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19 Marzo 2020

Decreto “cura Italia”: ecco gli aiuti per le associazioni del terzo settore contro il coronavirus

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Decreto “cura Italia”: ecco gli aiuti per le associazioni del terzo settore contro il coronavirus

In questo articolo ti spiego in maniera FACILE cosa c’è nel decreto per te e per la tua associazione.

Come sai lunedì è stato approvato il decreto “CURA ITALIA”. Probabilmente ti aspettavi di ricevere questa mail lunedì, ma ho aspettato a scriverti di proposito, e ho fatto bene!

Il decreto realmente messo in gazzetta ufficiale oggi è DIVERSO da quello che è stato messo a disposizione ieri. Visto che noi abbiamo le nostre fonti vicine all’esecutivo lo sapevamo e abbiamo pazientemente aspettato quello definitivo prima di fare la comunicazione.

Non ho intenzione di farti un’analisi tecnica del decreto perché è lungo e complesso. Intendo invece spiegarti in maniera semplice cosa puoi fare per la tua associazione, per cui leggi fino in fondo per bene.

Prima di tutto devi sapere che nel decreto ci sono delle idee che sarebbero intelligenti e che sono state riprese anche dalla televisione. Nella realtà non è così perché queste diventano assolutamente inutili quando si vanno a leggere le coperture. Le coperture sono i soldi messi a disposizione dallo stato. Lo vedrai per esempio nella parte dei collaboratori.

Per comodità abbiamo diviso il nostro lavoro in 7 argomenti, in ordine di importanza:

1. COLLABORATORI in difficoltà dell’Associazione perché non possono lavorare e quindi senza un reddito: 600 euro una tantum.

2. TASSE DA PAGARE e Scadenze Fiscali dell’Associazione: le proroghe.

3. CONSIGLI DIRETTIVI e Assemblee: come farli (videoconferenza).

4. REFA: quando vanno approvati.

5. AFFITTI degli immobili pubblici ove operate: rinvio.

6. EROGAZIONI LIBERALI ricevute per il Coronavirus: vantaggi alle aziende.

7. RIFORMA del TERZO SETTORE: rinvio obbligo dell’adeguamento statutario.

8. LA CILIEGINA SULLA TORTA

9. CONCLUSIONI

1. COLLABORATORI: 

Art. 96: Contributo in soldi una volta sola, non mensile (una tantum) di (forse) 600 euro ai collaboratori sportivi dilettanti.

Il contributo è disponibile, previa richiesta, a tutti i collaboratori sportivi dilettanti, per capirsi quelli che vengono retribuiti seguendo il regime dei 10mila euro. L’idea sarebbe eccellente se non fosse che ha già fatto rivoltare il mondo delle partite iva. Il contributo è stato ritenuto da loro totalmente inaccettabile. Tre mesi di stop forzato pagati (forse: dipende da come Sport e Salute s.p.a. calcolerà il contributo) 600 euro sono stati considerati un insulto da molti.

Io non voglio entrare nel merito di questa discussione che trova spazio su tutte le televisioni ed i giornali da lunedì, ma darti un suggerimento.

In Italia, secondo il rapporto ISTAT 2018 (che fotografava la situazione al 2017), ci sono 1.072.930 collaboratori sportivi dilettanti, nel regime dei 10mila euro per capirsi. Per questo contributo sono stati stanziati 50 milioni di euro. Senza fare dei conti impossibili se dividi 50 milioni per 600 euro ti accorgerai subito che lo stato potrà pagare il contributo a 83mila persone circa. Il milione di collaboratori rimanenti non riceveranno niente.

Ti consigliamo quindi di fare la richiesta immediatamente perché pensiamo che il criterio con cui saranno distribuiti i soldi sia “chi prima arriva, meglio alloggia”, fino ad esaurimento fondi.

Inoltre non si sa ancora quale sarà la procedura. Si sa però che:

  • la domanda dovrà essere formulata direttamente dal collaboratore, e non dalla ASD, a Sport e Salute Spa che entro il 3 aprile 2020 dovrà fornire tutta la modulistica e le istruzioni necessarie;
  • servirà una autocertificazione della preesistenza del rapporto di collaborazione alla data del 23 febbraio 2020 e della mancata percezione di altro reddito da lavoro;
  • lo sportivo dilettante deve collaboratore con una ASD che sia all’interno del Registro CONI.

Art. 27 e 28: Contributo in soldi una volta sola, non mensile (una tantum) per professionisti a partita IVA, Co.Co.Co iscritti alla Gestione Separata, Lavoratori Autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, lavoratori dello Spettacolo attivi alla data del 23 febbraio 2020, non titolari di pensione o altre forme previdenziali obbligatorie. E’ riconosciuta una indennità, quindi un contributo di soldi, una volta sola per il mese di Marzo di 600 euro da richiedere all’INPS. Come sopra i fondi sono limitati, chi prima arriva meglio alloggia.

Art. 61: Rinvio del pagamento di RITENUTE ai collaboratori di ASD, ONLUS, ODV e APS. Il pagamento, che doveva avvenire entro il 16/20 marzo 2020, è rinviato fino al 31 maggio 2020 per ONLUS, ODV e APS, senza sanzioni e interessi se si paga in rata unica. Se si vuole pagare a rate si possono fare 5 rate mensili dello stesso importo a partire dal mese di maggio 2020. Per le sole ASD, non si sa perché, vi è un mese in più: quindi scadenza 30 giugno 2020 e poi eventualmente cinque rate.

Le Associazioni generiche quali culturali, musicali, ambientali, etc… sono state dimenticate e per loro questa agevolazione non c’è.

NOTA: Abbiamo deciso di non soffermarci particolarmente sui provvedimenti legati ai lavoratori assunti a busta paga in quanto sono una percentuale molto piccola del totale. A grandi linee devi sapere che è prevista una cassa integrazione in deroga. Questa è una buona idea soprattutto perché finalmente rientrano anche le associazioni. Purtroppo anche qui ci sono due problemi, il primo è che le associazioni generalmente non hanno dipendenti, la seconda è che la copertura, a occhio, non è di sicuro abbondante. Consigliamo anche in questo caso, se sei interessato, di fare la domanda IMMEDIATAMENTE.

2. TASSE da PAGARE e le SCADENZE FISCALI

(Art. 62 e e 68) Per tutte le Associazioni no profit (generiche, ASD, Onlus, Odv, Aps) sono sospesi gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e dalle ritenute/trattenute alla fonte, che si potranno effettuare entro il 30 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni. 

A nostra interpretazione, ma ci sarà sicuramente una circolare interpretativa da parte dell’AdE su questo punto, per le Associazioni no profit sono quindi rinviate al 30 giugno 2020 le seguenti scadenze:

  1. Preparazione ed invio delle Certificazioni Uniche.
  2. Tenuta del Registro Iva Minori.
  3. Invio di qualsiasi documentazione richiesta in questo periodo dalla SIAE.
  4. Versamenti trimestrali dell’IVA.
  5. Invio del Modello EAS.
  6. Versamenti delle ritenute ai collaboratori.
  7. Cartelle di pagamento che scadono dopo l’8 marzo 2020.

NOTA BENE: per le Associazioni che non fossero nel registro permanente del 5 per mille a nostro parere NON sono prorogati i termini per l’iscrizione.

3. CONSIGLI DIRETTIVI

(Art. 73) Fino alla data di cessazione dello Stato di Emergenza, che può essere revocato solo dal Consiglio dei Ministri, tutte le Associazioni che non avessero già provveduto nello Statuto a prevedere, o a non vietare, le videoconferenze, possono utilizzarle, a queste condizioni:

  1. I partecipanti devono essere identificati con certezza (quindi si deve vedere il viso delle persone via video).
  2. Le sedute devono essere pubblicizzate correttamente, cioè i partecipanti devono sapere che c’è la riunione.

Questo dovrebbe anche valere per le Assemblee dei Soci, ma questo obbligo di poter vedere le persone identificandole pone un limite tecnologico non indifferente. La rete italiana reggerà in alcune zone d’Italia mentre in altre meno coperte no.

Sarebbe stato più corretto, secondo noi, prevedere il voto per corrispondenza telematica (via mail o simili).

4. APPROVAZIONI dei REFA

Art. 35: Si proroga il termine di approvazione dei Bilanci (REFA) fino al 31 Ottobre 2020 MA SOLO per APS, ONLUS e ODV in deroga al proprio Statuto! 

Tutte le altre associazioni no profit (ASD e generiche quali culturali, musicali, ambientali ecc) sono state dimenticate e per loro il termine rimane quello Statutario!!!

5. AFFITTI degli Impianti Sportivi Pubblici

Art. 95: Per le sole ASD che pagano affitti di impianti sportivi di proprietà pubblica sono sospesi i termini di pagamento dal 18 Marzo 2020 fino al 31 Maggio 2020.

Gli affitti dovranno essere pagati, senza sanzioni e interessi, entro il 30 Giugno 2020 in una unica rata o mediante 5 rate mensili di pari importo a partire dal mese di Giugno 2020.

Come si dice a Milano, “piuttosto che niente, meglio piuttosto”, è vero, ma ci domandiamo come faranno il 30 Maggio le associazioni che staranno chiuse per tre mesi a pagare. Anche a rate, infatti, riteniamo che giugno, luglio, agosto e settembre siano quattro mesi di cassa bassa per le associazioni. Forse sarebbe stato meglio far partire le rate da settembre, mese in cui la maggior parte delle associazioni incassano, invece che da giugno.

Ci domandiamo anche perché a tutte le altre associazioni no profit all’infuori delle ASD siano state escluse? Sono figlie di nessuno?

6. EROGAZIONI LIBERALI, in denaro o in natura, ricevute per contrastare il COVID19

Art. 66: Per le imprese che donano alle sole Associazioni legalmente riconosciute (quindi: No Onlus,  No OdV,  No Aps e No ASD) spetta una detrazione dell’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%, per un importo non superiore a 30.000 euro. Ennesimo svarione del Governo che dimentica come il 99% delle donazioni di questo tipo siano ad Onlus e OdV e non alle “Associazioni legalmente riconosciute”. 

7. ADEGUAMENTO alla RIFORMA del TERZO Settore

Art. 35: Continua il rinvio infinito alla Riforma prendendo come scusa, questa volta, il Coronavirus. Con questo articolo si sposta la data di adeguamento degli Statuti di Onlus, APS e ODV al 31 Ottobre 2020

Ma, vedrete, non sarà certamente l’ultimo. Ma allora perché non mettersi a un tavolo come noi richiediamo da sempre e fare saltare la riforma? Sappiamo tutti che in questi termini fa schifo.

8. CILIEGINA SULLA TORTA

Sono sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori, ma dopo il 31 maggio l’agenzia delle entrate potrà controllare i bilanci delle associazioni per 7 anni nel passato (e non più per 5 come era prima). Bel regalo. Grazie!

9. CONCLUSIONI

Da tempo riteniamo che il terzo settore, che è terzo (e ultimo) di nome e di fatto, venga trattato in maniera disgustosa dalle istituzioni e dai politici. Il motivo di tale trattamento è nella sua divisione. Non esiste una rappresentanza unita che possa far valere i diritti delle associazioni nelle sedi che contano.

Questo decreto è un disastro per il terzo settore, come lo è tutta la manfrina degli accertamenti, gli indici, la riforma, ecc, ecc…

Ormai da molti mesi ragionavamo su come poter creare una rappresentanza unita e abbiamo deciso di farlo creando la “Federazione TeamArtist”, un organismo indipendente, autonomo e apartitico, come abbiamo dimostrato negli anni. Un organismo trasversale alle varie tipologie di associazione, che aiuta lo sport come il teatro, la musica come la cultura, senza distinzioni. Un organismo che non guarda in faccia nessuno né tantomeno guarda il colore politico per cercare di fare quello che è giusto per le associazioni.

Il nostro motto è “Prima le associazioni”, proseguendo la linea che abbiamo già portato avanti nel passato di equiparare il terzo settore, sempre ultimo per interesse politico, ai primi due settori produttivi. Perché le associazioni, e si è visto anche in questi momenti di crisi, sono la spina dorsale delle nostre comunità e non capisco il motivo per cui debbano essere sempre considerate come “diversamente importanti”. Utili quando la politica può prendersi visibilità e onori, dimenticate quando bisogna riconoscere loro qualcosa, soprattutto di economico.

Avremmo preferito presentare la “Federazione TeamArtist” in una situazione diversa, ma non c’è tempo.

Federazione TeamArtist si occuperà di presentare petizioni in parlamento. La prima che ti presentiamo si chiama Petizione “Cura Associazioni” e serve per correggere le storture che ci sono in questo decreto. 

Per poter firmare la petizione ci serviranno i tuoi dati per poterti identificare univocamente. Questo è l’unico modo per cui queste raccolte firme abbiano valore reale. Se non vuoi lasciare i dati non puoi firmare la petizione. Qui si fa sul serio!

DOPO la firma della petizione potrai, con una semplice procedura, decidere se associarti. Più soci avremo e più avremo peso politico. Molto semplice.

==> Clicca qui se vuoi leggere o sottoscrivere la petizione “Cura associazioni”

Andrà tutto bene

A presto

Giovanni Damiano Dalerba

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