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31 Agosto 2017

Come non pagare l’Iva sull’affitto della sede della tua Associazione al padrone dell’immobile

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Come non pagare l’Iva sull’affitto della sede della tua Associazione al padrone dell’immobile

C’è poco da fare. Il bravo dirigente di Associazione no Profit deve preoccuparsi di come realizzare la mission (lo scopo sociale) e per poterlo fare, quasi sempre, ha bisogno di risorse economiche (cioè di SOLDI). Proprio così, ci serve lo sterco del demonio.

Mia nonna mi diceva sempre però che “il primo risparmiato è il primo guadagnato“. E molto spesso le Associazioni no Profit buttano dalla finestra un sacco di soldi senza nemmeno accorgersene. Il caso più eclatante è proprio questo: pagare l’iva sull’affitto dal padrone di casa dell’immobile ove hai fissato la sede legale/operativa.

Si, hai letto bene. PUOI NON PAGARE l’IVA sull’affitto del vostro immobile. Come?

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L’esenzione del canone da IVA nelle locazioni di immobili alle Associazioni

La maggior parte dei Dirigenti di Associazione non sa questo: il proprietario dei locali può (è quindi una sua facoltà e NON un obbligo) optare per l’esenzione del canone da IVA (o più correttamente, non esercitare l’opzione per l’assoggettamento a IVA; non solo, il regime di esenzione è anche il regime normale nelle locazioni immobiliari!).

Visto che le Associazioni no profit col solo CF e quelle con P.IVa in regime 398/1991 non recuperano l’iva che versano ai propri fornitori, sicuramente è un vantaggio trovare un “padrone di casa” che non eserciti l’assoggettamento a IVA. ATTENZIONE: puoi chiederglielo, puoi decidere che per te sia indispensabile ma non puoi obbligarlo. Devi trovare un accordo.

Se il proprietario dell’immobile (o meglio il suo commercialista) ha bisogno di ulteriori delucidazioni, e la tua Associazione è nostra cliente del servizio BLINDO, possiamo metterci in contatto con lui per chiarirgli questo aspetto che, come abbiamo scoperto negli anni, pare essere uno dei segreti di Fatima.

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Quando ti citano articoli di legge a sproposito su questo argomento

Ogni tanto arriva qualche dirigente di Associazione e mi dice: “ma l’art. 9 del Decreto Legge n. 83 del 22/6/2012 dice che possiamo non pagare l’iva sull’affitto della sede…” di solito perchè lo ha letto su qualche portale per Associazioni di dubbia credibilità (eh si: nel 2017 non puoi credere a qualsiasi stupidaggine solo perchè l’hai letta su un sito web che ti pare ben fatto) .

In realtà quell’articolo è citato a sproposito anche se, in qualche modo, è effettivamente pertinente. Non si tratta infatti di una norma agevolativa per le Associazioni, bensì del testo (più volte modificato) dell’art. 10 del d.p.r. n. 633/72!

Tale articolo abroga 2 tipologie di locazioni in cui l’imponibilità IVA era obbligatoria, rendendola opzionale (e quindi rafforzando ancor di più il concetto che ho espresso poco sopra). Ma entrambe tali categorie, in ogni caso, comunque non riguardavano il caso di specie delle Associazioni no Profit (e da questo fatto si può dedurre che il fatto di rendere esente il canone di locazione degli immobili affittati alle Associazioni sia in vigore da ben prima del DL 89/2012…).

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La stupida ed inutile richiesta della dichiarazione che l’Associazione non agisce nell’esercizio di impresa, arti o professioni

Per una ragione puramente formativa ti riporto quanto segue:

per quanto concerne i fabbricati strumentali (gruppi catastali B, C, D, E e categoria A/10), le modifiche dell’articolo 9 del Dl 83/2012 di cui ho parlato al capoverso precedente si sono sostanziate nell’abrogazione delle due ipotesi di imponibilità Iva obbligatoria precedentemente previste. Si tratta delle locazioni effettuate nei confronti di locatari:

– soggetti passivi Iva con diritto alla detrazione pari o inferiore al 25%;

– soggetti che non agiscono nell’esercizio di impresa, arti o professioni.

Prima del DL 89/2012 quindi a qualcuno poteva venire in mente di chiedere una dichiarazione per godere della non obbligatorietà dell’imponibilità IVA in cui si riportasse che le Associazioni no Profit sono “soggetti che non agiscono nell’esercizio di impresa, arti o professioni”. Il che era come chiedere ad un veterinario di dichiarare che un Cane non è un Gatto. Per carita, si poteva anche fare… ma mi verrebbe da dubitare della sanità mentale del richiedente.

Oggi però, proprio grazie all’art. 9 del Decreto Legge n. 83 del 22/6/2012, tale dichiarazione (già prima del 2012 totalmente priva di senso) non ha più alcuna utilità o necessità.

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Cosa fare se oggi la tua Associazione sta pagando l’IVA sugli affitti

Come stabilito dalla Circolare 22 del 28/6/2013 della Agenzia delle Entrate, l’opzione “è vincolante per tutta la durata del contratto”. Quindi dovete parlare col vostro “padrone di casa” capire se è disponibile a fare un nuovo contratto in regime di esenzione, chiudere quello in essere e riaprirne uno nuovo. Anche questo è un tipo di assistenza che TeamArtist, se necessario, offre ai propri clienti BLINDO. Perchè non c’è niente che metta più buonumore per le Associazioni No Profit che risparmiare soldi buttati inutilmente. E a noi piacciono le Associazioni no Profit felici!

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E se è l’Associazione ad affittare la propria sede ad altri, deve pagare l’IVA?

Intanto non si deve confondere il “Noleggio di struttura” con “l’affitto di immobile”. Per questa differenza ti rimando al nostro ottimo articolo di qualche tempo fa: Una Associazione può affittare a pagamento la propria sede ad altri?

Se si tratta di affitto sicuramente l’Associazione con solo Codice Fiscale o con partita iva in Regime 398/1991 non ha alcun senso che faccia pagare l’iva al suo affittuario!

Scrivi la tua domanda GRATUITA qui

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7 risposte a “Come non pagare l’Iva sull’affitto della sede della tua Associazione al padrone dell’immobile”

  1. Rispondi
    zini marta

    L'Associazione Tutela animali Bologna 1891-ODV è regolarmente transitata in RUNTS. Il codice fiscale è 80077630376. Chiedo di avere copia del modello D relativo al Bilancio consuntivo 2021 che so essere stato trasmesso regolarmente a RUNTS da uno Studio commerciale. Il motivo della mia richiesta: La sottoscritta Marta Zini, codice fiscale ZNIMRT39B66A944J è stata presidente della suddetta Associazione dal 2003 al 2021, pertanto titolare della gestione del bilancio contabile 2021, unitamente al Consiglio, La mia posizione dal 3 dicembre 2021 è di socia volontaria. Alla carica di presidente, a seguito di regolari elezioni in seno all'assemblea, è subentrata altra persona, la quale ritiene di non dovermi fornire copia del consuntivo 2021 inviato a RUNTS da uno Studio incaricato. Ritengo di avere diritto di avere copia di tale documento per due ragioni legittime: perché il 2021 è stato di mia responsabilità e competenza; inoltre, ciò ai sensi dell'art. 6 dello Statuto dell'Associazione. (Si veda sito "tutelanimalibologna" sezione documenti). Ringraziando, porgo i migliori saluti. Marta Zini

    • Rispondi
      Andrea Brizzolari

      Buongiorno Marta,

      la sua richiesta ci sembra legittima e di buon senso. Cerchi di capire i motivi che sottostanno a questo rifiuto sentendo direttamente il nuovo presidente.

  2. Rispondi
    catarinella pietro

    Buongiorno,
    Sono il presidente di un'associazione culturale che promuove arte contemporanea a Milano.
    Due anni fa ho firmato un contratto per l'affitto di quella che sarebbe diventata sede dell'associazione culturale (con partita iva). L'affitto era originariamente intestato a me da una multiproprietà ed era esente da iva. Successivamente, dopo appena 10 giorni dalla stipula la proprietà è cambiata e mi è stata imposta L'IVA sull'affitto del locale. Laffitto è stato successivamente intestato allassociazione culturale. La proprietà purtroppo non ha intenzione di esentare lassociazione da questa tassa. Volevo sapere se fosse possibile chiedere il rimborso dell'Iva allo stato italiano, visto che non saremmo tenuti a versare questa imposta e se si volevo chiederle come possiamo fare.
    Grazie mille anticipatamente,
    Pietro

    • Rispondi
      Giovanni Damiano Dalerba

      Buongiorno Pietro.

      A quanto ci consta non è possibile richiedere tale rimborso. L'errore lo avete commesso quando avete accettato l'applicazione dell'iva su un contratto già firmato che non la prevedeva. Non vi poteva infatti essere imposto.

  3. Rispondi
    Penzo Francesca

    Buongiorno,
    Sono la Presidente di una ASD CHE Promuove l'attività sportiva tra soci e che ne trai risorse fondi anche da corsi con quota contributiva dell'associato.
    Attualmente organizzo attività istituzionali in una sede dove do un contributo affitto per le spese della sala concessami.. lo staff che chi aiuta con la pulizia sala ec.. li ho tesserati con la mia associazione ed il mio ente di affilizione. Volevo chiedere se lo staff deve rilasciarmi in maniera obbligatoria una fattura visto io pago una quota di affitto oppure posso dichiararlo io tramite un verbale scritto che con i fondi associativi pago la quota d affitto.
    Grazie mille

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Francesca,

      la domanda non è mi molto chiara. Si riferisce a due cose completamente diverse: il contratto d'affitto della sede e l'eventuale prestazione per le pulizie. La facciamo contattare da un nostro tutor per capire meglio la sua richiesta.

  4. Rispondi
    Penzo Francesca

    Buongiorno,
    Sono la Presidente di una ASD CHE Promuove l'attività sportiva tra soci e che ne trai risorse fondi anche da corsi con quota contributiva dell'associato.
    Attualmente organizzo attività istituzionali in una sede dove do un contributo affitto per le spese della sala concessami.. lo staff che chi aiuta con la pulizia sala ec.. li ho tesserati con la mia associazione ed il mio ente di affilizione. Volevo chiedere se lo staff deve rilasciarmi in maniera obbligatoria una fattura visto io pago una quota di affitto oppure posso dichiararlo io tramite un verbale scritto che con i fondi associativi pago la quota d affitto.
    Grazie mille

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Francesca,
      così come la descrivi sembra una situazione un po' confusa che deve essere messa a posto.

  5. Rispondi
    calcagno Giada

    Buongiorno

    ho organizzato un amostra nelle sale di un Ente Pubblico ( Comune) la cui biglietteria ha goduto dell'esenzione IVA.
    L'affitto dei locali dovrebbe a nostro avviso godere della medesima esenzione. siamo un'associazione culturale e ovviamente l'Iva non la scarichiamo.
    Nel contratto semestrale è indicato "IVA se dovuta".
    Abbiamo regolarmente pagato tutti i canoni e ora il comune ci chiede l'IVA. come dobbiamo comportarci?

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Giada,

      per fornire una risposta corretta ci servirebbe visionare la documentazione a vostra disposizione e soprattutto capire a quale titolo state godendo di una esenzione Iva per la biglietteria, soprattutto per capire se è un tipo di esenzione che possa essere utilizzata anche per gli affitti

  6. Rispondi
    IANDOLI SALVATORE

    sono il presidente di una asd,gestore di un circolo sportivo e devo affittare il circolo alla Provincia per far venire la scuola priva di palestra,a chi spetta pagare l'Iva?

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Salvatore,

      dipende dagli accordi presi con la Provincia.
      Solitamente gli accordi tra un'associazione ed un ente pubblico vengono descritti in una convenzione che regola i vari aspetti del rapporto.

      Si può evitare l'iva in base alle indicazioni che hai letto nell'articolo, altrimenti è da inserire in fattura e dopodiché l'associazione dovrà versare all'erario l'importo dell'iva da versare.

  7. Rispondi
    TeamArtist

    A lui non applicare l'Iva comporta un minore incasso, che però è compensato da un minore versamento di imposte
    Per Blindo leggi qui https://www.teamartist.com/associazione-protetta-2/

  8. Rispondi
    daniele

    se facessimo una nuova associazione (ASD)COSA DOVREMMO SCRIVERE SUL CONTRATTO?
    STIAMO PER COSTITUIRE UNA NUOVA ASS. nuovo contratto ecc. grazie
    ci iscriveremo poi anche con voi

  9. Rispondi
    Patrizia

    Un gruppo di infermieri, all'interno di un'associazione onlus di pazienti, organizza continuamente corsi di formazione accreditati per infermieri enterostomisti senza consultare prima il direttivo. Come vicepresidente, non informata, vorrei sapere 1) quali sono le procedure da seguire per accreditare un corso di formazione, cioè se l'associazione è tenuta a versare soldi e a chi per l'accreditamento e quanto ci guadagnano gli organizzatori che sono anche formatori e relatori; 2) come può opporsi il direttivo per evitare che i fondi dell'associazione siano destinati esclusivamente a tali corsi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Di che tipo di corsi si tratta?
      2. Basta che non approvi il loro svolgimento

  10. Rispondi
    Fabrizio Olivieri

    Ho sempre avuto dubbi su sta cosa. Quindi come ASD che paghiamo per l'utilizzo degli spazi di una palestra, posso richiedere fattura priva di IVA ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, come dice l'articolo