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27 Novembre 2012

Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Abbiamo già parlato più volte su questo blog delle differenze tra Associazioni che operano con solo codice fiscale e tra quelle che operano con partita IVA. Abbiamo parlato del regime forfettario previsto dalla legge 398 del 2001 e delle conseguenti agevolazioni per le Associazioni che decidono di aderirvi, ma ora scendiamo ad un livello più pratico.

Facciamo un esempio: operate per un’Associazione e vi trovate nella situazione di dover emettere fattura dopo aver prestato un’attività e non sapete da che parte cominciare per crearla in modo corretto.

La fattura non è altro che un documento che certifica e comprova un’entrata di denaro per la vostra Associazione, dunque va emessa ogni qual volta l’Associazione si trovi a svolgere un’attività di tipo commerciale.

La determinazione dell’aliquota IVA varia a seconda del servizio prestato e dovrà essere verificata di volta in volta, seguendo le norme del Repertorio Iva della Agenzia delle Entrate (comunemente il 99% delle vostre fatture sarà comunque al 21%; ricordatevi però che se mettete in fattura delle spese, queste sono esenti iva ad; es. le spese di spedizione).

Ora, distinguiamo tre ambiti.

PRIMO AMBITO: Associazioni in regime 398/1991 che hanno in essere soli contratti di pubblicità – sponsorizzazioni – cessione diritti radiotelevisivi

Le fatture in questo caso sono estremamente semplici e potete scaricare qui un semplice proforma che potete adottare. Il nostro file ha il vantaggio di essere in formato excel e di avere le celle già preparate per calcolare l’iva al 21% e fare il totale dovuto sommando l’imponibile. Tenendo conto che è sempre opportuno citare in fattura il riferimento al relativo contratto stipulato (che dovrà essere tra i documenti a disposizione per eventuali controlli della Agenzia delle Entrate), le fatture devono essere numerate progressivamente per anno solare. Vi consigliamo caldamente di leggere il nostro articolo sul Registro Iva Minori per tenere sotto controllo il relativo pagamento dell’Iva allo Stato.

SECONDO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali generiche (occasionali e non) – col solo codice fiscale 

Anche queste seguono le stesse regole del primo ambito. Con l’unica accortezza che se il loro importo economico totale (non cadauna!) supera il 10% delle entrate della Associazione (per anno solare) si rischia di vedersi aperta d’ufficio la partita iva (con la conseguente richiesta di porre tali entrate sotto tassazione) e correre anche il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria!

TERZO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali con partita iva ma non nel regime 398/1991

Anche in questo caso si corre il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso, come il secondo ambioto, si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria.

UN CONSIGLIO

Indicate sempre tempi e modalità di pagamento. Ad esempio scrivete 30gg dalla data di fatturazione con Bonifico Bancario su IBAN: XXXXXX , Causale: YYYYYY 

QUALI SONO LE ENTRATE COMMERCIALI per cui bisogna emettere una fattura. 

Non si considera mai “commerciale” l’attività svolta nei confronti dei propri associati in conformità agli scopi istituzionali (quindi le quote o contributi associativi incassati dai soci non sono MAI commerciali)

In ogni caso, si considera di natura commerciale l’attività resa dietro corrispettivi specifici. E’ prevista una deroga a tale principio in base alla quale non vengono considerate di natura commerciale (e quindi non sono tassabili) le operazioni svolte in conformità allo statuto e in attuazione del fine istituzionale dell’ente, anche se comportano prestazioni dietro corrispettivi specifici (ad esempio fare un banchetto e vendere i bonsai per raccogliere i fondi a favore di una onlus o ong). Inoltre, con un’ulteriore deroga il legislatore ha previsto che la cessione di pubblicazioni (la vendita di libri) anche a terzi non soci dietro corrispettivo non è considerata commerciale se le stesse vengono cedute, prevalentemente, agli associati.

Vi sono delle attività considerate comunque oggettivamente commerciali. Tra esse:

– cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita;

– erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore;

– gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;

– gestione di spacci aziendali e di mense;

– somministrazione di pasti;

– prestazioni di trasporto e di deposito;

– organizzazioni di viaggi e di soggiorni turistici;

– prestazioni alberghiere e di alloggio;

– prestazione di servizi portuali ed aeroportuali;

– telecomunicazioni e radiodiffusioni;

– pubblicità commerciale.

 

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948 risposte a “Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile”

  1. Rispondi
    Carlo

    Buonasera, sono il Presidente di una A.S.D. e sto per sottoscrivere un contratto di sponsorizzazione in cui lo sponsor si impegna con la mia associazione esclusivamente a fornirci a sue spese delle magliette con il suo logo da utilizzare nelle gare ufficiali.
    A. Lo sponsor ha acquistato le magliette direttamente da un terzo fornitore (le maglie non sono state comprate dall'associazione, non c'è nessuna fattura di acquisto da parte nostra) e successivamente le ha consegnate a titolo gratuito a noi. Siamo nel regime 398/91.
    1. Dobbiamo emettere fattura per quelle magliette?
    2. E se si come?

    Ma se facciamo anche noi una fattura alla ditta sponsor la stessa avrà due fatture da scaricare fiscalmente, la prima quella della ditta che ha prodotto e vendute le maglie e poi quella nostra. Non mi sembra corretto!
    3. Forse è sufficiente un D.d.t. fatto dallo sponsor con causale "cessione gratuita di beni" senza che da parte nostra non venga emessa nessuna fattura?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Errore, non ve le hanno consegnate gratuitamente ma in virtù di una attività di sponsorizzazione.
      1. Si, di sponsorizzazione.
      2. Dovete stabilire il valore di questa sponsorizzazione
      3. No, vedi A.

  2. Rispondi
    Emilia

    Buongiorno,
    vi scrivo per una delucidazione.
    Nel caso di un'associazione (braccio di ferro) con solo codice fiscale, senza partita iva, di fronte ad un'entrata per sponsorizzazione, è costretta ad aprire partita iva per fatturare la prestazione oppure può trovare una soluzione emettendo una ricevuta di prestazione occasionale con la relativa ritenuta?

    Il mio dubbio sorge sul fatto che possa sussistere il presupposto per usare la dicitura " prestazione occasionale" poichè le sponsorizzazioni sarebbero le uniche entrate dell'associazione.

    Grazie mille

    Emilia

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve avere partita IVA perchè le sponsorizzazioni sono entrate commerciali, e comunque NON possono essere le uniche entrate di un'associazione!

  3. Rispondi
    riccardo

    spett.le team artist,
    sono il presidente di una pro loco, abbiamo realizzato una manifestazione reperendo i fondi per il 50% con dei patrocini onerosi da parte di enti pubblici (assessorati regionali, ecc) e l'altro 50% attraverso sponsorizzazioni e locazione stand: sono in obbligo di emettere fattura? o dato che quest'ultime sono attività commerciali connesse ai fini istituzionali dell' associazione posso tranquillamente emettere delle ricevute generiche?
    distinti saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve emettere fattura.

  4. Rispondi
    LUIGI

    Buonasera
    siamo una asd che ha gestito una palestra comunale in concessione in cui svolgeva la propria attività ed affittava anche spazi alle varia associazioni.
    Il comune ci obbligava a firmare con queste associazioni un atto d'impegno per gli spazi che avrebbero utilizzato e per indicare il corrispettivo che noi ci facevamo accreditare sul cc bancario e dal quale scorporavamo l'iva per il versamento, ma non abbiamo mai emesso fattura.Nessuno ce ne aveva chiesto il rilascio anche perchè tutte sprovviste di partita IVA,noi invece l'abbiamo e quando ci è stata richiesta fattura x es x piccole sponsorizzazioni, l'abbiamo sempre prodotta.
    Adesso dopo un anno che non abbiamo più in gestione l'impianto una di queste associazioni ci richiede copia delle fatture.
    Cosa gli rispondo?
    Siamo in regola?
    Abbiamo Sbagliato?
    Come rimediare?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sono questioni che meritano di essere approfondite all'interno di una consulenza privata; non abbiamo abbastanza dati per poter dare un giudizio appropriato alla questione. Clicchi qui.

  5. Rispondi
    LUIGI

    Buonasera,
    siamo una asd che gestiva un impianto sportivo in concessione dal comune affittando anche alcuni spazi ad altre associazioni.
    Abbiamo sempre fatto regolari contratti (atti d'impegno) con i quali le associazioni potevano avere gli spazi in uso ed in cui veniva fissato il corrispettivo, a tariffe comunali,con versamento sul ns cc ma non ci è mai stata chiesta la fattura (spesso neppure avevano la partita IVA!)
    Dopo un anno che non gestiamo più l'impianto una di queste associazioni ci richiede le fatture per gli spazi utilizzati.
    1. Eravamo obbligati ad emetterla?
    2. Come possiamo fare se non l'abbiamo emessa allora?
    3. Credo che l'IVA l'abbiamo comunque versata scorporandola dai bonifici ricevuti in quanto i pagamenti erano "iva compresa"
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende. Se non erano affiliate alla vostra stessa FSN/EPS, si
      2. Dipende. Avete la partita iva?
      3. Come "credo"? O lo avete fatto o non lo avete fatto. Controllate!

  6. Rispondi
    Giuseppe

    Buongiorno,
    una APS che ha
    -come finalità la promozione della cultura musicale
    -tra le attività istituzionali quella di realizzare concerti
    riceve un'invito da terzi e fa esibire i propri soci in un concerto ad ingresso libero.
    1. Si può chiedere al committente un corrispettivo (senza emettere fattura ma solo la ricevuta non fiscale, in quanto attività istituzionale)?
    2. Si può chiedere al committente un contributo per le attività dell'associazione (senza emettere fattura ma solo la ricevuta non fiscale, in quanto attività istituzionale)?
    2. Possiamo ricevere una donazione (= erogazione liberale)? Il concerto sarebbe visto come una fornitura di servizi?
    3. Si può chiedere un rimborso spese non solo per le spese vive di quel concerto ma anche per parte dei costi sostenuti durante l'anno dall'Associazione (professionisti, sede...)?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Fino ad ora come avete fatto? le consiglio di prendere un appuntamento per una consulenza privata. Sono questioni delicate che richiedono particolare attenzione, non oggetto di discussione su un blog.

      Clicchi qui

  7. Rispondi
    andrea

    Buongiorno, io ho un asd (con p.iva) che ha come oggetto tornei online di giochi di ruolo,abbiamo una ditta austriaca che ci versa 500 euro al mese per sponsorizzazione ( marchio da noi esposto nei tornei online e visione solo sulla loro piattaforma internet dei ns tornei) Come devo fare fattura? se il cliente fosse italiano con iva 22% (detrazione forfettaria del 10% giusto? ma essendo il cliente austriaco? e se fosse un cliente fuori ue ( abbiamo anche contatti con una societa' svizzera) grazie mille anticipatamente

    • Rispondi
      TeamArtist

      In teoria è esente, ma attenzione che dovrete preparare anche gli intrastat

  8. Rispondi
    Alessandro Carbonini

    Buongiorno, per prima cosa davvero complimenti per il blog e per il servizio che offrite.
    Avrei intenzione di istituire un’associazione culturale per l’organizzazione di manifestazioni, concerti, eventi, feste della birra, ecc.
    1- Per motivi organizzativi in fase iniziale vorrei fondare l’associazione solo con 2 persone, suddividendo le varie cariche (presidente, vice, tesoriere, ecc) tra me e la mia compagna, è una cosa possibile oppure occorre individuare subito un numero di soci maggiore nello statuto?
    2- Per ricevere sponsorizzazione ed emettere regolare ricevuta basta il codice fiscale oppure è obbligatoria la partita IVA intestata all’associazione?
    3- In caso di obbligatorietà di partita IVA quali sono le modalità ed i costi per la gestione annuale, ovvero ci sono procedure semplificate oppure è obbligatorio il commercialista?
    4- Le aziende che sponsorizzano l’associazione possono scaricare la relativa voce di spesa dal bilancio?
    5- Durante le varie manifestazioni sarà prevista sicuramente la somministrazione di cibi e bevande (birra, vino e panini tipicamente) a soci e non soci; il ricavato andrà alle casse dell’associazione, questo si configura come attività commerciale? Se si cosa implica realmente a livello fiscale?
    6- Nello svolgimento delle varie manifestazioni i soci che partecipano attivamente possono ricevere un compenso tramite Voucher o prestazione occasionale (ritenuta d’acconto)?
    7- Io e la mia compagna ricoprendo le cariche direttive possiamo percepire un compenso dal momento che parteciperemmo praticamente da soli all’organizzazione degli eventi?
    8- Ci sono delle linee per la definizione dei compensi ai soci, ed eventualmente al consiglio direttivo?

    Grazie in anticipo per la disponibilità.

    Cordiali saluti

    Alessandro

    • Rispondi
      TeamArtist

      Perchè non vediamo tutto insieme in una consulenza privata? Clicchi qui

  9. Rispondi
    Antonio

    Sono presidente di una ASD di ciclismo e pare di aver trovato 2/3 attività commerciali disponibili a versare una somma per gestire le spese annuali(acquisto parte dei completini,spese varie)mi hanno posto la domande se potevo fare la fattura. Premetto che abbiamo solo il codice fiscale. Che devo fare? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per poter emettere fattura a fronte di un compenso come quello da lei descritto, di sponsorizzazione, è necessario che l'associazione abbia anche la P.IVA oltre al Codice Fiscale.

  10. Rispondi
    alberto

    Un'associazione che si occupa di promozione culturale attraverso l'organizzazione di spettacoli itineranti che toccano scuole, parrocchie, piazze, ecc. ecc. può qualificare la sua attività come istituzionale e non emettere fattura?
    Si precisa che i vari soggetti presso cui si organizzano gli eventi non sono soci! abbiamo già partita iva ma se non serve corriamo a chiuderla....

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non credo proprio perchè immagino che i diversi enti vogliano da voi una bella fatturina...

  11. Rispondi
    umberto

    Un'associazione sportiva dilettantistica con codice fiscale,che non svolge attività commerciale, deve vendere dei macchinari ormai vecchiotti per comprarne altri nuovi.
    1) deve emettere fattura con iva o sono operazioni fuori campo iva?
    2) devo necessariamente aprire una p. iva o posso fare fattura con codice fiscale?

    grazie per la risposta.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1) se vuole venderli è necessaria la fattura.
      2) per emettere fattura è necessario avere la P.IVA.

  12. Rispondi
    Terra di Mezzo

    salve non mi è chiaro la questione dell'esenzione iva o meno. una marea di associazioni emettono fatture fuori campo iva..basta che l attività sia legata a fini statutari ???? questa cosa non è mai stata chiara . grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non è possibile emettere fattura fuori campo iva. Le associazioni possono emettere una ricevuta di avvenuto pagamento per l'iscrizione ad un corso o il pagamento di quota associativa. Quel tipo di guadagni sono esenti iva.

  13. Rispondi
    federico melini

    Buona sera, una pro loco si trova a dover emettere ricevuta o fattura per il seguente motivo.
    La pro loco ha ( grazie ad una delibera comunale ) la gestione di un castello dove viene fornito vitto e alloggio per due giorni a delle società sportive che effettuano ritiri.
    Questa cosa è stata fatta per ora per due volte e non si sa se in futuro sarà una cosa che verrà rifatta oppure no.
    La pro loco opera in regime di 398.
    Mi chiedo devo per forza emettere fattura con iva al 22 oppure posso emettere una ricevuta generica ?
    Mi pare di capire dall'articolo che devo emettere fattura.
    Corretto ?
    Cosa succede se il loro importo economico totale supera il 10% delle entrate della pro loco ?
    Saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Esattamente.

  14. Rispondi
    francesco sciacca

    Buongiorno, sono il presidente di un'associazione culturale musicale con solo codice fiscale.
    Abbiamo finora operato con enti pubblici solo con contributi, quindi dovendo presentare le fatture "quietanzate" di terzi che hanno partecipato agli eventi. Adesso un Comune di ha invece affidato un evento, e quindi si tratta di una prestazione di servizi, e pertanto richiedono una fattura dell'associazione. In alternativa accetterebbero anche una ricevuta, qualora siamo in grado di indicare in essa la relativa legge per la quale saremmo esenti dall'emissione di fattura. Esiste dunque un'alternativa all'apertura di una P.Iva ?

  15. Rispondi
    federico

    Buona sera, una asd in regime 398 si trova a dover emettere fattura per la concessione di un impianto sportivo che gestisce grazie ad una convenzione con il proprio comune.
    La fattura va fatta ad un ristorante che ha ospitato il ritiro di una squadra di calcio ed ha chiesto l'utilizzo dell'impianto.
    Totale della fattura 1500 comprensivo d'iva.
    Come dovrò emettere fattura ?
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      In che senso come va emessa? Intende con che aliquota? In questo caso 22%

  16. Rispondi
    Fernanda

    Buongiorno.
    Ho un'associazione non profit e soltanto il Cod. Fiscale. Questo perche ad ottobre 2015 dovrei realizzare un Congresso a Genova.
    Adesso dovrei iniziare a vendere i biglietti per la partecipazione al congresso e riceverò anche dei soldi dagli Sponsor.
    Vorrei sapere il regime di fatturazione per entrambi casi e come devo comportarmi in relazione al versamento IVA visto che non ho Partita Iva.
    Grazie e cordiali saluti,
    Fernanda

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve aprire P.Iva.

  17. Rispondi
    Mario

    Salve, ho una Asd con solo codice fiscale. In caso di entrata da sponsorizzazione, cosa posso rilasciare come documento?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve avere la P.Iva ed emettere dunque fattura.

  18. Rispondi
    sue

    buondì, sto aprendo un'associazione no profit generica, dovrei "comprare" dei testi da usare durante le riunioni con i soci. posso non pagare l'iva ai proprietari-SCRITTORI dei libri?? GRAZIE!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Che tipi di libri sono da dover sottoporre ai soci durante le riunioni? Direi comunque di no.

  19. Rispondi
    Dora

    Salve, ho una associazione culturale con solo numero di codice fiscale.
    ho offerto un servizio di animazione per ragazzi al comune di mia residenza per il quale mi è stato accordato un contributo di 500 euro. chiedo a voi : come fare richiesta di erogazione? come fare fattura? cosa e come devo scriverla?grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se ha solo il CF non può emettere fattura!

  20. Rispondi
    chiara

    Buongiorno,
    siamo un'associazione culturale che ha richiesto un contributo ad un'azienda privata per l'organizzazione di una fiera di paese...dobbiamo emettere fattura o ricevuta di pagamento? Se si come giustificarla?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende, che contributo è? Donazione o sponsorizzazione? O altro?

  21. Rispondi
    Antonio

    Buonasera, siamo un centro studi (associazione culturale) formato da accademici e professionisti e publichiamo studi e analisi di settore sul nostro sito. Però sono studi generici, non commissionati. E' capitato che a qualcuno interessi avere uno studio più approfondito su determinati argomenti. Noi siamo disponibili ma questo richiede tempo quindi volevo sapere se è possibile
    1. Richiedere un rimborso per la ricerca effettuata?
    2. Nel caso come lo fatturiamo?
    3. quante volte può succedere perché non sia considerata un'attività di vendita servizi (o cose del genere)?
    Premetto che non abbiamo nessuna intenzione di infrangere la legge dunque vorrei sapere se è un'azione che è possibile effettuare senza problemi. Spero che sia possibile altrimenti verrebbe meno lo scopo dell'associazione che è quello di informare e divulgare la cultura oggetto dei nostri studi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. E' svolta verso soci o non-soci?
      2. Dovete avere partita IVA
      3. Non deve essere la vostra attività prevalente

      • Rispondi
        Antonio

        Buonasera,
        1.pensavo prevalentemente a no soci, ma anche a soci.
        2.Quand'è che diventa prevalente?
        La ringrazio

        • Rispondi
          TeamArtist

          1) Se fosse verso non soci si può richiedere rimborso.
          2) La normativa non prevede una soglia precisa.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1) Verso non soci va bene chiedere il rimborso.
          2) Non esiste una normativa precisa a riguardo.

          • Antonio

            Vi ringrazio molto.
            Buona serata

  22. Rispondi
    Marco

    Buongiorno, siamo un'ASD in regime agevolato con partita Iva.
    Abbiamo organizzato una serata gastronomica per una ONLUS operante in ambito culturale.
    Per ottenere il corrispettivo relativo alla serata possiamo fatturare con oggetto "Organizzazione serata XY" (solitamente fatturiamo solo per pubblicità e sponsorizzazione) o esiste altro modo per certificare quanto ricavato (Dichiarazione di incasso)?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Direi che va bene come dite

  23. Rispondi
    Leonardo

    Buongiorno, con la nostra associazione sportiva (di sport outdoor) abbiamo emesso fattura ad un'azienda che doveva venire a fare attività con noi ma causa pioggia la prestazione non è stata svolta.
    1. Come devo comportarmi ora con questa fattura, devo annullarla?
    2. Se sì come si fa?

    Grazie in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, si può stornare
      2. Tramite nota di credito

  24. Rispondi
    Paolo Mecca

    Buonasera, sono Paolo Mecca presidente di una nuova ASD, costituita nel maggio 2015; tra le prime attività è in corso un evento ciclistico non competitivo (una ragazza in solitaria verso Capo Nord( per cui abbiamo ricevuto una piccola sponsorizzazione da una Associazione culturale no profit.

    Il nostro commercialista sostiene che debba essere emessa fattura con Iva al 22% in quanto l'esenzione articolo 4 si applica solo tra ASD, mentre l'Associazione Culturale sostiene che debba essere emessa fattura IVA esente ai sensi dell'art. 4 del DPR 633 se non addirittura far passare la sponsorizzazione come contributo liberale e quindi non soggetto nemmeno all'obbligo di fatturazione.

    Chi ha ragione?

    Grazie mille
    Paolo Mecca

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sulle sponsorizzazioni va sempre emessa fattura al 22%.
      Occhio a non confondere sponsorizzazione e contributo liberale

  25. Rispondi
    Dino Casagrande

    Buongiorno,
    siamo una associazione culturale, costituita come APS e regolarmente iscritta.
    Volevamo sapere come gestire i compensi per attività istituzionali del tipo: abbiamo organizzato un evento ed abbiamo chiamato un'altra associazione tipo: Banda musicale, Fotoclub, associazione teatrale ecc.
    1. Come facciamo la ricevuta/pezza giustificativa per giustificare un'uscita da devolvere a favore di queste stesse associazioni prima citate?
    2. Se abbiamo dei relatori ad un evento che non chiedono compensi, ma solo rimborsi spese, come li giustifichiamo?
    3. Per le spese di vitto ed alloggio degli ospiti basta allegare le ricevute/fatture degli alberghi/ristoranti?
    Grazie in anticipo.
    Dino Casagrande

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. E' sufficiente una ricevuta generica
      2. Come dei rimborsi spese per questa attività
      3. Si

  26. Rispondi
    antonio

    Buonasera,
    1. vorrei sapere se è possibile che un'associazione culturale, le cui attività sono di studio e ricerca, venda qualche dossier o libro per autofinanziarsi.
    Preciso che l'attività dell'associazione è di divulgazione scientifica e che il 99% della produzione di articoli e ricerche è disponibile sul sito gratuitamente, tranne pochi contenuti riservati ai soci ma comunque gratuiti.
    2. Nel caso che differenza ci sarebbe tra la produzione e vendita di un libro e quella di un dossier?
    3. Un'altra precisazione, non abbiamo partita iva, se fosse possibile quanto sopra ho scritto sarebbe il caso di aprirla?
    Vi ringrazio.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Dipende da come viene editato. Il libro deve avere un codice ISBN ed avrà un'iva agevolata...
      3. Sarebbe obbligatorio.

  27. Rispondi
    stefano quaranta

    Salve, relativamente alle ricevute emesse da una associazione culturale nei confronti di una P.A. per dei contributi liberali ricevuti per fini istituzionali vorrei chiedervi:
    1. le stesse possono essere messe senza partita iva?
    2. le stesse devono essere compilate attraverso la modalità della fatturazione elettronica oppure non rientrano in quanto trattasi di ricevute per prestazioni liberali?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. I "contributi liberali" da parte delle PA, NON ESISTONO. Immagino siano invece dei Contributi (e basta). Tali contributi dovrebbero essere accreditati anche senza l'emissione di alcun documento perchè dovrebbero risultare da una convenzione. Al limite, col solo CF, si può produrre una "Nota di Credito".
      2. Le "Note di credito" come chiarito dal Governo, non sono soggette alla Fatturazione elettronica.

  28. Rispondi
    michele

    Buongiorno, ok che per venedere ai propri soci maglietti è necessaria la p.iva...
    Se invece volessimo solo regalare dei gadget (tipo portachiavi) utilizzando la cassa in esubero dell'associazione? E' possibile?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, così parrebbe proprio una redistribuzione di utili!

  29. Rispondi
    filippo virtuoso

    una associazione che possiede il solo codice fiscale e che per statuto svolge attività culturali e con fini ricreativi, può emettere fattura ad un Comune senza indicare la partita iva (perchè l'associazione non la possiede) ed indicare la prestazione che svolge ossia "campi estivi per ragazzi" esente da iva ai sensi del DPR 633/72 art.10 comma 21?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per emettere fattura DOVETE avere la Partita Iva.

  30. Rispondi
    mario

    Buongiorno,
    chiedo se, invece della consueta fattura, lo scontrino parlante contenente gli estremi dell’ASD , il valore imponibile e l’iva della merce può essere accettato per documentare la spesa sostenuta. Questo in relazione a spese inferiori a 50,00 euro.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si

  31. Rispondi
    Sandra Rocchetti

    Siamo una Associazione non profit,con relativo Codice fiscale ma non conto bancario,vorrei conoscere la modalità esatta per ricevere un contributo da parte dell'attuale polizia Municipale , è possibile con un normale assegno riscuotibile dal legale rappresentante.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si è possibile con un assegno circolare (se sono disponibili ad emetterlo).

  32. Rispondi
    Rossana

    Buonasera, faccio parte di un'A.S.D. Ogni tanto ci capita di collaborare con altre A.S.D. Consulte o comitati di feste paesane (li facciamo giocare con il Bubble Football), in questo caso possiamo rilasciare una semplice ricevuta come "quota di collaborazione"?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dal tipo di ente. La semplice ricevuta potete rilasciarle solo ad altre ASD affiliate ai vostri stessi enti.

  33. Rispondi
    Simona

    Salve,
    1. le fatture emesse, con regolare P.IVA e conseguente versamento IVA come da norme, come vanno archiviate?
    2. Devo tenere un registro delle fatture?
    3. Se si, devo inserirvi sia le fatture normali che quelle elettroniche verso la PA?
    4. La numerazione deve essere univoca, o devo numerare separatamente la sequenza delle fatture "normali" e quella delle "fatture elettroniche verso la PA"?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Progressivamente.
      2. Si.
      3. Si
      4. Meglio se univoca.

  34. Rispondi
    Paolo

    Salve, ho un'associazione culturale con codice fiscale. Tra le attività istituzionali vi è quella dell'organizzazione di concorsi di bellezza. Periodicamente organizzo le selezioni provinciali di un concorso nazionale di bellezza per bambini. Quando il genitore viene ad iscrivere il bambino (compilando un modulo) paga una quota di iscrizione da 12 euro.

    1. La mia associazione in che modo (legale) può giustificare questa entrata?
    2. Considerando il fatto che con i 12 euro il partecipante al concorso NON DIVENTA SOCIO. POSSO giustificarla, attraverso ricevuta generica, come donazione, offerta, quota di partecipazione?
    3. Per lo stesso evento, quando vado da un negozio per ottenere una sponsorizzazione va bene il rilascio di una ricevuta generica in cui scrivo "sponsorizzazione evento del... ecc ecc"?

  35. Rispondi
    rosanna

    Salve , abbiamo un'associaione che non ha partita IVA uno dei nostri soci per farla conoscere sta facendo partire la pubblicaione del suo libro come se partisse da noi ..... stiamo chiedendo degli sponsor. Per rilasciare la ricevuta allo sponsor che ci versa ad es. 50 euro con articolo di legge come dobbiamo fare?
    Distinti saluti
    Rosanna

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non potete farlo... Anche l'attività di sponsorizzazione è soggetta a fatturazione e quindi a partita iva.

      Viste le domande fossi in lei verrei a fare questo nostro corso.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non potete farlo... Anche l'attività di sponsorizzazione è soggetta a fatturazione e quindi a partita iva.

  36. Rispondi
    isabella

    Salve, sto scrivento lo statuto per la costituzione di un'associazione culturale. Aprirò una partita IVA per l'associazione per poter fatturare l'attività commerciale con cui finanzierò le attività istituzionali statutariamente previste.
    1. Ho l'obbligo di specificar nello statuto che l'attività commerciale svolta sarà marginale?
    2. Che succede ad esempio se poi in realtà i progetti con scopi sociali siano di meno, o uguali al numero di attività commerciali. che significa marginale, si riferisce ai proventi o allo scopo?
    perchè i primi verrebbero tutti reinvestiti...come in un'impresa sociale.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Confonde cose diverse. Se a apre una partita iva immagino che opterà il regime 398. in tale regime potrete avere, a prescindere, fino a 250mila euro l'anno di entrate commerciali senza obblighi rispetto alla marginalità ed occasionalità (parametri che interessano le sole associazioni con sola partita iva). Leggq però questo nostro post.

      Viste le domande fossi in lei verrei a fare questo nostro corso.

  37. Rispondi
    lara

    Buongiorno, seguo la segreteria di una a.s.d. sportiva con solo C.f..Organizziamo ogni anno camp estivi per ragazzi, quest'anno vorremmo proporre sponsorizzazioni. Non possiamo emettere fattura non avendo partita iva. Non credo basti ricevuta. Potrebbe delucidarmi per cortesia. Grazie.

  38. Rispondi
    COSIMO ANGELICA

    Una associazione culturale senza fini di lucro che ha pubblicato un romanzo e che è in possesso del solo codice fiscale,
    1. se cede una copia del romanzo a una libreria cosa deve emettere?
    2. Può emettere una ricevuta o deve emettere una fattura e quindi dovrebbe aprire necessariamente una partita iva?
    Nel caso in ispecie ha venduto due copie a una libreria per 15 euro

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Per così poco, non essendo un business, basta una ricevuta generica. Ma non pensate di poter vendere libri in questo modo!!!!
      2. vedi sopra. Per 15 euro ci si passa sopra...

  39. Rispondi
    pietro

    Buongiorno, l'associazione a cui appartengo deve emettere una fattura ad una ditta la quale ci ha rilasciato un contributo di euro100in occasione di un raduno ciclistico da noi organizzato.
    1. Quale testo dobbiamo mettere in fattura credo la ft sia esente Iva ,me lo potete confermare?
    2. Quale art. Di esenzione iva dobbiamo indicare in ft?

  40. Rispondi
    michela

    Buongiorno, gestisco un'associazione sportiva senza fini di lucro di pallavolo. Mi occupo direttamente dell'associazione solamente dalla fine del 2012 e mi sono accorta in questi giorni che molto probabilmente nel 2009 non è stato presentato il modello Eas.
    1. Le conseguenze sono cosi gravi come penso?
    2. perdita delle agevolazioni fiscali iva/irap/ires?
    3. e se cosi fosse come posso fare però per regolarizzare la posizione perlomeno da adesso in poi?
    grazie 🙁

  41. Rispondi
    Michela

    Buongiorno, gestisco un'associazione musicale legge 398 affiliata al Consorzio Cori & Bande ed in possesso pertanto del nulla osta di agibilità del dipartimento beni culturali. Ci capita di fare delle serate o dei "concerti" di banda per strada a feste di paese per cui le pro loco prevedono un rimborso spese anche perché spesso sono organizzate in paesi lontani dalla nostra sede.
    In questi casi vengono emesse fatture assoggettate ad iva 22%, che detrazione forfettaria iva posso applicare?
    grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non sono certo di aver capito. Il 50& come su tutto il resto, no?

  42. Rispondi
    danilo bottini

    Vorremmo avere delucidazioni sulle fatturazioni. Stiamo organizzando un evento e abbiamo degli sponsor che ci danno un contributo interessante chiedendoci fattura.
    A. Premettiamo che noi siamo in possesso di C.F.
    B. e l'agenzia delle entrate ci chiede 200€ per attribuire p.iva mentre il commercialista dice che non si paga nulla.
    C. Essendo un introito una tantum e destinato al premio finale che si aggiudica uno dei partecipanti all'evento, stiamo incontrando difficoltà in merito in quanto c'è chi dice che non occorre p.iva (basta ricevuta) e chi invece dice che bisogna aprire p.iva.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Col solo possesso di CF NON si possono emettere fatture.
      B. Come è possibile che l'Agenzia vi chieda questa cifra? Con chi avete parlato? A che titolo? Ha ragione il vostro commercialista... ma se avete già vi segue (a pagamento) perchè chiedete a noi gratuitamente? Perchè non vi fidate di lui?
      C. vedi sopra.

  43. Rispondi
    Piero

    Noi emettiamo fatture alla asl 10 di firenze che non sono soggette a iva e quindi abbiamo solo un codice fiscale, come possiamo fare per emettere le fatture elettroniche senza partita IVA .Dobbiamo richiedere l'attivazione di una partita IVA?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se non si ha partita iva, NON si può emettere alcun tipo di fattura! Per emettere le fatture elettroniche, quindi, si deve avere partita iva. Chiedete all'ASL se accettano le note di debito.

  44. Rispondi
    MontecreativA

    Buongiorno, abbiamo avuto un incarico dal comune con regolare delibera di giunta per allietare le festività natalizie, premetto che non siamo titolari di partita iva ma del solo codice fiscale, il ragioniere comunale ci ha detto che non possiamo emettere fattura e non essendo un contributo ma una prestazione di servizio non possiamo ricevere i soldi.
    1. C'è un modo di emettere fattura con il solo codice fiscale, se sì, si potrebbe avere un fac simile?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Assolutamente no. Siete affiliati a qualche associazione nazionale nel caso?

  45. Rispondi
    Fabrizio Iacono

    Siamo una A,S.d. senza scopo di lucro e abbiamo venduto un pulmini 9 posti ad una cooperativa di Tax'ì
    dobbiamo emettere fattura , quale è l'aliquota IVA da applicare?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende: in che regime siete oggi e in che regime eravate all'atto dell'acquisto?

  46. Rispondi
    Nicola

    La nostra è un'associazione iscritta presso l'anagrafe delle onlus settore - beneficenza.
    Stiamo organizzando una partita di calcio per raccogliere fondi al fine di potere acquistare materiali ospedalieri.
    L'ingresso allo stadio sarà dunque a pagamento.
    In occasione della partita vorremmo vendere gli spazi pubblicitari sempre allo scopo di raccogliere fondi.

    1. Ho verificato (ma ho ancora qualche dubbio!) che dal punto di vista fiscale, essendo una vendita occasionale, non abbiamo la necessità di aprire la partita iva (Giusto???). Il dubbio mi sorge dal fatto che l'attività è classificata tra le attività commerciali! Potete per favore aiutarmi a fugare questo dubbio??
    Inoltre mi chiedevo, a tutti i clienti che acquisteranno gli spazi pubblicitari dove emettere ricevuta con la dicitura esente da iva in quanto prestazione occasionale? (art.5?)

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Purtroppo si sbaglia. Questa è una attività commerciale pura e come tale non potete considerarla occasionale e marginale. Dovrete aprire partita iva ed emettere fattura.

      • Rispondi
        nicola

        Intanto vi ringrazio per la risposta.
        Nel frattempo avevo fatto la stessa domanda alla sede Siae della mia città e purtroppo mi hanno risposto esattamente al contrario e cioè che essendo una attività assolutamente sporadica non è necessario aprire la partita iva.
        A questo punto mi trovo in difficoltà.
        Mi chiedevo ma se apro la partita iva ed aderisco alla 398/91 devo versare quindi il 50% dell'iva pure sui biglietti di ingresso allo stadio?
        Scusate l'insistenza.
        Grazie mille

  47. Rispondi
    Ombretta Fortuna

    Buongiorno sono l'addetta alla segreteria di appello per lecco un'associazione culturale e anche politica (siamo una lista civica).
    mi hanno chiesto per una sponsorizzazione di un attività che abbiamo fatto (restauro ad un monumento) di emettere una fattura dell'importo donato. come devo fare?
    Mi hanno detto di scrivere questo

    contributo per la produzione di materiali marketing a favore dell’evento relativo al restauro

    grazie molte Ombretta

    • Rispondi
      TeamArtist

      Uhm. Rilegga quello che ha scritto: per descrivere l'oggetto della questione ha utilizzato 3 termini diversi
      - sponsorizzazione di una attività
      - importo donato
      - contributo per la produzione...
      Qual è quello giusto?
      Per tagliare la testa al toro: voi avete una partita iva?

  48. Rispondi
    Roberto Pagano

    Salve, vorrei sapere:
    1. che tipo di aliquota iva una associazione deve applicare alla fattura che andrò ad emettere per un servizio di mediazione familiare affidato dal Comune dopo aggiudicazione a mezzo bando pubblico?
    L'associazione ha ottenuto da parte dell'AGE l'esenzione dal bollo per Odv.
    2. Inoltre come mi devo comportare in relazione alla split payment?
    3. Ci rientro

    Grazie e complimenti

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non saprei. Si studi il DPR Iva nel 1972 (lo trova nel nostro prontuario)
      2. In che senso? Potrà solo subirlo come tutti.
      3. Si

  49. Rispondi
    Benedetta Spattini

    Buona sera,
    vi porgo i miei più sentiti complimenti per il sito di grande utilità e interesse che avete creato.
    1. Mi domandavo se fosse necessario tenere una contabilità formale di tutte le attività svolte dall'associazione o se fosse sufficiente redigere, in documento excell, i passaggi di denaro che si sviluppano nelle varie attività.
    2. Inoltre mi chiedevo se un modulo di iscrizione all'associazione, debba obbligatoriamente contenere l'importo della quota per risultare conforme agli standard normativi.

    Cordialmente

  50. Rispondi
    Roberta Corradini

    Buona sera! Ecco il busillis:
    1. il circolo di cui sono presidente - che ha codice fiscale e non partita iva - può pagare un compenso per l'esibizione musicale di un artista "occasionale" per un suo intervento in un'iniziativa organizzata dal circolo, come compenso per collaborazione occasionale art. 61, comma 2 decreto legislativo nr. 30/2003, maggiorato della ritenuta d'acconto 20%?
    2. E poi non dobbiamo considerarci "sostituto d'imposta"?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si.
      2. DOVETE considerarvi tale e versare voi direttamente allo Stato la ritenuta d'acconto.

      • Rispondi
        Roberta Corradini

        1. E come si versa la ritenuta d'acconto?

        2. Ma allora non devo pagare il compenso aumentato del 20% ?

        Grazie.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Con l'F24.
          2. Deve pagare il netto al lavoratore e la ritenuta allo Stato.