al momento della convocazione. L’assemblea viene convocata generalmente dal presidente. Quale organo sovrano, l’assemblea degli associati determina lo scopo dell’ente e le regole che lo organizzano. Può deliberare lo scioglimento, la nomina o revoca degli amministratori e i loro poteri, le azioni di responsabilità contro questi per fatti da loro compiuti.

L’assemblea degli associati può essere convocata in forma ordinaria o straordinaria, a seconda dei temi e delle decisioni che un’associazione deve prendere con il contributo dei propri associati.

Assemblea ordinaria

L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all’anno, entro quattro mesi dalla chiusura dell’anno sociale, per approvare il rendiconto economico finanziario annuale dell’anno sociale appena concluso. Sempre attraverso l’assemblea ordinaria l’associazione ogni 3/4 anni elegge i membri del consiglio direttivo.
Di seguito ti elenchiamo i principali compiti che spettano all’assemblea ordinaria e che uno statuo scritto bene dovrebbe prevedere:

Approvare le linee generali del programma di attività per l’anno sociale
– Approvare il Rendiconto Economico Finanziario Annuale dell’anno precedente ed eventualmente un bilancio di previsione per l’anno in corso
– Eleggere i membri del Consiglio Direttivo
– Eleggere i membri del Collegio dei Revisori dei Conti (se costituito)
– Eleggere i membri del Collegio dei Probiviri (se costituito)
– Deliberare i regolamenti dell’associazione e le loro modifiche
– Deliberare su tutte le questioni attinenti la gestione dell’Associazione che il Consiglio Direttivo riterrà di sottoporle
– Deliberare in ordine all’esclusione degli associati
– Delibera la partecipazione ad Enti, società e ad altri organismi con finalità statutarie analoghe o strumentali per il raggiungimento degli scopi sociali
– Delibera le azioni di responsabilità contro gli amministratori per fatti da loro compiuti
– Delibera su ogni altra questione ad essa riservata dalla legge o dallo Statuto

Assemblea straordinaria

L’assemblea straordinaria viene convocata ogni volta lo si ritiene necessario per affrontare le esigenze dell’ente. Si ricorre all’assemblea straordinaria quando si deve deliberare su temi molto rilevanti per l’associazione: la modifica dello statuto, la fusione, la scissione o la trasformazione dell’associazione. Solo l’assemblea straordinaria può decidere lo scioglimento dell’associazione e la nomina del liquidatore.

Quorum

Il quorum è un termine tecnico che indica di fatto il numero legalmente necessario per la validità delle adunanze e delle deliberazioni di determinati organi collegiali, tra cui le assemblee. 
L’assemblea ordinaria e l’assemblea straordinaria per essere considerate valide, prevedono quorum diversi. Uno statuto corretto deve sempre prevedere per le assemblee ordinarie, sia la prima sia la seconda convocazione, con un cambiamento di quorum per la validità della seduta. In prima convocazione le delibere sono valide se presenti  il 50% +1 dei soci e invece senza numero minimo per la seconda convocazione.
L’ assemblea straordinaria, secondo quanto stabilito dal codice civile, prevede un quorum più alto perché si ricorrere all’assemblea straordinaria per prendere decisioni appunto moto importanti. Per modificare l’atto costitutivo e lo statuto occorre convocare un’assemblea straordinaria con la presenza di almeno 3/4 degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio, occorre il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati.

Metodi di convocazione di un’assemblea

Per le assemblee sia ordinarie che straordinarie devono essere previste almeno due modalità di convocazione: una individuale (ad esempio, attraverso l’invio di una mail ad ogni associato) ed una collettiva (ad esempio attraverso l’affissione dell’avviso di convocazione su una bacheca soci).
Attenzione! La lettera di convocazione deve contenere sempre queste informazioni: data e ora della riunione, sia in prima sia in seconda eventuale convocazione, modalità di svolgimento, luogo, ordine del giorno e reperibilità dei documenti sottoposti a votazione.

Come votare in assemblea 

Le votazioni in assemblea avvengono quasi sempre per alzata di mano. In alternativa, puoi ricorrere anche alla modalità di votazione segreta e libera su carta. Questa è una possibilità indicata soprattutto quando si chiede ai soci di esprimersi rispetto a delle persone. Prevedere una votazione segreta toglie dall’imbarazzo di dover esprimere una preferenza pubblica. La votazione può anche essere libera. Quindi, ad esempio, si può chiedere ai soci di scrivere liberamente il nome della persona che secondo loro dovrebbe assumere un determinato ruolo oppure può avvenire su scelta multipla, nel caso in cui si chieda a una persona di esprimere una preferenza su una rosa di nomi.

Con quale frequenza convocare un’assemblea straordinaria?

Se non ricorrono eventi eccezionali, come il caso della chiusura di un’associazione o la sua fusione con un altro ente, tutti eventi che per essere approvati devono passare da un’assemblea straordinaria, ti consigliamo di convocare l’assemblea straordinaria della tua associazione almeno una volta ogni cinque anni. Non è un obbligo perché non esiste nessuna legge che te lo impone. È un consiglio basato sulla nostra lunga esperienza di associazionisti. In questi ultimi vent’anni, abbiamo visto che in Italia uno statuto di associazione non riesce a rimanere aggiornato e valido per un periodo superiore ai cinque anni.

Rivedo, il servizio per avere uno statuto a norma

Per questo motivo ti consigliamo vivamente di rivedere periodicamente il tuo statuto, mettendo a tua disposizione Rivedo un servizio che ti offre la garanzia di avere uno statuto aggiornato con le ultime novità normative. Eviterai così il rischio che la tua organizzazione possa perdere la propria natura di associazione e di conseguenza tutte le agevolazioni fiscali previste per gli enti del no profit. 

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La Riforma dello Sport entrerà in vigore il 1° luglio 2023. Tre temi che i presidenti di ASD non possono però rinviare https://www.teamartist.com/blog/2023/01/05/la-riforma-dello-sport-entrera-in-vigore-il-1-luglio-2023-tre-temi-che-i-presidenti-di-asd-non-possono-rinviare/ https://www.teamartist.com/blog/2023/01/05/la-riforma-dello-sport-entrera-in-vigore-il-1-luglio-2023-tre-temi-che-i-presidenti-di-asd-non-possono-rinviare/#respond Thu, 05 Jan 2023 10:15:39 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13867 Riforma dello Sport: si parte il 1° luglio 2023 Ora è ufficiale. La Riforma dello Sport non entrerà in vigore agli inizi del 2023.L’art. 16 del “decreto Milleproroghe” ha disposto al 1° luglio 2023 l’entrata in vigore del d.lgs. n. 36/2021, ovvero il decreto legislativo che stabilisce le norme in materia di enti sportivi professionistici […]

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Riforma dello Sport: si parte il 1° luglio 2023

Ora è ufficiale. La Riforma dello Sport non entrerà in vigore agli inizi del 2023.
L’art. 16 del “decreto Milleproroghe” ha disposto al 1° luglio 2023 l’entrata in vigore del d.lgs. n. 36/2021, ovvero il decreto legislativo che stabilisce le norme in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché del rapporto di lavoro sportivo. La prima conseguenza importante di questo rinvio è che le ASD, fino al 30 giugno 2023, possono continuare ad utilizzare la disciplina dell’art. 67, c. 1, lett. m) del T.U.I.R., relativa ai compensi erogati agli sportivi dilettanti: ovvero il cosiddetto regime dei “10.000 Euro”.

Cosa fare nel frattempo?

Questo rinvio offre una grande opportunità alle ASD che hanno così il tempo necessario per prepararsi come si deve alle nuove regole previste dalla Riforma. Qui, vogliamo richiamare l’attenzione di presidenti e consiglieri su tre aspetti da affrontare senza perdere ulteriore tempo:

  1. aggiornare in modo corretto lo Statuto
  2. verificare l’iscrizione al Registro nazionale dello sport dilettantistico
  3. comprendere come inquadrare correttamente i collaboratori sportivi

Il presidente e i consiglieri di un’ASD devono fin da subito dedicarsi a questi tre aspetti che abbiamo appena elencato. In questo modo, potranno evitare che l’associazione possa perdere la natura di ASD e così tutti i vantaggi concessi a questa forma di associazione.

1. Aggiornare lo statuto

È importantissimo avere uno statuto aggiornato in modo corretto. Lo statuto deve recepire le novità legislative introdotte dalle recenti riforme. Sarà importante che l’oggetto sociale, ad esempio, citi espressamente le attività dilettantistiche principali svolte dall’associazione e anche le altre attività secondarie. Senza uno statuto scritto bene e aggiornato in modo corretto le associazioni corrono il rischio di perdere la natura di associazione sportiva dilettantistica e non godere dei benefici fiscali ad esse riservati. Aggiornare lo statuto in modo serio richiede tempo e professionalità. Il metodo copia e incolla non funziona, anzi espone l’associazione a forte rischio di ricevere multe e sanzioni proprio perché non ha una versione aggiornata del proprio statuto. In questi mesi, abbiamo affiancato migliaia di associazioni con un servizio dedicato per aiutare i presidenti e le associazioni nel delicato compito di aggiornare lo statuto, per renderlo conforme alle ultime novità legislative.

2. Verificare l’iscrizione al Registro nazionale dello sport dilettantistico

Deve essere chiaro un concetto: se non è iscritta al Registro, un’ASD non può essere considerata tale. È un aspetto importante che non può essere sottovalutato. Il registro ha natura certificativa. Un’associazione sportiva iscritta correttamente nel registro può godere dello status di ASD, con tutto quello che ne consegue in tema di vantaggi fiscali legati alle entrate istituzionali. Le quote incassate sono decommercializzate, perché rientrano tra le attività sportive dilettantistiche. Ma essere iscritti al registro non basta. Per rimanervi, il presidente e i consiglieri devono controllare anche la sezione riservata del registro. È responsabilità degli amministratori dell’associazione aggiornare la sezione riservata inserendo i dati economici degli ultimi bilanci, caricare i verbali del direttivo e dell’assemblea dei soci, inserire i nomi degli amministratori in carica e tutti i dati di contatto dell’associazione. Anche le modifiche statutarie devono essere inserite nel registro.

3. Comprendere come inquadrare i collaboratori sportivi

Su questo tema i presidenti devono metterci testa perché la riforma dello sport cambia in modo significativo le regole del gioco. Viene di fatto abolita la possibilità di pagare i collaboratori delle ASD attraverso il regime che per comodità veniva chiamato il regime dei 10.000 €. La riforma dello sport introduce il concetto del lavoratore sportivo e di fatto equipara la figura del presidente di un’ASD alla figura di datore di lavoro. La situazione quindi si complica rispetto alla situazione attuale. Consigliamo ai presidenti di verificare quanti collaboratori retribuiti l’ASD ha avuto nell’ultimo anno e il compenso ricevuto da ogni collaboratore. Queste informazioni preliminari permettono ai presidenti di scegliere la forma contrattuale più appropriata da utilizzare con ogni collaboratore. Di seguito, proponiamo un semplice schema, basato sull’ammontare dei compensi che verranno erogati al collaboratore, che permette di individuare le forme contrattuali da utilizzare.

Compensi fino a 5.000 euro
Per collaborazioni che non superano questo importo complessivo, conviene utilizzare il nuovo Regime degli “Sportivi Amatoriali” simile all’ex Regime degli Sportivi Dilettanti, che di fatto non comporta costi di tassazione per il collaboratore ed è una forma di collaborazione molto agile da gestire.

Compensi tra i 5.001 e i 15.000 euro
Per i compensi compresi in questa fascia conviene utilizzare il nuovo Regime dei “CoCoCo sportivi” perché è quello che garantisce i minori costi aggiuntivi (tra costi previdenziali diretti -12,5% per i primi 5 anni e costi indiretti, calcoliamo il 20% circa).

Compensi superiori a 15.000 euro
In questi casi si possono perseguire due strade. La prima, il collaboratore apre partita Iva e avvia una collaborazione con l’associazione in veste di libero professionista. La seconda, prevede l’assunzione del collaboratore da parte dell’ASD, ricorrendo a un rapporto di subordinazione sportiva. È una strada questa che non consigliamo alle ASD perché richiede una maturità organizzativa e gestionale che molte associazioni al momento non possiedono.

Un webinar per approfondire

Questi sono i temi che un presidente deve affrontare subito, in modo che la sua ASD sia pronta a recepire le regole che la riforma dello sport introdurrà a partire dal 1° luglio 2023. Ma le novità non finiscono qui. Ci sono altri aspetti che è importante conoscere. Per avere un quadro completo e ricevere anche alcuni utili strumenti, come ad esempio i modelli di lettera d’incarico, abbiamo preparato un webinar specifico. S’intitola “Tutto sulla Riforma dello Sport” e spiega in modo semplice e concreto come inquadrare correttamente i volontari, quali permessi un dipendente pubblico deve chiedere prima di avviare una collaborazione con un’ASD, il tema delle definizioni di lavoratore sportivo e i costi aggiuntivi che la riforma dello Sport porterà in dote alle ASD.

===> ACQUISTA E GUARDA SUBITO IL WEBINAR SULLA RIFORMA DELLO SPORT

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Riforma dello Sport: TeamArtist lancia una raccolta firme e un appello pubblico al Ministro dello Sport https://www.teamartist.com/blog/2022/11/05/riforma-dello-sport-teamartist-lancia-una-raccolta-firme-e-un-appello-pubblico-al-ministro-dello-sport/ https://www.teamartist.com/blog/2022/11/05/riforma-dello-sport-teamartist-lancia-una-raccolta-firme-e-un-appello-pubblico-al-ministro-dello-sport/#respond Sat, 05 Nov 2022 12:38:26 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13851 Raccolta firme e appello pubblico al Ministro dello Sport, dott. Andrea Abodi Onorevole Ministro Abodi,i sottoscritti firmatari del presente appello sono a rivolgersi a Lei nella speranza che possa intervenire quanto prima per scongiurare il pericolo che dal 1° gennaio 2023 le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche vedano attuarsi le nuove normative in merito al […]

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Raccolta firme e appello pubblico al Ministro dello Sport, dott. Andrea Abodi

Onorevole Ministro Abodi,
i sottoscritti firmatari del presente appello sono a rivolgersi a Lei nella speranza che possa intervenire quanto prima per scongiurare il pericolo che dal 1° gennaio 2023 le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche vedano attuarsi le nuove normative in merito al lavoro sportivo facenti parte della cosiddetta “Riforma dello Sport”.

In particolare è previsto di minare alla base il sistema di rimborso degli Sportivi Dilettanti che, sino ad oggi, ha tenuto in piedi lo sport di base in Italia: il cosiddetto “Regime dei 10.000 euro” (di cui all’art. 67 TUIR, comma 1, lettera m), esentasse ed esente contributi.

La Riforma dello Sport prevede di mantenere esente contributi previdenziali solo alcune tipologie contrattuali fino al limite comunque di soli 5.000 euro annui.

Tale cambiamento, se attuato (specie in questo grave momento storico in cui tutti stiamo vivendo il disastroso aumento dei costi energetici) porterebbe ad un insopportabile aumento dei costi per le Associazioni e Società Sportive: moltissime si vedrebbero costrette a chiudere (non potendo garantire i maggiori costi diretti e indiretti nel cambiamento del rapporto di incarico coi propri collaboratori imposto dalla Riforma dello Sport) togliendo una importante fonte di sostegno economico a centinaia di migliaia di famiglie italiane.

Le rimarchiamo inoltre che i contenuti di tale Riforma vedono ad oggi impreparati al loro impatto tutti gli albi professionali, tutte le organizzazioni afferenti al CONI, tutte le ASD e SSD ed anche gli organi dello Stato preposti alla gestione e controllo degli stessi. Si rischia di creare il caos.

Con la presente siamo quindi a chiederLe:
1. di rinviare al 1° gennaio 2024 l’entrata in vigore della Riforma dello Sport;
2. di mantenere l’agevolazione di cui all’art. 67 TUIR, comma 1, lettera m) portando la soglia esente contributi e non imponibile a 15.000 euro annui.

Con ossequio.

Damiano Giovanni Dalerba
presidente della Federazione TeamArtist a sostegno dell’associazionismo no profit italiano
(seguono le altre firme).

===> CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE

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Collaboratori sportivi e Registro nazionale: tante novità in arrivo per le ASD https://www.teamartist.com/blog/2022/09/16/collaboratori-sportivi-e-registro-nazionale-tante-novita-in-arrivo-per-le-asd/ https://www.teamartist.com/blog/2022/09/16/collaboratori-sportivi-e-registro-nazionale-tante-novita-in-arrivo-per-le-asd/#respond Fri, 16 Sep 2022 16:19:17 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13838 Settembre è un mese denso di attività per le Asd. È il periodo in cui ripartono le attività dell’associazione e tu presidente insieme ai tuoi dirigenti, sei travolto da una serie infinita di impegni: completare le iscrizioni degli atleti, formare lo staff, ricevere il materiale sportivo e iniziare a distribuirlo. Settembre è il periodo delle […]

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Settembre è un mese denso di attività per le Asd.
È il periodo in cui ripartono le attività dell’associazione e tu presidente insieme ai tuoi dirigenti, sei travolto da una serie infinita di impegni: completare le iscrizioni degli atleti, formare lo staff, ricevere il materiale sportivo e iniziare a distribuirlo. Settembre è il periodo delle riunioni con i genitori e con i collaboratori per presentare la stagione. E’ il mese degli Open Day per l’iscrizione di nuovi atleti. Partono i ritiri sportivi, le amichevoli, ci sono da iscrivere le squadre ai campionati. Insomma, un mese davvero intenso per te e i tuoi collaboratori. Oltre a questi importanti aspetti organizzativi, devi trovare il tempo per aggiornarti e conoscere tutte le novità normative che interessano una ASD. In particolare, in queste settimane due temi meritano la tua attenzione: il Registro delle attività sportive dilettantistiche e l’inquadramento dei collaboratori sportivi.

Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche

Del Registro delle associazioni dilettantistiche abbiamo già detto in un articolo precedente del nostro blog. Il Registro è attivo dal 31 agosto del 2022 e le Asd devono imparare ad adempiere in modo corretto tutte le disposizioni che il registro prevede. 

L’inquadramento dei collaboratori sportivi: novità in arrivo?

Altre novità si preannunciano riguardo l’inquadramento dei collaboratori sportivi. La riforma del lavoro sportivo, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 con il d. lgs 36/21.
A luglio, però, il Governo ha elaborato uno schema di decreto correttivo con l’intenzione di migliorare alcuni aspetti previsti dalla riforma del lavoro sportivo. Le novità che il governo vorrebbe inserire non sono ancora state approvate perché mancano ancora i pareri delle commissioni. Ci sembra però importante dare ai presidenti un aggiornamento rispetto alle varie proposte di modifica sul tema dell’inquadramento dei collaboratori sportivi.

La prestazione sportiva dilettantistica

La proposta è di abolire le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi che le ASD normalmente erogavano ai propri collaboratori come prestazione sportiva dilettantistica. In questo modo verrebbe meno una delle più importanti agevolazione del mondo sportivo di base.

La figura del volontario sportivo

Il governo ha intenzione di inserire nelle ASD la figura del volontario sportivo. Tante ASD si reggono  grazie all’apporto di tante persone che operano come volontari. Qual è l’intenzione del legislatore?  Vuole separare in modo netto l’area volontaristica delle prestazioni dall’area lavoristica ed evitare che ci siano sovrapposizioni. Il volontario sportivo non potrà ricevere compensi, o rimborsi forfettari per la propria attività, ma solo un rimborso delle spese documentate di alcune spese come vitto, alloggio, e trasporto sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale di residenza del volontario.

Eliminate le prestazioni occasionali

Il lavoratore sportivo non potrà essere oggetto di prestazioni occasionali, ma potrà essere solo inquadrato nelle forme di lavoratore subordinato, di lavoratore autonomo (con partita iva) oppure di collaboratore coordinato e continuativo.

La co.co.co sportiva dilettantistica

Il governo ha intenzione di offrire alle ASD la possibilità di ricorrere ad una nuova forma contrattuale per i propri collaboratori: la co.co.co sportiva dilettantistica. In sostanza, il governo propone che il rapporto di lavoro sportivo dilettantistico possa essere presunto come oggetto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione coordinata continuativa, se ricorrono i seguenti requisiti nei confronti del medesimo committente:

  1. la durata delle prestazioni, anche se hanno carattere continuativo, non deve superare le 18 ore settimanali, escluso il tempo dedicato alla partecipazione a manifestazioni sportive
  2. attraverso la co.co.co sportiva possono essere fornite quelle prestazioni lavorative che risultano essere coordinate sotto il profilo tecnico sportivo con i regolamenti tecnici delle Federazioni, degli Enti di Promozione Sportiva e delle Discipline Sportive Associate.

Oneri fiscali e contributivi

Una ASD quando instaura rapporti di lavoro autonomo (istruttore con partita Iva) e di co.co.co che rientra nell’area sportiva dilettantistica, potrà contare su una serie di agevolazioni.
Ai fini previdenziali sono previste una serie di agevolazioni fiscali e previdenziali:

  • fino a 5.000 euro di compensi nessun onere contributivo
  • riduzione della contribuzione nel limite del 50% dell’imponibile fino al 31 dicembre 2027
  • vengono previste aliquote previdenziali al 33% per i lavoratori subordinati, al 25% per i lavoratori autonomi e co.co.co non assicurati presso altre forme obbligatorie e al 24% per lavoratori autonomi e co.co.co assicurati presso altre forme obbligatori
  • per i compensi fino a 15.000 euro non sono previsti oneri fiscali con tassazione sull’eventuale eccedenza

Adempimenti amministrativi

Nella gestione dei propri collaboratori sportivi le ASD dovranno assolvere una serie di adempimenti che richiederanno un’organizzazione della propria amministrazione sempre più puntale. Infatti, le ASD dovranno:

  • comunicare i dati del rapporto di lavoro sportivo al nuovo Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e tale comunicazione equivale alla comunicazione al centro per l’impiego. Solo i rapporti con collaboratori il cui compenso non supera i 5.000 € non sono soggetti a tale obbligo
  • utilizzare il Registro per il LUL (Libro unico del lavoro) e l’obbligo di comunicazione mensile all’INPS per le co.co.co. sportive dilettantistiche. Non saranno obbligate a produrre un cedolino se il compenso annuale del collaboratore non supera i 15.000 euro.

Una serie di webinar per aiutare i presidenti

La riforma del lavoro sportivo e l’introduzione del Registro obbligheranno le ASD ad avere un settore amministrativo interno organizzato molto bene. Senza una buona organizzazione dell’amministrazione la tua associazione non potrà sopravvivere e tu presidente ti troverai presto in grosse difficoltà.
Se vuoi essere pronto ad affrontare questi cambiamenti e non essere travolto dalle nuove disposizioni amministrative ti mettiamo a disposizione una serie di webinar dedicati al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e alla Riforma del lavoro sportivo.
Ti forniranno molte  informazioni utili per evitare di commettere errori che poi pagheresti caro.

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Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche https://www.teamartist.com/blog/2022/09/08/il-registro-nazionale-delle-attivita-sportive-dilettantistiche/ https://www.teamartist.com/blog/2022/09/08/il-registro-nazionale-delle-attivita-sportive-dilettantistiche/#respond Thu, 08 Sep 2022 06:04:01 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13821 Dal 31 agosto è attivo il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Ora anche le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) hanno un registro tutto loro.In questo registro dovranno iscriversi tutte le società e le associazioni dilettantistiche che: svolgono attività sportiva, compresa l’attività didattica e formativa operano nell’ambito di una federazione sportiva […]

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Dal 31 agosto è attivo il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
Ora anche le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) hanno un registro tutto loro.
In questo registro dovranno iscriversi tutte le società e le associazioni dilettantistiche che:

  • svolgono attività sportiva, compresa l’attività didattica e formativa
  • operano nell’ambito di una federazione sportiva nazionale (FSN), una disciplina sportiva associata (DSA), un ente di promozione sportiva (EPS) riconosciuti dal CONI.

Ma cosa cambia per i presidenti di un’ASD?
Avremo modo di approfondire tutti gli aspetti che l’introduzione del Registro comporta in un webinar dedicato. Qui, iniziamo a dare le informazioni di base che un presidente di ASD deve conoscere rispetto a questa importante novità.

Il nuovo registro sostituisce quello tenuto dal CONI

Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche sostituisce il registro del CONI. E’ accessibile all’indirizzo https://registro.sportesalute e la gestione è affidata alla società Sport e Salute SpA. Con l’introduzione del nuovo Registro, il CONI di fatto perde il ruolo di unico ente certificatore dell’attività sportiva. Per le associazioni iscritte al registro CONI è previsto un automatismo nel passaggio al nuovo Registro.

La funzione del nuovo registro

L’iscrizione al registro certifica la natura dilettantistica delle attività svolte dalle ASD.
Quindi, il messaggio è chiaro. Solo l’iscrizione al registro certifica la natura sportiva dilettantistica dell’attività svolta da un’associazione, permettendo così di godere dei benefici previsti dalla normativa di riferimento per le ASD.

L’organizzazione del registro

Il registro è articolato in due sezioni:
una sezione pubblica consultabile da tutti, dove sono riportati i dati principali della associazione
una sezione riservata, alla quale si accede con password e dove sono raccolti i dati economici dell’associazione.
È prevista anche una sezione speciale per la registrazione della associazioni sportive riconosciute dal Comitato Italiano Paralimpico.

Le attività di vigilanza e controllo

L’istituzione del nuovo registro comporterà un aumento delle attività di vigilanza e controllo nei confronti delle ASD. Il Governo ha affidato alla società Sport e Salute ampie funzioni di vigilanza e controllo su tanti aspetti che riguardano di un’associazione sportiva: la forma giuridica, lo statuo, l’assenza della finalità di lucro e il riconoscimento dell’attività dilettantistica. Ogni anno poi Sport e Salute invierà l’elenco delle ASD e SSD al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Agenzia delle Entrate.

Requisiti per l’iscrizione al registro

Per essere iscritta al registro un’ASD deve possedere requisiti precisi:
– avere una sede legale in uno degli stati della Comunità Europea e una sede operativa in Italia
essere affiliata ad un organismo sportivo (Federazione, Eps)
– non essere un’associazione di secondo livello
– svolgere attività sportiva, formativa e didattica
avere uno Statuto a norma

Il ruolo delle Federazioni

Le associazioni per essere ammesse al registro devono essere affiliate ad una Federazione o ad un Ente di Promozione Sportiva. Al momento dell’affiliazione le Federazioni raccolgono, attraverso i propri programmi di gestione affiliazione/tesseramento, tutti i dati dell’associazione e li tramettono poi al Registro nazionale. Sport e Salute verifica che i dati siano completi e corretti.

Un webinar sul Registro per le ASD

Se vuoi capire come l’introduzione del Registro impatterà sulla vita della tua associazione puoi vedere il nostro webinar dedicato al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. È consigliato a tutti i presidenti e consiglieri che vogliono affrontare, con successo, l’ennesimo adempimento imposto alle associazioni.

==> CLICCA QUI PER ACQUISTARE IL WEBINAR

Per conoscere gli aggiornamenti e le novità riguardanti il RAS introdotte più di recente leggi l’articolo a questo link:

Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche

 

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RUNTS: sospensione fino al 15 settembre delle attività https://www.teamartist.com/blog/2022/08/30/runts-sospensione-fino-al-15-settembre-delle-attivita/ https://www.teamartist.com/blog/2022/08/30/runts-sospensione-fino-al-15-settembre-delle-attivita/#respond Tue, 30 Aug 2022 10:58:36 +0000 https://www.teamartist.com/blog/?p=13799 In questi giorni molti presidenti ci scrivono preoccupati perchè non trovano la propria associazione tra gli enti ammessi al RUNTS. Ma nemmeno la trovano nell’elenco degli enti sospesi. Ovvero, l’elenco degli enti per essere ammessi al RUNTS devono integrare alcuni documenti o adeguare lo statuto.  Ovviamente, molti di loro non sapevano che il governo ha […]

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In questi giorni molti presidenti ci scrivono preoccupati perchè non trovano la propria associazione tra gli enti ammessi al RUNTS. Ma nemmeno la trovano nell’elenco degli enti sospesi. Ovvero, l’elenco degli enti per essere ammessi al RUNTS devono integrare alcuni documenti o adeguare lo statuto.  Ovviamente, molti di loro non sapevano che il governo ha deciso di sospendere l’attività degli uffici del RUNTS dal 1° luglio al 15 settembre e di spostare dal 20 agosto al 5 novembre il termine delle attività di controllo. Le numerose mail ricevute ci hanno convinto a riprendere due notizie importanti che sono circolate nel mese di agosto. La fonte di tali notizie sono gli articoli  25-bis e 26-bis del D.L. n. 73 del 21 giugno 2022, come convertito con L. 4 agosto 2022 n. 122 (pubblicata nella  G.U. n. 193 del 19 agosto 2022) 

Prima notizia: sospensione delle attività di controllo del RUNTS fino al 15 settembre

Dal 1° luglio 2022 al 15 settembre 2022 gli uffici del RUNTS in tutta Italia hanno sospeso le attività di controllo dei requisiti e dei documenti di OdV e Aps che passano dai vecchi registri (nazionali, regionali, provinciali) al RUNTS. Questa fase di controllo e verifica da parte degli uffici del RUNTS, nelle intenzioni iniziali del legislatore si sarebbe dovuta concludere il 20 agosto. In virtù di questa sospensione, invece, il 5 novembre diventa la nuova data entro la quale gli uffici del RUNTS completeranno la verifica dei requisiti e della documentazione di ODV e APS.
Questa sospensione dal 1° luglio al 15 settembre, di fatto, ha dato più tempo a tutti.
Gli uffici del RUNTS hanno tempo fino al 5 novembre per verificare i requisiti delle tante associazioni che non sono state ancora esaminate.
Le associazioni che hanno già ricevuto richieste di integrazione della propria documentazione da parte del RUNTS hanno qualche giorno in più per trasmettere le informazioni richieste. Non dovranno conteggiare nei 60 giorni di tempo a disposizione per la trasmissione di integrazioni il periodo dal 1° luglio al 15 settembre, ripartendo così il conteggio dei giorni dal 16 settembre.

Seconda notizia: fino al 31 dicembre è possibile modificare lo statuto con un’assemblea ordinaria

Le associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato ed Onlus hanno la possibilità, entro la data del 31 dicembre, di modificare il proprio statuto e adeguarlo alle disposizioni del Codice del Terzo Settore con il quorum dell’assemblea ordinaria. Il legislatore quindi concede alle associazioni la possibilità di utilizzare una procedura più snella, come quella della convocazione dell’assemblea ordinaria per portare modifiche allo statuto. 

Un servizio per sapere se la propria associazione è iscritta al RUNTS

Dal 16 settembre quindi le attività di controllo degli uffici del RUNTS ripartiranno e si concluderanno, salvo altre proroghe, il 5 novembre. Entro quella data il Registro dovrebbe essere completo e i presidenti sapranno se la loro associazione è iscritta nel RUNTS. Per aiutare i presidenti delle tante associazioni italiane che non sono ancora state esaminate abbiamo creato uno servizio che permette di conoscere se l’associazione è iscritta con successo nel RUNTS oppure deve provvedere ad adeguare alcuni documenti.

==> Clicca qui per sapere GRATUITAMENTE se la tua associazione è nel RUNTS e se vuoi essere avvisato in caso ti richiedano di adeguare lo statuto

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