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11 Febbraio 2014

Il principio di “non temporaneità del vincolo associativo”

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Statuto e Dintorni
Il principio di “non temporaneità del vincolo associativo”

Tutti gli Statuti di ogni Associazione no profit italiana devono contenere al proprio interno questo principio e devono farlo valere (in caso di controllo fiscale chi ha uno Statuto che ne è sprovvisto oppure non lo applica, rischia il disconoscimento come Associazione e l’accusa di Evasione Fiscale con le relative sanzioni).

Ma di cosa si tratta? Nella nostra esperienza il 90% delle Associazioni non ne ha la più pallida idea e nessuno lo applica. Non solo, quando ci troviamo a spiegarlo la prima reazione è di incredulità, la seconda di stupore e la terza porta a dire “Ma allora fino ad adesso abbiamo sbagliato! Come facciamo a sistemare il passato?“.

Ma in sostanza che cosa significa il principio di “non temporaneità del vincolo associativo“? Semplice, che una volta che si è fatta una richiesta per diventare socio della vostra Associazione e che la domanda è stata accettata (con conseguente verbale nominale inserito a Libro Verbali e il nominativo inserito a Libro Soci) SI DIVENTA SOCI A VITA (salvo dimissioni, morte o espulsione per fatti gravi)!

Si, avete letto proprio bene. Tutti voi invece partite dall’idea che la qualifica di socio abbia validità di un anno e quindi ogni anno fate rifare inutilmente (ma anche creandovi un danno perchè create una prova a favore degli ispettori contro di voi) la domanda di ammissione. Quello che è tenuto a fare ogni socio ogni anno invece non è la domanda di ammissione (appunto, è già stato ammesso!) ma pagare la quota sociale, senza cadere nell’errore che chi non lo fa sia automaticamente escluso (leggete questo vecchio post al riguardo).

E non pensate che questo aspetto non venga controllato! Chi ci segue avrà letto il nostro famoso post: “Le 11 domande fatte ai Presidenti delle Associazioni durante le Ispezioni Fiscali“. Se andate a rileggere la prima domanda “Come si diventa soci della vostra Associazione?” è proprio tesa a scoprire se l’Associazione ha capito ed applica questo principio.

Ma perchè è così?

Vedo di spiegarvelo utilizzando uno schema che può sembrare banale ma che invece ci ha richiesto anni di lavoro con le Associazioni per riuscire a sintetizzarlo. Quando il legislatore ha pensato alle normative per le Associazioni ha stabilito che per differenziarle dalle Aziende (e quindi non far pagare loro le tasse, vantaggio non da poco) doveva mettere dei paletti. Ha quindi deciso che le Aziende rispondono a questa logica (da oggi ribattezzata da TeamArtist, ACAP vs ASUC):

AZIENDA -> CLIENTI -> ACQUISTANO un BENE/SERVIZIO -> PAGANO = Rapporto “Mordi e Fuggi”

mentre le Associazioni, per essere tali, devono rispondere a quest’altra:

ASSOCIAZIONE -> SOCI -> USUFRUISCONO un BENE/SERVIZIO -> CONTRIBUISCONO restituendo i soldi che l’Associazione ha anticipato per loro per dare la possibilità di usufruire di tale bene/servizio = Rapporto non Temporaneo

In sintesi: i Soci di una Associazione DEVONO essere diversi dai Clienti di una Azienda. Per questo motivo il rapporto del socio con la sua Associazione, per essere vero, deve essere duraturo nel tempo e non temporaneo (oltre che avere tante altre caratteristiche che magari esamineremo più in là).

Ma come potete essere certi che il vostro Statuto sia conforme a questo principio? Semplice, chiedeteci di controllarlo, visitando la nostra pagina delle consulenze.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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115 risposte a “Il principio di “non temporaneità del vincolo associativo””

  1. Rispondi
    Apicella Anna

    Dopo inattività di una associazione fatta da me,mio marito e mio padre abbiamo deciso di scioglierla in quanto se pur la tenavamo per scopi privati una falsa denuncia per farci dispetto ci sta facendo passare l'inferno.abbiamo collaborato con ispettori,carabinieri ci siamo sempre dimostrati partecipativi mentre loro senza mostrare alcun che non ci hanno neanche fatto parlare.A noi non importa di aver chiuso l'associazione a noi importa che la vessazione da parte di queste persone finisca e non sappiamo più cosa fare.Sembra assurdo che le forze dell'ordine ci facciano questo e che neanche vogliano ascoltarci o parlarci in realtà neanche ci dicono di cosa siamo accusati e il verbale di ispezione e pressoché vuoto.perche continuano a tartassarci con continue visite? Siamo esausti non abbiamo modo di difenderci.

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Anna,

      Purtroppo non è nelle mie capacità aiutarvi su un tema così delicato. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un avvocato.

  2. Rispondi
    Stefanelli Silvia

    Può un socio fondatore perdere tale qualifica se non paga più quota associativa?

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Silvia,

      No, il socio fondatore rimane tale per tutta la vita. Restano "soci", con relativi diritti e doveri, fintanto parteciperanno alla vita dell'associazione.