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Le agevolazioni delle Associazioni di Promozione Sociale – APS

TeamArtist Scritto da TeamArtist
Categoria dell'articolo: Costituire Associazione

L’iscrizione nel Registro Nazionale delle APS, o nei diversi registri regionali e/o provinciali è condizione necessaria per stipulare Convenzioni con Enti Pubblici e per usufruire dei benefici previsti dalla Legge 383/2000 e dalle leggi regionali e provinciali.

Le Associazioni di Promozione Sociale, se iscritte, possono:

  • ricevere contributi dallo Stato, dalle regioni, dagli enti locali o da altri enti o istituzioni pubbliche, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi (i cosiddetti ‘finanziamenti per progetti’) realizzati nell’ambito dei fini statutari nonché contributi;

  • stipulare convenzioni con gli enti pubblici (es.Comune, Provincia, ecc) per lo svolgimento delle attività previste dallo statuto verso terzi. Le associazioni devono essere iscritte da almeno sei mesi nel registro delle APS e devono stipulare la polizza assicurativa a copertura dei propri aderenti (art. 30);

  • accedere ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo per progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi istituzionali (art. 28);

  • usufruire di alcune agevolazioni previste per le cooperative per l’ammissione al credito agevolato, limitatamente ai progetti per i quali sono operanti convenzioni con enti pubblici (art. 24);

  • ottenere la riduzione di tributi di competenza degli enti locali, se deliberato (art. 23);

  • avere diritto di accesso ai documenti amministrativi (art. 26);

  • ottenere, da parte delle amministrazioni statali, regionali, provinciali e comunali, l’utilizzo di beni mobili ed immobili, a titolo non oneroso in caso di manifestazioni temporanee (art. 31), o incomodato per lo svolgimento delle loro attività istituzionali (art. 32);

  • essere autorizzate temporaneamente (in occasione di particolari eventi o manifestazioni) alla somministrazione di bevande ed alimenti ed all’esercizio di attività turistiche e ricettive, ma solo per i propri associati e loro familiari conviventi (art. 31);

  • equiparare, ai fini fiscali, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese ai familiari conviventi degli associati, a quelle rese agli associati (art. 20);

  • ottenere flessibilità dell’orario di lavoro o delle turnazioni per i propri lavoratori (art. 19);

  • far ottenere la detrazione/deduzione dalle imposte sui redditi di parte delle erogazioni liberali effettuate a loro favore (art. 22).

Inoltre, ai sensi dell’art. 148 TUIR, per le APS Nazionali e per le associazioni ad esse affiliate, non sono attività commerciali:

  • la somministrazione di alimenti e bevande a soci/tesserati, effettuata da bar ed esercizi similari presso le sedi in cui viene svolta l’attività istituzionale;

  • l’organizzazione di viaggi e soggiorni strettamente complementari all’attività istituzionale (tale attività è de-commercializzata ai fini IRES, ma è considerata commerciale ai fini IVA).

14 risposte a “Le agevolazioni delle Associazioni di Promozione Sociale – APS”

  1. Carlo

    Salve, dovendo trasformare la nostra ASD, costituita 15 anni fa, in una APS, possiamo accedere da subito nel registro nazionale delle associazioni no profit o dobbiamo aspettare lo stesso periodo previsto per le società di nuova costituzione?

    • TeamArtist

      Con la riforma del terzo settore in arrivo le APS probabilmente scompariranno, quindi eviterei di muovermi in quella direzione

  2. Giovanni

    Salve, vi ringrazio molto per il sito che trovo utilissimo e per i preziosi consigli. Da poco abbiamo regolarmente costituito, registrando statuto e atto costitutivo presso l’Agenzia delle Entrate (a norma di legge e soddisfando i requisiti richiesti) una APS in Sicilia.

    1. Ora leggendo vari articoli (di cui in primis sul vostro sito) mi pare di capire che noi saremo effettivamente Associazione di Promozione Sociale solo quando saremo iscritti all’Ufficio Regionale della APS giusto? ( Come già saprete in Sicilia deve passare un anno dalla registrazione dell’atto costitutivo)
    2. Quindi nel corso di quest’anno non essendo APS, che cosa siamo? E operiamo secondo quali normative e secondo quale regime fiscale? Ho un po' di difficoltà a comprendere cosa possiamo fare e cosa non possiamo in quest’anno di transizione, cosa è totalmente/parzialmente defiscalizzato e cosa no, ecc… (Non intendiamo svolgere attività commerciale)
    3. Dalle risposte ai vostri commenti mi pare di capire che possiamo stipulare convenzioni con gli enti pubblici (anche per la concessione di locali o terreni funzionali alla realizzazione dei nostri progetti) giusto?
    4. Possiamo ricevere finanziamenti pubblici per la realizzazione dei nostri progetti in quanto Associazione no profit? O siccome l’intento è quello di creare una APS dobbiamo aspettare di essere iscritti all’Ufficio regionale della APS?
    5. Allo stesso modo possiamo richiedere ad amici, conoscenti e interessati il finanziamento attraverso il versamento del 5/1000 per l’anno in corso o dobbiamo aspettare di essere iscritti all’Ufficio reginale delle APS?
    6. Siamo obbligati a presentare il modello EAS entro 60 giorni dalla nostra “nascita”, nell’atto costitutivo abbiamo scritto di costituire un’Associazione di Promozione Sociale ma se saremo ufficilamente APS solo dopo un anno, possiamo comunque usare la formula abbreviata per compilare il modello EAS?
    7. Abbiamo l’esenzione del pagamento del bollo per l’apertura di un C/c? La nostra banca ci ha detto che possiamo avere l’esenzione solo se siamo una onlus o quando ci iscriveremo all’Ufficio Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale, ma sarei grato di ricevere il vostro parere professionale a riguardo.

    Grazie per il tempo dedicatomi e anticipatamente per le vostre risposte.

    • TeamArtist

      1. Esatto
      2. Siete una Associazione No Profit generica che opera secondo il Codice Civile e il TUIR.
      3. Si
      4. Si, potete riceverli
      5. Non potete al momento
      6. Consiglio la forma compelta
      7. A mio parere, no.

  3. Giovanni

    Salve, vi ringrazio molto per il sito che trovo utilissimo e per i preziosi consigli. Da poco abbiamo regolarmente costituito, registrando statuto e atto costitutivo presso l’Agenzia delle Entrate (a norma di legge e soddisfando i requisiti richiesti) una APS in Sicilia.

    1. Ora leggendo vari articoli (di cui in primis sul vostro sito) mi pare di capire che noi saremo effettivamente Associazione di Promozione Sociale solo quando saremo iscritti all’Ufficio Regionale della APS giusto? ( Come già saprete in Sicilia deve passare un anno dalla registrazione dell’atto costitutivo)
    2. Quindi nel corso di quest’anno non essendo APS, che cosa siamo? E operiamo secondo quali normative e secondo quale regime fiscale? Ho un po' di difficoltà a comprendere cosa possiamo fare e cosa non possiamo in quest’anno di transizione, cosa è totalmente/parzialmente defiscalizzato e cosa no, ecc… (Non intendiamo svolgere attività commerciale)
    3. Dalle risposte ai vostri commenti mi pare di capire che possiamo stipulare convenzioni con gli enti pubblici (anche per la concessione di locali o terreni funzionali alla realizzazione dei nostri progetti) giusto?
    4. Possiamo ricevere finanziamenti pubblici per la realizzazione dei nostri progetti in quanto Associazione no profit? O siccome l’intento è quello di creare una APS dobbiamo aspettare di essere iscritti all’Ufficio regionale della APS?
    5. Siamo obbligati a presentare il modello EAS entro 60 giorni dalla nostra “nascita”, nell’atto costitutivo abbiamo scritto di costituire un’Associazione di Promozione Sociale ma se saremo ufficilamente APS solo dopo un anno, possiamo comunque usare la formula abbreviata per compilare il modello EAS?
    6. Abbiamo l’esenzione del pagamento del bollo per l’apertura di un C/c? La nostra banca ci ha detto che possiamo avere l’esenzione solo se siamo una onlus o quando ci iscriveremo all’Ufficio Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale, ma sarei grato di ricevere il vostro parere professionale a riguardo.

    Grazie per il tempo dedicatomi e anticipatamente per le vostre risposte.

    • TeamArtist

      1. Corretto
      2. Siete una no profit generica in base agli articoli 36 e seguenti del Codice Civile. Ti consiglio la lettura di questo post.
      3. Si
      4. Si, potete chiedere finanziamenti da subito (ciò non significa che siano concessi a priori).
      5. A mio parere dovete farlo e non in forma semplificata
      6. A mio parere, no.

  4. Cristiana

    Buongiorno e grazie per il vostro sito, decisamente utile e ricco di informazioni preziose. Ho appena costituito un'associazione che deve attendere un po' di mesi prima di diventare APS e mi domandavo come gestire il transitorio.
    1. In pratica ho capito che le entrate istituzionali defiscalizzate sono al momento le quote, i contributi ed rimborsi spese e le eventuali raccolte fondi (max due all'anno). Posso anche stipulare convenzioni con la PA ( ad.es. scuole pubbliche) ma non con scuole private. Corretto fin qui?
    2. Se la mia quota a statuto prevede diverse categorie, ad esempio quota sostenitore, il sostenitore può erogare un importo maggiore? cioè se è 10 dare 40?
    3. Inoltre è possibile ricevere liberalità e considerarle istituzionali?
    4. in questo caso il donatore non ha benefici fiscali ma deve pagare delle tasse?

    • TeamArtist

      1. Si. Salvo i rimborsi spese che sono una uscita
      2. Si, purchè ci sia una quota minima uguale per tutti che garantisce il diritto di voto attivo e passivo
      3. Si
      4. No

      • Cristiana

        1. La riposta sui punti 3 e 4 considera che non siamo ancora APS ma una semplice associazione?
        2. Nel vostro articolo sembra poi che anche le convenzioni con la PA non si possano stipulare come semplice associazione.
        3. Cosa significherebbe quindi contributo associativo?
        Scusate ma sono un po' confusa. Grazie

        • TeamArtist

          1. Confermo lo Statuto
          2. Hai ragione. Si tratta di un vecchio articolo ma, in realtà, tutte le no profit possono stipulare convenzioni con gli enti pubblici.
          3. Sono versamenti di soci che avvengono, ad esempio, per godere di particolari servizi dell'associazione, al di fuori della quota sociale annuale.

  5. MARIO GIOVINAZZO

    Buongiorno! Dal momento che la nostra Associazione musicale in passato ha stipulato delle convenzioni con dei comuni per l'organizzazione di alcuni concerti sinfonici, mi chiedevo se fosse tutto nella legalità. Visto che non siamo iscritti a nessun registro nazionale APS, secondo questo articolo non potevamo stipulare nessuna convenzione.
    Vi ho già posto questo quesito ieri ma teemo che ho sbagliato qualcosa nella procedura di invio, per cui non sono sicuro che vi è arrivato.

  6. Giovanni

    Buon giorno, vorrei sapere se:
    1. mettendo una televisione che non è collegata ad un cavo TV, si deve pagare necessariamente il canone?
    2. E se nella bolletta luce trovassi l'aggiunta del canone al quel punto posso tenere la televisione?

    • TeamArtist

      1. Si
      2. Si