Si tratta di un argomento da sempre molto dibattuto e che nel tempo ha visto molti cambiamenti. Per affrontarlo correttamente è necessario fare due premesse.
La prima è che conviene sempre verificare che la fonte che state leggendo sia aggiornata: è normale in Italia che escano sentenze, circolari, aggiornamenti, in grado di ribaltare quanto definito magari anche pochi anni prima.
La seconda è che non esiste una regola fissa per TUTTE le tipologie associative; ecco quindi che nell’affrontare questo tema sia necessario identificare la natura della propria Associazione (ASD, ETS, APS, ODV, ANPG, etc) e poi leggere le norme dedicate senza fare di tutta l’erba un fascio – senza pensare, ad esempio, che le regole delle Associazioni Sportive Dilettantistiche siano uguali a quelle delle Associazioni di promozione sociale e viceversa.
Per capire meglio la gestione e la contabilità delle associazioni, è consigliabile consultare una guida dedicata, come quelle disponibili su siti specializzati.
Nessuna norma obbliga le Associazioni italiane a definire nel proprio Statuto il divieto nel retribuire i membri dei propri Organi di Amministrazione (a esclusione del solo caso delle ODV – Organizzazioni di Volontariato, che poi vedremo separatamente).
Per molti anni è stata invece diffusa una leggenda metropolitana, assimilata da tanti “professionisti”, per cui fosse invece obbligatorio per tutti inserire una clausola di quel tipo in tutti gli Statuti associativi, mal interpretando il concetto di “divieto di suddivisione degli utili”.
In realtà le retribuzioni delle attività lavorative (ivi comprese le prestazioni come membri del Consiglio Direttivo, se sono di mercato e all’interno di precisi parametri, non sono “suddivisione di utili” ma un semplice legittimo costo da sostenere.
La corretta gestione del bilancio annuale e la trasparenza finanziaria sono fondamentali per gli Enti del Terzo settore, comprese le associazioni senza scopo di lucro. Per questo, è essenziale avere un’adeguata conoscenza in materia di contabilità e bilancio.
Ecco quindi che la prima cosa da verificare per capire se un’associazione possa o meno retribuire i propri membri dell’organo di amministrazione è se ci sia o meno tale clausola di divieto e andare a rimuoverla.
Mettere mano a uno Statuto però non è mai semplice – anzi, è una attività delicatissima – e per questo, nel caso ti servisse, ti consigliamo di utilizzare il nostro servizio di revisione dello statuto.
Una revisione accurata può richiedere anche la consultazione del Registro delle associazioni per assicurarsi della conformità agli aggiornamenti legislativi.
Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli:
Nelle ASD il tema della retribuzione dei membri del Consiglio Direttivo è dibattuto sin dal 2002 a causa di quanto previsto all’articolo 90 del Dl 289/2002 in cui si riportava alla sezione 1 paragrafo 1.1 lettera a) punto 5) tra i requisiti statutari la “gratuità degli incarichi degli amministratori”. ù
Molti non sanno però che la l. n. 128/2004 eliminò tale disposizione in quanto in contrasto non solo con l’art. 2389 del c.c. (in materia di retribuzione dell’attività di amministratori di capitali).
Il tema è stato sdoganato tempo fa in un documento ufficiale della Agenzia
delle Entrate della Direzione Regionale del Piemonte (aggiornato a Luglio 2015) dal titolo “Associazioni Sportive Dilettantistiche: come fare per non sbagliare”.
Ecco cosa viene scritto a pag.40, punto 4.4.
Presunzione di distribuzione di utili nell’erogazione di compensi
“Per i compensi erogati ad associati o a componenti del Consiglio Direttivo è necessario fare attenzione non solo al trattamento fiscale ma anche alla loro misura. Infatti, se superano determinate soglie, l’Agenzia delle Entrate presume che si tratti di una distribuzione indiretta di utili e, conseguentemente, decadono le agevolazioni fiscali.
In particolare, tale presunzione scatta quando la ASD eroga:
Secondo l’Agenzia delle Entrate, quindi, i membri del Consiglio Direttivo di una Associazione Sportiva Dilettantistica possono ricevere compensi annui, pari fino al massimo previsto. Ad esempio per un Presidente di Collegio Sindacale di Spa (41.316,55 annui– i vecchi 80 milioni di Lire), salvo poi spiegare che però esso va calcolato in base alla “sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi e delle attività” e che fino a che questi non superano i 5 milioni di euro in un anno (tranquillo, alla tua Associazione non credo capiterà mai), il compenso oscilla tra i 6.000 e gli 8.000 euro.
Non solo, il compenso del Presidente può essere aumentato del 50%.
Quindi:
euro 8.000 annui lordi.
Mica poco! Anche se questa formula è molto poco utilizzata poiché il compenso percepito in relazione all’attività di amministratore è, ai sensi dell’art.1 comma c-bis) dell’art. 50 del T.U.I.R. (d.p.r. n. 917/1986), assimilato a quello di lavoro dipendente e come tale, ai sensi del combinato disposto dagli artt. 51 e 52 sempre del T.U.I.R., è soggetto alle medesime imposizioni fiscali del lavoratore subordinato.
PER GLI APPASSIONATI DELLA BUROCRAZIA: tutto questo si ricava studiando l’articolo n°29 del Decreto del Ministero della Giustizia del 20 luglio 2012 n. 140, più il riquadro 11 e la Tabella C di pagina 28-29-30.
Non è ancora stato definitivamente sdoganato, ma poiché un membro di un Organo di amministrazione di una ASD può essere a tutti gli effetti considerato un Dirigente Sportivo – e tale mansione è ricompresa tra quelle per cui sono utilizzabili i CoCoCo sportivi – si potrà utilizzare tale formula.
Altra strada, se ci si accontenta di massimo 150 euro mensili, è quella di considerare il Dirigente Sportivo quale Volontario Sportivo e procedere con tali rimborsi forfettari.
E se il membro del Consiglio Direttivo della ASD svolgesse altre mansioni all’interno della stessa e volesse essere retribuito per la stessa?
Su questo aspetto dobbiamo fare una ulteriore precisazione.
Una prima lettura della Riforma dello Sport (D.Lgs 36/2021) sembrava suggerire che tutti i membri dei Consigli Direttivi delle ASD si dovessero considerare quali Volontari Sportivi (e che quindi, in virtù dell’articolo 29, comma 3, del d.lgs. 28 febbraio 2021, n. 36 fosse vietato retribuirli oltre i rimborsi spese forfettari o a piè di lista anche nel caso svolgessero altre mansioni).
È dovuto intervenire lo stesso Ministero dello Sport (con una nota di Dicembre 2023) a cui ha dovuto far seguito anche il presidente del CONI Malagò, per spiegare che tale interpretazione fosse sbagliata.
Ecco le loro parole “i membri del consiglio direttivo, poi svolgendo gratuitamente il mandato loro conferito dall’assemblea dei soci, non rientrano nella categoria dei volontari e, pertanto, non si ravvisano in tali casi le incompatibilità di cui all’articolo 29, comma 3, del d.lgs. 28 febbraio 2021, n. 36“.
Non è una questione di poco conto e, anzi, potremmo dire che è la situazione più diffusa: quasi in ogni ASD italiana almeno un membro del Consiglio Direttivo lavora per la ASD stessa occupandosi della Segreteria o come Allenatore eccetera.
Ecco quindi che possiamo definitivamente confermare che sia possibile per un membro di un Consiglio Direttivo di una ASD essere retribuito per svolgere anche altre mansioni nella medesima ASD.
Ma con quale formula? A questo proposito ti consiglio di acquistare il nostro prodotto COLLABORO, specificatamente pensato per districarsi in questa materia, tra le più complesse e delicate (ma che qualsiasi Dirigente Sportivo dovrebbe conoscere perfettamente).
Esistono infatti precisi limiti e regole, è facile sbagliare o non scegliere la modalità più conveniente.
Nelle APS si deve rammentare che i membri del Consiglio Direttivo, quale Organo di Amministrazione, devono essere eletti tra gli Associati in Assemblea Soci.
La Riforma del Terzo Settore ammetterebbe, in linea di principio, che una parte degli amministratori possa essere scelta anche tra non-soci ma poi, nella realtà, gli Statuti contengono quasi sempre una regola precisa che tende a escludere questa possibilità
In qualità di soci quindi, per essere retribuiti devono rispettare alcuni requisiti fondamentali, tra cui, per prima cosa, il rispetto degli obblighi contabili delle associazioni e un adeguato atto costitutivo dell’associazione che regoli tali aspetti.
Inoltre, è importante ricordare che le APS, come altre tipologie di enti non commerciali, enti no profit, enti non profit, enti non a scopo di lucro, enti del volontariato, enti associativi, enti sociali e enti culturali, devono navigare all’interno di un complesso sistema normativo che regola le loro attività e la loro struttura.
In secondo luogo nelle APS i lavoratori non possono essere nel contempo ANCHE Volontari (si deve essere o uno o l’altro) e non vale l’equivalenza che chi sia parte del Consiglio Direttivo sia automaticamente anche un volontario.
Ciò potrebbe essere vero solo se non fosse retribuito.
In terzo luogo la retribuzione non deve superare determinati limiti per non sfociare nell’illecita ripartizione degli utili (a nostro parere vanno benissimo i limiti sopra esposti per gli amministratori delle ASD).
Soddisfatti questi requisiti il componente di un Consiglio Direttivo di una APS può essere retribuito per tale mansione o per altre. Spesso infatti, prendiamo l’esempio di una Scuola di Musica APS, il Presidente è anche insegnante di un
corso di uno strumento e viene però retribuito solo per questo secondo incarico.
Anche qui si apre la domanda su quale sia la miglior formula retributiva da adottare caso per caso. Purtroppo è un tema talmente vasto e complesso e in continua mutazione da non poter essere affrontato qui. Nel caso tu abbia dubbi su come fare puoi chiederci una consulenza.
In queste particolare tipologia è escluso che un Socio o un Volontario possano essere retribuiti, sia come membri del Consiglio Direttivo che per qualsiasi altro impiego. Lo prevede proprio la normativa nazionale ed è stato ribadito in più e più Note Ministeriali.
L’unica possibilità potrebbe essere quella di prevedere a Statuto che alcuni membri del Consiglio Direttivo possano essere scelti tra non-soci e non volontari e quindi andare a retribuirli. Ma sinceramente non abbiamo mai visto Statuti che prevedano tale possibilità – seppure ammessa dalle norme.
Altri ETS sotto forma associativa e Associazioni no profit generiche Dipende dalle norme specifiche previste nei propri Statuti. Ma, se nulla osta (se non vi sono definiti particolari limiti), per omogeneità suggeriamo di seguire tutte le regole qui sopra previste per le APS – Associazioni di promozione sociale.
In caso di contenzioso infatti i Giudici utilizzano un principio giurisprudenziale, in assenza di norme specifiche, che tende ad applicare le casistiche più simili.
Aggiornato il 20/02/2024
Consiglieri di una fondazione Onlus possono avere compensi?
Buongiorno Elisa, posto che le ONLUS non esistono più e devono trasformarsi in ETS, si deve prima controllare lo Statuto della Fondazione. Una Fondazione ETS, senza vincoli statutari ad hoc, può retribuire i propri consiglieri all'interno di precise procedure e limiti di legge.
Buongiorno. Sono Socio Di un centro anziani APS del Lazio ( Non vorrei fare il nome del centro, per ora ): Sono stato, di questo centro, Segretario senza nessun compenso.
La mia domanda: la partecipazione di un socio al contributo in Euro per ciò che riguarda gite, pranzi sociali e organizzazioni simili. Grazie
Buongiorno Domenico,
per la partecipazione a tali eventi credo debba sentire direttamente l'associazione in questione.
Buona sera, sono socio di un centro anziani APS del Lazio. Sono stato anche segretario( senza alcun compenso ). La mia domanda si riferisce in particolare alle gite, ai pranzi sociali: Cioè quale è la quota, in Euro, di partecipazione di un socio ad una gita o un pranzo sociale, oppure a qualcosa di simile?
Buongiorno Domenico,
non posso rispondere a questa domanda in quanto le quote di partecipazione non sono importi fissi ma che variano in base all'attività.
con la riforma può il presidente di una asd percepire compenso come istruttore, nella forma del co.co.co avendo tutti i requisiti per farlo?
Sì certo.
un dipendente di una federazione sindacale ,può come socio assumere la carica di presidente di aps e/o odv
Buongiorno Onesto,
lo può fare, ma avviserei per iscritto i responsabili della tua federazione che stai per ricoprire questo incarico.
La nostra Odv è iscritta al Runts e nello statuto modificato è riportato che gli associati non volontari possono essere retribuiti con contratti di lavoro. L'associato non volontario non deve appunto avere i requisiti dell'art. 17 del CTS. Non siamo a conoscenza di norme che vietano la possibilità di instaurare con gli associati non volontari dei contratti per prestazioni occasionali ad esempio in progetti finanziati. È possibile farlo o è vietato? Inoltre un amministratore con partita Iva non volontario potrebbe nella odv svolgere un incarico retribuito che non rientra nella sua carica sociale che resta ovviamente gratuita? Grazie in anticipo per le risposte
Buongiorno Doriana,
è possibile assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o di altra natura, anche dei propri associati.
Salve, sono Presidente di un'associazione culturale che a breve potrebbe diventare APS. Lavoro nella scuola pubblica con contratti annuali, ma tutto il mio tempo libero lo dedico alla gestione e organizzazione dell'associazione... Come posso capire qual è la cifra giusta per un compenso senza dover pagare tasse eccessivamente? Non so cosa comporterebbe a livello fiscale inserire il compenso come Reddito assimilato a lavoro dipendente... Grazie mille in ogni caso
Buongiorno Laura,
nel nostro articolo spieghiamo che è possibile per alcune associazioni riconoscere un compenso a presidente e consiglieri.
Non possiamo però entrare nel merito di valutazioni economico-finanziarie relative a situazioni personali
Salve vi volevo chiedere se in un'associazione culturale musicale no profit è possibile erogare un compenso ad un consigliere che ha già p.iva e potrebbe emettere fattura mensilmente come professionista.
Certamente
Salve.
Nello statuto della nostra associazione cinofila indicheremo le seguenti attività:
- consulenze preadozione,
- consulenze individuali,
- puppy class,
- classi di socializzazione,
- passeggiate didattiche,
- mobility dog,
- tellington ttouch,
- pensione casalinga,
- ludoteca,
- corsi di preparazione al test "buon cittadino a 4 zampe",
- progetti di zooantropologia didattica,
- seminari,
- pet-therapy,
- clicker training,
- toelettatura,
- recupero animali dispersi,
- manifestazioni ed eventi.
1. Può essere solo un aps o anche una asd?
2. Le attività indicate possono essere solo verso soci o anche verso terzi?
3. Sia una aps sia una asd possono assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo anche ricorrendo ai propri associati?
Grazie e buona serata.
Luisa
1. ASD
2. Anche verso terzi, ma occorrerà partita Iva
3. Esatto
Salve,
sono presidente di una ass. onlus e gestiamo una struttura.
posso ricevere il compenso annuo da voi citato ? "ai componenti del consiglio direttivo compensi annui superiori al compenso massimo previsto per il presidente del collegio sindacale delle Spa: D.P.R. 645/1994 e D.L. 239/1995 convertito dalla Legge 336/1995."
cioè di 41.316,55 annui lordi.
si consideri che gli altri due soci non percepiscono nulla.
io lavoro in qualità di amministrativo all'interno della stessa.
Grazie
Marco
Rileggi bene l'articolo. Spieghiamo che il compenso annuo per il Presidente oscilla tra i 9 e i 12mila euro annui.
Potrai ricevere questo compenso però solo se lo Statuto non lo vieta espressamente.
Altra cosa invece è se lavori come amministrativo: tale lavoro non c'entra nulla coll'essere Presidente e segue altre regole.
Buongiorno, dirigo una associazione culturale che si occupa di organizzare corsi di musica presso le nostre sedei e presso le scuole primarie e secondarie del territorio. Ormai ci stiamo ingrandendo parecchio ed abbiamo bisogno di figure professionali quali una segretaria fissa, due insegnanti fissi e vorrei darmi uno stipendio in quanto devo dedicare troppo tempo per non averlo.
1. Si può dunque assumere?
2. Come mi posso muovere?
3. è meglio essere una fondazione, oppure una onlus?
1. Certamente, con un occhio ad eventuali impedimenti del vostro attuale Statuto.
2. Cominciando a stabilire quali sono i compensi che vorreste attribuire alle diverse figure, quale il costo per l'Associazione e se prevedete di essere in grado di sostenerlo.
3. Indifferente.
Buongiorno,
sono parte del CDA di un associazione culturale. vorrei aprire una ditta individuale che organizza eventi. Può questo generare un conflitto d'interessi?
essendo io inoltre il fondatore dell'associazione, posso utilizzare per la ditta individuale lo stesso nome dell'associazione (senza ovviamente l'indicazione "associazione culturale")?
esempio: Associazione Culturale FOGLIA AL VENTO (per l'associazione) e FOGLIA AL VENTO DI LUCA ROSSI (per la ditta individuale)
Grazie per il vostro supporto, vi aspetto in veneto!
Buongiorno Luca,
qual è la ratio di questa idea?
Rispetto allo stato ed allo stipendio dei dirigenti e dipendenti di una Associazione che gestisce una casa di riposo, non ONLUS, ma riconosciuta dalla Regione di pertinenza, faccio presente la seguente situazione.
L'associazione ha solamente 9 soci, di cui n.5 fanno parte del CdA e dei n. 4 restanti, sono i due dirigenti, un dipendente ed un esterno.
Ora il codice civile prevede che il bilancio - che contiene la gestione dell'Associazione, i compensi degli Amministratori, i compensi dei dirigenti e dei dipendenti e tutte le attivitò dell'Associazione - non possa essere approvato, in sede di assemblea dai soci amministratori.
Pertanto i bilanci dell'Associazione di cui sopra, che hanno -come è noto - tutte le funzioni sopradescritte, possono essere approvate solamente dai tre dipendenti e dall'esterno.
Poichè i dipendenti sono in maggioranza, sono determinanti nell'approvazione delle deliberazioni assembleari che riguardano il bilancio.
I dipendenti quindi approvano la gestione e i compensi degli amministratori e gli Amministratori gestiscono i dipendenti in tutte le attività della Associazione, compresi i loro stipendi.
Ciò premesso, chiedo se i dipendenti di una Associazione così come è strutturata quella che ho descritto, possano essere in maggioranza tra i soci della Associazione stessa o se il loro stipendio debba essere trasformato in compenso da computarsi nella gestione separata dell'INPS.
Comunque se l'evidente situazione di controllori controllati sia legittima.
Chiedo inoltre di conoscere se esistono leggi, circolari del'Agenzia delle Entrate o dell'INPS o comunque giurisprudenza che consenta questa situazione.
Attendo con fiducia e urgenza la vostra risposta.
Cordiali saluti,
Luigi Momo
Buiongiorno Luigi, il suo quesito è molto complesso e non può trovare soluzione in un nostro commento. La contattiamo in privato.
Sono un assistente sociale vorrei aprire un associazione a carattere di promozione sociale tipo proloco
Ciao, consigliamo di scaricare e leggere con attenzione questa guida.
Buongiorno, in qualità di presidente di una no profit generica posso percepire una retribuzione inferiore a € 6000 all'anno o devo mantenermi nel range 6000-8000 di cui parlate nell'articolo?
Inferiore va sempre bene
buonasera, sono il presidente di un'associazione culturale no profit, avendo in atto un rimborso spese forfettario per la nostra associazione per Presidente e Vice Presidente, ritenuto che gli stessi prestano servizio nella nostra associazione culturale, ma che il tutto non supera i 2500 euro annui, come si deve agire per non sbagliare? Cordialità.
Buongiorno, il rimborso forfettario è considerato un compenso quindi genera semplicemente l'obbligo della Certificazione Unica.
Per maggiori informazioni può consultare questo articolo: http://www.teamartist.com/blog/2016/04/08/rimborsi-spese-un-nuovo-regolamento-da-approvare-nelle-associazioni-per-lagenzia-delle-entrate-in-regalo-i-fac-simile/
buonasera
mio avete messo una pulce nell'orecchio che non mi fa dormire di notte. sono segretaria di una asd e ogni anno con la classica bicchierata di natale dove alcuni soci portano torte salatini ecc ecc e ci si distribuisce pensierini informali .a titolo dell'associazione abbiamo sempre fatto dei regali ufficiali ai ns soci con lo stemma della ns associazione. zainettino, ombrellino, sciarpa ecc ecc mettendolo in bilancio come "strenne" spese massima 200-250euro ....diventa divisione indiretta degli utili tra i soci???? ditemi di no....vi prego!!!
Per così poco? Ma no, tranquilli. Ma non esagerate!
Salve,
ho tra le aziende che seguo una Asd sportiva , nella quale per il 2017, il Presidente mi chiede se può percepire uno stipendio come tecnico(inefetti è lei stessa a fare le lezioni).
Come mi devo comportare? a quanto ho capito le spetta.
Ma oltre alla quota massima di € 7.500,00 della collaborazione sportiva ci sono altre forme che permettono di avere una retribuzione maggiore? o in tal caso si deve optare per contratti di lavoro?
E' possibile emettere una ricevuta sportiva con esenzione ritenute etc(7500) e poi per la parte eccedente una prestazione occasionale entro i 5.000 con pagamento della ritenuta??
La retribuzione del Presidente va approvata in sede di Assemblea o si puo direttamente emettere ricevuta?
Cortese collega, questo blog è gratuito solo per associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento.
Buonasera,
per poter erogare un compenso ai membri del direttivo, come occorre procedere?
1. E' sufficiente un verbale d'Assemblea del Direttivo in cui si riconoscono gli importi per i ruoli ricoperti e le tempistiche, nonché le modalità di erogazione?
2. Possono essere compensi occasionali forfettari o devono/possono essere periodici ?
3. Possono essere erogati anche successivamente alle attività svolte in base alle disponibilità economiche dell'Associazione?
3. Ok per il regime dei 7500 euro, ma se i membri che vengono pagati per le loro funzioni non hanno un altro reddito come occorre procedere?
Grazie mille
Saluti
Consuelo
1. Se adotti il regime dei 7500 devi seguire l'iter di tale modalità.
2. Come preferite
3. Sarebbe meglio deciderlo a priori ma capisco la necessità, quindi potete anche far così.
4. Come un vero e proprio lavoro subordinato
salve sn il presidente di una asd da tre anni, fin ora sn riuscito a ricoprire questa mansione nel tempo libero e con piacere, senza un particolare impegno, in quanto le dimensione dell'impianto e delle attività istituzionali svolte erano ridotte, da poco con il cda abbiamo deciso di partecipare ad un bando che poi abbiamo vinto di una struttura polifunzionale davvero impegnativa.
1. Dal momento che le mie competenze sono propio nell ambito gestionale sportivo, potrei ricoprire la mansione di dirigente o una figura analoga percependo dei compensi?
2. se si fino a che importo?
1. Si
2. Dipende. Deve essere una retribuzione paragonabile a quella di un lavoratore dipendente con le medesime competenze (anche con un bonus fino ad un 20% in più) dei CCNL.
Per pagare un presidente con la motivazione "Attività istituzionali, di segreteria e gestione" va fatta una comunicazione preventiva alla Agenzia delle Entrate?
No.
Buongiorno,
nel caso di una Onlus il cui Presidente ha regolare partita iva per l'attività di Consulente del Lavoro, è possibile prevedere un compenso per la gestione contabile/amministrazione del personale che rientri nei limiti previsti dall'Agenzia Entrate e che venga emessa fattura dal Consulente Lavoro/Presidente?
Grazie in anticipo per la risposta
Si ma in tal caso il limite non è quello di quest'articolo. Il compenso fatturato dovrà infatti essere di mercato (con un delta di maggiorazione non superiore al 20%). Se quello che fa quindi dovesse valere 100.000 euro sul mercato, non potrà chiedere più di 120.000.
Abbiamo appena costituito una asd che opera nel campo dello yoga. Nell'atto costitutivo sono indicati 3 soci fondatori. Tenutasi immediatamente l'assemblea dei soci (i 3 suddetti) abbiamo confermato quanto indicato nell'atto costitutivo circa la persona scelta come Presidente, il vice e il segretario/tesoriere. Il problema è che il presidente sarebbe anche colei che prevalentemente insegnerà ai corsi di yoga ai soci. Mi pare di capire che questo sia vietato, in conseguenza del divieto di compensi ai membri del direttivo. Non sarebbe certo erogato un compenso a lei per il ruolo di presidente, ma per l'attività di insegnamento. Dobbiamo convocare un'assemblea dei soci e riprocedere a nuove nomine, lasciando fuori dal direttivo l'insegnante?
No, non è vietato. Anzi nelle ASD è propri previsto... a patto che non abbiate scritto qualcosa di strano nello Statuto.
Buonasera,
innanzitutto grazie per il lavoro che svolgete e per la vostra disponibilità. Siamo una ssd che promuove il nuoto, costituita da un anno circa, e vorrei farvi delle domande:
-per la ssd, sia nel caso di redditi assimilati al lavoro dipendente che di indennità, è necessario emettere busta paga e quindi iscrivere il Presidente o il segretario nel libro unico del lavoro? é necessario un contratto di lavoro?
Grazie e buona serata
Ciao, questo blog fornisce risposte gratuite soltanto alle Associazioni No Profit.
1, I compensi di cui ora possono beneficiare i Presidenti, come nel mio caso di una asd, rimangono compensi occasionali?
2. Ciò cosa vuol dire?
3. Quante volte durante l'anno?
4. La causale del compenso quale dicitura deve riportare quando va a coprire attività istituzionali, di segreteria e gestione?
5. A volte mi capita di dover sostituire degli insegnanti nella tenuta dei corsi, anche in questo caso potrei usufruire di compensi utilizzando la ricevuta di compenso sportivo occasionale?
1. Se li dai come rimborsi sportivi dilettantistici per dirigenti di ASD, si.
2. Che non sei assunto!
3. Quel che vi serve.
4. Attività istituzionali, di segreteria e gestione.
5. Si
nella mia piccola ASD cestistica il presidente e il tesoriere sono anche 2 giocatori, posso retribuirli come sportivi (7500 annui limite)?
Si
Buongiorno
Se il presidente di una ASD percepisce un compenso in regime 7500 euro per insegnamento ( e non per essere il presidente), vale lo stesso limite dei 12000 euro lordi?
No, è tutta un'altra questione.
Buongiorno Team Artist,
Siamo una onlus di nuova costituzione ( Marzo 2016 ) che opera nel settore socio sanitario , dovremmo comperare un nuovo mezzo per trasporto disabili ma nel preventivo ho visto che mi hanno messo l'iva al 22 per cento .Come Onlus non siamo esenti da Iva? O al minimo di legge 4 per cento? Grazie per il vostro aiuto
L’aliquota IVA ridotta del 4% è applicabile solo agli autoveicoli immatricolati al disabile (o al familiare di cui risulti fiscalmente a carico). Esiste però una norma agevolativa per l’acquisto di automezzi da parte di associazioni di volontariato e ONLUS; è quella disposta dall’art. 96 della Legge 342/2000 che prevede per le associazioni di volontariato iscritte all'Albo di cui alla Legge 266/91 e per le ONLUS la possibilità di richiedere, all'atto dell'acquisto di ambulanze e di beni mobili iscritti in pubblici registri destinati all'attività di antincendio, uno sconto pari al 20% del prezzo (al netto dell'IVA).
Ciao, ho da poco istituito una ASD che si occuperà di gestire un campo da Paddle, vorrei ovviamente tramite l'affitto del campo, i corsi, i tornei ecc. ottenere di pagare l'investimento effettuato ed in seguito avere un reddito.
Per quel che riguarda l'investimento ho fatto approvare dal direttivo di avere da me un prestito stabilendo le modalità di restituzione.
Mi confermate che posso stabilire una retribuzione per me che sono il Presidente e per gli altri membri del Consiglio Direttivo?
Fatto salvo quanto scritto nel post di questa pagina, si.
1. Quindi? Io che sono Presidente posso percepire un Compenso Sportivo una tantum annuo per i servizi svolti alla ASD?
2. Via bonifico quindi?
1. Si, con la giusta formalità.
2. Dipende dagli importi, ma è sempre meglio fare tutto tracciabile.
Io sono Presidente e anche Istruttore di Yoga e faccio fattura perché è la mia professione. Premetto che non lavoro solo per l'Associazione di cui sono Presidente e dalla quale comunque ricevo un compenso minimo e fatturato, bensì lavoro in altre strutture e Associazioni.
Potrò comunque ricevere questo compenso in quanto Presidente? Sempre nella forma del Compenso Sportivo o devo fatturare?
Grazie mille.
Si, penso che lo possa ricevere come compenso sportivo
Buongiorno
avete detto 9000/12000 euro annui lordi per il presidente del CDA.
Ma se lo stesso presidente ha compiti operativi (segreteria, contabilità semplice, ecc.) ed è quasi sempre presente nella struttura (parliamo di ASD/SSD) lavorandoci molte ore al giorno, la "retribuzione" è sempre e comunque 9000/12000 euro annui lordi oppure questa cifra può essere integrata con un compenso per il lavoro "materiale" svolto quotidianamente nell'ASD/SSD ?
Non vanno confuse le 2 attività. Un conto è la retribuzione per i ruoli elettivi (che hanno dei limiti) un altro per le attività operative (che hanno altri limiti).
Innanzitutto grazie della celere risposta.
Ed i limiti per le attività operative quali sono ? Se non ho capito male una retribuzione massima non superiore del 20% rispetto agli stipendi previsti per le medesime qualifiche dai contratti collettivi di lavoro potendo al contempo usufruire del regime dei 7500 euro.
E' corretto ?
No. O una o l'altra, non insieme di certo!
Quindi se ho ben capito, anche il presidente può usufruire dei compensi di prestazione sportiva occasionale nei limiti della norma ma al contempo può ricevere anche un indennità per gli incarichi elettivi. A condizione che le cose siano ben distinte nella tracciabilità delle uscite per l'associazione e delle entrate dell interessato.
A che serve distinguirli? Al limite è utile per il REFA dell'Associazione.
1. Ma quindi il Presidente di un Asd può essere remunerato per il proprio ruolo con l'indennità dei €7500?
2. Ed eventualmente, se supera la soglia, pagando le ritenute dovute?
1. Si
2. Si ma occhio al limite dei 12mila lordi.
Quindi non è più necesse nello statuto inserire l'obbligo di non retribuzione per i membri del consiglio direttivo?
Giusta domanda. Io continuerei ad inserirlo scrivendo invece "... salvo quanto previsto dai D.P.R. 645/1994 e D.L. 239/1995 convertito dalla Legge 336/1995“.
Mi allaccio alla domanda di Marco Micucci del 02/09 per chiedere a mia volta un chiarimento.
Nel nostro statuto sta scritto, nell'articolo relativo al consiglio direttivo, "Tutti gli incarichi sociali s’intendono a titolo gratuito".
1) Questo significa che se lo statuto rimane così com'è, non è possibile prevedere la retribuzione di presidente/segretario/tesoriere/consigliere?
2) se invece modifichiamo lo statuto aggiungendo la frase "... salvo quanto previsto dai D.P.R. 645/1994 e D.L. 239/1995 convertito dalla Legge 336/1995“, e lo registriamo all'ADE, allora è possibile prevedere la retribuzione delle cariche sopramenzionate, nei limiti illustrati nel post?
grazie
Si a entrambe le risposte. Consiglio a questo punto una revisione completa del vostro statuto.
Scarica e leggi la nostra guida. http://www.teamartist.com/revisione-statuto/
Buongiorno.
Un'associazione può prende in affitto (come conduttore) un abitazione con cedolare secca del 10% (nei Comuni e nei casi previsti dalla legge)?
A mio parere, si. Se il proprietario dell'immobile è persona fisica.
Allora può essere un buon modo.
Grazie per la risposta
Da quanto letto, mi pare di aver capito che i presidenti possano ora essere retribuiti per il loro servizio di ruolo. Questo requisito non sussiste se, invece, prestano la propria attività lavorativa all'interno dell'associazione non in quanto amministratori/dirigenti, ma in quanto lavoratori. Che so, un presidente che fa il formatore, si occupa, appunto, di svolgere corsi di formazione all'interno dell'associazione.
E' corretto?
No, sbagliato. Leggi questo post sui Compensi ai soci di una Associazione
Forse mi sono espressa male.
Io sono presidente di un aps e in essa svolgo attività di docenza in corsi di formazione inerenti attività istituzionale. Per questo lavoro vengo retribuita, occasionalmente, con regolare contratto.
Nell'articolo esposto, invece, si parla di retribuzione dei membri del consiglio direttivo per il loro ruolo, è corretto?
Già.
MI PIACEREBBE PARTECIPARE AI VOSTRI CORSI. Perche' NON LI FATE UN PO PIU' VICINO.IO SONO A L'AQUILA. RIGUARDO LA RETRIBUZIONE AVEVO LETTO QUALCOSA TANTO CHE LO FECI PRESENTE AL SEGRETARIO DI ANTEAS,LUI MI DISSE CHE NON SI POTEVA FARE.LE SPIEGO NOI IN CISL ABBIAMO (ANTEAS)CHE E'UNA ODV E (ANTEAS SERVIZI) CHE E' UNA APS.CON I RISPETTIVI PRESIDENTI.ESISTE UNA ANTEAS NAZIONALE UNA REGIONALE E NOI TERRITORIALI.
Anteas ODV non può farlo.
Anteas APS si. Come spiego nell'articolo.