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23 Aprile 2013

Compensi ai Soci di una Associazione?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Costituire Associazione
Compensi ai Soci di una Associazione?

Il titolo di questo post è volutamente un trabocchetto. I soci di una Associazione noprofit non sono come i soci di una Azienda e per questo motivo non possono essere ricompensati perchè il concetto di “utile” è diverso. L’utile o profitto annuale di una Associazione deve essere o reinvestito per far crescere l’Associazione stessa oppure accantonato per l’anno/ gli anni successivi (meglio però fare almeno una delibera di Consiglio Direttivo che indichi per quale progetto si stanno mettendo da parte i soldi).

Deve quindi essere chiarissimo a tutti che NON ci può essere DISTRIBUZIONE DI UTILI. Per distribuire utili dovete essere una Azienda e su questi pagarci le tasse: sembra banale ma per molti non lo è.

Diverso invece il concetto per chi è socio e al contempo LAVORA per la sua Associazione. In questo caso voi soci potete:

1. Ricevere rimborsi a piè di lista per le spese che ha anticipato o sostenuto per conto della Associazione (che so, siete andati ad una Riunione con la vostra auto e siete stati via 3 giorni? Potete farvi rimborsare, portando le ricevute, benzina, autostrada, ristoranti, albergo etc.)

2. Essere retribuiti per le vostre ore come Istruttori (sportivi, musicali, linguistici etc) o come Segretari (se ad esempio vi occupate di tenere la contabilità per parecchie ore settimanali).

3. Essere regolarmente ASSUNTI come lavoratori.

Attenzione però: le entrate dell’Associazione non possono essere utilizzate unicamente per pagare i Soci! Se foste sottoposti ad un accertamento, vi sarebbe immediatamente contestato. Come sono contestabili quelle Associazioni in cui il Presidente è dipendente delle stesse e non ci sono altri soci oltre i componenti del Direttivo (magari pure familiari o imparentati tra loro): in questi casi è evidente che si tratta di vere e proprie società o ditte individuali camuffate.

 

>>> SIETE UNA ASD – Associazione Sportiva Dilettantistica? Leggete questo nostro POST! <<<

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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750 risposte a “Compensi ai Soci di una Associazione?”

  1. Rispondi
    Alessandro

    Associazione di volontariato Onlus.
    Il presidente, in virtù della sua carica, svolge la collaborazione a titolo gratuito.
    Lo stesso presidente, libero professionista, potrebbe collaborare per l'associazione coordinando attività psicopedagogiche-didattiche venendo retribuito e con compensi non superiori a 300-400 € mensili? Le due cariche sarebbero ben distinte e assoggettate a progetti specifici. Potrebbe il CD rilasciare un verbale chiarendo ruoli e specifico mansionario?

    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sì, è possibile.

      • Rispondi
        Valentina Campanella

        Salve sono il legale rappresentante di Odv regolarmente iscritto al registro regionale di volontariato da molti anni e ho un atroce dubbio che mi attanaglia da tempo e che non riesco a dissipare in alcun modo e spero possiate davvero aiutarmi.
        Come prevede la normativa è fatto divieto all'associazione di ditribuire gli utili e ovviamente di compensare gli organi della stessa per la sola carica che rivestono all'interno. Il mio dubbio invece nasce nel caso di progetti finanziati non con fondi dell'Associazione (quote associative, 5xmille ecc) ma da enti terzi pubblici e/o privati e quindi non rientranti nell'ordinaria amministrazione dell'Associazione. In questo caso il presidente, anche se capofila e quindi soggetto responsabile del progetto, può far parte come risorsa umana (e quindi essere remunerato) non in quanto presidente ma perchè presta attività specifica nell'ambito del progetto stesso?? Spero di essermi spiegata bene e confido in voi in una soluzione perchè ad oggi non sono riuscita a trovare alcuna risposta e sto impazzendo. grazie in anticipo

        • Rispondi
          TeamArtist

          A mio parere non è possibile. Le OdV sono molto vincolanti da questo punto di vista.

    • Rispondi
      Alessandro

      Le associazioni L.299/91 non prevedono compensi per Presidente e Direttivo. Nel caso, però, un Presidente (che opera a titolo volontario) sia anche libero professionista per la stessa associazione, può essere retribuito per il suo coordinamento? Molti dicono che ci sia un conflitto di interesse tra le due cariche. Potete chiarire questo dubbio? Grazie mille per la cortesia e per il vostro servizio!

      • Rispondi
        TeamArtist

        In questo caso il presidente svolge questa attività in qualità di professionista e non di presidente dell'associazione, quindi ha diritto a ricevere un compenso che sia in linea con quelli di mercato.

  2. Rispondi
    TeamArtist

    Si

    • Rispondi
      luisa

      Mi scusi.... ma ho sempre letto che i 7500 sono per le ASD e non anche per le Associazioni Culturali. Ho capito male?
      Grazie.

      • Rispondi
        TeamArtist

        Ha capito bene. SOLO per ASD.

  3. Rispondi
    Maurizio Giudice

    Salve.
    Riformulo parte della domanda, perdonatemi.

    1- Mi pare di capire che se io, Presidente dell'ASD, organizzo, ad esempio, una escursione, posso chiedere ai soci partecipanti una quota, come compenso per questa attività, giusto?

    Mi riferisco ad un'asd con solo codice fiscale.

    Grazie.

  4. Rispondi
    Eros

    Ho una domanda interessante:
    Come presidente di una asd intendo assumere un dipendente con contratto subordinato regolare fulltime....
    1) ho diritto ad assumerlo con la legge 190 del dicembre 2014 sulle agevolazioni all assunzione?
    2) crea un problema di controlli alla asd?
    3) posso detrarre le spese sostenute per i suoi stipendi dalli bilanci di fine anno dell associazione?

    Grazie per l attenzione

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Certo, non mi risulta abrogata
      2. No
      3. ???? In che senso?

  5. Rispondi
    Maurizio Giudice

    Salve.

    1- Mi pare di capire che se io, socio, organizzo, ad esempio, una escursione, posso chiedere ai soci partecipanti una quota, come compenso per questa attività, giusto?

    2- Per questi soldi devo rilasciare una ricevuta?

    3- Devo registrarli nel libro della contabilità.

    Mi riferisco ad un'asd con solo codice fiscale.

    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Si
      3. Si

  6. Rispondi
    ea polonara

    Gentillissimi,
    io e altre 5 persone vorremmo costituire un'associazione che si occuperà anche di gestire progetti europei. Per fare questo abbiamo bisogno di inquadrare 3 persone con un contratto di collaborazione coordinato e continuativo.
    1) Può essere un problema?
    2) e se a fornire la prestazione fossero i soci, andrebbe bene?
    3) c'è differenza tra chi fa parte del direttivo e gli altri soci?
    grazie mille
    cordiali saluti
    Ea Polonara

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No
      2. Si
      3. Nessuna

  7. Rispondi
    luisa

    Buongiorno
    non mi è molto chiara la "faccenda" della prestazione occasionale che, se ho capito bene, non deve essere un’attività abituale e non deve svolgersi con continuità, appunto deve essere "occasionale". Allora mi chiedo come è possibile "applicarla" a soci istruttori che prestano la loro attività per un minimo di 10 mesi all'anno per 3 ore a settimana e in modo continuativo per tre o quattro anni? Il termine "occasionale" in questi casi non mi sembra molto appropriato.Le sarei grata se mi chiarisse il concetto. Grazie mille.

  8. Rispondi
    isabella pallone

    Buoansera, sono il presidente di un'associazione culturale con partita IVA. Per lavorare ad un progetto, parte dei soldi ricavati da un ente dovrebbero andare a me che ci lavoro attraverso contratto di lavoro. L'associazione può fare un contratto di lavoro al suo presidente e vice presidente?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      In linea generale sì, è possibile fare contratti di lavoro al presidente o al vice.

  9. Rispondi
    Ornella

    Complimenti per il sito. Ho chiesto anche l'amicizia su Facebook qualche giorno fa. Premetto che sono molto combattuta sul fatto di fondare o no un'associazione culturale, i cui membri del direttivo sarebbero mio padre, mia madre, il mio compagno e io. Non ho letto nessuna clausola sul divieto di associarsi tra familiari e in realtà lo faccio proprio per poter retribuire senza problemi soci esterni. In pratica, in questa associazione sarei l'unica del membro direttivo a guadagnare qualcosa lavorando attivamente (corsi, organizzazione di eventi, laboratori). In partenza, assumerei anche una mia amica socia con mansioni di segreteria e di aiuto nell'organizzazione di eventi.

    1. Sulle prime, potrebbe andare bene questa forma di retribuzione: con 400 euro al mese di entrate, 200 a me che sono del direttivo e lavoro e 200 a una socia che collabora e lavora?
    A me interessa solo poter avere un'entrata che arrivi a 500 euro mensili senza dover pagare tasse assurde. E accetterei senza problemi di pagare una socia esterna con la stessa cifra.

    2. se dovessero entrare 500 euro al mese all'associazione, sarebbe meglio retribuire una socia per 250 euro, se un membro del direttivo prende (su molte ore di lavoro) 250 euro, oppure si può anche fare: 250 socia fondatrice e 100 a un socio e 150 a un'altra socia?
    Non parlo di distribuzione di utili ma di retribuzioni oneste per portare avanti attività per gli associati senza dover fare volontariato (anche perché 250 euro al mese non mi sembra un grosso guadagno).

    3. Quanti soldi devono rimanere nelle tasche dell'associazione per non poter parlare in nessun modo di distribuzione degli utili?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Questa non è una forma di retribuzione, ma solo la descrizione degli importi che vorreste avere. Le forme di retribuzione sono quelle previste dallo stato: voucher, ritenute d'acconto, fatture, contratti di lavoro a tempo determinato/interminato etc etc
      2. Vedi sopra. Non può calcolare in questo modo. Si deve stabilire una forma di retribuzione e poi, all'interno di essa, stabilire gli importi orari o mensili.
      3. Non è questione di volume di denaro ma di modalità di gestione.

      • Rispondi
        Ornella

        Giusto, quindi 1) con le ritenute d'acconto, quindi con le ricevute, il lavoro dev'essere non abituale vero? Almeno fino a che l'associazione non abbia un reddito di un certo tipo, non credo che si possano fare contratti, soprattutto se l'associazione non ha la Partita Iva.
        2. In ogni caso, se si paga mensilmente una persona esterna al direttivo (magari non sempre la stessa) il pagamento per il lavoro di un membro interno è perfettamente legale ma entro che cifre?
        3. Bisogna che ci sia sempre un corrispettivo uguale da versare a un lavoratore esterno per una cifra presa da un membro interno (da lì facevo l'esempio: 200 e 200 per iniziare)?
        4. E qual è la cifra massima per un membro interno che lavori assiduamente per l'associazione? Considerato che dei 3 membri interni o quattro, è solo uno che lavora. Grazie mille se risponderete ai miei dubbi e complimenti per il sito!

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Esatto
          2. Deve essere in linea con le retribuzioni di mercato
          3. Non necessariamente
          4. Vedi 2

  10. Rispondi
    Vincenzo

    Buonasera, volevo avere delle delucidazioni importanti, sono presidente di un'associazione turistico, artistico, culturale indipendente, regolarmente costituita con atto, statuto e c.f. rilasciato dall'agenzia delle entrate, volevo sapere, se:
    1. è obbligatorio la registrazione dello statuto ed atto costitutivo.
    Inoltre la stessa si occupa prevalentemente di servizi turistici, tutti i ns soci, durante il periodo estivo si dedicano dalla mattina alla sera ad offrire il massimo dei servizi proposti, come tour turistici, accompagnamento a disabili, etc, vorrei sapere, se:
    2. gli stessi possono essere retribuiti in forma di rimborso spese.
    In attesa di una vs risposta, colgo l'occasione per porgere distinti saluti.

  11. Rispondi
    Tiziana

    Buonasera, sto cercando, insieme ad un'amica e al mio fidanzato di formare un aps; gli scopi, tra cui la diffusione di una didattica outdoor tramite convegni serate e incontri o giornate di vita nei boschi per genitori e bambini, giornate dedite a autoproduzione tutte con offerte.
    C'é il fatto di voler lavorare con scuole statali, portando un progetto che verrebbe proposto per 1 v a settimana, da ottobre a maggio, per 6 euro al giorno a bambino.
    1. questo e possibile?
    2. in quale modo?

  12. Rispondi
    Bianca

    Buongiorno,
    sono la presidente di un'associazione di promozione sociale.
    Ho bisogno delle seguenti risposte:
    1. Posso assumere il mio vicepresidente?
    2. Con che tipo di contratto?
    3. Quali sono i costi e i vincoli fiscali per l'associazione?
    Grazie e cordiali saluti,

    Bianca

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. per far cosa?
      2. dipende da 1.
      3. dipende da 1.

  13. Rispondi
    Nadir

    Salve, sono il presidente di un'associazione culturale musicale con codice fiscale ma senza p.iva. La domanda è la seguente:
    1) premesso che chiunque suoni nei concerti promossi è socio dell'associazione e svolge prestazione gratuita nei confronti della stessa, qual è la corretta procedura (documenti, mezzo di pagamento, causale bonifico ecc.) per dei rimborsi spesa?
    2) Se dovessimo organizzare un corso didattico, legalmente come è più corretto retribuire il docente?
    3) Qual è il regime di rapporto con i terzi aderenti al corso che pagano l'iscrizione allo stesso?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Forfettari o a piè di lista?
      2. Dipende, ci sono formule diverse. Dalla ritenuta d'acconto ai voucher.
      3. Dipende se sono soci o non soci.

      • Rispondi
        Nadir

        1) Forfettari. Ma quando è necessario che siano a piè di lista?
        2) Come funzionano i voucher?
        3) Se non sono soci?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Quando sono la restituzione di soldi spesi e anticipati col portafoglio altrui (le spese è meglio siano preventivamente autorizzate dal consiglio direttivo). Forfettari, invece, sono una vera e propria retribuzione e come tali vanno trattati.
          2. Legga questo nostro post
          3. Non essendo soci si tratta di entrate commerciali. Dovrete quindi avere partita iva e pagare iva, ires, irap.

  14. Rispondi
    michele

    Buongiorno, parteciperò al vostro corso a Bologna sabato prossimo, ma se possibile vorrei sciogliere un dubbio prima...
    1. E' possibile pagare qualcuno che si occupa della grafica del logo dell'associazione, del mantenimento del sito web e della pagina facebook?
    2. In caso affermativo...in che modo può essere pagato? con un compenso come per gli istruttori?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Con le forme previste dalla legge. A fattura, ritenuta d'acconto etc etc. Non col regime dei 7500 per lo sport dilettantistico però.

  15. Rispondi
    Maria Eleonora Piciocco

    Può un dipendente essere anche consigliere all'interno del CDA di un'APS?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dallo Statuto. In linea di massima non ci sono impedimenti.

  16. Rispondi
    Mario

    Svolgo attività professionale di consulente della sicurezza antinfortunistica con possibilità di assolvere l'incarico di Responsabile del Sevizio di prevenzione e protezione (RSPP) ai sensi D.Lgs 81/08.
    Sono entrato a far parte di una APD molto grande in qualità si socio. Sto valutando l'opportunità o meno di sostituire, come professionista, un RSPP attualmente esterno (marito di una socia). Il compenso che richiederei per attività professionale, date anche le responsabilità derivanti, sarebbe incompatibile con lo stato di socio?
    Grazie e complimenti ancora per il blog

    • Rispondi
      TeamArtist

      In linea di massima, no. A patto che il vostro Statuto non lo escluda espressamente.

  17. Rispondi
    Adriano

    Salve,
    se un membro del Direttivo svolge un lavoro per l'associazione, legato strettamente ad un progetto finanziato da un bando,
    può ricevere un compenso?
    Oppure sarebbe meglio se fosse un socio NON del direttivo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dal tipo di Associazione e da cosa dice il vostro Statuto.

      • Rispondi
        Adriano

        Siamo una APS e nello statuto non ci sono indicazioni in merito.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Quindi... potete farlo.

  18. Rispondi
    Stefano

    Buongiorno, dal momento che è la prima volta che mi trovo di fronte a questi argomenti, vorrei, se possibile, chiedere un paio di delucidazioni. Grazie mille in ogni caso. Cercherò di illustrarle la situazione nel modo più chiaro possibile. Sono un ingegnere civile italiano e sono appena rientrato da un anno di servizio civile nazionale all'estero; sono partito grazie ad una ONG italiana ed ho lavorato in Perù per una ONG locale (con la quale la ONG italiana ha stretto un rapporto di collaborazione) nella progettazione di una scuola per bambini, aiutato a distanza, a titolo totalmente gratuito, da un altro giovane ingegnere e 3 giovani architetti italiani.

    In questo momento l'anno di servizio civile è terminato, così come la progettazione della scuola, tuttavia io mi sto continuando ad occupare della ricerca dei fondi necessari alla realizzazione del progetto per conto della ONG locale peruviana; anche in questo caso a titolo personale e gratuito a causa del rapporto di amicizia con le ONG sopracitate. Una volta trovati i fondi (speriamo), si procederà alla costruzione della scuola che necessiterà di manodopera locale peruviana e di manodopera specializzata.

    A questo punto arrivano i dubbi. La mia idea sarebbe quella di creare un'associazione che, almeno inizialmente, comprenda me e gli altri 4 ragazzi che mi hanno aiutato nel progetto della scuola, a coprire i ruoli di presidente e consiglio direttivo. L'associazione sarebbe un'associazione di ingegneri ed architetti che si occupano della progettazione e della costruzione di scuole in paesi emergenti.

    1. Secondo lei che forma di associazione sarebbe più opportuna, anche alla luce di quanto scritto in seguito: associazione di volontariato? promozione sociale? associazione generica riconosciuta/non riconosciuta? Oppure nessun di queste? Ed in questo caso, cooperativa o cooperativa sociale (non so se i beneficiari siano in linea con i tipi A o B previsti per la cooperativa sociale) potrebbe essere un'idea?

    I motivi che mi portano a questa scelta sono essenzialmente tre, che descrivo di seguito (in maniera pratica in modo che sia più comprensibile).

    1) Un ente pubblico peruviano finanzia il progetto della scuola alla ONG locale peruviana con 50000 $ (le cifre sono inventate). La ONG locale peruviana è d'accordo di assegnare una fetta dei fondi, diciamo 4000 $, per coprire le spese della manodopera specializzata, alla associazione da me creata dato che abbiamo svolto tutta l'attività progettuale, trasferendola nelle sue casse.
    A. questo punto, sia che si tratti di una associazione di volontariato sia che si tratti di associazione di promozione sociale, l'associazione potrebbe rimborsare le spese di viaggio Italia-Perù, le spese dovute all'affitto di un appartamento per i mesi necessari alla costruzione della scuola, le spese di vitto, ecc... al Presidente e al consiglio direttivo (me ed i miei amici) senza alcun particolare problema.
    Fermo restando che se qualcosa di quei 4000 $ rimane inutilizzato deve permanere nelle casse dell'associazione.
    B) E' corretto?
    C) Nel caso di associazione di promozione sociale (o a maggior ragione, credo, di associazione generica), la parte inutilizzata dei 4000 $ potrebbe essere ripartita come stipendio/indennizzo tra presidente e consiglio direttivo?

    2) La costruzione della scuola in Perù è terminata. L'associazione da me creata è tuttavia ancora presente. L'associazione riesce a vincere un bando (regionale/comunale/...) per il progetto e la costruzione di una scuola in Bolivia. Per la realizzazione del progetto l'associazione ha bisogno di un altro ingegnere e di un laureato in azione umanitaria che decidono di diventare soci.
    L'associazione vorrebbe retribuire le 7 figure (1 presidente, 4 del consiglio direttivo ed i 2 nuovi soci) con ad esempio 800 €/mese ciascuno, contributo nettamente inferiore a quello di mercato.
    D) A causa dell'ovvio conflitto di interessi come sarebbe più opportuno procedere? E' da escludere associazione di volontariato? Meglio un'associazione di promozione sociale? Oppure bisognerebbe deviare proprio verso un'associazione generica o cooperativa/cooperativa sociale?

    3) Con il tempo ed i progetti realizzati, l'associazione potrebbe richiedere l'approvazione per divenire ONG.
    E) Nel caso di associazione generica o cooperativa/cooperativa sociale, come potrebbe essere gestito l'eventuale e magari utopico passaggio ad ONG?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve Stefano. Onestamente mi pare che un quesito così articolato non sia affrontabile nello spazio dii questo blog. Servirebbe sedersi ad un tavolo e parlarne un paio d'oro. Un consiglio però volevo dartelo: ci sono MIGLIAIA di Associazioni già costituite in Italia, in assoluta difficoltà per mancanza di volontari, personale, risorse. DAVVERO ha senso farne una nuova? Senza esperienza? Collabora con una ONG già esistente, che funziona, poi COPIA PASSO PASSO il loro sistema, la loro struttura.

      • Rispondi
        Stefano

        Grazie innanzi tutto per la risposta, immagino che abbia messo parecchia carne al fuoco, in ogni caso comprendo bene i limiti che una richiesta fatta per mezzo di un blog ha e debba avere.

        Proverò a cercare ulteriormente, ma nel campo dell'ingegneria/architettura che lavora in paesi in via di sviluppo si fa un po' di fatica a trovare a mio parere. Ingegneria ed architettura senza frontiere di sicuro sono delle associazioni onlus presenti nel territorio, ma spesso hanno un target diverso, piuttosto orientato all'ambito universitario.

        Ad ogni modo l'idea era, apriamo un'associazione che per 3/4 anni affianchi una o più ONG conosciute che ci coinvolgano per la progettazione di una scuola X nel paese Y, piuttosto che di una mensa o un centro d'aggregazione giovanile Z nel paese W, "vivendo", come accennavo, di rimborsi, quote associative (in piccola parte) e conferenze/eventi; in modo da fare esperienza, acquistare un po' di credibilità e poter contare su alcuni progetti effettivamente portati a termine.

        Poi nel futuro magari provare a gestire qualcosa indipendentemente, cercando di trasformarsi, con tutti i se ed i ma necessari, in una piccola ONG. Ecco questa era sostanzialmente la nostra idea, per questo mi chiedevo? Da dove parto? 🙂

  19. Rispondi
    Irma Giordano

    Buongiorno. Lavoro presso una associazione culturale. Una delucidazione:
    alcuni docenti che tengono corsi lungo tutto l'anno presso la sede e presso scuole e altri enti, sono anche consiglieri del consiglio direttivo. non percepiscono compensi per la carica istituzionale ricoperta, ma per le lezioni, per attività di progettazione e altre collaborazioni svolte con continuità.
    1. Le lettere di incarico e i contratti sono obbligatori?
    2. I tariffari dei loro compensi devono essere stabiliti collegialmente da tutti i membri del direttivo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende dal tipo di rapporto lavorativo che avete. A prescindere da ciò quantomeno una lettera di incarico (se appunto non è un rapporto che deve essere determinato attraverso un vero e proprio contratto) è opportuna.
      2. Meglio di si, e devono essere di mercato (mi raccomando).

  20. Rispondi
    rosalisa

    Buonasera,sono una dipendente di una associazione di volontariato affiliata A.N.P.AS. Dopo 11 anni di volontariato, alla mia organizzazione è stato possibile effettuare delle assunzioni ed io mi sono ritrovata ad avere un posto di lavoro.
    Da allora la domanda, alla quale non riesco ad avere una risposta precisa, con riferimenti giuridico/legislativi è:
    1. posso essere anche una volontaria della stessa organizzazione, senza richiedere nessun tipo di rimborso?
    2. E se si, come può l'associazione dividere legalmente i due tempi?
    3. Cioè, le ore da dipendente da quelle di volontariato?
    Spero di essere stata chiara nell'esporre il mio dubbio e che Voi riusciate a fugarlo.
    Grazie per l'attenzione ed auguro a tutti Voi Sereno lavoro.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si, se si tratta di mansioni diverse.
      2. Uno è normato da un contratto (quello lavorativo), l'altro invece è totalmente libero e svincolato.
      3. Vedi sopra.

  21. Rispondi
    Antonella

    Salve, approfitto ancora una volta della vostra disponibilità ponendovi 2 domande. Sono presidente di una piccolissima asd nata per diffondere la pratica dello yoga e discipline affini. Di recente siamo stati informati dallo XXXXX che per usufruire dei rimborsi fino ai famosi 7500 euro, i nostri istruttori devono avere un diploma rilasciato dallo csen stesso che li qualifica all'insegnamento. Vorrei capire bene che cosa dice la legge.
    1. Se questo è vero come posso pagare dei compensi ad esempio a un insegnante di canto o di counseling, attività sicuramente non sportive che tuttavia vorremmo svolgere poichè in linea con gli scopi dell'associazione?
    Puntualizzo che i nostri insegnanti non sono in possesso di partita iva ma comunque avrebbero diritto a un compenso per il loro tempo e impegno.
    Siamo preoccupati per la questione "defribillatore".
    2. Possibile che una asd che svolge unicamente attività a basso impatto cardio-vascolare, come lo yoga, il canto, la meditazione, debba sostenere un onere tanto pesante?
    Inoltre avendo un ospedale a meno di 2 km, in caso di necessità sarebbe molto più sensato chiamare persone specializzate anzichè mettere una persona, per quanto certificata da un corso, a fare il dottore.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Quello che vi dice l'Ente non è vero. Da una parte è comprensibile (qualificare i propri insegnanti è sicuramente una scelta di buon senso) dall'altro può apparire invece come un tentativo di "vendere" dei corsi spacciandoli per obbligatori.
      1. Un insegnante di canto non può essere retribuito col regime dei 7500. Questo è per lo sport dilettantistico e non per altro! Idem per l'attività di counseling.
      2. Purtroppo si.

  22. Rispondi
    Alessandra

    Buongiorno, vorrei delucidazioni su compensi/rimborsi.
    Per quanto riguarda il rimborso del carburante posso fare un rimborso a pie' di lista applicando marca da bollo se l'importo supera i 77,47 euro.
    1. Per i compensi ai soci invece per l'attività svolta (es.Gestione delle fatture, redazione dei contratti,ecc) si deve compilare il famoso modellino (max.7500) ed essi vanno dichiarati nel 770 giusto?

  23. Rispondi
    alberto

    Scusate non vi ho ringraziato

  24. Rispondi
    ALBERTO

    Salve sono il segretario di un'associazione di volontariato.
    1. Può un socio essere anche un dipendente e rimanere socio della stessa?
    2. si può retribuire, non come dipendente, un socio che fa il soccorritore o l'autista in un'ambulanza?
    3. e se si come?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende dal vostro Statuto.
      2. No
      3. vedi 2.

  25. Rispondi
    Davide

    Buongiorno. La nostra ASD (siamo affiliati CONI) a tutti gli istruttori rilascia dei rimborsi forfetari di spesa alla fine di ogni mese, per ogni giornata di prestazione + un contributo auto. Mentre per gli insegnanti di attività culturali (teatro e musica prevalentemente) contribuiamo solo dando loro un rimborso auto quando questi si muovono per le lezioni o le riunioni. Sottolineo che tali insegnanti non sono professionisti e non hanno partita iva. Di conseguenza svolgono la loro attività gratuitamente ricevendo solo un contributo auto. Lo stesso procedimento di retribuzione adottato per gli istruttori (rimborso forfetario di spesa + contributo auto) viene adottato anche nei confronti di coloro (1/2 persone) che si occupano di attività di segreteria: prevalentemente iscrizioni ai corsi e tesseramenti (in quanto si tratta di attività connesse all'esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche).
    Pongo qui alcuni quesiti:
    1) se è il presidente a svolgere questa attività di segreteria può comunque ricevere tale rimborso?
    2) tale attività di segreteria comprende anche le ore di gestione della cassa e contabilità o solo le ore dedicate alle iscrizioni?
    3) con che mezzi è possibile dare un rimborso agli insegnanti di attività culturali se questi non sono in possesso di partita iva? Voucher, contratto a progetto, prestazione occasionale? Cosa mi consigliate?
    4) le ore dedicate dal presidente e dai docenti responsabili per riunioni presso enti/comuni, riunioni didattiche, redazione progetti e organizzazione attività sono rimborsabili in qualche modo?

    Grazie dell'aiuto!!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si. Ma legga questo nostro post.
      2. Entrambe.
      3. Voucher, contratto a progetto, prestazione occasionale van bene. Consiglio prestazione occasionale.
      4. Si, poichè sono comunque attività lavorative non collegate al ruolo elettivo.

      Consiglio anche la lettura di questo nostro post.

      • Rispondi
        Davide

        Vi ringrazio per le risposte che mi avete fornito. Vista la vostra professionalità, vi chiedo alcuni ulteriori quesiti in materia rimborsi e compensi:
        1) detto che i compensi/rimborsi forfettari di spesa possono essere percepiti sia dagli istruttori, sia da chi svolge attività amministrativo-gestionale connessa all'esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche. Chiedo: quali sono le attività che all'interno di un'ASD si possono considerare "amministrativo-gestionali"? E che quindi per lo svolgimento di tali attività il collaboratore può ricevere un compenso? Nessuno sa darci risposte precise in merito. C'è chi dice solo le iscrizioni e i tesseramenti, c'è chi chi dice la contabilità, c'è chi dice l'organizzazione dei corsi.
        2) un istruttore o collaboratore che svolge le proprie lezioni o funzioni amministrativo-gestionali all'interno del proprio paese può ricevere un rimborso forfetario di spesa della stessa cifra dell'istruttore o collaboratore che svolge le proprie lezioni/funzioni al di fuori del proprio paese di residenza?
        3) Ho letto delle franchigie. Il nostro ente di affiliazione non ci ha mai fornito risposte chiare in merito. Abbiamo quindi sempre applicato un rimborso forfettario a chi svolge attività nel proprio paese e un un rimborso forfettario + rimborso auto/viaggio per chi svolge attività al di fuori del proprio paese di residenza senza tener conto delle franchigie. Cosa dovremmo fare ora?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Non c'è una definizione precisa ma tutti i compiti da lei indicati vanno benissimo
          2. Certamente, avendo presente che si tratta sempre di un compenso come tutti gli altri
          3. Legga questo nostro post.

          • Davide

            Buongiorno, vi chiedo alcune informazioni:
            1- leggo che i compensi ai collaboratori amministrativo-gestionali devono essere rilasciati dalla ASD solo quando l'attività di questi collaboratori è direttamente connessa ad un'attività sportiva. Ma se questi collaboratori lavorano anche per sistemare/organizzare/attivare/gestire corsi non sportivi (come ad esempio canto, teatro) possono o non possono ricevere tale compenso?
            Esempio: se un socio (sia presidente, altro membro del CD, o altro socio) un giorno si rende disponibile a stampare e affiggere manifesti in giro per i paesi per promuovere un corso di teatro della nostra ASD, può ricevere tale compenso? Anche se teatro non è da considerarsi "attività sportiva". Stessa cosa vale ad esempio per chi si dedica alle iscrizioni e ai tesseramenti inerenti a corsi non prettamente sportivi.
            2- posto che una ASD deve avere al suo interno almeno un socio con certificato di primo soccorso e un socio con certificato di corso antincendio. Quanto valgono i certificati di primo soccorso e di antincendio per chi li fa? E in che casi sono da considerarsi validi ai fini della normativa prevista (nel senso della tipologia di corso, monte orario, ente che ha rilasciato il certificato)?
            3- nel libro soci di un'associazione, le domande di ammissione a socio devono essere archiviate: 1 - in ordine alfabetico, 2 - in ordine di presentazione della domanda, 3 - in ordine di approvazione della domanda e effettivo tesseramento/distribuzione tessera sociale

          • TeamArtist

            1. Assolutamente NO.
            2. Non esiste questo obbligo (anche se mi pare di buon senso), quindi tutto quello che fate in più non risponde ad alcuna esigenza normativa e non avete parametri di riferimento. Se volete potete usare quelli delle Srl.
            3. Il libro soci di una Associazione NON è la raccolta delle domande di iscrizione. In ogni caso le terrei ordinate cronologicamente per data di presentazione.

  26. Rispondi
    Elena

    Buon giorno, io e tre amici vorremmo fondare un'associazione di promozione sociale.
    Abbiamo letto in merito ai compensi che questo tipo di associazioni "si avvalgono prevalentemente delle attività prestate in forma volontaria, libera e gratuita dai propri associati per il perseguimento dei fini istituzionali" ma possono "in caso di particolare necessità, assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo a propri associati."

    1. La domanda è cosa si intende per casi di particolare necessità?
    2. In questi casi possono essere retribuiti anche i membri del consiglio direttivo compreso il presidente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non è stabilito: ma quale attività lavorativa può non esserlo?
      2. Non per i loro ruoli elettivi, soltanto per quelli lavorativi veri e proprio (attenzione che lo Statuto però non abbia delle regole ancor più vincolanti in tal senso).

  27. Rispondi
    Paolo

    Siamo 5 amici e soci fondatori ed organizziamo un festival di musica di strada con musicisti che vengono dall'estero.
    Stiamo chiudendo il bilancio della prima edizione e per contenere i costi abbiamo ospitato nelle nostre case private 4 artisti a testa (20 in totale) per 5 giorni.
    Chiedo:
    1. è possibile mettere a verbale che deliberiamo un rimborso simbolico ad esempio di 10€ a persona per giorno di ospitalità a copertura del vitto e alloggio degli artisti "risparmiato" dall'associazione? (quindi € 40 al giorno x5gg di ospitalità sarebbero € 200 totali a socio)
    2. se si può fare come va catalogato a bilancio?
    3. si rischia che possa essere visto come un compenso verso i soci?

    Grazie dell'aiuto,
    Paolo

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si, ma si tratterebbe di un compenso... e come tale andrebbe trattato. Potreste usare i voucher.
      2. Compenso collaboratori
      3. Lo è!

  28. Rispondi
    Leonardo

    Salve, ho letto l'articolo ma vorrei delle delucidazioni in merito a quel che riguarda l'aspetto principale delle associazioni no profit ovvero quello del divieto della distribuzione degli utili.
    Vorrei aprire a breve una scuola di ballo come ASD ma ancora non mi è chiaro quale potrà essere il compenso che effettivamente percepirò. E' chiaro il fatto che eventuali avanzi di gestione verranno trasferiti a successivi esercizi ma supponendo un utile di 5000€ quale sarà il mio guadagno effettivo?.
    Ho letto navigando su internet che i denari corrisposti ad un membro qualsiasi del Consiglio Direttivo rispondono alle attività che questi hanno effettivamente prestato a favore dell’Ente.. ma cosa si intende per servizi effettivamente prestati? perchè in tal caso un qualsiasi membro del consiglio direttivo potrebbe comunicare che i compensi da lui percepiti siano dovuti a lezioni di ballo impartite o altro e quindi si ritroverebbe con 5000€ ( esempio di prima ) in tasca?
    Grazie per l'attenzione.

  29. Rispondi
    lara

    Buongiorno.

    1. Nell'eventualità in cui un'APS abbia dichiarato nel suo Statuto la possibilità di cambio denominazione / sede / Presidente senza alcuna modifica statutaria, ma tramite delibera interna, è necessario andare all'AdE e registrare statuto con altra denominazione / sede / Presidente, spendendo quindi altro importo per marche da bollo? Lo statuto e gli scopi rimarrebbero invariati.

    2. è possibile ricoprire due cariche nel consiglio direttivo di due associazioni (un'APS e una culturale)?

    Grazie
    Lara

  30. Rispondi
    Antonella

    Salve,
    Con altri due soci abbiamo costituito una asd finalizzata all'insegnamento dello yoga e di discipline affini. L'asd ha iniziato la sua attività da 6 mesi. Al momento, dei corsi proposti,gli unici che si stanno regolarmente avviando sono quelli di yoga dove l' istruttore è anche il presidente.
    A gennaio abbiamo redatto un bilancio dei primi 3 mesi di attività (apertura asd: ottobre 2014). Domande:
    A)Non avendo a disposizione fondi per pagare il compenso all'istruttore/presidente di yoga, possiamo riportare il debito nell'anno successivo oppure ci deve rinunciare? Le entrate infatti sono bastate unicamente per pagare le spese (affitto, luce, ecc).
    B) Se è possibile riportare il suo compenso nell'anno successivo, in che modo lo dobbiamo mettere in bilancio?

    Grazie infinite del vostro aiuto!

    • Rispondi
      TeamArtist

      A) Certamente
      B) Come un debito.

  31. Rispondi
    Pietro Martino

    Salve, eccovi subito i miei quesiti, ringraziandovi anticipatamente.
    Sono Presidente di una associazione che raggruppa gente che svolge una professione (possono essere iscritti ad Ordini o Collegi ma possono essere anche professionisti legge 4/2013). l'Associazione è iscritta al MISE nell'apposito elenco. Abbiamo solo CF e non PI. Lo Statuto dice che ha lo scopo di tutelarli, rappresentarli, formarli e informarli, organizzare corsi di formazione per soci e per esterni, ecc. Abbiamo costituito come da statuto un Centro studi e ricerche che si occupa di relazioni con l'esterno sia pubblico che privato in virtù di un proprio statuto dipendente dall'associazione.
    A- Stampiamo una rivista regolarmente iscritta al tribunale e con un direttore responsabile (io): ai soci è gratis dagli altri accettiamo donazioni libere per l'abbonamento o per un semplice numero (non vendiamo nulla).
    Detto ciò:
    1) per far cassa abbiamo la possibilità di fare corsi di formazione ad aziende. Possiamo accettare compensi per questi corsi tramite rilascio di semplice ricevuta fiscale?
    Mille grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Non si tratta di una erogazione liberale raccontata così. Legga questo nostro post-
      1. A mio parere, no.

      • Rispondi
        Pietro Martino

        A - ... e se facessimo risultare questi (possibili! ma non è detto che ci siano!) introiti come contributi (alla stampa, p.e.) dato che come lei scrive: Attenzione, le Associazioni culturali o ricreative NON HANNO DIRITTO a ricevere erogazioni liberali che possano poi essere dedotte dal donante?
        1 - ... e se anche in questo caso rilasciassimo semplice ricevuta per contributo (spese, p.e.) alle aziende per il corso/i organizzati presso loro?
        Gentilissimo nel rispondermi! Mille grazie!

        • Rispondi
          TeamArtist

          Cosa intende per "contributi"?

          • Pietro Martino

            Ci provo.
            Premesso che ho letto tanto su questo sito (e forse ancora tanto c'è da leggere)grazie al quale per esempio nel nostro statuto non compaiono tante tipologie di soci ma solo due e sono democraticamente uguali, ecco come potrei rispondere alla sua domanda:
            (alla Totò)... dicesi "Contributo" versamento in denaro o latro bene dietro semplice ricevuta contabile per attestatzione di pagamento da non inquadrarsi come elargizione volontaria. Va da se che questo versamento non è deducibile fiscalmente ma va semplicemente dichiarato da entrambe le parti (associazione e chi contribuisce) in contabilità come entrata o come uscita.
            Cosa ne pensa?

          • TeamArtist

            Non tutti possono contribuire in questo modo però...

  32. Rispondi
    sabrina

    Salve la nostra associazione una aps si occupa principalmente di attivita' per bambini...ANIMAZIONE, intrattenimento, corsi di pittura e ludoteca, a carnevale per promuovere l'associazione abbiamo proposto al comune uno spettacolo con un rimborso spese. A questo spettacolo ha partecipato un nostro socio che ha la passione per la fotografia (ed è anche qualificato in materia) che ci ha fornito le foto (è stato 2 ore a fare foto) ed ha stampato alcune foto (con la sua stampante personale) che abbiamo regalato hai bambini. Queste stampe sono sempre comprese nel rimborso del comune. Dopo questa lunga premessa arrivo al punto

    1) come posso rimborsare questo socio?
    2) ha messo ha disposizione dei macchinari e il suo tempo anche se non è un rimborso come professionista un minimo (essendo previsto nella proposta e nel rimborso) dovrebbe riceverlo?
    3) come contabilizzo tutto questo non avendo una fattura o altro?
    4) posso fare un forfettario?
    5) questo deve essere sempre accompagnato da un verbale o basta la richiesta di liquidazione da parte del socio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Riacquisti tutto il materiale impiegato dal fotografo con fattura intestata all'Associazione e glielo restituisca
      2. Se fa così non lo sta rimborsando ma retribuendo per una prestazione lavorativa. Sono 2 cose completamente diverse.
      3. vedi 1.
      4. In che senso?
      5. Meglio avere sempre un verbale.

  33. Rispondi
    Bruna Graziani

    Buongiorno, sono Presidente di un'associazione culturale e direttrice artistica del festival letterario organizzato dall'associazione. vista l'enorme mole di lavoro che richiede organizzazione del festival (che è diventato praticamente l'unica mia attività):
    1. è possibile chiedere un compenso?
    naturalmente non è ripartizione di utili ma richiesta di prestazione professionale.
    2. Ci sono dei limiti in euro stabiliti per legge?
    3. se questi limiti fossero ben al di sotto della mia richiesta, come posso fare?
    4. come fiscalmente si chiede il compenso?
    5. essendo presidente dell'associazione e al contempo direttrice artistica, c'è conflitto di interessi?
    6. è illegale?
    7. come si ovvia?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. In linea di massima, si se ciò non osta col vostro Statuto.
      2. Massimo il 20% in più rispetto alla normale retribuzione di mercato per questo tipo di prestazione.
      3. Nulla.
      4. Dipende dalla sua situazione personale: ha una partita iva? Di che importo annuale stiamo parlando? E' a carico di qualcuno? E' in pensione? E' studentessa universitaria? etc etc.
      5. Si
      6. No
      7. Avendo cura di trovare una figura all'interno dell'Associazione che controlli e valuti il suo operato.

  34. Rispondi
    Daniel

    Ciao, sono il presidente di una aps costituita da un paio di mesi, non ancora iscritta in nessun registro. La nostra associazione è nata in seguito all'accoglimento di un progetto presentato nell'ambito di un bando dal titolo "lavoro, inclusione, sviluppo locale" promosso dalla XXXXXXX e dal comune di XXXXXX e finanziato da una fondazione bancaria. Per ora siamo solo tre soci.
    Volevo porvi due quesiti:
    1. Siamo tenuti a presentare il modello EAS?
    2. Dovendo fare dei contratti di collaborazione occasionale (siamo ben al di sotto della soglia dei 5000 euro) sia a noi soci che ad un collaboratore esterno, volevo sapere se nell'ambito di questi contratti, una volta stabilito un range temporale per portare a termine la collaborazione, è possibile erogare degli anticipi sul totale naturalmente a fronte di una notula o di qualcosa del genere?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Si

  35. Rispondi
    andrea

    Buonasera...avrei due quesiti...

    1. il circolo tennis A (per legge costituito come asd) organizza dei corsi di tennis ma per la parte tecnica di avvale della collaborazione della asd B (specializzata in organizzazione appunto di corsi di tennis)...i pagamenti degli allievi vanno nelle casse di A, che poi gira una somma forfettaria alla asd B...gli allievi devono essere anche soci della asd B o basta che lo siano di A?

    2. un maestro di tennis con partita iva fa fattura ad una asd per farsi pagare i corsi e le lezioni svolte...la asd ha qualche spesa dovuta al pagamento di questa fattura?

    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. basta che lo siano di A... se ho capito!
      2. dipende se è in ritenuta d'acconto o meno.

  36. Rispondi
    mauro

    Buonasera Vorrei sapere se come dipendente o disoccupato che percepisce il sussidio può aprire
    Un associazione no profit Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Certamente.

  37. Rispondi
    lamberto

    Buongiorno, volevo aprire un associazione a tutela del credito, ovvero un associazione che si occupa di consigliare e procedere legalmente e non al recupero del credito per fatture insolite di aziende. Abbinata a questa cosa volevo abbinare anche altre, tipo consulenza societaria e via dicendo.ma sembra non ci sia modo di tutelarsi e guadagnare con una associazione, la mia domanda è : cosa mi consigliereste di aprire? Premetto che al momento ho partita iva come consulente.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Rimarrei con la sua partita iva.

  38. Rispondi
    S. Chiara

    Buongiorno,

    vorrei fondare un'associazione culturale per la promozione e la diffusione delle lingue straniere a distanza, che prevede per i Soci la possibilità di frequentare corsi a distanza online e partecipare ad attività quali videoconferenze, fruire di contenuti educativi speciali, e così via. Avrei due domande:

    1. Non esiste una vera sede fisica, nel senso che l'attività si svolgerebbe sul web e i soci fruirebbero dei corsi a distanza. E' possibile rendere il proprio domicilio la sede dell'associazione, in questi casi?

    2. Se io fossi la Presidente dell'associazione, potrei ricevere compensi in qualità di insegnante, al pari di altri soci? O non dovrei essere la Presidente?

    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si. Ma, in ogni caso, deve esserci un titolo per poter fissare la sede legale al domicilio di qualcuno (comodato d'uso gratuito registrato, come minimo).
      2. Può se lo Statuto non lo impedisce, con le dovute accortezze del caso.

  39. Rispondi
    Rosalba

    Siamo una ASD con solo codice fiscale appena costituita quindi per diversi mesi faremo solo ed esclusivamente promozione/informazione sportiva ad esempio seminari, stage etc. o culturali e prevenzione sanitaria come previsto da statuto.
    A. Queste attività saranno rivolte solo ai soci e non prevedono una quota se non eventuale elargizione liberale.
    I seminari e stage saranno tenuti da soci in forma gratuita salvo rimborso spese, per ora non abbiamo istruttori veri e propri. Così pure ad esempio seminari sulla prevenzione sanitaria sarà tenuto solo da soci nei confronti di altri soci.

    L'organizzazione degli stessi, es. registrazione partecipanti ed invio inviti, sarà sempre effettuata da soci in forma gratuita. Non c'è nessun dipendente o collaboratore a qualsiasi titolo ed utilizziamo dei locali dati in comodato gratuito e fitteremo una stanza di un altra associazione. Le domande sono:
    1- i soci in questo caso sono da considerarsi volontari e dunque occorre metter in forma scritta tale accordo, se sì esiste un modello tipo
    2- è obbligatorio redigere il DVR e fare la formazione sui luoghi di lavoro per questi soci che danno una mano nelle modalità dette sopra
    3- i locali in comodato gratuito sono una porzione di un'abitazione; premesso che l'ingresso è riservato solo ai soci e le attività che si svolgeranno non sono sportive ma ad esempio lettura di libri sportivi, sportello informativo per la prevenzione sanitaria ci sono problemi o requisiti particolari che deve avere detto locale?
    4- se in futuro dovessimo prevedere delle quote di partecipazione, sempre e solo per i soci, si configurerebbero come attività decomercializzata o istituzionale.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Non possono essere erogazioni liberali, che sono tutt'altro. Legga questo nostro post. Si tratta di un vero e proprio contributo soci (non vedo quale sarebbe il problema).

      1. Si, sono volontari. Non vedo l'opportunità dello spiegare una cosa tanto ovvia e naturale.
      2. No
      3. Dovete verificarlo con l'UT del vostro Comune. Solitamente le sedi associative sono in deroga a tali requisiti.
      4. Le attività decommercializzate sono parificate alle istituzionali: non è quindi utile distinguerle. A mio parere queste sono entrate decommercializzate in ogni caso.

  40. Rispondi
    carla

    buongiorno
    sono presidente di un'asd.
    avuti un po' di problemi tra consiglio direttivo, di fatto il vicepresidente è sparito in seguito a disguidi personali. Il vicepresidente raccoglieva contributi di soci per pratica danza (io ero impossibilitata ad essere presente in tutti gli orari). Il vicepresidente mi ha consegnato un foglio scritto di mano sua in cui dice le entrate totali da lui raccolte da gennaio a giugno 2014, finchè cioè era presente. Su questo foglio vengono indicati circa 10000 euro in più rispetto a quelli che sono stati consegnati dal vicepresidente all'asd.
    Come posso muovermi per recuperarli? Questa persona si rifiuta di darli. Ora devo redigere il rendiconto economico 2014. Ufficialmente mancano questi soldi, ma risultano nelle entrate.
    Vi ringrazio per la vostra risposta.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Gli faccia mandare una diffida da un legale.

  41. Rispondi
    Ezia Caredda

    sono presidente di una aps affiliata a una APS Nazionale attraverso la quale tessero i soci che fanno attività sportiva e promozione sociale. Pago per complessive ore 4 (una a settimana) mensilmente una socia universitaria che tiene il corso di ginnastica.
    1) optando per la ritenuta d'acconto sarebbero 12 retribuzioni. Sarei in regola o potrebbe apparire un tipo di lavoro continuativo e subordinato dato che si svolgerà anche nei prossimi anni?
    2) visto che il tesseramento comprende la copertura di una assicurazione di base per gli infortuni, dovrei anche assicurarla per infortuni sul lavoro?
    3) se il contributo dato dai soci che frequentano il corso supera il costo della retribuzione sono in regola?
    4) devo tesserare solo i soci che frequentano il corso e fanno in giro promozione sociale o anche gli altri che non partecipano all'attività sociale ma si limitano solo a rinnovare la quota sociale annuale?
    5) se dovessimo optare per un lavoro gratuito, di volontariato, che prevede solo rimborsi a piè di lista che tipo di documento, contratto, dovremmo sottoscrivere?

    Grazie mille!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. E' in regola, ma nulla impedisce che questa attività possa apparire come un lavoro subordinato.
      2. Un'assicurazione in più non fa mai male
      3. Non vedo il nesso tra questi due aspetti
      4. E' una libera scelta vostra
      5. Le due cose sono in contraddizione l'una con l'altra: o è un lavoro o è una attività di volontariato!

      • Rispondi
        Ezia Caredda

        grazie mille per la risposta. Ciò che intendevo dire è questo:
        sino ad ora l'ho pagata con ritenuta d'acconto. Due mensilità durante tutto il 2014.
        !)Visto che potrebbe essere contestato come lavoro subordinato potrei chiedere all'interessata di svolgerlo come volontaria, lei volendo, rimborsando solo le spese vive a piè di lista. Dovremmo giustificare comunque l'uscita per rimborso spese attraverso un suo impegno scritto per svolgere il corso gratuitamente?
        2) se il corso è gratuito non posso chiedere ai soci un contributo. E' così?
        Grazie ancora per le vostre preziose risposte.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Si, certo potete rimborsare le spese vive. Non c'è bisogno di spiegare invece perchè un volontario sia un volontario!
          2. Non capisco: il corso è gratuito oppure volete un contributo!

          • Ezia Caredda

            al momento danno un contributo di due euro dato che ho pagato con ritenuta d'acconto.
            1) se l'istruttore lo fa gratuitamente invece, ancora dobbiamo riprendere il corso nel 2015, va da sè che i soci non dovranno più contribuire neppure per rimborsare le spese vive tipo abbonamento mensile autobus, ecc.. E' così?

          • TeamArtist

            1. No, non è così scontato. Potreste avere mille altre spese (ad esempio di segreteria) di cui rientrare. Le due cose non sono collegate (in teoria potreste chiedere un contributo solo per raccogliere fondi per future attività).

  42. Rispondi
    Viviana

    Salve. Vorrei fondare un'associazione (penso di promozione sociale) con la finalità di aprire un FabLab e diffondere i principi della Rivoluzione Digitale. Oltre ad organizzare eventi, acquistare macchinari, e tutti costi che un'associazione deve sostenere per fare promozione, in linea con i principi dell'associazione sarebbe necessario fare assistenza di progettazione, modellazione e stampa 3D, nonché organizzare corsi e seminari.

    Trattandosi palesemente di un'attività molto impegnativa e che prevede una preparazione spesso di tipo professionale, mi sembra giusto poter garantire ai soci la possibilità di recepire un "compenso" relativamente a questi progetti, ma in situazioni comunque occasionali, o se dovesse rivelarsi un servizio molto richiesto fatto sicuramente da persone sempre diverse, trattandosi di un ambito di volontariato/ricreativo e non professionale.
    1. E' possibile?
    2. Se sì, anche per il direttivo, e per me che ne sarei la Presidente?
    3. E rimanendo entro quali cifre per non cadere nell'illegalità?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si (suggerisco in ritenuta d'acconto nei redditi diversi) se lo Statuto non lo impedisce espressamente. Legga questo nostro post.
      2. Per tutti.
      3. 5000 euro/annui

      • Rispondi
        Martina

        Salve, sono il presidente di un'associazione culturale specializzata in attività teatrali (laboratori teatrali e spettacoli). Ho bisogno del vostro aiuto. Vi faccio alcune domande:
        1) Essendo il presidente vorrei sapere se presentando i scontrini per viaggi, alberghi etc etc posso essere rimborsato. I rimborsi valgono anche per il presidente?
        2) Se si, sul rendiconto annuale come deve essere giustificato?
        3) Cioè come deve esser scritto?
        4) Devo riportare la motivazione per la quale ho speso ad esempio 100 euro di viaggio legata al progetto teatrale che l'associazione sta portando avanti o basta soltanto presentare lo scontrino?
        Facendo un esempio. Ho fatto un viaggio e ho speso 100 per conoscere degli insegnanti per un laboratorio di teatro oppure per comprare delle scenografie.
        5) Devo solo allegare lo scontrino?
        6) Se la risposta è no, mi dite come dovrei scrivere?
        7) In quanto presidente dell'associazione culturale, e in quanto esperto e insegnante di teatro, posso fare a me stesso un contratto per un laboratorio di teatro verso terzi, per esempio gli alunni di una scuola?
        8) O si tratta di conflitto di interesse?
        9) E se posso farlo, fino a quale cifra?
        10) 7500 euro per le associazioni culturali?
        Grazie mille

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Si, a patto che a Statuto non abbiate scritto qualcosa in contrario. Legga questo nostro post.
          2. Rimborsi a piè di lista per i soci volontari.
          3. vedi 2.
          4. Di solito ogni trasferta dovrebbe essere autorizzata preventivamente dal consiglio direttivo indicando anche un budget di spesa.
          5. Di solito si fa una lettera con allegate tutte le pezze giustificativ
          6. vedi 5.
          7. In linea di massima si. Consiglio di farlo approvare dal direttivo in sua assenza e di nominare un altro membro del Direttivo come suo "supervisore" in questo progetto.
          8. C'è un palese conflitto di interessi. Ma le norme lo consentono.
          9. Deve essere in linea coi costi di mercato
          10. Non so dove abbia preso questa cifra!

  43. Rispondi
    NAVA MARA

    il socio che è iscritto regolarmente nel libro soci, ha pagato la quota dell'anno completa anno 2010, esempio iscritto dal 31/07/2010 per l'agenzia delle entrate siccome al 01/01/2011 non è più iscritto non è considerato socio e perciò viene considerata l'attività commerciale ad esso dedicata dall'associazione.
    avete qualche riscontro normativo che dice il contrario??

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, non comprendo il quesito. Provi a riformularlo.

  44. Rispondi
    Sandro

    Buongiorno complimenti per il vostro sito, sempre molto chiaro e puntuale. Tre domande sull'organizzazione di corsi e relativi compensi:
    1) Come APS possiamo tenere corsi a pagamento rivolti al pubblico o a studenti (in collaborazione con istituzioni scolastiche) o possiamo fare attività rivolta solo ai nostri soci?
    2) Possiamo pagare un compenso direttamente al socio (non membro del direttivo) che organizza tali corsi rivolti a terzi (o studenti)?
    3) Nel caso quanto sopra non fosse possibile, sarebbe legale affittare locale e attrezzature dell'associazione a un nostro socio che, agendo come privato, tiene un corso a pagamento rivolto a non soci?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Tutto si può fare. Ogni tipo di attività va prima, comunque, inquadrata fiscalmente.
      2. In linea di massima si, ma ogni caso è a sè stante-
      3. Dipende. Legga questo nostro post.

  45. Rispondi
    Elisa

    ciao,
    ormai vi seguo quasi tutti i giorni!!! leggo i post degli altri per cercare di fare meno domande possibili, ma proprio questa, non la capisco.
    io sono presidente di un'ASD senza scopo di lucro. mi occupo io di tutto. contabilità, iscrizioni ai campionati di calcio, organizzare le visite mediche, cercare sponsor, organizzare la trasferta per i nazionali a fine giugno e tutto quello che bisogna fare per poter portare avanti un'Associazione.
    perdo tantissimo tempo, almeno 10/12 ore la settimana (io già lavoro full-time).
    questa è solo la premessa 😀
    le domande sono:
    1) ho sempre anticipato io tutte le spese, perchè non abbiamo mai abbastanza soldi per coprire i costi della stagione. mi hanno detto (a voce e non per iscritto) che come presidente non posso riprendermi i soldi spesi per conto dell'associazione, che li devo considerare come contributo a fondo perduto....
    2) se ci fossero, non potrei prendermi soldi per i rimborsi spese, sempre perchè sono la presidente
    3) non posso calcolare, neanche a 5 € l'ora, con tanto di approvazione dell'assemblea, un compenso per quello che faccio. ovviamente mostrando a fine mese un resoconto delle ore effettivamente lavorate
    4) nello statuto abbiamo fatto inserire anche l'organizzazione di viaggi. mi hanno detto che non può essere considerata attività istituzionale. e quindi anche i costi per la trasferta organizzata a giugno, per partecipare ai nazionali di calcio UISP (quindi non per vacanza) me la devo accollare io, perchè altrimenti dovrei farmi fare fattura, mettere a bilancio, e pagare le tasse come attività commerciale, anche se dagli atleti non prendo uno spicciolo!!!
    vale la pena chiudere tutto e fare opere di carità!!!

    grazie per l'aiuto

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Assolutamente no! Doveva versarli però come "prestito infruttifero da soci", autorizzando il tutto con un verbale di direttivo in cui stabilire anche le modalità di restituzione.
      2. Falso! Ha diritto ai rimborsi per lo sport dilettantistico.
      3. Dipende. Per l'attività di Presidente NO, per quella di segretaria amministrativa, SI (dipende da quello che fa).
      4. Non è così. I costi di viaggio per le trasferte sportive non c'entrano nulla con l'organizzazione di viaggi e soggiorni TURISTICI!
      Dia retta a me. Cancelli dalla rubrica del telefono chi le ha detto queste stupidaggini.

  46. Rispondi
    carmine

    salve, nel punto ristoro aperto al pubblico in un centro sportivo gestito da una ASD ,
    1) il presidente e i soci aventi i requisiti possono continuare a fare del volontariato, senza alcun compenso(all'interno del punto ristoro) o bisogna assumere obbligatoriamente un dipendente, inquadrarlo e retribuirlo???
    2) nel caso di una assunzione, è sconsigliato assumere il presidente, anche se è lui ad aver bisogno dei requisiti per poter aprire tale attività commerciale di un ente non commerciale???
    3) nel caso si possa fare del volontariato, sotto responsabilità di un socio che sottoscrive una richiesta di incarico, è obbligatorio, facoltativo, o inutile inquadrarlo ai fini assicurativi tramite INAIL???
    Spero in una Vostra cortesissima risposta.
    è certo che sull'argomento non profit siete i più competenti!!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non capisco. Il bar sarebbe aperto con una licenza intestata al Presidente come persona fisica, oppure con una SCIA presentata in comune dalla ASD?

  47. Rispondi
    GIUSEPPE MELIS

    bUONGIORNO, LA DOMANDA è LA SEGUENTE : ESSENDO PRESIDENTE E ISTRUTTORE DELLA SUDDETTA SOCIETA', POSSO ASSUMERMI COME ISTRUTTORE?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si, con le dovute cautele indicate nel post di questa pagina.

  48. Rispondi
    Ferdinando Marino

    Salve, fermo restando che mi sia chiaro che in un APS gli utili non si possano spartire e venuto a conoscenza che comunque si possa stipendiare una persona esterna oppure un socio(per i lavori svolti), la mie due domande sono:
    1. in che misura viene calcolato lo stipendio o compenso al netto delle tasse
    2. se i soci sono due possono entrambi percepire compensi mensili?
    3. E se si in che misura?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Secondo il contratto nazionale del commercio, relativamente al livello stabilito.
      2. Una APS con due soci? Che riesce ad avere le entrate tali da poter pagare 2 stipendi???? C'è qualcosa che non torna...
      3. vedi 1.

  49. Rispondi
    Doriana Baradel

    Salve, e complimenti per il modo semplice con cui spiegate norme e iter burocratici ben complessi!
    Faccio parte di una piccola associazione culturale, fondata alcuni anni fa da un gruppo di pittori ed appassionati di arte. Fino a che il Comune ha finanziato i suoi progetti, l’associazione viveva tenendo corsi d’arte e remunerando gli insegnanti (che erano al contempo anche soci/amministratori/presidente), poi l’attività è andata via via affievolendosi a causa della mancanza di finanziamenti e di entusiasmo. In autunno c’è stato l’ingresso di un gruppo di persone appassionate di artigianato oltre che di arte, che possiedono qualifiche ed esperienza professionali tali da poter essere remunerati per le loro prestazioni all’associazione esattamente come i soci che tengono i corsi. Per esempio c’è chi è esperto di grafica pubblicitaria, chi ha notevole esperienza in ambito amministrativo, chi è esperto nell’organizzazione di eventi e promozione del territorio, chi è abilitato come guida turistica ecc. Tutta una serie di attività previste nello statuto dell’associazione.
    Di recente abbiamo organizzato una raccolta fondi, abbinata ad una campagna di sensibilizzazione sociale sull’importanza del riciclo, ma anche per rilanciare l’associazione e aprire la campagna di tesseramento del 2015. L’evento sta avendo successo ma è costato parecchio impegno soprattutto alle new entries specializzate in questo settore (telefonate, reperimento locali, richieste autorizzazione, promozione...)
    A gennaio l’associazione terrà un laboratorio di arte finanziato dal comune. I soci fondatori che saranno anche gli insegnanti verranno remunerati perché per ottenere il finanziamento occorre che l’associazione dimostri di aver sostenuto delle spese.
    Ergo, tutti vogliono insegnare e nessuno vuole più organizzare eventi. E arrivo ai miei quesiti:
    1)E’ possibile che l’associazione remuneri con la forma contrattuale più idonea anche le altre figure professionali che ho citato prima, qualora svolgano delle prestazioni per l’associazione?
    2) E’ possibile remunerarle utilizzando i fondi derivati per esempio dalla raccolta pubblica, o dalle altre
    3) I compensi per prestazioni professionali rese dai soci, vengono considerati come costi sostenuti dall’associazione per il perseguimento dell’oggetto sociale, oppure possono farla assimilare ad una cooperativa?
    4) A proposito dei ricavi conseguiti, se i corsi/laboratori artistici ed artigianali, rappresentano la fonte di maggior introito dell’associazione, è possibile che essa venga assimilata ad un’impresa economica? (ho letto il vostro articolo su quell’associazione che è stata sanzionata perché l’80% degli introiti derivavano da corsi professionali da bagnino!)
    Grazie per la disponibilità.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Si
      3. Come costi sostenuti, legittimamente, dall'Associazione
      4. Dipende. A chi sarebbero rivolti questi corsi?

      • Rispondi
        Doriana Baradel

        Grazie per la risposta. I corsi sarebbero aperti prevalentemente ai soci. Fanno eccezione quelli tenuti per conto del Comune o delle scuole. In questo caso i corsisti vengono selezionati dal committente e l'associazione è solo il tramite che fornisce gli insegnanti.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Non dovreste aver problemi da questo punto di vista.

  50. Rispondi
    Massimo

    Riguardo al conflitto di interessi del direttivo.
    La nostra associazione è nata per iniziativa mia e di mia moglie, che è anche istrutturice. L'anno scorso le sono stati pagati solo dei rimborsi spese (per spese veramente sostenute, non finti stipendi). Quest'anno le verrà pagato per la prima volta un corrispettivo per il suo lavoro. Nessun altro del direttivo ha percepito compensi ne li riceverà, solo qualche occasionale rimborso per piccole spese materiali a beneficio dell'associazione.
    Ad ora nel direttivo siamo tutti parenti ed io sono il presidente (mia moglie è il segretario), come spesso succede non abbiamo trovato nessun esterno che si volesse prendere il rischio.
    Per diminuire il rischio avrebbe senso far uscire mia moglie dal direttivo e lasciarle solo il ruolo di istruttrice (sempre che riesca a convincere la persona per sostituirla) oppure il fatto che il presidente è suo marito rende equivalente il conflitto di interessi agli occhi del legislatore?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sicuramente diminuirebbe il rischio.

      • Rispondi
        Massimo

        E come seconda opzione far approvare dall'assemblea il suo compenso, pur mantenendola nel direttivo?
        In questo modo non sarebbe il solo direttivo ad approvare questo esborso, ma l'assemblea dei soci che la conoscono ed apprezzano.
        Lo chiedo perché prevedo non sia scontato far accettare a qualcuno il ruolo nel direttivo.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Potete farlo. Come ho spiegato nell'articolo questo tipo di conflitto di interesse non è illegale. Potete quindi continuare a gestire come state facendo; ciò non toglie che sia comunque una situazione imbarazzante-

          • Massimo

            Da quello che capisco imbarazzante = possibili sanzioni.
            La domanda é quindi se la seguente graduatoria del rischio sanzioni é corretta in modo sostanziale (ossia la probabilità sanzioni di una posizione più bassa é decisamente minore di quelli sopra)
            1) situazione attuale
            2) situazione attuale + votazione assemblea
            3) uscita dal direttivo

          • TeamArtist

            Si-