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04 Dicembre 2014

Scopri i 3 trucchi per rendere la festa di Natale della tua Associazione un successo!

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Software Gestione Associazione
Scopri i 3 trucchi per rendere la festa di Natale della tua Associazione un successo!

Riunire tutti i soci per festeggiare assieme il Natale e mangiare un po’ di panettone può diventare uno dei momenti più divertenti di ogni Associazione.

Ecco 3 consigli per far sì che la vostra festa di quest’anno sia un successo (e per far si che organizzarla sia semplicissimo).

Una piccola nota prima di partire: questi consigli contemplano anche l’utilizzo di un paio di strumenti come ad esempio un programma per newsletter e un sito web.

Sono tutti contenuti all’interno della piattaforma TeamArtist. Potresti anche attivare una demo gratuita di 30 giorni di questa piattaforma cliccando qui, e usare tali funzioni durante questo periodo di prova per ottenere i risultati di cui parliamo sotto.

 

Pronti? Via!

1 . Manda degli inviti nel modo giusto

Tante Associazioni appendono il manifesto della festa in bacheca, ricordano a voce alle persone la data e l’ora e poi… basta! Per assicurarsi una presenza molto maggiore, manda degli inviti via mail e invia un secondo messaggio il giorno prima della festa per far si che le persone se ne ricordino. Il messaggio di “promemoria” può anche essere programmato per partire automaticamente la mattina della festa.

2 . Se si tratta di un pranzo o di una cena, chiedi una conferma alla partecipazione

In questo modo potrai calcolare esattamente i partecipanti. Per rendere semplice confermare, puoi creare una pagina di questo tipo: https://www.teamartist.org/campaigns/14917

Se richiedi anche un contributo le persone potranno versarlo in anticipo, direttamente online!

3 . Chiedi ai partecipanti di fare delle foto

Ormai serve pochissimo per fare delle belle foto: basta un buon cellulare e chiunque può immortalare i momenti più divertenti . Il vero tocco da maestro è rendere disponibili questo foto sul vostro sito in breve tempo, così da aumentarne tantissimo la visibilità (e farvi conoscere ed apprezzare da tanti potenziali nuovi soci!).

Un consiglio: fai un piccolo concorso: prometti un premio a chi farà foto più bella, la foto più divertente, la posa più ridicola…

 

Bene, cosa aspetti?

Organizza subito la miglior festa di Natale della tua Associazione!!!

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

HAI ANCORA DEI DUBBI? Scrivici qui di seguito i tuoi QUESITI (facendo un ELENCO NUMERATO di tutte le tue domande) e ti risponderemo GRATUITAMENTE dandoti la precedenza SE (ci vogliono solo 30 secondi): 

1. avrai messo “MI PIACE” sulla nostra pagina Facebook:  https://www.facebook.com/TeamArtist.Italy

2. avrai portato il mouse sopra il pulsante “TI PIACE” e selezionato “RICEVI LE NOTIFICHE”. Solo così continuerai a ricevere tutti i nostri aggiornamenti (senza far ciò non vedrai circa il 60% di ciò che pubblicheremo!)

3. ci avrai chiesto l’amiciziaClicca qui: https://www.facebook.com/Associazioninonprofit.

 

Scrivi la tua domanda GRATUITA qui

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25 risposte a “Scopri i 3 trucchi per rendere la festa di Natale della tua Associazione un successo!”

  1. Rispondi
    Francesco

    Non mi posso permettere di aprire una partita IVA, ma voglio fare un'attività con dei clienti (che diventerebbero soci) e aprirmi un'Associazione Culturale, possibilmente con la vostra assistenza. Secondo voi esiste un modo per mantenere il "controllo" di un'associazione culturale, ovvero evitare di essere buttato fuori da serpi in seno, pur restando sulla carta in regola con il principio di democraticità?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende da come viene gestita l'associazione, il tutto deve ovviamente essere trasparente.
      Ma l'errore più grande che si possa fare è considerare un'associazione come "MIA", l'associazione è di TUTTI i soci

  2. Rispondi
    EMILIA

    Sono il presidente di un asd con codice fiscale, in attività da ottobre 2012, facciamo attività di fitness e danza per adulti e bambini (abbiamo circa 300 soci). Sia per problemi logistici che per incomprensione con il gestore di un'altra palestra sita nello stesso stabile in locazione (storia un po lunga da spiegare), abbiamo deciso di cambiare sede. Abbiamo trovato un capannone di circa 800m, da ristrutturare. Il locatore però non vuole interessarsi dei lavori da fare e ci ha proposto di far fare i lavori venendoci incontro con il pagamento del fitto; per tre anni non pretenderebbe la locazione (i lavori di ristrutturazione verrebbero sui 50.000/70.00 euro), il contratto comunque sarà fatto tutto in regola.
    1. noi come asd possiamo chiedere al comune la scia/o dia per la ristrutturazione dell'immobile?
    2. o è preferibile che la chieda il proprietario?
    3. se possiamo farlo noi quindi le spese dei lavori devono essere tutte registrate a nome dell'asd?
    4. questa spesa cosi alta è permessa ad un asd, o è preferibile che diventiamo un ssd, anche per la grandezza dello stabile?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si, con l'autorizzazione del proprietario
      2. vedi 1.
      3. Si
      4. Visto l'intervento l'idea della SSD non è sbagliata. Al netto di questi problemi.

  3. Rispondi
    Marco

    Buongiorno, sono Marco ed ho intenzione di fondare, con un gruppo di amici appassionati, un\'asd, in regime 398, legata alla promozione di eventi motoristici (nello specifico kart). La ns attività prevederebbe l\'organizzazione di tornei con premi forniti da sponsor/partner che avrebbero un ritorno d\'immagine legato all\'associazione stessa (fratini/adesivi/striscione ecc). In base alla suddetta situazione potremmo gestire la fatturazione sia attiva che passiva con una sorta di pareggio e quindi avere il saldo dell\'iva da versare all\'erario pari a zero (o quasi)?Mi scuso per la banalità della domanda ma l\'associazione è ancora in fase \"embrionale\" e vorremmo capire, anche a livello approssimativo, i costi da sostenere per una corretta ridistribuzione delle spese sulle quote associative. Grazie e buon pomeriggio.

  4. Rispondi
    Donato

    Salve, sono un giovane laureato in enologia, da due anni lavoro nel periodo della vendemmia in una nota cantina sociale, con questa esperienza lavorativa sono riuscito a entrare meglio nel mondo lavorativo per il quale ho studiato e vorrei affermarmi, una delle cose che ho notato nel mio lavoro è che i giovani del settore agricolo sono sempre meno, a volte scoraggiati e spesso in aziende guidate da anziani si verifica la presenza di lavoratori solo extra-comunitari a causa dell'abbandono delle giovani generazioni della stessa famiglia.
    Per questo io vorrei realizzare un'associazione no profit che conservi la cultura viticola italiana, che abbracci tutto il territorio, all'interno della quale i propri soci possano conoscere le diverse culture viticole della nostra penisola.
    Collateralmente vorrei organizzare dei corsi per tenere i viticoltori sempre aggiornati su quello che avviene e come cambia la tecnica moderna di produzione e burocratica, magari organizzare eventi che facciano riscoprire la tradizione e conoscere la realtà. Quindi chiedo:
    1. Che tipo di associazione farebbe a questo caso?
    2. Eventuali costi per corsi, partecipazione a viaggi ecc potrebbero essere rimborsati almeno delle spese vive a chi li sostiene seppur un associato-membro del direttivo? Basterebbero scontrini o fatture?
    3. Potrebbe accedere a fondi comunitari un'associazione del genere?
    4. Arredare un'associazione dall'inizio prevede molti costi, se questi sono divisi tra i fondatori, i soci che verranno in seguito come compenseranno tutto quello che già gli altri hanno messo in epoca precedente?
    5. Se ad esempio si organizzano degli eventi per finanziare l'associazione, "mettiamo birre e salsicce", "vin brulè", le entrare sono sottoposte a tassazione? Come si gestisce questo lato fiscale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No profit generica
      2. Si. Servono fatture e note spese chilometriche su base ACI.
      3. Dipende dai bandi.
      4. I soci fondatori devono fare un prestito infruttifero prevedendo che dovrà essere restituito dall'Associazione..
      5. Piano, piano! Queste attività sono soggette ad autorizzazione ed a HACCP. Dubito che possiate farle nell'immediato.

      • Rispondi
        Donato

        Per quanto riguarda le autorizzazioni all'asp un'associazione culturale del mio paese so che le ha fatte senza problemi comunicando cosa somministrare, poi una persona aveva l'HACCP e cmq ad esempio non avevano eliminato il libretto sanitario per le piccole festicciole? Inoltre ho letto da qualche parte che basta a volte essere laureati in agraria-alimentazione per queste manifestazioni marginali.
        Posso dire ad ogni modo che le cose nascono sempre all'inizio da piccole iniziative, piccoli progetti, questa burocrazia così ingarbugliata bandisce le iniziative e l'associazionismo, spesso a vantaggio di burocrati che ci campano sopra ma tutto questo è sconcertante e scoraggiante. Capisco l'esigenza di garantire questo o quell'altro, ma entro certi numeri sarebbe necessario fare delle deroghe.

        • Rispondi
          Donato

          inoltre mi avete detto che la mia associazione rientrerebbe in una no profit generica, può essere considerata quindi una ONLUS?
          Grazie per la cortesia accordatami.

  5. Rispondi
    Grazia

    Buongiorno,
    1. è vero che è possibile trasferire la sede legale di un’associazione all’interno della stessa città senza dover procedere alla modifica della via indicata in statuto?
    2. Se fosse vero, non trattandosi di una modifica statutaria, basterebbe una delibera del consiglio direttivo senza dover ricorrere a una delibera dell’assemblea straordinaria, giusto?
    3. In tal caso, ci sono aspetti particolari a cui fare attenzione?
    Io vorrei mettere così:
    “La sede dell’Associazione potrà essere trasferita in qualsiasi luogo del Comune di X, su delibera del Consiglio Direttivo e dandone tempestiva comunicazione all’Assemblea dei Soci, senza dover ricorrere alla modificazione dello Statuto Associativo; fermo restando l’obbligo di comunicazione del trasferimento della sede agli uffici competenti. Il trasferimento della sede oltre i confini del territorio comunale è di competenza dell’Assemblea Straordinaria.”

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si, se è previsto a Statuto.
      2. Si
      3. Come ha scritto va benissimo. Attenzione che ciò non vi esime dal dover poi aggiornare la vostra anagrafica fiscale.

      • Rispondi
        Grazia Patronaggio

        L’anagrafica fiscale va aggiornata telematicamente con lo stesso modulo con cui si richiede il codice fiscale, vero?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Si-

  6. Rispondi
    Samuela

    Buon giorno, avrei un chiarimento. durante l\'anno 2014 ho fatto pagare la quota associativa a diversi nostri bambini della scuola, oltre alla patente della xxx-italia. ma non a tutti, cioè non a quelli che hanno fatto solo 5 lezioni, ai disabili di una scuola che sono venuti per solo 4 incontri e nemmemo ai fratelli, o padre e figlio (gliene facevo pagare una sola).
    1. come posso fare per diversificare il pagamento?
    2. Ho visto che se vado sul sito della sef-italia e clicco su libro soci, mi appaiono tutti i patentati, ma non sono stati tutti associati.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non comprendo la domanda. A che titolo ha preso dei soldi da persone che non erano vostro socie? A che titolo ha tesserato all'ente persone che non erano vostre socie?
      2. Perchè per loro DEVE essere così (giustamente). Non può tesserare all'Ente chi preliminarmente non è vostro socio.

  7. Rispondi
    Alberto

    Salve sono il presidente di una piccola a p s affiliata Arci con cod. fiscale, eas ma non registrata alla regione. Ci occupiamo di corsi di musica individuali, corali e di insieme svolti nella nostra sede sociale per i nostri associati, non abbiamo attività commerciale annessa.
    A. vorremmo sapere se stiamo procedendo bene nella gestione della nostra associazione in particolare riguardo le agevolazioni fiscali della legge 24/12/2003 n. 350 (equiparazione delle associazioni corali, filodrammatiche e bandistiche a quelle sportive dilettantistiche) di cui pensiamo di godere.
    B. e secondo cui diamo rimborsi chilometrici a piè di lista agli insegnanti che operano come collaboratori volontari e compensi (come redditi diversi) per direzione artistica e amministrativa a 2 soci fondatori in base all'art. 67 comma 1 lettera m del tuir.
    C. in base alle leggi sopra citate ci riteniamo esenti da iva, ritenute previdenziali, 770 e compiliamo solo il bilancio entrate uscite annuale.
    Quanto descritto è per avere un quadro generale in prospettiva di un una consulenza. Noi siamo in zona Roma, avete una sede in zona per incontrarci, ed orientativamente quanto costa una vostra consulenza di questa natura?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Non mi pare che abbiate una Banda o che siate una Filodrammatica. Avete un coro tipo chiesa, alpini o simili?
      B. I rimborsi chilometrici a piè di lista non c'entrano nulla con la legge citata. Sono sempre e comunque possibili in tutte le Associazioni (non sono compensi)
      C. Per dire se è giusto o sbagliato dovremmo fare una analisi più completa.

      La nostra sede è a Milano. Offriamo tre possibilità: la consulenza telefonica o di persona in studio da noi (al costo di 60 euro ivate), oppure un pacchetto da 20 quesiti online da consumare in un anno al costo di 97 euro ivati, oppure una trasferta presso la vostra sede.

      • Rispondi
        alberto clemente

        salve nel rigraziarla per la risposta e prima di fissare un eventuale incontro sulla conduzione globale della nostra ass. le chiedo gentilmente ulteriori ragguagli.
        A)
        la legge 24/12/2003 n. 350 art, 2 comma 31 cita le testuali parole : "Le disposizioni della legge 16 dicembre 1991, n. 398, e successive modificazioni, e le altre disposizioni tributarie riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche si applicano anche alle associazioni bandistiche e cori amatoriali, filodrammatiche, di musica e danza popolare legalmente riconosciute senza fini di lucro".
        Quindi io deduco che in quanto la mia associazione ha sia un coro con repertorio sia popolare che liturgico , sia corsi di musica vari , possa godere di tale equiparazione, sbaglio ?
        B)
        la legge art. 67 comma 1 lettera m del tuir recita : "Sono redditi diversi se non costituiscono redditi di capitale ovvero se non sono conseguiti nell'esercizio di arti e professioni o di imprese commerciali o da societa' in nome collettivo e in accomandita semplice, ne' in relazione alla qualita' di lavoratore dipendente: le indennita' di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi erogati ai direttori artistici ed ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di cori, bande musicali e filo-drammatiche che perseguono finalita' dilettantistiche, e quelli erogati nell'esercizio diretto di attivita' sportive dilettantistiche. ………". In quanto tale elargiamo n. 2 compensi non professionali classificati come redditi diversi ( max 7000 € annui) al nostro direttore artistico e al nostro collaboratore tecnico che sono anche soci fondatori. Le risulta corretto ?

        • Rispondi
          TeamArtist

          A). Attenzione: il diritto non è della sola associazione in sè quanto (soprattutto) del singolo insegnante-lavoratore. Per questo quel tipo di rimborso sarà utilizzabile solo per gli istruttori del coro e della banda e per i "dirigenti" dell'Associazione che si occupano di quello specifico settore e che lo fanno da dilettanti e non da professionisti (su questo ci sarebbe da aprire un altro capitolo per spiegare chi è dilettante e chi no). Non dovete cioè pensare di poter usare questa possibilità per tutti sempre e comunque.
          B). vedi sopra.

  8. Rispondi
    Thomas

    Salve, sono un personal trainer affiliato coni, sto pensando di prendere in affitto un locale nel mio paese, dove non vi sono palestre e creare un club palestra, l\'investimento di attrezzature varie lo metto io è 30.000 euro, l\'affitto mensile pago io è 1.500 euro, ma io non voglio evadere la legge, volevo capire che inquadramento fiscale devo fare, il guadagno è cmq minimo con tutte le spese che ci sono, ma con le iscrizioni minimo 250-300 euro al mese mi uscirebbero,quindi come devo comportarmi legalmente? fare una srl? (premetto che non sono laureato isef,non so se questo mi limita nell\'apertura)

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, una Srl. Ma in questo blog parliamo solo di Associazioni.

  9. Rispondi
    Nicoletta

    Salve vi scrivo per chiedervi un consiglio su cosa e come fare in una situazione con una onlus.
    Ho chiesto di far parte di una onlus come socia, nel 2013, cosa accettata come dimostra verbale di aprile 2013, però non ho potuto partecipare alle varie assemblee per altri motivi.
    Il 19/11 quando io e altri soci, ammessi come me in aprile 2013, ci siamo presentati alla convocazione dell\'assemblea chiesta per eleggere nuovo direttivo, in quanto il presidente in carica é tragicamente mancato, é successo un putiferio.
    Gli altri due componenti dell\'ex direttivo, ci hanno voluto scacciare perché non eravamo stati convocati e non risultavamo nell\'elenco soci (scritto a mano poche ore prima dal segretario). Noi abbiamo protestato chiedendo spiegazioni perché non risultavamo più soci, ma la cosa é finita in parolacce e insulti, tra tutti gli altri presenti, finché c\'è stato uno del direttivo che ha chiamato la polizia.
    Quando la polizia é arrivata ha ascoltato brevemente i nostri motivi, ma poi ha dato ragione all\'ex direttivo guardando l\'elenco soci fornitogli.
    Noi abbiamo suggerito alla polizia di chiedere il verbale di aprile 2013, ma la polizia ci ha detto che per loro andava già bene quel documento li.
    Pertanto noi ce ne siamo dovuti andare....
    Che dobbiamo fare ora? L\'assemblea é saltata e ne hanno indetta una altra il 3 dicembre, alla quale non siamo stati convocati. Noi abbiamo mandato raccomandata chiedendo spiegazioni sulla nostra posizione di soci, e chiedendo anche che venisse rinviata l\'assemblea fino a quando non ci avevano chiarito la cosa.
    Nessun riscontro e l'assemblea é stata fatta eleggendo nuovo direttivo.
    1. Come possiamo far valere i nostri diritti e quel verbale?
    2. Come possiamo far annullare quel l\'ultima assemblea?
    3. Se volete vi invio tutti i documenti relativi a verbali e lettera.
    Grazie della disponibilità

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Con un avvocato, rivolgendovi ad un Giudice
      2. vedi 1.
      3. Diventerebbe una consulenza a pagamento.