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15 Luglio 2013

L’ASD a luci rosse di Genova. A proposito di “massaggi sportivi”.

Stefano Marini Scritto da Stefano Marini
Categoria dell'articolo: Formazione per Dirigenti
L’ASD a luci rosse di Genova. A proposito di “massaggi sportivi”.

Ragazzi, pensavamo di averle viste tutte!

Invece no… alcuni intraprendenti “volontari” in quel di Genova, hanno pensato bene di aprire una Associazione Sportiva Dilettantistica (si, avete capito bene), l’Oasi di AA Shanti (il sito web lo hanno chiuso: https://www.oasidiaashanti.info/ ma potete vedere un video del secolo XIX con alcune pagine che scorrono: https://bcove.me/sapyyzk3) dove venivano praticati…  massaggi sportivi in genere, olistici, ed in particolare nel cosiddetto massaggio “Tantra”

Questa associazione era anche affiliata ad una EPS (non vi diciamo quale ma i più avveduti di voi potranno scoprirlo guardando il video) e regolarmente Registrata al Coni. Sul web più di uno specialista rileva come utilizzando come chiave di ricerca sul registro coni la parola “massaggi” escano alcuni risultati… che forse dovrebbero essere controllati!

Peccato che l’ASD fosse invece un vero e proprio bordello dove esercitavano fino a 9 “bocche di rosa” (per dirlo alla De Andrè, visto che siamo tra le calli genovesi). Prima di lasciarvi agli ottimi articoli dei giornalisti del secolo XIX (noto quotidiano di Genova), una riflessione. L’EPS in questione non dovrebbe vigilare di più e meglio su chi chiede l’affiliazione (ed anche il CONI, quando vede una ASD di “massaggi” qualche domanda dovrebbe farsela)? A nostro parere il problema è a monte: se le EPS prendono i contributi pubblici in relazione al numero di ASD affiliate e ai tesserati è chiaro che c’è un conflitto di interessi:  il riconoscimento dovrebbe essere fatto da un ente terzo! Perchè, lo sappiamo tutti, di finte ASD è piena l’Italia.

 

da IL SECOLO XIX di Genova

Genova – Sul sito internet dell’associazione e sulle pagine Web di annunci offrivano massaggi rilassanti e terapeutici, le loro ragazze erano «operatrici tantriche» e nel centro di via Lanfranconi 5 «il prestigio, la classe e la raffinatezza» erano «di casa».

In verità, sostengono oggi gli inquirenti, il circolo privato altro non era che una copertura, la base operativa di una associazione dedita al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione. Al vertice della presunta banda c’eraAlessandra Cambiaso, 53 anni, presidentessa dell’associazione sportiva, affiliata al Coni, “Oasi di AA Shanti”. Vice presidente era Pia Giglio, coetanea solita utilizzare il nome di Alessandra Ferrari. E però il «capo», per usare le parole delle massaggiatrici, sarebbe stato Sergio Lagomarsino, consigliere di amministrazione della “4anyjob” (società che si occupa di fornire servizi di sicurezza durante eventi sportivi) ed ex responsabile stewarding del Genoa, come riportato erroneamente ancora oggi sul sito della società rossoblù.

Tutti e quattro sono stati sottoposti alla misura cautelare degliarresti domiciliari, richiesta dal pm Federico Manotti e autorizzata dal giudice per le indagini preliminari Adriana Petri. Lo stesso gip ha pure disposto il sequestro dei locali di via Lanfranconi, a due passi dalla questura. Le accuse, per Cambiaso, Giglio e Lagomarsino sono di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione.

L’inchiesta ha preso il via nell’ottobre del 2012, grazie all’iniziale testimonianza di un cliente. O meglio, socio del centro massaggi, perché per poter accedere ai locali e usufruire dei servizi offerti occorreva sottoscrivere una tessera e sborsare poi da 130 a 150 euro per un’ora di trattamento. In cosa consistesse la seduta tantrica, lo hanno spiegato agli agenti della polizia giudiziaria, sia l’uomo, sia una delle operatrici. E anche altri habitué dell’Oasi hanno confermato: tra loro, un imprenditore titolare di un’azienda nel settore dei lavori di pavimentazione, un noto maestro di tennis, un ex volontario di una pubblica assistenza della Valpolcevera, avvocati e commercialisti e pure il figlio di un giudice da poco trasferito al palazzo di giustizia di Genova. L’elenco dei frequentatori, dei soci è lungo e imbarazza non poco. Così come suscita turbamento una telefonata fatta al centro massaggi da un apparecchio del tribunale. Nella conversazione, registrata dagli inquirenti e transitata senza dubbio dal centralino degli uffici giudiziari, un uomo chiede informazioni sul tipo di massaggio praticato e rassicurazioni: «Non è che poi resto impiccato, eh?».

Per dirla tutta, nessuno all’Oasi di AA Shanti restava «impiccato». Anzi, Alessandra Cambiaso e le sue collaboratrici avrebbero imposto ritmi altissimi alle ragazze: quattro, cinque clienti al giorno.

—–

Genova – Associazione a delinquere finalizzata a fornire ai clienti prestazioni sessuali dietro pagamento di denaro. Con questa accusa i genovesi, Alessandra Cambiaso, 53 anni,Pia Giglio, 53 anni e il 66enne Sergio Lagomarsino detto anche “Lago”, sono stati posti agli arresti domiciliari a seguito di un’indagine condotta dalla Procura di Genova dal sostituto procuratore Federico Manotti.

Lagomarsino è dipendente di una società che fornisce gli steward a Genoa e Sampdoria e non ha a che vedere direttamente con le due società calcistiche. 

I quattro sono indagati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero creato almeno da ottobre 2012 un centro sportivo in via Lanfranconi, al centro del capoluogo ligure, denominato Oasi di AA Shanti, specializzato in massaggi sportivi in genere, olistici, ed in particolare nel cosiddetto massaggio “Tantra”.

In realtà, secondo le indagini, l’associazione sportiva celava un centro dove i clienti ricevevano prestazioni sessuali. L’attività, svolta da circa nove dipendenti, veniva pubblicizzata con annunci o su siti Internet appositamente monitorati dalla polizia giudiziaria e la reale natura della prestazione offerta è stata inequivocabilmente descritta dai clienti sentiti dagli inquirenti. 

Nelle registrazioni telefoniche in possesso della Procura, tra i contatti figurerebbero anche telefonate provenienti dallo stesso Palazzo di giustizia.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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2 risposte a “L’ASD a luci rosse di Genova. A proposito di “massaggi sportivi”.”

  1. Rispondi
    Claudio

    Buongiorno, un'asdc solo con codice fiscale può introdurre massaggi per i soci con una quota simbolica di rimborso spese? Attualmente facciamo attività di ballo e fitness, qualcuno ci ha chiesto.

    Saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      sì se è un'attività prevista a statuto