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13 Ottobre 2015

Associazioni che hanno bisogno di musica: ecco COME NON PAGARE LA SIAE

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Gestione dell'associazione
Associazioni che hanno bisogno di musica:  ecco COME NON PAGARE LA SIAE

Inizia così un nuovo capitolo sulla vicenda SIAE che tanto interessa le Associazioni italiane; infatti nonostante la norma cardine sia stata abolita nel 1996, la Siae continua a sbandierare la propria “irrinunciabilità” pure in quelle situazioni che fanno riferimento ad artisti che ad essa non sono associati o decidono di utilizzare brani tra quelli da loro non depositati.

Quel che poteva essere ancora incanalato nel novero di una o più sviste casuali, assume ora i contorni inquietanti di una vicenda orchestrata diabolicamente.

Oggi possiamo dire con certezza che la Siae non va pagata e non può pretendere neanche 1 centesimo nei casi sopra citati.

Che la SIAE sia in malafede è stato documentato anche dall’Anci: l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che ha chiarito il suo punto di vista con questa nota i cui punti salienti sono questi:

In conseguenza della legge 30/97 che ha abolito il diritto demaniale ed abrogato gli artt. 175 e 176 della L.633/41, le utilizzazioni delle opere di pubblico dominio o non tutelate sono libere;

L’autocertificazione deve essere presentata anticipatamente rispetto all’evento spettacolistico e può essere prodotta soltanto nel caso in cui il repertorio programmato preveda l’esecuzione di composizioni interamente di pubblico dominio o non tutelate. Tale dichiarazione dovrà essere sempre corredata da un elenco dettagliato e fedele dei brani che saranno utilizzati o, in sostituzione, da locandine, programmi di sala o qualsiasi altra documentazione idonea a consentire alla SIAE di verificare la correttezza di quanto segnalato. Ove si ritenga opportuno, potranno essere disposti accertamenti per riscontrare la rispondenza tra il repertorio eseguito e quello dichiarato.

>>> SCARICA QUI UN MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE <<<

Detto questo, appurato che senza Siae si vive comunque bene, vediamo come farlo.

La principale via di fuga consiste nel trovare “opere di pubblico dominio o non tutelate” (cioè non coperte dai diritti SIAE). Vi sono molte soluzioni in questo senso, costituite ad esempio dalle licenze Creative Commons e simili

In sostanza, utilizzando materiale protetto da licenze CC potete:

diffondere musica nella vostra sede anche durante eventi aperti ai non soli soci (“uso commerciale”) laddove venga chiarito, negli accordi insiti alla delega che vi daranno, che sono compresi i diritti per questo uso specifico;

organizzare eventi in cui sia suonata solo musica distribuita tramite CC;

– ricevere gratuitamente, come Associazioni no profit, la stessa musica da parte degli autori medesimi (BASTA CHIEDERE!!!).

Se poi voleste invece allietare i locali della vostra Associazione senza spendere un solo euro, potete ricorrere a Jamendo: il più grande catalogo di musica royalty-free al mondo, con tanto di database diviso per categorie di riferimento.

Parlando di cifre se pensiamo che la quota associativa SIAE è passata, all’anno, da 90 a 160 euro, capirete bene che chi avrà deciso di “autogestirsi” avrà vittoria facile: certo non diventerà automaticamente ricco e famoso ma se non altro non si sarà fatto prendere per le corna. Oltre ciò va ricordato come basti saltare un solo pagamento per perdere la “protezione” acquisita magari in anni e anni di versamenti.

Dopo aver dato un’occhiata a tutte queste spaginate pensi di aver finalmente trovato la soluzione ai tuoi dubbi? Faccelo sapere oppure se hai ancora qualche dubbio lascia un tuo commento qui sotto!

Scrivi la tua domanda GRATUITA qui

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113 risposte a “Associazioni che hanno bisogno di musica: ecco COME NON PAGARE LA SIAE”

  1. Rispondi
    Rossetto Marco

    Salve, sono il pres di una ASD. Stiamo organizzando un evento sportivo podistico all'aperto per soci e non soci, con somministrazione di bevande. Ho letto su questo articolo che utilizzando brani loyalty free non servirebbe pagare la Siae, ma per quanto riguarda la trattenuta del 50% che loro operano sugli incassi dal chiosco? Cone funziona? Siamo sempre esentati con brani senza diritti di autore?

    • Rispondi
      Giovanni Damiano Dalerba

      Buongiorno Marco.

      A nostro parere si, ma tale verifica va fatta direttamente col vostro ufficio SIAE di zona.

  2. Rispondi
    lippi adriano

    Salve .Faccio volontariato presso una RSA privata di anziani e invalidi .E' possibile essere esentati dal pagamento della siae, quando organizzo un pomeriggio musicale ?

    • Rispondi
      Giovanni Damiano Dalerba

      Buongiorno Adriano.

      Temo proprio di no. Ma potete sempre provare a chiedere direttamente alla SIAE.

      POST SCRIPTUM: noi non siamo l'help desk della SIAE

  3. Rispondi
    Pani Paolo

    Sono in procinto di organizzare una rassegna musicale a scopo benefico con il lions club. Gli orchestrali non vogliono compensi, l'onere maggiore è la SIAE. È giusto?

    • Rispondi
      Andrea Brizzolari

      Buongiorno Paolo,

      sì giusto

  4. Rispondi
    Melati Michele

    Buonasera, come facciamo, in qualità di Associazione no profit a ricevere musica gratuitamente dagli autori?

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Michele,

      come ben illustrato nell'articolo un metodo può essere quello di utilizzare musica non coperta dal diritto di autore, scaricandola dai siti specializzati che trovi in rete.

  5. Rispondi
    Antonio

    Buongiorno se decido di pagare il contributo annuale a Jamendo lo cosa mi rilasciano?
    La Siae può venire nella mia associazione e multarmi se sente musica di Jamendo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se la musica non è coperta da diritto d'autore, la SIAE non va pagata

  6. Rispondi
    Sara

    Buon giorno se si organizzano corsi di fitness presso una sede privata (una sala in affitto) si deve pagare la Siae? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      purtroppo si

  7. Rispondi
    Sara

    Buon giorno un'associazione che propone corsi di FITNESS ai soli soci deve pagare la SIAE? CALCOLANDO CHE SI UTILIZZA SOLO MUSICA STRANIERA....LA SIAE È SOLO SU ARTISTI ITALIANI? GRAZIE MILLE

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si paga anche su artisti stranieri

  8. Rispondi
    salvatore

    Sono il presidente dell'Associazione di cui sopra appena costituita e svolgo il mio impegno di volontariato fra gli anziani, senza scopo di lucro, per dare a chi ne avesse bisogno quella serenità che molti ricercano. Non vorrei incidere sugli anziani visto che una volta la settimana vengono allietati con la musica e loro cercano di ballare o meglio fare qualche passo di danza. Mi creda vederli al termine del nostro incontro col sorriso mi rende felice. La mia domanda è se siamo esentati o meno dal pagamento siae o se dovremo fare eventuali autocertificazioni in merito visto che operiamo in un locale che il comune lo concede gratuitamente. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Utilizzate musica protetta da diritti d'autore? Se si, va pagata

  9. Rispondi
    Robert

    Buon giorno, siamo un gruppo di 4 dj che come associazione no profit suona per locali provinciali. Noi chiediamo solo dei rimborsi spese e qualche bibita durante le prestazioni, ma i gestori pagano i diritti SIAE da 79€ e oltre, a volte per serate che non raggiungono incassi da poter permettersi queste spese. Sono localini che cercano di sopravvivere .
    Ce la possibilità di evitare la spesa onerosa SIAE ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mi spiace ma se suonate in un locale pubblico la SIAE deve essere pagata, diverso sarebbe se suonaste solo per i vostri soci