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04 Settembre 2012

Qual è lo sport migliore per i bambini?

Stefano Marini Scritto da Stefano Marini
Categoria dell'articolo: Formazione per Dirigenti
Qual è lo sport migliore per i bambini?

Qualsiasi genitore sa in cuor suo che i propri figli dovrebbero fare sport. Il perché è abbastanza evidente ma conviene sempre ripeterlo: la vita sedentaria aumenta il rischio sovrappeso e con esso, nella vita adulta, tutta una serie di problemi di salute.

Questo concetto è stato ribadito recentemente anche dal Presidente della Commissione medicina dello sport della Società Italiana di Pediatria, Armando Calzolari. Invitiamo tutti i genitori a visitare il loro sito, sempre interessante.

 

  • Allora in base a quali fattori dovremmo scegliere lo sport più adatto per i nostri figli?

Secondo Calzolari, e noi condividiamo: “Il consiglio dei pediatri è di considerare il fattore “comodità”, nel senso che conviene prediligere uno sport che il bambino potrà seguire con continuità e costanza, magari perchè il campo o l’impianto sportivo è vicino casa, invece di scegliere la disciplina più attraente per poi dover fare chilometri di strada trafficata per un allenamento. Già dai 4-5 anni di età i bambini dovrebbero nuotare, perchè il nuoto è uno sport completo e adatto ai piccoli, ma se raggiungere una piscina è molto difficile e vicino casa c’è un campo di tennis, una partita a tennis sarà meglio che stare a casa a guardare la TV. 

Sulla scelta tra sport di squadra o sport individuale i pediatri invece non credono ci sia molto da pensare: basta lasciare decidere al bambino, e abbandonare le convinzioni che se il bimbo è introverso allora bisogna spingerlo verso gli sport di gruppo.

Insomma, per poter praticare uno sport con regolarità ci vuole passione oltre che divertimento, quindi seguiamo la regola della comodità ma anche quella della libertà di scelta dei bambini.

Invece quello a cui i genitori devono fare attenzione è lo sforzo per la schiena e la postura: ad esempio, se le bambine prediligono la danza, che sollecita molto la schiena, è consigliabile alternare tipi di sport diversi che scarichino la schiena, o in generale seguire sport che sollecitano tutto l’organismo, come nuoto, atletica leggera e ginnastica.

Una cosa è certa, ci dicono i pediatri, e lo dimostrano diversi studi in questo campo: praticare regolarmente almeno uno sport migliora il benessere psicologico e la qualità della vita dei ragazzini, mentre non praticarlo può comportare disagio e difficoltà, quando ci si ritrova coinvolto in un’attività fisica di gruppo, con il rischio di sentirsi emarginati e quindi di isolarsi. Spesso tutto ciò innesca un circolo vizioso dal quale può diventare difficile uscire, che porta alla solitudine, sedentarietà, obesità.”

TeamArtist però vuole aggiungere un altro concetto fondamentale: Attenzione, la pratica sportiva dei figli non deve MAI diventare lo strumento di sfogo delle ambizioni inespresse dei genitori. Cercare di far diventare il proprio bimbo dei piccoli campioncini spesso è un desiderio che può creare delle forti pressione psicologiche e che invece di far amare lo sport ai vostri figli, lo farà odiare.

Quello che deve e può fare il genitore, invece, è preoccuparsi di due aspetti fondamentali: il primo è insegnare la costanza negli allenamenti (il rispetto degli impegni presi, anche verso se stessi, è una disciplina mentale che nella vita servirà sempre), il secondo invece è la scelta dell’allenatore e del gruppo di atleti. E’ inutile far allenare vostro figlio/a con le persone sbagliate: come cercate una buona scuola, cercate dei bravi allenatori e dei bravi atleti, piuttosto in uno sport minore e di nicchia. La felicità dei figli dipende anche da queste piccole cose.

 

  • A che età i nostri figli dovrebbero cominciare a fare Sport?

Sempre Calzolari: “Se ci si abitua da piccoli all’attività fisica, senza eccessi, fin dai 4-5 anni di età, si accosta alla crescità fisica anche quella psicologica. Infine, i genitori amanti di uno sport possono proporlo ai figli, ma l’ideale sarebbe far provare diverse attività nei primi due, tre anni della scuola elementare: servirebbe a far scoprire al bambino ciò che gli piace di più e a far emergere i suoi veri talenti, talvolta inaspettati”.

 

  • Come è possibile sapere quali attività sportive si possono fare vicino a casa nostra?

Esistono molti modi. Il più facile è andare sul sito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI),  ma potete anche rivolgervi all’Ufficio Sport del vostro Comune, oppure chiedere agli altri genitori dei compagni di classe dei vostri figli o, ancora, agli insegnanti. A volte basta anche fare un giro degli impianti sportivi intorno a voi e guardare nelle bacheche dove, specie ad inizio di Settembre, le società espongono le loro locandine.

  • Ma non basta l’educazione fisica fatta a scuola?

No. Pur essendoci alcune sperimentazioni interessanti rispetto all’educazione motoria nella Scuola Primaria (segnaliamo su tutti il sito ministeriale: https://www.alfabetizzazionemotoria.it/ in cui potete anche verificare se la scuola di vostro figlio fa questo tipo di attività e, in caso contrario, lamentarvi con il Direttore di Istituto) le ore dedicate all’attività fisica sono troppo poche.

 

  • Vi interessano le statistiche relative ai ragazzi e la pratica sportiva in Italia?

Vi suggeriamo di visitare il portale di “Okkio alla Salute” realizzato in collaborazione tra i Ministeri della Salute e dell’Istruzione, altrimenti scaricate direttamente da qui, i risultati dello screening 2010.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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