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10 Novembre 2015

Non profit ma mica troppo: Uisp e Coni alla ricerca di regole comuni per combattere le finte associazioni

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Accertamento e Controllo Fiscale
Non profit ma mica troppo: Uisp e Coni alla ricerca di regole comuni per combattere le finte associazioni

Bisogna stare nelle regole”: dopo che nei giorni scorsi la Guardia di finanza di Piombino ha denunciato il gestore di due attività, spacciate per associazioni sportive senza fini di lucro, ma in realtà attività commerciali vere e proprie che eludevano le tasse, interviene il presidente del comitato territoriale Uisp, Marco Pierozzi.

Non è possibile che, per qualcuno che sbaglia, si faccia di tutta l’erba un fascio. L’Ente a cui le associazioni sono affiliate deve essere garante. Certo non si possono fare controlli approfonditi, ma almeno lo statuto della Asd deve essere verificato e trasmesso al Coni.

Per il presidente serve una battaglia che tuteli le vere associazioni sportive da quelle che invece coprono solo attività di altro genere.

Ora, per fortuna, il Coni ha messo regole più severe anche per riconoscere gli Enti di promozione sportiva, come noi dell’Uisp. Purtroppo ne sono nati alcuni che di promozione non ne fanno e che servono solo ad affiliare società”.

Molto importante è anche la gestione fiscale delle Asd. “Non me la prendo con nessuno, sia chiaro, ma spesso ci sono studi commerciali che non danno i consigli giusti… E poi c’è il problema del tesseramento…Nel senso che, per stare nelle regole, le Asd dovrebbero rilasciare ai propri soci una doppia tessera. Quella dell’associazione stessa e quella dell’Ente di affiliazione. Questo consentirebbe un controllo diverso sull’attività”.

Noi non possiamo che condividere le parole del presidente in questa circostanza, sia nella durezza con cui si condanna chi l’Associazione la sfrutta solamente per mascherare attività commerciali atte a tutti gli effetti a generare profitto; sia per quanto concerne chi invece con la furbizia non c’entra nulla ma per mancanza di conoscenze (o perché si affida ad un commercialista come tanti che di Associazioni non ne sa nulla) non ottempera a tutti gli adempimenti di legge.

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6 risposte a “Non profit ma mica troppo: Uisp e Coni alla ricerca di regole comuni per combattere le finte associazioni”

  1. Rispondi
    Federica

    Mi stanno venendo un sacco di dubbi .... In particolare: se una persona che insegna un attività sportiva nella mia associazione non ha un altro lavoro, non è a carico di nessuno, non è uno studente ma fa solo questo come lavoro, il contratto di collaborazione sportiva coordinata e continuativa non è il contratto adeguato ... Ma se un insegnante dovesse avere questo tipo di contratto chi è che rischia? Lui o l'associazione?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Lei cita un "contratto di collaborazione sportiva coordinata e continuativa". Guarda che questo tipo di contratto NON esiste!

  2. Rispondi
    Riccardo

    Buongiorno, la UISP rilascia sempre 2 tessere per ogni socio, una la si dà sicuramente al socio:
    1- l'altra? e' obbligatorio tenerla?
    2- finito l'anno la si può buttare?
    3- se bisogna tenerla, per quanto tempo?
    Noi abbiamo una cartellina per socio, se per 10 anni teniamo le tessere questa cartellina esplode per ogni socio.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Tutte domande legittime. Ma devi farle per iscritto (con richiesta di risposta scritta) alla UISP stessa.

  3. Rispondi
    Mustapha

    Ultimamente facendo certi controlli ho scoperto che l'attuale presidente con il suo ultimo mandato aveva assunto di nascosto l'ex presidente e ciò mi bombardato perché avevo già presentato il bilancio del 2014 con solo due dipendenti. Quando abbiamo chiesti chiarimenti dal commercialista ha mentito dicendoci che fu uno sbaglio nella stampa del CUD del dipendente beccato.
    1. Secondo voi quale sarebbe il modo giusto per comportare con il commercialista?
    2. Essendo tesoriere è possibile andare dal commercialista e chiedergli la documentazione del dipendente camuffato o ci vuole sempre il presidente a farlo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Cambiarlo subito!
      2. Può provarci ma dubito che l'aiuterà. Detto questo, io porterei la questione in Assemblea Soci.