Attendi...
x

Vuoi ricevere il nostro file Word da usare per fare le fatture della tua Associazione?

Scarica GRATIS la nostra guida per costituire una associazione


Voglio i documenti

Per il nuovo GDPR Regolamento UE 2016/679 questa è una newsletter commerciale. Scopri di più.

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe

Per il nuovo GDPR Regolamento UE 2016/679 questa è una newsletter commerciale. Scopri di più.

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe
Rimani sempre aggiornato, Diventa Fan di TeamArtist su Facebook!

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe

Per il nuovo GDPR Regolamento UE 2016/679 questa è una newsletter commerciale. Scopri di più.

27 Novembre 2012

Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Abbiamo già parlato più volte su questo blog delle differenze tra Associazioni che operano con solo codice fiscale e tra quelle che operano con partita IVA. Abbiamo parlato del regime forfettario previsto dalla legge 398 del 2001 e delle conseguenti agevolazioni per le Associazioni che decidono di aderirvi, ma ora scendiamo ad un livello più pratico.

Facciamo un esempio: operate per un’Associazione e vi trovate nella situazione di dover emettere fattura dopo aver prestato un’attività e non sapete da che parte cominciare per crearla in modo corretto.

La fattura non è altro che un documento che certifica e comprova un’entrata di denaro per la vostra Associazione, dunque va emessa ogni qual volta l’Associazione si trovi a svolgere un’attività di tipo commerciale.

La determinazione dell’aliquota IVA varia a seconda del servizio prestato e dovrà essere verificata di volta in volta, seguendo le norme del Repertorio Iva della Agenzia delle Entrate (comunemente il 99% delle vostre fatture sarà comunque al 21%; ricordatevi però che se mettete in fattura delle spese, queste sono esenti iva ad; es. le spese di spedizione).

Ora, distinguiamo tre ambiti.

PRIMO AMBITO: Associazioni in regime 398/1991 che hanno in essere soli contratti di pubblicità – sponsorizzazioni – cessione diritti radiotelevisivi

Le fatture in questo caso sono estremamente semplici e potete scaricare qui un semplice proforma che potete adottare. Il nostro file ha il vantaggio di essere in formato excel e di avere le celle già preparate per calcolare l’iva al 21% e fare il totale dovuto sommando l’imponibile. Tenendo conto che è sempre opportuno citare in fattura il riferimento al relativo contratto stipulato (che dovrà essere tra i documenti a disposizione per eventuali controlli della Agenzia delle Entrate), le fatture devono essere numerate progressivamente per anno solare. Vi consigliamo caldamente di leggere il nostro articolo sul Registro Iva Minori per tenere sotto controllo il relativo pagamento dell’Iva allo Stato.

SECONDO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali generiche (occasionali e non) – col solo codice fiscale 

Anche queste seguono le stesse regole del primo ambito. Con l’unica accortezza che se il loro importo economico totale (non cadauna!) supera il 10% delle entrate della Associazione (per anno solare) si rischia di vedersi aperta d’ufficio la partita iva (con la conseguente richiesta di porre tali entrate sotto tassazione) e correre anche il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria!

TERZO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali con partita iva ma non nel regime 398/1991

Anche in questo caso si corre il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso, come il secondo ambioto, si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria.

UN CONSIGLIO

Indicate sempre tempi e modalità di pagamento. Ad esempio scrivete 30gg dalla data di fatturazione con Bonifico Bancario su IBAN: XXXXXX , Causale: YYYYYY 

QUALI SONO LE ENTRATE COMMERCIALI per cui bisogna emettere una fattura. 

Non si considera mai “commerciale” l’attività svolta nei confronti dei propri associati in conformità agli scopi istituzionali (quindi le quote o contributi associativi incassati dai soci non sono MAI commerciali)

In ogni caso, si considera di natura commerciale l’attività resa dietro corrispettivi specifici. E’ prevista una deroga a tale principio in base alla quale non vengono considerate di natura commerciale (e quindi non sono tassabili) le operazioni svolte in conformità allo statuto e in attuazione del fine istituzionale dell’ente, anche se comportano prestazioni dietro corrispettivi specifici (ad esempio fare un banchetto e vendere i bonsai per raccogliere i fondi a favore di una onlus o ong). Inoltre, con un’ulteriore deroga il legislatore ha previsto che la cessione di pubblicazioni (la vendita di libri) anche a terzi non soci dietro corrispettivo non è considerata commerciale se le stesse vengono cedute, prevalentemente, agli associati.

Vi sono delle attività considerate comunque oggettivamente commerciali. Tra esse:

– cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita;

– erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore;

– gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;

– gestione di spacci aziendali e di mense;

– somministrazione di pasti;

– prestazioni di trasporto e di deposito;

– organizzazioni di viaggi e di soggiorni turistici;

– prestazioni alberghiere e di alloggio;

– prestazione di servizi portuali ed aeroportuali;

– telecomunicazioni e radiodiffusioni;

– pubblicità commerciale.

 

SE AVETE LETTO QUESTO ARTICOLO VI PUO’ INTERESSARE ANCHE QUESTO.

 

Scrivi la tua domanda GRATUITA qui

*: campi obbligatori

948 risposte a “Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile”

  1. Rispondi
    Riccardo

    Buongiorno e buon fine anno 2016.
    Faccio parte di un'associazione iscritta al registro delle ONLUS e del volontariato quale associazione attiva in Protezione Civile. Ci è stato riferito che potremmo chiedere il rimborso dell'IVA applicata sulle bollette emesse dalla società di energia elettrica per la nostra utenza della sede legale/sociale.
    1. E' vero?
    2. In caso positivo, a quale normativa potremmo fare riferimento per la richiesta di rimborso di quanto pagato fin ora?
    Grazie per il vostro supporto...ed auguri anche per l'anno che sta per iniziare!

    • Rispondi
      TeamArtist

      A naso credo sia una bufala. E' vero invece che alcune compagnie elettriche hanno tariffe agevolate per le Associazioni No Profit. Provate a chiederlo per iscritto (con richiesta di risposta scritta) al vostro fornitore.

  2. Rispondi
    Valentina

    Buongiorno, un'asd deve stipulare un contratto di sponsorizzazione con una ditta la quale si impegna a fornire abbigliamento sportivo, che, l'associazione farà indossare ai propri atleti durante le varie gare e manifestazioni sportive.
    1. In questo caso la fattura deve indicare il fatto che non ci sarà un pagamento in denaro, ma in merci?
    2. C'è una dicitura particolare da inserire in fattura?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No. Scriverei a mano, poi, "fattura compensata con scambio merci"
      2. Vedi sopra.

  3. Rispondi
    Matteo Pischedda

    Buongiorno,

    abbiamo eseguito per un corso di micologia di base ad un gruppo d'iscritti ad un'associazione culturale dei dipendenti di una grossa società italiana. Preciso che noi siamo una associazione culturale con codice fiscale. L'associazione per cui abbiamo svolto il corso per procedere al pagamento di quanto pattuito ( 800 Euro)chiede l'emissione di un documento contabile. Posso emettere una fattura a iva
    zero ? Diversamente quale documento posso produrre ???
    Ringrazio e auguro una buona giornata

    Matteo

  4. Rispondi
    Natalia

    Siamo un'associazione teatrale amatoriale, non a scopo di lucro,abbiamo depositato l'atto costitutivo e lo statuto all'Agenzia delle entrate che ci ha rilasciato il codice fiscale.Se faremo degli spettacoli per i comuni e dovremo consegnare la richiesta del compenso o la ricevuta tipo fattura qual'è l'articolo e la normativa di riferimento, da scrivere sulla ricevuta, per attestare che siamo esenti IVA? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Purtroppo credo tu abbia sentito dei passaparola sbagliati in giro. Non è assolutamente detto che tale prestazione possa sempre essere "esente iva". Ti consiglio di leggere questo nostro post.

  5. Rispondi
    Angelo Colombo

    Buongiorno,
    Ho ‘scoperto’ con piacere il Vostro sito dedicato al no_profit. Nell’interesse di una associazione Onlus di Milano che ha per attività la prestazione di servizi riabilitativi fisioterapici, neurologici e psicologici, vorrei sottoporvi il seguente quesito:

    Normalmente, a fronte del pagamento, da parte dei pazienti/associati, l’Associazione emette ricevuta senza applicazione dell’IVA.
    Ci si presenta l’opportunità di erogare servizi di supervisione e formazione nell’area psicologia a dipendenti di una cooperativa sociale.
    Premesso che tale attività rientrerebbe tra le attività statutarie dell’Associazione ci si domanda se, sia possibile fatturare le prestazioni alla Cooperativa e se debba essere applicata l’IVA.
    Aggiungo che l’importo che si prevede di fatturare alla cooperativa dovrebbe aggirarsi nell’ordine del 3% dei ricavi dell’associazione.

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      La ricevuta/fattura deve essere emessa a chi fa il pagamento.
      In quanto Onlus, potete fare attività esente Iva anche nei confronti dei non associati

  6. Rispondi
    Giovanna

    Salve
    sono il presidente di una associazione culturale non riconosciuta che organizza attività come presentazioni di libri, reading, premi letterari gratuito, incontri con studenti e autori e pubblichiamo anche dei libri. L’associazione ha partita iva perché speravamo di lavorare con le scuole e dover fare fattura ma in realtà facciamo una ventina di fatture solo a un noto sito che vende online i libri (200 euro circa all’anno), quando ci chiede qualche volume. A questo punto sto valutando se chiudere la partita iva per avere meno pensieri.
    1.Riceviamo fattura dalla tipografia che stampa i libri. Cambia qualcosa se abbiamo o meno partita iva?
    2.Possiamo continuare a pagare l’iva agevolata al 4% (nelle fatture della tipografia) per l’editoria dato che questa attività è prevista nello statuto?
    3.Saremo soggetti a obblighi come denuncia dei redditi o altro?
    4.Riceviamo delle erogazioni liberali nel conto dell’associazione: è sufficiente una semplice ricevuta da rilasciare al donatore?
    5.Chiudendo la P. Iva potremmo continuare a fornire libri a quel noto sito?
    6.Come presidente impegno molto tempo nella gestione delle attività dell’associazione. Posso avere un qualche tipo di compenso? Se sì in che modo?
    7.In futuro sarebbe possibile ottenere finanziamenti da enti essendo associazione riconosciuta ma senza avere P. Iva?
    8.Fino ad oggi non abbiamo mai fatto denuncia dei redditi (ci hanno detto che fino a 5.000 euro all’anno di entrate non serve) e pagato un solo F24 dopo aver fatto le prime fatture. Siamo nei guai vero?!?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Premesso che per poter fare qualunque tipo di fattura la partita iva è obbligatoria,
      1. No
      2. Vedi premessa
      3. Se avete la partita Iva è necessaria
      4. Esatto
      5. Direi di no
      6. Si è possibile. Leggi questo nostro post
      7. Si
      8. Impossibile dirlo senza vedere i vostri documenti, ma sicuramente se fate attività commerciale dovete versare delle imposte

  7. Rispondi
    luigi landolfi

    sono il Presidente del centro anziani di Sorrento alcune aziende vogliono donare però vogliono qualche ricevuta come fare?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Che cosa donano (beni o soldi)?
      Che tipo di associazione è la vostra (odv, onlus, aps, no profit generica...)?
      Avete partita iva o solo codice fiscale?

  8. Rispondi
    Gianni Ortolano

    Buondì,
    siamo un'associazione culturale con partita iva e regime fiscale agevolato(398/91). A fine ottobre abbiamo realizzato una mostra fotografica (rientra nei nostri fini istituzionali)in occasione del "Open Day Abruzzo". La mostra era inclusa nelle attività organizzate da un'agenzia turistica che ha presentato il progetto in regione e che ora ci ha chiesto una fattura con la seguente dicitura:
    “Realizzato con il cofinanziamento della Regione Abruzzo a valere sui Progetti Interregionali:
    CUP C93J16000030001 – Progetto “Percorsi di Fede, Gioia e Gusto”, c.5, art.5 L. 135/2001
    CUP C99D15002290001 -Progetto di Eccellenza “Abruzzo Welcome” c. 1228, art. 1 L. 296/2006"
    Volevo chiedere se rientra tra le operazioni esente IVA, ai sensi dell'art 2 decreto legislativo nr. 460/97 modificato è specificato dall'art.25 legge nr. 133/99 e DM nr. 473/99?
    Vi ringrazio anticipatamente della risposta che vorrete darmi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per applicare l'art.2 del DL 460/1997 avreste dovuto seguire le regole di questo post.
      Per applicare l'art 25 del DL 133/1999 e il DM 473/1999 dovreste essere una Associazione Sportiva e non culturale.

  9. Rispondi
    Antonella

    Buongiorno, sono socia di una Associazione di Promozione Sociale che si occupa di Discipline Olistiche. In questa associazione fanno parte operatori shiatsu che prestano la loro attività in modo gratuito ai soci.
    1. Qualora si volesse dare tale servizio a non soci, è necessario che l'associazione abbia Partita Iva o basta il Codice Fiscale?
    2. Inoltre, bisogna dare ai non soci, per tale servizio, una ricevuta fiscale o fattura?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1.2. Se volete farlo a pagamento e non gratis, si.

  10. Rispondi
    massimo

    Buongiorno,
    siamo un'associazione 398 con partita iva che si occupa per statuto di divulgare il linguaggio cinematografico con rassegne cinematografiche e laboratori per le scuole, abbiamo effettuato fatture elettroniche per delle scuole e dei Comuni per cui abbiamo realizzato delle iniziative in quest'ultimo anno, ma nella fattura che ci verrà pagata con iva, poi l'iva dobbiamo pagarla interamente all'erario o il 50%? qual'è il riferimento di legge?
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Solo il 50% dell'Iva va pagata, il riferimento di legge è la 398 stessa

  11. Rispondi
    Ettore

    Salve,
    Vorrei un'informazione, è possibile, secondo voi, per un'associazione emettere una autovettura?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende... per quale prestazione?

  12. Rispondi
    Marco Massa

    Buongiorno, sono il responsabile di associazione culturale di astronomia, con personalità giuridica, che ha un bilancio medio annuale di circa 2500 euro. Abbiamo effettuato, come associazione, una prestazione a pagamento verso un'altra associazione in conformità al nostro statuto, per fini istituzionali divulgativi della scienza astronomica e quindi non commerciale. Non essendo in possesso di partita IVA, abbiamo emesso regolare ricevuta. L'associazione che deve effettuare il pagamento ha comunicato che " il compenso spettante rientra tra i redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (art. 67, comma 1, lett. l) del TUIR) e, pertanto, dovrà essere assoggettato alla ritenuta d’acconto del 20 per cento all’atto del pagamento." Vorremo sapere se è giusto applicarci la ritenuta d'acconto e se no, in base a quale normativa !

    Grazie per la cortese risposta che vorrete darci.

    Cordiali saluti, Marco Massa

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avete sbagliato sia voi prima che loro adesso.
      Voi: le prestazioni a pagamento di questo tipo sono attività commerciali pure e come tali possono esservi pagate solo se emettete una regolare fattura, avendo la partita iva.
      Loro: a ritenuta d'acconto per i lavori autonomi è applicata alle prestazioni dei SINGOLI lavoratori non a quelle delle Associazioni o delle Aziende.

      Soluzione: uno di voi (se l'importo non è esagerato) si fa pagare personalmente dall'altra associazione per la sua prestazione personale (quindi come lavoro autonomo nei redditi diversi inferiori ai 5000 euro/annui) e poi, preso da infinita generosità, farà una erogazione liberale alla vostra Associazione. Attenzione: errare è umano, perseverare è diabolico: se pensate di continuare ad avere queste prestazioni, aprite partita iva.

      • Rispondi
        Marco Massa

        Buongiorno, ringrazio per la risposta ma, probabilmente, non mi sono ben spiegato e preciso meglio il quesito. Quando la nostra associazione, che ha come scopo istituzionale la divulgazione dell’astronomia, effettua una prestazione a pagamento relativa alla conoscenza dell’astronomia rivolta ai soci di un’altra associazione, richiede solamente, come pagamento, il rimborso delle spese sostenute per tale prestazione ( nell’occasione specifica in questione: il costo sostenuto dai nostri soci per il trasporto con i propri mezzi dei telescopi nel rispetto delle tabelle ACI del costo chilometrico per le diverse autovetture e l’acquisto di alcuni accessori indispensabili per l’uso dei telescopi in un hotel vicino al mare dove era alloggiata l’associazione richiedente la nostra prestazione, ad evitare l’azione della salsedine sulle ottiche dei telescopi). A mio parere tale prestazione rientra nelle condizioni previste al punto 1 dell’art.143 del TUIR dove recita : Per i medesimi enti non si considerano attivita’ commerciali le prestazioni di servizi non rientranti nell’articolo 2195 del codice civile rese in conformita’ alle finalita’ istituzionali dell’ente senza specifica organizzazione e verso pagamento di corrispettivi che non eccedono i costi di diretta imputazione.
        Ritengo quindi che tale prestazione non costituisca attività commerciale, non ci mettiamo in tasca niente, ne i soci, ne la nostra associazione, per cui mi sembra strano, tenendo in considerazione anche il suo parere in merito, che l’associazione committente intenda applicare alla nostra richiesta di pagamento la ritenuta d’acconto.
        Cordiali saluti e grazie per la risposta che vorrà gentilmente darmi.
        Marco Massa

        • Rispondi
          TeamArtist

          Si, certamente. Così precisato sono abbastanza d'accordo con lei.

  13. Rispondi
    Davide

    Buongiorno. Con due socia abbiamo una ASD. la nostra associazione si occupa di scrivere redazionali e parlare di tutto ciò che è in ambito motociclistico. alcune "case" ci supportano con piccole sponsorizzazioni. Non abbiamo partita iva ma solo codice fiscale.

    1 - la dicitura sponsorizzazione ad ASD è esente IVA? può essere detratta dalle tasse dal soggetto che riceve la ricevuta?

    2 - per incassare le sponsorizzazioni bisogna per forza emettere fattura o si può emettere semplice ricevuta senza IVA?

    3- preciso che la ASD è no profit, e i proventi vengono utilizzati solo per le spese di gestione della ASD

    4- nel caso fosse obbligatorio avere anche la partita iva oltre quali cifre è consigliabile e utile aprirla?

    Grazie in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Iva al 22%, può essere detratta da chi paga la sponsorizzazione stessa
      2. Serve fattura, e per emetterle serve partita Iva
      3. E' indifferente...
      4. Per meno di 1000-2000€ annui di entrate commerciali non ne vale la pena

  14. Rispondi
    Gianluca

    Dovrei ricevere una sponsorizzazione da un broker assicurativo e lo stesso mi dice che dovrei emettere fattura esente IVA 22%.
    Vorrei sapere in base a quale articolo di legge è prevista tale esenzione e quale dizione inserire in fattura.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      La sponsorizzazione ha Iva al 22%. Dovrebbe essere lui a chiarire perchè dovrebbe essere emessa esente Iva

  15. Rispondi
    Tiziana Sartori

    Buongiorno,
    faccio parte di un'associazione culturale in possesso di codice fiscale, non riconosciuta. Per le piccole erogazioni che riceviamo abbiamo sempre emesso ricevute con la dicitura "per gli usi consentiti dalla legge", applicando la marca da bollo da 2 euro per le ricevute con importo superiore a 77,47 euro.
    Ora si prospetta il caso di effettuare un'attività professionale marginale (erogare un servizio) per un'azienda, per un importo attorno ai 6.000 Euro.

    1) Per l'azienda é sufficiente questo tipo di ricevuta ai fini della detrazione?
    2) Può sopperire con una autofattura?
    3) Qualora la risposta alla domanda 2) fosse no, dobbiamo aprire la partita IVA?
    4) Vi sono altre possibilità?
    5) L'apertura della partita IVA comporta l'obbligo di una contabilità analoga a quella delle aziende, comprese dichiarazione sia dei redditi che IVA?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Di che tipo di prestazione si parla? IN genere alle aziende serve fattura
      2. No
      3. Si
      4. Vedi 3
      5. Se aderite al regime agevolato, no (ma dovranno comunque essere presentati i modelli ministeriali)

  16. Rispondi
    Gianni

    è ancora valida la dicitura provento non imponibile ed esente IVA,ai sensi dell'art 2 decreto legislativo nr. 460/97 modificato è specificato dall'art.25 legge nr. 133/99 e DM nr. 473/99 per giustificare una raccolta fondi per attività istituzionali significando che la ASD ancora non ha partita iva e quindi impossibilitata a rilasciare fattura.
    Grazie.

  17. Rispondi
    asd

    Buonasera,
    a fronte della fornitura da parte di un'attività commerciale di un set di maglie di gioco con l'apposizione del proprio logo, per la cui realizzazione lo sponsor ha avuto un esborso diciamo di circa 500 euro, la asd beneficiaria di questo materiale sportivo che tipo di fattura dovrà emettere?e la relativa Iva verrà versata come al solito solo per il 50%?
    Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Come minimo una fattura pari a 500 euro. Si, se è in 398 l'iva andrà versata per il 50%.

  18. Rispondi
    Dario

    Buonasera, siamo un'ASD di vela con solo codice fiscale. Quest'estate abbiamo avuto per qualche giorno dei ragazzi a fare vela; tali ragazzi aderivano a un programma di vacanze studio promosso da una s.r.l., la quale ci ha appunto contattato per inserire qualche giornata di vela nel loro programma settimanale. Questa società a distanza di due mesi ci ha richiesto la fattura.
    Siamo tenuti a farla nonostante siamo privi di partita IVA?
    Oppure in alternativa basta solo l'estratto conto o la ricevuta generica di pagamento?
    Grazie in anticipo,
    cordiali saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per forza. Si tratta di una attività commerciale pura per cui serve avere partita iva ed emettere fattura ma... il gioco vale la candela?

      • Rispondi
        Dario

        grazie per la risposta,
        e ora come possiamo risolvere la questione? abbiamo già svolto la prestazione credendo di rientrare nell'ambito delle attività non commerciali.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Uno di voi faccia una ritenuta d'acconto nominale come reddito diverso... e poi faccia una erogazione liberale all'Associazione.

          • Dario

            il fatto è che il compenso ci è già stato dato via bonifico sul conto dell'associazione, quindi non posso fare la ritenuta d'acconto. come posso fare altrimenti?
            Vi ringrazio siete molto gentili.

          • TeamArtist

            Restituitegli-

  19. Rispondi
    francesco

    Salve, noi abbiamo un'associazione di promozione culturale senza fini di lucro. Se non sbaglio dovremmo avere un regime fiscale ageovlato (398/91) .
    Ora vorrei chiedere una cosa che non ci è chiara. Per lo svolgimento delle nostre manifestazioni, sosteniamo delle spese(ad esempio il cachet degli artisti); paghiamo e ci rilasciano fattura(abbiamo partita iva). In più noi abbiamo rilasciato delle fatture ad altri (per altre cose per cui era previsto il rilascio di fattura). L'iva che ci arriverà da pagare come si calcola? Faccio l'esempio pratico che ci interessa capire: noi abbiamo rilasciato ad altri fatture per un importo di 1500 euro. Ed abbiamo speso 800 (e quindi hanno fatturato a noi 800). Come si calcola l'iva che dovremo pagare? Parliamo di fatture di luglio e agosto.
    Grazie mille.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ciao, intanto non l'iva da pagare non "ti arriva"... devi andare tu a pagarla.
      Nel regime 398 devi prendere tutta l'iva che hai esposto nelle fatture/ ricevute/ scontrini fiscali e versarne il 50% allo Stato.

      • Rispondi
        massimo

        Buongiorno,
        siamo un'associazione 398 con partita iva che si occupa per statuto di divulgare il linguaggio cinematografico con rassegne cinematografiche e laboratori per le scuole, abbiamo effettuato fatture elettroniche per delle scuole e dei Comuni per cui abbiamo realizzato delle iniziative in quest'ultimo anno, ma nella fattura che ci verrà pagata con iva, poi l'iva dobbiamo pagarla interamente all'erario o il 50%? qual'è il riferimento di legge?
        Grazie.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Va pagato solo il 50% dell'iva. Il riferimento è proprio la 398!

  20. Rispondi
    Maurizio

    Buonasera,
    con la mia ASD svolgo delle attività non retribuite all'estero ma sostengo dei costi
    (affitto camere per i miei collaboratori , trasporti, affitto impianti sportivi etc etc) che non vengono fatturati dal proprietario che in molti casi è un privato o comune. Come faccio a riportare questi costi?
    Naturalmente i costi che sostengo li pago con delle sponsorizzazioni per le quali pago regolarmente le imposte in ITALIA.

    Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      In quale paese estero ti rechi dove sia ammissibile prendere dei soldi senza emettere una pezza giustificativa?

  21. Rispondi
    Marco

    Buon giorno,
    la ns. Associazione, nell'ambito di una convenzione con il Comune volta all'assistenza economica in favore e persone bisognose e a rischio emarginazione finalizzata alla pratica di attività sportive in favore di minori, ha ottenuto dei vouchers sociali (dell'importo di euro 250) per i quali è previsto il pagamento dietro presentazione di nota di debito e documentazione delle attività motorie svolte in favore del minore. La domanda è:
    1. non avendo partita iva, ma solo il codice fiscale e non svolgendo attività commerciale, quali requisiti deve avere la nota di debito?
    2. E' possibile avere un fac simile?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1.2. E' identica ad una fattura. Cambia solo la denominazione, invece di "Fattura" scrivete "Nota di Debito"

  22. Rispondi
    Anna

    Una A.P.S. di psicologi con solo codice fiscale in quanto fa solo attività istituzionale, quando emette le ricevute per le prestazioni psicologiche deve farlo a nome dell'APS o del singolo professionista?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se è la APS a svolgere la prestazione, deve essere a nome della aps

  23. Rispondi
    alex conti

    Salve, il mio quesito/dubbio:
    Può una Ass. fatturare un servizio video che ha come fine quello di apparire su un portale web della Ass. medesima che mette in esposizione oggetti mobili e immobili in vendita?
    Ovvero, una sorta di mercatino dell'usato on-line, con foto e video realizzate dall'associazione stessa che gestisce il portale web.

    Grazie
    Alex

    • Rispondi
      TeamArtist

      Certo, basta pagare le relative tasse.

  24. Rispondi
    Luca

    Salve, siamo un'asd in regime agevolato dovremmo emettere una fattura per un contratto di sponsorizzazione, che dati dobbiamo inserire nella fattura in termini iva, e quanto dovremmo versare all'erario?
    B) mi dica la differenza in termini di fatturazione e versamenti erariali tra un contratto di sponsorizzazione a quello pubblicitario ? Mi consigli quale tipo di contratto converrebbe ?
    C) una concessionaria auto vorrebbe mettere il cartellone pubblicitario sul nostro campo da calcio, che tipo di fattura devo emettere ? Quando andrei a pagare di tasse, l'importo è di 1000€

    • Rispondi
      TeamArtist

      A) L'aliquota Iva è il 22%. Dovrete versare la metà dell'Iva indicata in fattura
      B) Non esiste più la differenza
      C) Fattura per sponsorizzazione. Con 1.000€ di imponibile, l'Iva sarà 220€ (tot. fattura 1.220€). L'Iva da versare è di 110€

  25. Rispondi
    Enzo

    Io ho un dubbio mi sono appena avvicinato ad una associazione di cui svolgo il ruolo di presidente e non ho ancora capito cm funziona con le fatture ad esempio: se un azienda mi fa uno sponsor per le divise ad un tot somma io come associazione posso fare una fattura o devo rivolgermi ad un commercialista?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non mi è chiara la domanda...

      • Rispondi
        Marco

        La mia domanda era su uno sponsor che mi viene fatto se io vorrei fatturare la somma che ho ricevuto per farlo posso farlo io come associazione?devo pagare l'IVA su quello che ricevo?

        • Rispondi
          TeamArtist

          certo che puoi, anzi DEVI fatturare come associazione, e pagare l'iva

  26. Rispondi
    Antonio

    Salve,
    complimenti e grazie sempre per il vostro inestimabile aiuto.
    Ho una domanda sull'aliquota IVA perché si dice che in rari casi è intera, ma in rarssimi casi è al 10. Ma quali?
    Spiego. Come associazione culturale ci è stato detto che possiamo emettere una fattura (siamo in regime agevolato 398 e regolare partita iva) per uno spettacolo di musica strumentale che ci è stato commissionato per una mostra, un breve intervento per un ammontare di 200 euro. Ci dicono che possiamo mettere l'iva al 10. A voi risulta?

    Grazie ancora

    A

    • Rispondi
      TeamArtist

      A chi viene emessa la fattura?

      • Rispondi
        Antonio

        la fattura viene emessa ad un'altra associazione culturale

        • Rispondi
          TeamArtist

          Direi 22%

          • Antonio

            Grazie della risposta.
            Mi fido della vostra competenza, dimostrata in migliaia di post. Faccio notare a chi incorrerà nello stesso dubbio che ci sono informazioni discordi sulla rete, dove con una ricerca a riguardo si trovano articoli con tanto di citazione della legge, come ad esempio
            "ai sensi della Tabella A, Parte III, del DPR 633/72 istitutivo dell'IVA.."
            dove si dice che per questi spettacoli l'iva è al 10%

  27. Rispondi
    giacomo

    Salve, faccio parte di una band di musicisti composta di 5 persone.
    Non svolgiamo l'attività musicale in modo continuativo, per dare un'idea possono capitare 2-3 concerti al mese.

    Ma in vista di un evento diverso, vorremmo sapere delle cose.

    Evento previsto in una sala che deve essere da noi AFFITTATA al costo di € 1500,00
    Pagamento di un service per la strumentazione di € 500,00
    Pagamento di vari tipi di pubblicità per il costo di € 1000,00.

    A fronte di queste spese chiaramente vorremmo mettere un prezzo di un biglietto pari a € 10,00
    Da queste il 10% per ogni biglietto andrà versato alla SIAE.
    Inoltre cercheremo ditte che ci faranno da SPONSOR per le spese.

    Ecco le domande:

    1) Gli sponsors vorranno una fattura per scaricare la somma dataci. Come possiamo far fronte a questa esigenza, non essendo la band detentrice di partita iva?
    2) Se ci costituissimo come associazione culturale non commerciale, possiamo, con il codice fiscale, emettere fattura avente effetti di legge?
    Quindi fare fattura per sponsors e ricevere fattura per le spese di pubblicità ed affitto sala?

    Grazie mille.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se vi costituiste come associazione dovrete munirvi di partita Iva per poter emettere la fattura

  28. Rispondi
    Federico Patti

    Avrei un dubbio. Qualunque struttura deve erogare: acqua, gas, energia elettrica e vapore, quindi quali attività non hanno bisogno di aprire partita IVA per avere una A.S.D?

  29. Rispondi
    Mario

    Salve, una ASD che svolge anche attività di formazione (corsi e seminari) nelle tematiche sport rientra tra le attività commerciali o meno?
    Grazie

  30. Rispondi
    Riccardo

    Buongiorno, "domanda", ai Soci emetto scontrino non Fiscale sulla Somministrazione di Cibi e Bevande, tra questi Soci, molti hanno i ticket buoni pasto, ho contattato una distribuzione buoni pasto che mi ha comunicato che devo emettere fattura con IVA 10% per ricevere il rimborso tramite bonifico bancario;

    Quale tipo di Fattura devo emettere? la Associazione è No Profit e non ha partita Iva.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Che tipo di licenza di somministrazione di alimenti bevande hai? Che tipo di Associazione No Profit è la tua?

  31. Rispondi
    Ivo Michelotti

    La nostra associazione ha la partita Iva ed emette fatture esente da Iva ina base all'Art. 10
    Ho due domande

    1) sulla fattura esente in base all'art. 10 va sempre applicato il bollo oppure essenso le ONLUS esente da bollo evitare tale obbligo.

    2) le ONLUS che hanno partita Iva possono emettere comunque nota di debito in base all'art. 8 C. 2 L. 11-08-91 n. 266 per le attività statutarie e non emettere fatture. Chiaramente per eventuali attività commerciale sarà emessa fattura.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non serve
      2. Si

  32. Rispondi
    ANNABELLA

    SALVE SONO LEGALE RAPPRESENTANTE DI UN ASSOCIAZIONE CULTURALE HO CODICE FISCALE DELL'ASSOCIAZIONE. DOVENDO LAVORARE CON la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CON PROGETTI COME MI DEVO COMPORTARE FISCalmente e per emettere fattura cosa faccio un richiesta rimborso? visto che non sono soggetta a fatturazione elettronica.grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Fatico a capire la domanda.
      Se fai progetti con la PA puoi fare delle convenzioni e chiedere dei contributi (per far ciò non ti servirà né avere la partita iva, né emettere fattura: leggi questo nostro post).
      Se invece fai delle prestazioni senza un progetto, dovrai aprire partita iva ed emettere fattura elettronica.

  33. Rispondi
    Flavio Agnoletto

    salve,
    domanda a cui non trovo risposta.

    Siamo una A.P.S. con orienttamento olistico, ed abbiamo solo il codice fiscale.

    Ci piacerebbe "inserire" della musica all'interno dele nostre serate, da rilassamento, da meditazione (sono cose diverse) da scambi energetici... e vorremo scegliere come provider dei servizi JAMENDO anzichè la SIAE

    vorremo sapere se ci sono degli adempimenti particolari in quanto JAMENDO ha sede in lussemburgo per cui l'acquisto avverrà con tasse lussemburghesi.

    Attendo un vostro cenno e vi ringrazio
    Flavio Agnoelto

    • Rispondi
      TeamArtist

      Credo dobbiate fare l'INTRA 12. Ma è una di quelle faccende da studiare.

  34. Rispondi
    danilo venco

    Buongiorno, sono il tesoriere della associazione, avevamo acquistato una piastra a gas per cucinare per i soci; ora la vorremmo vendere per acquistarne una una grossa.
    Come possiamo regolamentare la vendita?
    Noi non abbiamo mai fatto attività commerciale.
    La nostra è una associazione non riconosciuta.
    Abbiamo sempre svolto attività interne per eventi occasionali, rivolta ai propri associati.
    Spero di aver dato parametri sufficenti.
    Grazie Danilo Venco

    • Rispondi
      TeamArtist

      Senza partita Iva potete rivenderla a un socio

  35. Rispondi
    Adolfo Micheletti

    Ho una compagnia teatrale (ditta individuale) e vorrei tenere un corso di teatro a pagamento: a ciascun partecipante al corso devo emettere una fattura con IVA al 10% o al 22%?
    Molte grazie e cordiali saluti

    Adolfo Micheletti

    • Rispondi
      TeamArtist

      22%

  36. Rispondi
    stefano novello

    La nostra associazione emette fattura agli enti e/o alle aziende clienti che richiedono uno spettacolo di bolle di sapone giganti. Viene emessa una fattura con la dicitura: Spettacolo Bolle di sapone giganti effettuato in data... Al corrispettivo pattuito si aggiunge l'IVA al 22%
    1. L'Iva incassata deve essere versata per intero? O in quale misura forfettaria?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende. Avete partita iva e siete nel regime 398? Leggi questo post per approfondire.

  37. Rispondi
    Emery Vajda

    Buongiorno,
    la nostra associazione culturale, nell'ambito della prima raccolta fondi, ha acquistato del materiale da un'azienda locale ottenendo in aggiunta ad esso, la stampa in omaggio di materiale illustrativo distribuito agli aderenti. Ora l'azienda deve fare "uscire" il materiale e ci propone di emettere fattura per un importo di 450€+iva al 22% a fronte della quale l'associazione dovrebbe emettere fattura di pari importo per, presumo, cessione di servizi (sponsorizzazione, quindi fattura commerciale con descrizione del servizio prestato). Mi confermate che in tal caso siamo tenuti a versare il 50% dell'IVA chiesta al cliente (450*0.22*0.5=49.5€)con modello F24? Grazie in anticipo per il gradito riscontro, cordialmente

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se avete partita iva e siete in regime 398, si.

  38. Rispondi
    Ivo Michelotti

    Una associazione ONLUS che svolge attività all'interno del servizio sanitario nazionale ( trasporto ammalati e servizi sociali) e con partita Iva
    Domande
    1) Deve sempre emettere fattura sia per le attivita statutarie ( Es. Art. 10) e per eventuali attività comerciali ( Con Iva) oppure può emettere nota di debito esente da iva in base all'art. 8 C.2 L. 11/8/91 n. 266

    2) Sulla fattura oltre E. 77,46 va sempre applicato il bollo

    Grazie in anticipo per la vostra risposta.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se istituzionale non serve fattura
      2. No, va sulle ricevute

  39. Rispondi
    Sonia

    Buongiorno, siamo un'APS senza P:IVA. Abbiamo effettuato un laboratorio con le scuole primarie nel doposcuola, gestito da un'altra Associazione culturale. Mi chiedono se posso fare fattura. Come mi devo comportare? Che tipo di ricevuta posso fare?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se è la scuola a chiederlo, serve la fattura elettronica... è la prima volta che ve la chiedono? O avete già collaborato con loro in passato?

  40. Rispondi
    Pierpaolo

    Salve,
    l'APS di cui faccio parte (non iscritta a registro regionale / nazionale, con solo codice fiscale, no P.IVA) vorrebbe pubblicare un libro per bambini. Il tema del libro e le modalità col quale è stato prodotto rientrano pienamente negli obiettivi statutari dell'APS. Il libro verrà inizialmente proposto per l'acquisto ai soli Soci, ma poi pensavamo di utilizzarlo per fare una raccolta fondi, aperta quindi anche al di fuori del corpo sociale.
    Domande:
    1. Possiamo farlo?
    2. Possiamo indicare il prezzo della pubblicazione nella quarta di copertina?
    3. Possiamo dare X copie del libro in conto vendita ad attività commerciali (ad es. alberghi e b&b)?
    Grazie per il vostro lavoro!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Meglio di no
      3. Si ma vi serve partita Iva

  41. Rispondi
    Giuseppe

    Buonasera,sono il contabile di un ente non profit. Vorrei porre un quesito. Facciamo attività di prevenzione e da poco abbiamo intenzione di erogare un nuovo servizio ai ns.associati: quello di un manuale della sicurezza,in perfetta sontonia con lo scopo statutario per cui il corrispettivo che chiedieremo alle imprese (aderenti) essendo attività istituzionale va fatturata con iva o è fuori campo o non può essere emessa fattura? Ovviamente siamo titolari di p.iva e svolgiamo anche attività commerciale.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Le imprese sono vostre socie? Se no, va fatta fattura con Iva

  42. Rispondi
    giorgio lombardini

    chiedo cortesemnente se un'associazione sportiva senza partita iva riceve un contributo da un comune che tipo di ricevuta deve fare? può fare una ricevuta a titolo di liberalità?

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' un erogazione liberale? Allora basta una semplice ricevuta.

  43. Rispondi
    Radha

    Salve,
    scrivo per un'associazione non profit riconosciuta (iscritta nel registro delle persone giuridiche della prefettura di Pisa) e APS con riconoscimenti sia nazionale che regionale.
    La domanda che vorrei porvi è questa:
    c'è qualche impedimento normativo ad accettare non associati ai nostri eventi e/o corsi (prevalentemente frequentati e rivolti ad associati) e ad emettergli regolare fattura? Preciso che sono richieste molto sporadiche.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se emettete regolare fattura (in quanto entrata commerciale), NO.

  44. Rispondi
    stefania

    siamo una asd con partita iva, ci occupiamo della diffusione del golf. Un gruppo di sportivi non soci, ma credo associati alla FIG ci ha richiesto fattura. Possiamo emetterla? In tal caso l'operazione verrà considerata commerciale o istituzionale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      se sono tesserati FIG è istituzionale e non ha senso la fattura

      • Rispondi
        Stefania

        Se non sono tesserati fig e nemmeno soci della nostra ad?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Allora è attività commerciale e va fatturata

          • stefania

            Grazie ille per la cortese risposta.
            Che aliquota dobbiamo applicare al 10% o al 22%?

          • TeamArtist

            22%

  45. Rispondi
    stefano novello

    Facciamo spettacoli di bolle di sapone giganti.
    I nostri clienti possono essere anche enti comunali, associazioni, aziende per eventi di inaugurazione ecc.

    Abbiamo aperto il codice fiscale come associazione (non abbiamo la partita IVA).
    Abbiamo depositato lo statuto presso l'Agenzia delle Entrate.

    Come procediamo con la fatturazione degli eventi?
    S

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se dovete emettere fatture, dovete richiedere la partita Iva

  46. Rispondi
    Angelo Ferrari

    Buonasera, sono l'Amministratore di un'Avis comunale e come ogni anno svolgiamo la nostra festa occasionale con somministrazione cibi e bevande per raccolta fondi. In tale contesto una azienda locale si è resa disponibile ad offrirci gratuitamente un set di una cinquantina di magliette da indossare da parte del personale di servizio(cucinieri, baristi, camerieri...) durante tale festa ma vorrebbero indicare sulla maglietta, oltre al logo della nostra associazione, anche il logo della azienda stessa. E' possibile tale operazione o viene configurata come sponsorizzazione e quindi vietata? (siamo una Onlus, senza partita IVA).

    Ringrazio molto ed invio cordiali saluti.

    Angelo Ferrari

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se c'è un chiaro riferimento all'azienda, si tratta di sponsorizzazione

  47. Rispondi
    Barbara

    Buonasera,
    sono il Presidente di una associazione che si occupa di riclico creativo di complementi di arredo vintage, premesso che abbiamo partita iva, si è creata la necessità di emettere fattura ad alcune società o liberi professionisti, che vogliono avvalersi delle nostre decorazioni.
    1. E' possibile farlo attraverso la partita iva "istituzionale" o dobbiamo necessariamente iscriverci al registro delle imprese del nostro Comune ed all'Inail?
    2. Se volessimo poi, richiedere la SCIA per poter mettere in conto vendita le nostre cose presso una attività commerciale , dobbiamo essere commerciali?
    Grazie
    Barbara

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Quella istituzionale, ma comunque dovreste essere iscritti al REA
      2. Non necessariamente

  48. Rispondi
    Donatella Tomaselli

    Vorrei sapere come regolarmi e come compilare un contratto,nell'eventualità di trovare uno sponsor per uno spettacolo teatrale,la mia associazione ha solo il codice fiscale,grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se avete solo codice fiscale la vedo difficile, in quanto per sponsorizzazioni serve partita Iva

  49. Rispondi
    Tommaso

    Buongiorno.
    Sono il presidente di una associazione culturale e di promozione sociale che tra le varie cose offre anche consulenze legali per richiedenti asilo. Da poco una Onlus ci ha chiesto di svolgere dei servizi di consulenza per loro, e ci domandano se sia possibile emettere fattura esente iva. La consulenza legale rientra tra gli scopi a statuto della nostra associazione, ma non riesco a capire se in questo caso debba essere considerata attività commerciale e quindi da "ivare". Inoltre, la onlus ci fornirebbe anche una piccola quota per le spese di cancelleria, che mi sembra di capire che, essendo ascrivibile a spese, non incorre nell'iva. Potrebbero dunque esserci voci con e senza iva nella fattura?
    Grazie mille per l'aiuto e per l'utilissimo sito!!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Da come viene descritta, questo vostro servizio verso la Onlus richiede fattura con indicazione dell'Iva

  50. Rispondi
    Livio

    Salve,

    sono il rappresentante legale di un associazione con P.IVA che si occupa di fornire assistenza e supporto di natura contrattuale e professionale a dipendenti del ramo trasporti.

    Un avvocato ci ha chiesto di effettuare dei controlli sulle buste paga di alcuni dipendenti, tramite compenso.
    Siamo consapevoli di dover emettere fattura con iva al 22%, ma in questo caso dobbiamo anche inserire in fattura la ritenuta d'acconto?

    Grazie.

    Livio

    • Rispondi
      TeamArtist

      No