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08 Maggio 2018

GDPR: COSA CAMBIA PER LE ASSOCIAZIONI NO PROFIT?

TeamArtist Scritto da TeamArtist
Categoria dell'articolo: Adempimenti Fiscali, Contabili e Gestionali

Si, l’Italia è in Europa. 

E come puoi facilmente immaginare, visto che l’Europa ha emanato leggi e regolamenti su qualsiasi cosa, finalmente ha deciso di mettere mano anche alle leggi che nei diversi paesi europei regolano la tutela della privacy di noi cittadini. 

Ecco quindi che è stato prodotto un nuovo Regolamento, il famigerato GDPR (General Data Protection Regulation – Regolamento generale sulla protezione dei dati n° 2016/679) che entrerà definitivamente in vigore il 25 maggio 2018.

Il GDPR sostituisce le vecchie normative/direttive preesistenti (quali la Direttiva 94/46/EC e il DL 196/2003) anche se siamo tutti in attesa di una Legge Delega da parte del governo italiano per raccordare la nuova normativa con, appunto, quelle precedenti. 

Ma dopo le elezioni del 4 marzo 2018 sembra molto difficile che un nuovo Governo possa attuare tale Legge Delega entro il 21 maggio 2018 (6 mesi a far data dal 21 novembre 2017, giorno in cui è entrata in vigore la legge 25 ottobre 2017, n. 163)… ma speriamo di essere smentiti.

Sì, sono coinvolte anche le Associazioni no profit. 

Potremmo dire SOPRATTUTTO le Associazioni no profit.

Chissà perchè molti presidenti di Associazione italiani sono convinti che queste regole non li riguardino. 

Massì, io sono una persona perbene e faccio tutto da volontario senza guadagnarci un centesimo… figurati se vengono a darmi una multa! Gli dirò che sono una persona perbene e finirà lì”.

Ecco, se la pensi così anche tu è meglio che ti risvegli dal mondo dei sogni. Come diciamo sempre,  i controlli ci sono per tutti, e l’unica cosa che puoi fare per essere sicuro di non finire nei guai è gestire correttamente la tua associazione.

La buona fede non ti salverà.

Anche il GDPR prevede delle sanzioni,  proporzionali al carattere doloso o colposo delle violazioni (oltre che alla natura, gravità e durata delle stesse), ma sappi che si può arrivare fino a 20 milioni di euro di multa (si, hai letto bene: 20 MILIONI DI EURO guarda l’articolo 83 del GDPR) o fino al 4% del “volume d’affari globale” registrato nell’anno precedente (per comodità il valore totale delle entrate del tuo REFA dell’anno solare precedente). E, nei casi peggiori, c’è la GALERA per chi dovesse trasgredire il GDPR… quindi c’è poco da scherzare.

Ora, per capire cosa devi fare e come adeguare la tua organizzazione alle nuove richieste hai 5 possibili strade:

  1.  Leggerti e studiarti i 99 articoli del GDPR contenuti in 88 comode pagine di leguleio spinto
  2. Comprarti, leggere, studiare e tradurre in azioni pratiche uno dei tanti libri scritti per comprendere il GDPR (uno dei migliori che noi abbiamo trovato è comunque di circa 100 pagine…)
  3. Affidarti ad uno dei tanti “professionisti” che ti ha avvicinato (o, ancora peggio, ti è stato proposto da qualche tuo consulente o dal tuo ente di affiliazione) e ti ha chiesto una barilata di denaro per spacciarti uno “studio ad hoc sulla tua Associazione” che poi in realtà sono sempre le stesse 4 cose che ricicla per tutti cambiando 2 o 3 robette.
  4. Adeguare la tua Associazione No Profit al minimo costo possibile, nel minor tempo possibile, nel modo più utile e sensato.
  5. Diventare un nostro cliente Blindo e non pensarci più perchè ci occupiamo di tutto noi.

Se sei già nostro cliente Blindo non devi preoccuparti:  riceverai via mail tutte le informazioni necessarie e gli strumenti che abbiamo preparato per far sì che la tua associazione sia in regola rispetto alle nuove prescrizioni del GDPR. Ovviamente è tutto già incluso nel pacchetto…

Se invece ancora non hai Blindo, noi di Teamartist possiamo comunque darti una mano.

Come? 

Abbiamo preparato per te un kit di pronto intervento, che abbiamo chiamato TUTELO, con i materiali necessari e le istruzioni per poter adeguare immediatamente la tua associazione alle nuove richieste al minimo costo possibile

Se sei interessato a capire come impatta il GDPR sulla tua associazione e cosa puoi fare per risolvere il problema segui il link qui di seguito

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2 risposte a “GDPR: COSA CAMBIA PER LE ASSOCIAZIONI NO PROFIT?”

  1. Rispondi
    Elsa

    Buongiorno,
    mi scuso per il numero di domande che sto inviando in questi giorni. Poniamo il caso che un ex socio chieda la cancellazione dei dati in nostro possesso. Trovandosi questi dati su supporto cartaceo nel libro dei soci con numero progressivo, come procedere alla cancellazione? E le ricevute emesse a uso nome? Noi avremo comunque bisogno di dimostrare che abbiamo preso soldi da quella persona che in quel momento era iscritta

    • Rispondi
      TeamArtist

      Buongiorno Elsa, il socio non può richiedere la cancellazione di documenti che sono obbligatori per legge. Alcuni dei documenti da te citati vanno conservati 10 anni, altri per sempre. Il GDPR non può infatti imporre la cancellazione di documenti la cui conservazione è obbligatoria per altre leggi.