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18 Settembre 2012

Le Associazioni hanno l’obbligo di avere un conto corrente?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Costituire Associazione
Le Associazioni hanno l’obbligo di avere un conto corrente?

Al giorno d’oggi, e soprattutto in momenti di crisi economica come quello che stiamo attualmente vivendo, le nuove Associazioni che vanno costituendosi, ma anche quelle che già operano ed esistono da tempo, hanno ben voglia (e dovere) di informarsi su tutto ciò che spetta ai soci a livello economico e fiscale.

Molti sono gli interrogativi che ruotano attorno a questi due ambiti spinosi ed è dunque necessario fare un po’ d’ordine. Partiamo proprio dal principio, ovvero da quelle che sono le fonti di finanziamento per le Associazioni. Vi sono principalmente 2 tipi di entrate: quelle private e quelle pubbliche.

  1. Le entrate private sono quelle che provengono dalle quote sociali, dai contributi degli associati, dai ricavi provenienti da attività interne all’associazione (ad esempio vendita di attrezzature, raccolte fondi, aste), dalle sponsorizzazioni.
  2. Le entrate pubbliche invece riguardano contributi versati da enti Pubblici a favore delle Associazioni, derivanti da Convenzioni per collaborazioni o la gestione di eventi e progetti.

Come gestire contabilmente tutte queste entrate?

Prima di lasciarsi spaventare dalla burocrazia basti sapere che per gestire contabilmente queste entrate è sufficiente che l’associazione possieda il numero di codice fiscale o un conto corrente bancario (o postale). Dunque ecco fornita una risposta ad una delle domande sollevate più di frequente da chi vuole fondare un’Associazione: “Devo aprire un conto corrente?” La risposta è SI (a meno che si tratti di una associazione che prevede di NON gestire denari in alcun modo): non c’è una norma che lo imponga ma, nei fatti, più si garantisce la tracciabilità delle proprie operazioni e più si è titolati nei confronti dei controlli delle Autorità.

Ciò non deve spaventare, anzi, aprire un conto corrente presso una banca (molte sono le proposte agevolate di tutti i principali istituti bancari italiani), consente di tenere ben tracciati quasi tutti i movimenti che riguardano la propria Associazione, avendo sempre a disposizione documenti e informazioni utili in caso di controlli finanziari.

Nel caso poi che si usasse il nostro software di contabilità per Associazioni, presente all’interno di TeamArtist, il riscontro con i movimenti bancari e le registrazioni è un ottimo metodo di controllo per eventuali errori.

Non dimentichiamoci che le Associazioni godono di benefici ed esenzioni fiscali in virtù di certi valori e obiettivi che rappresentano e si prepongono: qualsiasi mancanza dal punto di vista fiscale ed economico farebbe immediatamente venire a decadere tutti questi benefici, rischiando di portare l’Associazione al capolinea.

Eccezioni che confermano la regola: il caso delle Associazioni Sportive Dilettantistiche

Un caso che può costituire sia un esempio che un’eccezione è quello delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, queste infatti hanno un obbligo specifico, rappresentato da una cifra massima di riscossione o effettuazione pagamenti, oltre la quale è necessario e obbligatorio avere un conto corrente di riferimento. Questa cifra è oggi (aggiornamento 2015 – puoi approfondire qui) di 1.000,00 euro.

COSA SIGNIFICA?

Significa che al di sotto di questa cifra non sono necessarie modalità specifiche di effettuazione di versamenti e pagamenti (anche se rimane ovviamente obbligatorio conservare tutta la documentazione relativa ai movimenti di denaro), mentre al di sopra di questa cifra i versamenti ed i pagamenti devono essere effettuati tramite conti correnti bancari o postali intestati all’Associazione; la disposizione riguarda tutti i tipi di entrate e di uscite, siano esse di natura commerciale o di natura istituzionale.

Tutto questo è disciplinato dall’art. 25 della L. 133/99 (poi ribadito nell’art. 37 della L. 342/2000) e il mancato rispetto della normativa poteva provocare conseguenze serie, quali la decadenza dei benefici della L. 398/91 previste per le ASD (però dal 1° gennaio 2017 non sarà più così: approfondisci qui) e il pagamento di multe che vanno dai 258,23€ ai 2.065,83€. Piuttosto che incorrere in un tale rischio va da sé che il vantaggio di aprire un conto corrente è notevole, per tutte le Associazioni, ma soprattutto per quelle più piccole e a gestione locale, che magari difficilmente potrebbero sostenere le spese di una salata multa del fisco.

Ricordiamo infine che, secondo l’Amministrazione Finanziaria, per effettuare correttamente un transito attraverso conti correnti bancari o postali è necessario indicare espressamente il soggetto erogante e quello percipiente. Pertanto, le forme di pagamento più adeguate sono le seguenti: bollettino di conto corrente postale, bonifico bancario, assegno bancario non trasferibile, bancomat, carta di credito.

 

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Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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468 risposte a “Le Associazioni hanno l’obbligo di avere un conto corrente?”

  1. Rispondi
    Di chiappari Massimo

    Buonasera, ho un dubbio:
    Il conto per una APS no profit lo devo aprire scegliendo tra quei conti dedicati alle associazioni oppure posso aprirlo scegliendo tra un normale conto ovviamente intestandolo all'associazione?grazie

    • Rispondi
      Andrea Brizzolari

      Buongiorno Massimo,

      può scegliere il prodotto che meglio ritiene valido per le attività della vostra associazione.

  2. Rispondi
    Pansera Pasquale

    Buonasera, sono il presidente di una associazione di volontariato, e sto preparando la documentazione per l'iscrizione al RUNTS , tra tutta la documentazione è richiesto anche un numero di conto corrente per l'accreditamento nel futuro del 5 per mille. Vorrei sapere anzichè utilizzare un conto corrente che comunque ha un costo, posso utilizzare una carta di credito del tipo HIPE (ricaricabile) o una Post Pay evolution. Questo per ridurre al minimo le spese di tenuta conto. L'associazione in oggetto ha una contabilità annuale che si attesta sui 300/400 euro annui... Grazie per la risposta cordiali saluti, Pasquale Pansera

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Pasquale,

      si può utilizzare qualsiasi mezzo, purché dotato di Iban che permetta la ricezione del bonifico del 5 per mille.

  3. Rispondi
    Bonomo Vincenzo

    Buonasera
    Sono il segretario della pro loco villa Santo Stefano, associata all'UNPLI ( Unione nazionale pro loco d'Italia) ho avuto un problema per il conto consuntivo con l'organismo periferico dell'UNPLI e vorrei delucidazioni in merito su alcuni punti fondamentali.
    È possibile avere un colloquio?

    Grazie
    Cortesemente
    Vincenzo Bonomo

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Vincenzo,

      si verrà contattato da un nostro tutor.

  4. Rispondi
    vindrola Luciano

    Le parrocchie sono tenute ad avere un conto corrente?

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Luciano,

      premesso che non ci occupiamo di gestione di parrocchie e non siamo esperti di diritto canonico.

      Però facciamo fatica a imaginare la gestione di una parrocchia con tutto quello che ne consegue senza avere un contro corrente.

  5. Rispondi
    Rossi Elisabetta

    Buongiorno
    Sto per aprire un'associazione culturale e vorrei delucidazioni in merito su alcuni punti fondamentali.
    È possibile avere un colloquio?

    Grazie
    Cortesemente
    Elisabetta Rossi

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Elisabetta,

      certamente. Possiamo farti contattare da un nostro tutor.

  6. Rispondi
    Cappabianca Luciana

    Sono il nuovo presidente di un' associazione per fare il cambio di intestatario sul conto corrente postale devo aver già fatto all'agenzia delle entrate il cambio di codice fiscale? Grazie

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Luciana,

      il cambio di legale rappresentante deve essere comunicato innanzitutto all'Agenzia delle Entrate entro 30 gg.

      Oltre a questa comunicazione obbligatoria e fondamentale, occorre informare anche tutti gli eventuali enti interessati, ad esempio

      • la banca, per l'intestazione del conto corrente
      • le federazioni a cui si è affiliati
      • il CONI, tramite il nuovo registro telematico
      • eventuali clienti e fornitori
      • eventuali PA (ad es. Scuole e Comuni) con cui l'associazione collabora
      • la Camera di Commercio se l'associazione ha partita Iva (iscrizione al REA)
      • la SIAE se l'associazione è in regime agevolato 398/91

  7. Rispondi
    D'Agostini Bruno

    Spett.ass.
    Mi interessava sapere se un socio di un circolo sportivo privato, può pretendere di controllare i conti a fine anno...
    Se il direttivo del circolo è lo statuto deve essere esposto, chi elegge il presidente e il direttivo del circolo.
    La gestione del circolo, può cambiare tramite votazione dei soci?
    Grazie in anticipo per le risposte..

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Bruno,

      un socio di un'associazione ha diritto di verificare la corretta gestione economica finanziaria e solitamente ciò avviene durante la presentazione del rendiconto economico durante l'assemblea dei soci. Per rispondere alle altre domande in modo puntuale dovremmo conoscere bene lo statuto del circolo.

  8. Rispondi
    D'Agostini Bruno

    Spett.ass.
    Mi interessava sapere se un socio di un circolo sportivo privato, può pretendere di controllare i conti a fine anno...
    Se il direttivo del circolo è lo statuto deve essere esposto, chi elegge il presidente e il direttivo del circolo.
    La gestione del circolo, può cambiare tramite votazione dei soci?
    Grazie in anticipo per le risposte..

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Bruno,

      un socio di un'associazione ha diritto di verificare la corretta gestione economica finanziaria e solitamente ciò avviene durante la presentazione del rendiconto economico durante l'assemblea dei soci. Per rispondere alle altre domande in modo puntuale dovremmo conoscere bene lo statuto del circolo.

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Bruno,

      un socio di un'associazione ha diritto di verificare la corretta gestione economica finanziaria e solitamente ciò avviene durante la presentazione del rendiconto economico durante l'assemblea dei soci. Per rispondere alle altre domande in modo puntuale dovremmo conoscere bene lo statuto del circolo.