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18 Dicembre 2012

Lo sport lombardo e la nuova legge regionale sullo sport

Stefano Marini Scritto da Stefano Marini
Categoria dell'articolo: Formazione per Dirigenti
Lo sport lombardo e la nuova legge regionale sullo sport

La scorsa estate è stata presentata una proposta di legge dal Presidente della Regione Lombardia in collaborazione con un gruppo di lavoro composto da membri della Giunta e del Comune per procedere ad  un riordino normativo in materia di attività motorie e sportive.

Citiamo per intero il primo punto dell’articolo 1 di questa proposta di legge che apre benissimo le basi per una proficua discussione e sul quale, crediamo, chiunque si occupi di sport per lavoro o diletto, si trovi d’accordo:

“La presente legge reca disposizioni in materia di attività motorie e sportive quali strumenti di formazione della persona, di benessere individuale e collettivo, di prevenzione e cura di malattie e disturbi psico-fisici, di sviluppo delle relazioni sociali, di superamento di condizioni di disagio e disadattamento, nonché di miglioramento degli stili di vita”.

La Regione si propone inoltre di favorire la pratica delle attività sportive promuovendo iniziative rivolte a svariate fasce d’età, tenendo conto del supporto necessario alla realizzazione e al mantenimento delle infrastrutture e strutture all’interno delle quali vengono accolte tali manifestazioni. Inoltre l’attenzione va rivolta anche alle iniziative sportive scolastiche e universitarie, valorizzando e supportando le attività agonistiche giovanili (che spesso hanno un’incubazione proprio in ambito scolastico). Un altro tema caldo è quello della prevenzione legata all’utilizzo di sostanze dopanti in ogni settore sportivo, sia a livello formativo (informare gli atleti dei rischi fisici che corrono) sia a livello lavorativo (un atleta professionista associato al doping rischia la fine della carriera).

I soggetti coinvolti nella proposta di legge sono gli Enti Locali, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le Federazioni Sportive Nazionali, gli Enti di Promozione Sportiva, le Associazioni Sportive (sia quelle riconosciute dal CONI e dal CIP sia quelle senza scopo di lucro), le facoltà di Scienze Motorie, e, in generale, tutti i soggetti promotori di attività sportive.

I finanziamenti

Le linee guida per l’erogazione di finanziamenti vengono stabilite ogni tre anni dalla Giunta Regionale; ad occuparsi dell’approvazione dei bandi per la presentazione dei progetti e delle relative domande di finanziamento è invece il dirigente competente.

Gli strumenti di finanziamento per realizzare gli interventi che questa proposta di legge si propone di fare nonché per finanziare i progetti dei richiedenti, sono delle convenzioni stipulate con Finlombarda s.p.a., con l’Istituto per il credito sportivo o altri istituti di credito.

Altre disposizioni significative

Viene istituita la Consulta Regionale dello Sport come organismo con funzioni consultive, presieduta dall’Assessore Regionale competente in materia di sport e composta da vari membri individuati tra i soggetti già sopracitati (membri del CONI e del CIP, presidenti di associazioni sportive ecc.). Vengono disposte particolari premiazioni per meriti sportivi, sia per dare soddisfazione a un atleta o un gruppo di atleti particolarmente meritevoli, sia per porre in rilievo e dare lustro alle attività sportive regionali.

Viene inoltre stabilito che in qualsiasi struttura sportiva i corsi devono essere tenuti da personale qualificato, ovvero da istruttori in possesso di diploma rilasciato dall’Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) o di laurea in Scienze Motorie, oppure da istruttori aventi certificati di abilitazione rilasciati dal CONI e da altri organismi competenti.

Un articolo molto interessante è il numero 14, questo infatti stabilisce che: “l’affidamento della gestione di impianti sportivi di proprietà di enti pubblici territoriali vada preferibilmente a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali, nei casi in cui gli enti pubblici territoriali non intendano o abbiano possibilità di gestire direttamente questi impianti”.

Il testo completo della Proposta di legge potete scaricarlo dal sito del CONI a questo link, naturalmente attendiamo tra i commenti le vostre opinioni in merito a questa proposta di legge.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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2 risposte a “Lo sport lombardo e la nuova legge regionale sullo sport”

  1. Rispondi
    cinzia maria cristina

    Gentile TeamArtist, non so se oltre alla legge 26/2002 della regione lombardia ci sono altre disposizioni o regolamenti che incidono sulle qualifiche degli insegnanti. La mia domanda specifica è: un insegnante di yoga che non ha ancora terminato il percorso per la qualifica di insegnante non può tenere un corso di yoga nonostante la lunghissima esperienza (12 anni)? Ci vuole obbligatoriamente il tesserino di riconoscimento dell'Ente Sportivo cui è affiliata l'asd in cui presta la propria opera? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questo tipo di "obbligo" attiene alle scelte delle diverse EPS. In sostanza, ogni EPS può pretendere dalle ASD proprie affiliate che si ottemperino a tutta una serie di impegni tra i quali, appunto, che gli istruttori sportivi siano riconosciuti dalla EPS medesima. Ciò è assolutamente legittimo perchè serve a garantire ai tesserati dell'EPS un determinato standard di qualità.

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