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10 Aprile 2012

Lo Statuto della tua Associazione supererebbe un Controllo Fiscale?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Statuto e Dintorni
Lo Statuto della tua Associazione supererebbe un Controllo Fiscale?

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AGGIORNAMENTO SETTEMBRE 2017

Sul web si trovano informazioni di tutti i tipi, spesso difficilmente comprensibili, altre volte discordanti. Per questo motivo ricordati che fare il miglior  Statuto possibile infatti è sempre meglio affidarsi ad un professionista. Oltre a leggere questo articolo quindi ti consiglio di leggere, scaricare e studiare la guida che trovi a questo link.

Ma veniamo a noi. In Italia esistono Associazioni molto antiche, a partire dal 1848 quando Re Carlo Alberto stabilì all’interno dello Statuto Albertino la libertà per gli italiani di associarsi liberamente. Prima di allora era vietato e se lo facevi eri un carbonaro e un massone, potenzialmente accusabile di voler “sovvertire l’ordine precostituito dello Stato” e passato per le armi.

È quindi possibile che la tua Associazione abbia uno Statuto scritto nel ‘900 e che possa non essere aderente ai più recenti requisiti di legge (ti dirò che continuiamo a vedere ogni giorno Statuti di Associazioni no profit di qualsiasi tipo appena rivisti da notai/ commercialisti/ avvocati/ “espertoni del web” pieni di errori  tali per cui non vi erano più i requisiti per godere del Regime Fiscale Agevolato il che significa sanzioni giganti da parte del FISCO). In particolare è praticamente certo che se il tuo Statuto è anteriore al 2009, non sia a norma. Perchè in quell’anno l’Agenzia delle Entrate ha prodotto alcuni documenti e introdotto prassi che implicano regole più severe e stringenti per le Associazioni no profit.

Stiamo parlando del famigerato Modello EAS. Molte domande che contiene infatti sono proprio tese a verificare se il tuo statuto è conforme per ricevere le agevolazioni di legge (e se le due cose non tornano… è un’ispezione fiscale assicurata!).

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Perchè i fac-simile di Statuti per Associazioni sono molto pericolosi

Anche noi forniamo dei facsimile ma, nella realtà, ogni Associazione deve rispondere ad esigenze diverse e queste esigenze vanno previste all’interno dello Statuto. Per questo lo Statuto deve essere “fatto su misura” come l’abito di un sarto: deve essere cucito addosso. Viceversa utilizzare un abito preconfezionato industrialmente spesso si rivela un errore terribile.

Vi sono Associazioni non riconosciute che potrebbero voler diventare Associazioni Riconosciute. Vi sono Associazioni che vogliono essere suddivise in sezioni oppure aspirare ad essere in futuro Federazioni e quindi Associazioni di secondo livello (Associazione di Associazioni). Ancora vi saranno Associazioni che vorranno essere anche Enti del Terzo Settore (ETS) così come previste dalla Riforma del Terzo Settore.

Sono quindi possibili diverse combinazioni ed appare chiaro come solo un professionista possa sapere, a seconda delle necessità, la soluzione migliore. E solo i veri Associazionisti sapranno scrivere uno Statuto rispetti le 3 regole di TeamArtist:

  1. contenere tutte le norme di legge (che vanno conosciute prima di tutto; ma si deve anche sapere COME il Fisco le interpreta per evitare di fare errori);
  2. non contenere norme contro la legge (spessissimo gli associati fondatori o “professionisti-di-altro” – come noi chiamiamo coloro che scrivono per lo più Statuti di Aziende e pensano di saper fare anche quelli per associazioni no profit – introducono norme contro legge che invalidano l’Associazione: ad esempio attribuire potere particolari ai fondatori o creare soci di Serie A e di Serie B attribuendo diversi diritti e doveri);
  3. contenere il minimo di burocrazia possibile per far funzionare la propria Associazione (ci sono aspetti che le norme permettono di gestire in modi diversi: ad esempio non sono obbligatori i Bilanci Preventivi ma se si scrive questo obbligo, poi si sarà tenuti a rispettarlo… con decine di ore di lavoro in più ogni anno, buttate nella maggior parte dei casi).

Ecco perchè basarsi su un facsimile, sullo Statuto di una Associazione “di un amico di mio cuggino”, sullo Statuto del proprio professionista specializzato in COMMERCIO, Imprese COMMERCIALI, Entrate COMMERCIALI, è un errore drammatico. Si dice infatti che “Chi ben comincia è a metà dell’opera“… ma vale anche il contrario: “Chi comincia male… è già morto prima di cominciare”. Ricordati anche che in caso di Ispezione Fiscale lo Statuto della tua Associazione è il PRIMO documento richiesto dai verificatori e se non rispetta le 3 regole di TeamArtist, produce immediatamente la prima accusa: se il tuo Statuto non è quello di una no profit… allora sei una profit (quindi una Azienda) che ha evaso le tasse su tutto ciò che ha incassato considerandolo esentasse!

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Quali sono i requisiti di legge principali per gli Statuti delle Associazioni no profit italiane

  • Statuto Albertino, articolo 32 (solo per capire da dove si parte…)
  • Art. 2, 17, 18 della Costituzione Italiana;
  • Libro I, Titolo II del Codice Civile “Delle persone giuridiche”, articoli dal 14 al 42;
  • Decreto Legislativo 460/1997 (“Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale”), oggi in parte abrogato dal Codice del Terzo Settore;
  • TUIR articoli 143, 148 (comma 8 in particolare), 149 (anche i 144, 145, 146, 147 non fanno male però…);
  • Comma 7 dell’articolo 4 del D.P.R. n. 633 del 1972;

Esistono poi delle normative specifiche riguardanti le Associazioni di Promozione Sociale e le Organizzazioni di Volontariato (oggi in parte abrogate dal Codice del Terzo Settore):

  • Art. 3, Comma 1 della Legge 383/2000 (“Disciplina delle associazioni di promozione sociale”);
  • Legge 266/1991 (“Legge quadro sul volontariato”).
  • Le Leggi Regionali di riferimento (che varia di Regione in Regione).

Infine, le Associazioni Sportive Dilettantistiche dovranno prestare attenzione all’Art. 90 della Legge 289/2002 (“Disposizioni per l’attività sportiva dilettantistica”). Ma per loro abbiamo scritto un articolo ad hoc che trovi a questo link.

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Come avere lo Statuto perfetto per la tua Associazione no profit

Devi rivolgerti a TeamArtist. Mi spiace essere così brutale ma NESSUNO in Italia ha più esperienza di noi in questo settore ed in questo specifico servizio. Ne facciamo, ad oggi, circa 3 a settimana ed abbiamo una tripla revisione interna. Uno dei nostri consulenti senior redige la prima versione che viene poi passata al vaglio legale e poi a quello notarile ed infine al sottoscritto.

Ad oggi NESSUN nostro Statuto ha avuto difficoltà al vaglio di un controllo fiscale! E quando ne fai 150 all’anno è un risultato molto importante.

Questo vale sia se devi creare una nuova Associazione no profit (per cui ti consiglio il nostro servizio ProCreo) sia se vuoi aggiornare il tuo Statuto). Se invece hai dei dubbi sulla sua “qualità” (e, più in generale, sulla tenuta della tua Associazione), la soluzione migliore sarà sicuramente il nostro servizio di Ispezione Fiscale Simulata dove procederemo all’analisi approfondita dello Statuto indicandoti tutti gli errori e punti deboli.

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Il particolare contenuto nelle Istruzioni del Modello EAS

Pochi leggono le istruzioni delle dichiarazioni fiscali delle Agenzia delle Entrate (come li capisco!). Ma in tema di Statuti di Associazioni no profit non si può fare a meno di leggere le istruzioni del Modello Enti ASsociativi (EAS). Vediamo cosa vi è scritto:

In particolare, va indicato se in essi sono espressamente previsti i requisiti di cui al comma 8 dell’articolo 148 del Tuir e del comma 7 dell’articolo 4 del D.P.R. n. 633 del 1972, barrando le relative caselle:

lett. a): divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge;

lett. b): obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge;

lett. c): disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d’età il diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione;

lett. d): obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie;

lett. e): eleggibilità libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di cui all’articolo 2532, comma 2, del codice civile, sovranità dell’assemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; è ammesso il voto per corrispondenza per le associazioni il cui atto costitutivo, anteriore al 1° gennaio 1997, preveda tale modalità di voto ai sensi dell’articolo 2532, ultimo comma, del codice civile e sempreché le stesse abbiano rilevanza a livello nazionale e siano prive di organizzazione a livello locale;

lett. f): intrasmissibilità della quota o contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa.”

 

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73 risposte a “Lo Statuto della tua Associazione supererebbe un Controllo Fiscale?”

  1. Rispondi
    Salce Valeria

    Buongiorno, insieme ad altre persone vorremmo costituire in Abruzzo un'associazione asd-aps. La nostra attività si basa principalmente sull'organizzazione di giochi di ruolo dal vivo e tutto ciò che ne orbita intorno.
    Vorrei chiedere i tempi e i costi per la vostra assistenza sulla redazione dello statuto.
    Grazie.

    Valeria Salce

    • Rispondi
      TeamArtist

      Buongiorno Valeria. Verrà ricontattata al più presto da un nostro tutor. Grazie.

  2. Rispondi
    catia curzi

    Buongiorno vorrei sapere se per modificare alcune voci dello statuto tipo metodologia di avviso per riunioni dei soci oppure cambio del direttivo, basta allegare il verbale redatto in riunione straordinaria oppure comunicarlo all'agenzia delle entrate?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, dovete redarre una nuova versione dello statuto modificato da registrare nuovamente presso l'Ufficio del Registro dell'Agenzia delle Entrate.

  3. Rispondi
    Domenico Fracassa

    Gentilissimi, ho letto attentamente il vostro ultimo messaggio sugli sport riconosciuti dal Coni e quindi sulle ASD che possono usufruire dei vantaggi concessi dallo stesso.

    Non trovo il Burraco. Le asd che praticano questo "sport" sono molte!
    1. A cosa possono andare in contro se non possono essere più iscritte al Coni?
    2. Basterà un variazione dello statuto per non perdere i benefici fiscali concessi alle asd iscritte al Coni?
    3. Il problema più grosso riguarda i tornei di burraco con i relativi "premi" in denaro; come si può risolvere?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Lo abbiamo scritto nel post: non poter più usufruire del regime dei 7500.
      2. Probabilmente si, ma è troppo presto per dirlo.
      3. A mio parere inserendo tra gli scopi sociali, oltre al Burraco, i giochi di carte in genere ed in particolare il Bridge, l'unico presente nell'elenco (n°61).

  4. Rispondi
    Bruna

    Salve
    Siamo una associazione culturale non riconosciuta registrata Ade costituita nel 2015. Ora dobbiamo apportare un paio di modifiche di piccola entità allo Statuto , che non vanno a variare l’attività dell’associazione o altro di importante dal punto di vista associativo. A parte la convocazione assemblea straordinaria ecc.. sappiamo che dovremo registrare all’ Ade con i relativi costi o possiamo fare a meno visto ch si tratta di piccole modifiche ?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Affinchè le variazioni abbiano validità, lo statuto va registrato nuovamente

  5. Rispondi
    Marco Gottardello

    Abbiamo appena cambiato lo statuto dell'Associazione per renderlo in linea con le richieste dell'ufficio libere forme associative di Bologna. Qual'è la procedura per rendere ufficiale il nuovo statuto? Si deve registrare all'agenzia delle entrate? Ci sono tasse da pagare?

    Si devono registrare anche i nuovi soci?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dovete registrare il nuovo statuto all'Agenzia delle Entrate con il pagamento della tassa

  6. Rispondi
    paolo

    Buongiorno,

    faccio parte di una associazione senza scopo di lucro, in fase di analisi di proposte modificative dello statuto ed in particolare dell’articolo di seguito riportato, sono a richiedere un parere che evidenzi l’opportunità di adottare come regola lo scrutinio segreto e come eccezione, eventualmente quello palese.

    Ciò al fine di garantire la massima libertà ed autonomia dei soci in particolare nelle votazioni relative alle persone e cariche sociali.

    In ogni caso la decisione sul tipo di voto da adottare dovrebbe essere di competenza dell’assemblea.

    “Art. 15 – DIRITTO AL VOTO

    Hanno diritto di essere presenti all’Assemblea dei Soci Effettivi tutti i soci, compresi quelli Sostenitori e quelli Onorari.
    Hanno diritto di intervenire e prendere la parola all’Assemblea dei Soci Effettivi solo i Soci Effettivi del Sodalizio.
    Hanno diritto di voto all’Assemblea dei Soci Effettivi solamente i Soci Effettivi.
    Il libro dei Soci Effettivi sarà aggiornato entro il 10 Settembre di ogni anno e viene tenuto dal Consiglio Direttivo nella persona del Segretario del Consiglio Direttivo.
    Alle votazioni si procede per scrutinio palese o a mezzo di scheda segreta, vale il principio del voto singolo e nessun socio potrà essere rappresentato da altri, salvo diversa disposizione da parte del Consiglio Direttivo, in sede di convocazione dell’Assemblea.”

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non mi preoccupa la modalità di voto quanto la discriminazione sui soci sostenitori. Gli statuti fai-da-te sono sempre una rovina... leggi questo nostro post.

  7. Rispondi
    federico

    Buongiorno,siamo un gruppo di amici che fanno i figuranti in alcune rievocazioni locali, volevamo aprire un'associazione culturale no profit non riconosciuta, vorremmo sapere quali sono le procedure per istituirla, quali enti bisogna interessare e se si devono depositare atto costitutivo e statuto a qualche ente in particolare.
    grazie

  8. Rispondi
    MARIA CATERINA DEMARTIS

    uno statuto è valido se tra i soci fondatori in numero di quattro uno è deceduto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Certamente! Anche se fossero morti tutti.

  9. Rispondi
    Elayyane

    Ciao grazie in anticipo per le risposte
    1.abbiamo cambiato il presidente devo dichiararlo da qualche parte?
    2.dobbiamo aggiornare lo statuto ogni cambiamento che viene fatto?
    3.a chi ci possiamo rivolgere per farci aiutare sulla questione dello statuto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Certamente. Dovete aggiornare il codice fiscale. Potreste essere obbligati a farlo fare per via telematica. Nel caso possiamo farlo noi.
      2. Certamente.
      3. A noi. Leggi questo post.

  10. Rispondi
    Daniele

    Buongiorno,
    sono il presidente di associazione sportiva dilettantistica costituitasi nell'ottobre 2009.
    1) lo statuto non è mai stato registrato (pensavamo non servisse farlo...); è possibile farlo adesso? sanzioni? eventuali problemi?
    2) Potendo fare ora la registrazione ha senso e/o è possibile revisionarlo se necessario?
    Grazie per la disponibilità e professionalità.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Fatelo al più presto! Non averlo registrato vi espone molto in caso di controlli
      2. Noi possiamo revisionarlo e sistemare eventuali errori. Dato che siete in ritardo di 6 anni, consiglio vivamente di verificare che sia a posto. http://www.teamartist.com/consulenza/

  11. Rispondi
    rosa messina

    devo aprire un'associazione culturale con contabilità semplificata, vorrei sapere se è necessario il notaio per avere le agevolazioni fiscali o se si può invece andare all'uficio del registro da soli.
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Capisco che l'Agenzia delle Entrate faccia paura, ma non vi mangiano mica

  12. Rispondi
    Sofocle

    Buongiorno,
    faccio parte da circa 3 anni di una onlus con sede italiana che opera in asia, stiamo stilando un nuovo statuto, sono entrato a farne parte quando il vecchio statuto era già stato redatto e sono diventato segretario. Ora mi chiedono il codice fiscale, cosa non richiesta prima, Le volevo chiedere se è necessario e perchè dato che ero già segretario e dovrei mantenere la carica.
    Ringraziando anticipatamente, porgo distinti saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Quale codice fiscale? Il suo o quello della Onlus? E chi glielo chiede?

  13. Rispondi
    Mario Listello

    L'associazione di cui faccio parte è democratica, laica, aconfessionale, apartitica dove si svolgono diverse attività e non consegue fini di lucro.
    All'associazione è vietato distribuire , anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione.
    1. dovrebbe voler dire che un socio non viene retribuito dall'associazione quando lo stesso partecipa alle attività della stessa - me lo potete confermare?
    2. Domanda: se un socio è titolare di una qualsiasi tipologia di commercio/ditta e l'associazione si serve di questa ditta per raggiungere i suoi scopi (per cui si elargisce un compenso a questa ditta - rispettando naturalmente tutte le direttive fiscali con emissione della fattura - ricevuta - scontrino) si va a scontrarsi con quanto scritto sullo statuto o con altri art. non propriamente recepiti dallo statuto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Il tema è più complesso di così e in realtà quella da lei indicata POTREBBE essere uno dei casi (ma nemmeno il principale: cioè quello di prendere l'avanzo e distribuirlo direttamente ai soci). Legga questo nostro post.
      2. Se viene pagato a prezzi di mercato e non a prezzi stellari, NO.

  14. Rispondi
    Piero

    Devo procedere alla richiesta di codice fiscale per un ASD scuola calcio affiliata FIGC
    Vorrei sapere:
    1)le firme sull'atto costitutivo devono essere autenticate o va bene una scrittura privata?
    2)E'obbligatoria (o opportuna) anche la registrazione?
    3)Quali sono i costi?
    4)essendo trascorsi più di 20 gg. dalla costituzione (agosto 2014)sono previste sanzioni e se si, a quanto ammontano?
    Grazie per l'attenzione.
    Piero

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non servono autenticate
      2. E' obbligatoria
      3. 200 euro + circa 100 di marche da bollo
      4. Non ci sono sanzioni.

  15. Rispondi
    Pasquale Milite

    Buongiorno, abbiamo costituito, circa un anno fa, un associazione "no profit" per la valorizzazione di arti, mestieri e cultura del nostro territorio, in modo da poterci iscrivere alla consulta delle attività Produttive ed Economiche della nostra città.
    Non avendo fatta nessuna operazione in attesa dell'avvio di quest'organo (consulta), l'associazione non è stata ancora registrata.
    Ora stiamo rivedendo l'assetto organizzativo e vorremmo fare tutti i passaggi necessari per renderla operativa al 100%, per questo Vi chiedo se:
    1. siamo ancora in tempo per la richiesta di un codice fiscale
    2. se possiamo avere l'esenzione del bollo per la registrazione non avendo nessun scopo di lucro.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si ma... vi conviene rifondare l'Associazione oggi perchè entro 20 giorni dalla costituzione dovrete registrare Statuto e atto costitutivo.
      2. Dipende dall'interpretazione dell'ufficio dell'AdE cui vi recherete: di norma ciò è possibile solo se vi iscriverete ad un registro pubblico delle Associazioni No Profit (provinciale, regionale o nazionale).

  16. Rispondi
    Davide

    Buongiorno, faccio parte del direttivo di un associazione culturale senza fini di lucro non riconoscita, con codice fiscale. Vorremmo rivedere ed aggiornare lo statuto, leggendo sul vostro sito ho letto che andrà depositato all'agenzia dell'entrate. le domande sono le seguenti:

    1. Se nello statuto attuale non è ben chiaro come modificarlo, qual è la strada da intraprendere?

    2. E' possibile presentare uno statuto nuovo, se votato dai soci o dal direttivo?

    3. So che non è il post adatto, ma il modello EAS è d'obbligo per tutte le associazioni? Anche se sono "dormienti"?

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Convocare una Assemblea Soci straordinaria, inviando la lettera di convocazione con l'odg 30 giorni prima a tutti i soci ed affiggendola in Bacheca. Approvarlo poi a larghissima maggioranza (meglio l'unanimità) avendo cura che ci sia un'alta partecipazione.
      2. A mio parere, no. Legga questo nostro post.
      3. Nel vostro caso, si. Ci possono essere alcune Associazioni esentate.

  17. Rispondi
    Nino

    Dovendo indicare l'attinenza legislativa a cui deve far riferimento un'associazione no-profit già costituita come la nostra, o una di nuova istituzione, tesa ad aggregare soggetti privati mediante iscrizione per perseguire la realizzazione di piccole infrastrutture nautiche e servizi relativi a favore dei propri soci, con risorse provenienti da quote associative ed eventuali contributi pubblici, quale sarebbe la specifica normativa di Legge?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Direi che non esiste nulla di così specifico. Mi limiterei ad una frase di questo tipo: "E' costituita, nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana ed ai sensi del Codice civile, una Associazione..."

  18. Rispondi
    Alessandro

    Buongiorno,
    scrivo per porVi un quesito. Faccio parte del direttivo di una ASD che vorrebbe modificare il suo statuto sociale per aggiungere, oltre all'attività sportiva che già svolge, attività di fitness, functional training, etc, con relativa affiliazione all'EPS riconosciuto dal CONI.
    La domanda è la seguente:
    1) è sufficiente convocare l'assemblea straordinaria dei soci, approvare la modifica, senza modificare la denominazione sociale e la qualità di ASD?
    2) In caso contrario al posto di ASD che denominazione assumere?
    3) Una volta apportata la modifica comunicazione al CONI e alle federazioni, EPS di riferimento?
    In attesa di una vostra risposta, porgo cordiali saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. vedi 1.
      3. Non ho capito la domanda.

  19. Rispondi
    Piergiorgio

    Faccio parte di un’associazione A. S. D e da qualche giorno sono entrato a far parte del direttivo, leggendo il nostro Statuto Sociale manca la parte riguardante il per il percorso da compiersi per la revoca del Presidente, in caso di mal gestione ecc. vi chiedo se e obbligatorio secondo la legge inserirlo nello statuto e quindi modificarlo.
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, non è obbligatorio. Quanti anni durano le cariche sociali però?

      • Rispondi
        Piergiorgio

        Le cariche sociali durano 3 anni, sono previste normative in merito?

        • Rispondi
          TeamArtist

          No, ci si rifà alla durata delle cariche elettive alle cariche pubbliche. Normalmente il max è 4-5 anni.

  20. Rispondi
    francesca

    Salve, sono socio e presidente di una ASD dove promuoviamo prevalentemente attività di ballo e altre attività ludiche.Sono proprietario di un immobile categoria C/1 (locale commerciale) che voglio dare in uso all'associazione gratuitamente per tempo indeterminato.
    In questo caso con verbale di assemblea si è deliberato di prendere in uso questo immobile che potranno utilizzare esclusivamente i soci (senza sostenere alcun costo) . Poiché l'immobile è sprovvisto di energia elettrica, sarà cura dell'associazione a provvederne alla richiesta contrattando direttamente con l'ENEL.
    Domande:
    1) è necessario fare un contratto di comodato gratuito con registrazione? oppure è sufficiente verbalizzare questo accordo intercorso fra il proprietario socio e l'associazione?
    2) quanto costa la registrazione a tempo indeterminato?;
    3) un immobile di categoria commerciale può ospitare un'associazione sportiva dilettantistica?
    Grazie perla risposta che mi risolverà molti dubbi.
    Saluti Francesca

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. 200 euro di tassa di registro più le marche da bollo (circa 80 euro)
      3. Si, ma controllate con l'UT del vostro Comune.
      Se hai la possibilità di leggere sul codice civile, il contratto di comodato è regolamentato a partire dagli articoli 1803 al 1812.

  21. Rispondi
    Saverio

    Vorrei un vostro parere su quanto previsto nello statuto dell'Associazione di cui faccio parte per quanto concerne i soci:
    I Soci

    1 Il numero dei Soci è illimitato.
    2 Possono diventare Soci dell’Associazione, tutti coloro che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e, condividendone gli scopi, intendano impegnarsi per la loro realizzazione mettendo a disposizione gratuitamente parte del proprio tempo libero.
    3 Per essere ammessi a Socio è necessario presentare la domanda al Consiglio Direttivo. E’ compito del Consiglio Direttivo ratificare tale ammissione entro 60 giorni.
    4 Chiunque desideri diventare Socio è tenuto a sottoscrivere il presente statuto ed eventuali regolamenti interni. Gli aspiranti Soci sono tenuti a svolgere un periodo di volontariato attivo presso il canile sito in....., secondo i turni e le mansioni programmate con i membri del Consiglio Direttivo, della durata di 6 mesi continuativi. Essi devono richiedere al Consiglio Direttivo l’apposito modulo “Scheda del Volontario”. Tale periodo è necessario in quanto la gestione degli animali richiede un’adeguata formazione in modo da non costituire pericolo per sé stessi, per gli animali e per terzi. Un’adeguata formazione è necessaria anche per gli aspiranti Soci che saranno impegnati in mansioni parallele e che svolgeranno attività di informazione e divulgazione.
    5 Trascorsi i 6 mesi di prova l’aspirante Socio può richiedere al Consiglio Direttivo l’apposito modulo “Domanda di ammissione a Socio”, compilandolo presso il canile e consegnandolo immediatamente. Il Consiglio Direttivo ha tempo 60 giorni dalla data di compilazione del suddetto modulo per decidere sull’accoglimento o rigetto dell’ammissione dell’aspirante.
    6 Il rigetto della domanda di ammissione a Socio deve essere comunicato per iscritto all’interessato specificandone i motivi. In questo caso l’aspirante Socio, entro 30 giorni, ha la facoltà di presentare ricorso all’Assemblea che prenderà in esame la richiesta nel corso della sua prima riunione.
    7 La carica di Socio diventa effettiva dalla data del versamento attraverso bonifico bancario sul conto corrente dell’Associazione della quota associativa stabilita e deliberata annualmente dall’Assemblea se la somma varia dall’anno precedente. Il Consiglio Direttivo avrà cura dell’annotazione dei nuovi aderenti nel libro dei Soci.
    8 Costituisce pregiudizio all’accettazione quale Socio l’appartenere o l’operare da solo o in associazioni, con enti, federazioni, etc…, che perseguono scopi contrari o incompatibili con le attività e le finalità dell'Associazione, oltre la diffusione, diretta o indiretta, di atti o provvedimenti che possono arrecare discredito all’Associazione.

    Art. 5
    Criteri di esclusione dei Soci
    La qualità di Socio si perde per:

    1 morte;
    2 dimissioni (presentate in qualsiasi momento);
    3 per il mancato pagamento della quota associativa entro la data di scadenza;
    4 per l’instaurarsi di qualsiasi forma di rapporto di lavoro tra lo stesso e l’Associazione;
    5 per esclusione.

    Perdono la qualità di Socio per esclusione coloro che si rendono colpevoli di atti di indisciplina e/o comportamenti scorretti che costituiscono violazione di norme statutarie e/o regolamenti interni, per comportamenti o posizioni tali da danneggiare il buon nome e la credibilità dell’Associazione, oppure che senza adeguata ragione si mettano in condizione di inattività prolungata.
    Il Socio receduto, decaduto o escluso non ha diritto alla restituzione delle quote associative versate.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, questo non è un quesito ma una una consulenza vera e propria. Clicchi qui.

  22. Rispondi
    marco

    Buongiorno, la nostra associazione ha da poco rinnovato il consiglio direttivo, composto da 5 membri.
    Se non espressamente indicato sullo statuto, il tesoriere può essere anche Vice presidente, o ci sono problemi di incompatibilità?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Nessun problema.

  23. Rispondi
    Roberta

    Salve volevo chiedere se anche in sicilia per costituire un'associazione sportiva dilettantistica, quindi senza scopo di lucro, bastase richiedere il codice fiscale all'agenzia delle entrate .Oppure se invece bisogna depositare l'atto costitutivo. e se in entrambi i casi si potesse usufruire di agevolazioni fiscali e non.

    • Rispondi
      TeamArtist

      In TUTTA ITALIA per costituire una Associazione NON BASTA chiedere il codice Fiscale. E' obbligatorio, entro 20 giorni dalla costituzione, registrare statuto+atto costitutivo (dopo aver aperto il codice fiscale). Le agevolazioni fiscali per le ASD sono solo per quelle correttamente costituite (quindi che hanno la registrazione degli atti).

  24. Rispondi
    Fabio82

    Salve,volevo chiedervi ogni quanti anni bisogna rinno are lo statuto e quanto costa farlo??Grazie e complimenti...

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ogni volta che serve... sembra una risposta stupida ma purtroppo è così. Tutto dipende da cosa fa l'Associazione: non è sempre detto infatti che lo Statuto sia allineato alle necessità. Detto questo, ogni statuto ante 2009 difficilmente può essere a norma di legge (e comunque andrebbe quindi modificato). Noi chiediamo 177 euro ivati per la revisione dello Statuto. Serviranno poi 200 euro più le marche da bollo (conti almeno altri 60 euro) per la nuova registrazione.

  25. Rispondi
    Mimmo

    In un convegno riservato alle ASD svoltosi a Torino è stato affrontato il discorso della certificazione acustica degli edifici. E' obbligatorio per l'associazione di cui faccio parte procurarsi tale certificazione riferita alla struttura in comodato d'uso della quale usufruiamo composta da 2 spogliatoi un bagnetto e un piccolo bar oltre a tre campi da tennis? Certo di un Vostra sempre immediata e soddisfacente risposta porgo distinti saluti, Mimmo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve chiederlo all'UT del suo comune.

  26. Rispondi
    Nemo da Roma

    Vorrei chiedere se sapete qual'è la differenza tra una APS ed una ONLUS...grazie

  27. Rispondi
    Lia

    Fino a che non avviene la modifica cosa succede? Può essere contestata l'associazione? Infatti finora non ci eravamo resi conto della questione num.1 e non sapevamo dell'errore nella questione num. 2.
    Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il non rispetto delle regole statutarie viene impugnato dal Fisco, in caso di accertamento, come dimostrazione della non esistenza di un rapporto associativo no profit.

  28. Rispondi
    Lia

    Buonasera,
    vorrei sapere se la pratica per la modifica dello Statuto ha un costo. Se sì, quale?
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      168 euro (fino a Dicembre, poi saranno 200), più una marca da bollo da 16 euro ogni 100 righe.

      • Rispondi
        Lia

        Poichè per compilare lo statuto ci eravamo avvalsi di un modello altrui (modificandolo nelle parti caratterizzanti l'asd), mi sono accorta dopo che:
        1)tra gli organi sociali c'è scritto anche il collegio dei revisori dei conti, cosa che in realtà non ci è necessaria. Si può scrivere un verbale del Consiglio Direttivo (o dell'Assemblea soci?) in cui si specifica questa cosa o serve la modifica dello Statuto?
        2)c'è scritto che "i genitori congiuntamente degli associati minorenni hanno diritto di voto": leggendo il vostro blog ho scoperto invece che i soci minorenni non hanno diritto di voto neanche tramite i genitori. Questa frase potrebbe essere contestata? andrebbe dunque eliminata? Come?
        Grazie ancora e complimenti per l'utilissimo lavoro.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Serve la modifica.
          2. Modificando lo Statuto.

  29. Rispondi
    Daniele

    Gentile staff, sto redigendo lo statuto di una associazione che si chiamerà XXXYYYY che si occuperà di didattica e di eventi culturali. Pur sapendo che non è facile che un manipolo di soci prenda il controllo della cosa alterandone la natura:

    1. vorrei sapere se c’è un modo lecito per non rendere socio ordinario il primo venuto a partecipare a un corso col rischio di trovarmi un forsennato alla successiva assemblea dei soci.

    Ho pensato al fatto che i soci sostenitori non hanno diritto di voto e ho pensato che magari potevo iscrivere le persone ai corsi come soci non votanti, ma leggo dal vostro sito che la cosa non funziona. In alternativa ho anche pensato di poter mettere uno spazio di un anno di prova tra la presentazione della domanda e l’accettazione come socio.

    2. Mi chiedevo che collocazione dare alle quote versate dall’aspirante in quell’anno...

    Poi un’altra domanda: in uno statuto che ho letto ho trovato la voce che l’associazione può eventualmente “allestire, gestire in conto proprio o, dandoli in gestione a terzi, bar e punti di ristoro, in occasione di manifestazioni.” oppure “punti vendita di articoli inerenti le attività praticate”, “effettuare raccolte pubbliche occasionali di fondi”, “esercitare in via meramente marginale e senza scopi di lucro attività di natura commerciale per autofinanziamento, nel qual caso dovrà osservare le normative amministrative e fiscali vigenti”.

    3. Vorrei sapere se queste attività possono essere realizzate da qualunque associazione iscritte all’agenzia delle entrate e quindi anche dalla nostra o se ci sono specifiche che non ho considerato.

    Vi ringrazio per la disponibilità, cordialmente.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Una nota preliminare: ho sempre il terrore degli "Statuti fai da te". Ci sono troppe variabili da conoscere perchè lo Statuto fatto da un non professionista possa essere sia conforme alle norme, sia davvero utile ed utilizzabile. Ciò detto, veniamo alle risposte:

      1. Dipende. Se volete che i soldi che vi pagano queste persone per i corsi non siano tassati, devono per forza essere soci con pari diritti di tutti gli altri.
      Altrimenti aprite una partita iva, questi saranno vostri clienti, e sulle entrate pagherete le relative tasse.
      2. L'aspirante socio NON è un socio. Come tale potrà partecipare ma i suoi soldi dovranno essere tassati perchè appunto sarebbe un normale cliente.
      3. Dipende, appunto, da come si scrive lo Statuto. Tutto ciò che non è escluso dal proprio Statuto, che può rientrare tra i propri fini istituzionali, che verrà fatto osservando TUTTE le norme (non soltanto "amministrative e fiscali" ma anche urbanistiche e sanitarie, quantomeno) è attuabile da una Associazione no profit.

  30. Rispondi
    davide pedrolli

    sono pres di un associazione sportiva (denominazione che non dovrebbe piu esistere):abbiamo rilevato la partita Iva,4 anni fa da un'associazione non piu esistente che operava nel nostro comune:per un tempo di 3 anni se una partita iva non viene utlizzata deve essere estinta e cosi abbiamo fatto noi:al momento siamo un'associazione sportiva(non esiste piu)e siamo senza aprtita iva:cosa c conviene fare?creare una nuova associazione con nuova aprtita iva o modificare lo statuto?grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      In realtà non riesco a capire, oggi, la vostra Associazione cosa voglia fare. Vi volete ancora occupare di Sport? Perchè vi serve una partita iva?

  31. Rispondi
    Danilo

    Siamo già da anni una ASD, ma in seguito ad una riorganizzazione interna (e anche a qualche discussione di troppo...), come già detto in un altro post, stiamo rivedendo il nostro statuto e i regolamenti interni.
    Inevitabilmente, all'interno delle commissione che è stata eletta per rivedere statuto e regolamenti, escono domande e dubbi.
    Approfitto della vostra competenza per porvi alcuni questiti.

    CARICHE SOCIALI
    Il nostro statuto recita: "E’ fatto divieto agli amministratori/consiglieri di ricoprire cariche sociali in altre società e associazioni sportive nell’ambito della medesima disciplina".
    1. Il dubbio: è chiaro che un Consigliere della ASD non può ricoprire cariche sociali in un'altra ASD che segue la stessa disciplina sportiva. Ma, dato che i nostri soci sono poi tesserati alle federazioni/EPS alle quali la nostra ASD è associata: il divieto, si estende anche alle cariche sociali all'interno delle federazioni/EPS?

    DELEGHE
    Per la partecipazione alle assemble (ordinaria e straordinaria), il nostro statuto pone ad ogni socio il limite massimo di poter rappresentare in assemblea 2 deleghe.
    Un socio richiede che venga messo nello statuto che questa regola venga variata per Presidente e Consiglieri in carica, portando il limite a ZERO. Cioè che essi on abbiano la facoltà di rappresentare altri soci per delega.
    La richiesta vorrebbe evitare la possibilità che il consiglio in carica possa "forzare" la sua rielezione...
    2. Mi sembra che questa richiesta sia in contrasto con la regola che tutti i soci debbono avere pari diritti all'interno dell'associazione. Cosa ne dite?

    VERBALI RIUNIONI CONSIGLIO DIRETTIVO:
    3. E' necessaria la firma di tutti i consiglieri presenti alla riunione? Oppure bastano le firme di Presidente e Segretario?

    Grazie in anticipo.

    Danilo

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, il divieto non è esteso per le cariche federali o dell'eps.
      2. Sono d'accordo con lei. Ma, personalmente, sono contrario al voto per delega e sicuramente DUE deleghe sono troppe. Si tollera già a fatica UNA delega.
      3. Solo Presidente e Segretario.

      • Rispondi
        Danilo

        Approfitto dell'occasione per un altro vostro parere sul tema delle deleghe.
        Concordo sull'essere contrari al voto per delega, ma è anche purtroppo vero che senza le deleghe, molte assemblee non raggiungerebbero il numero legaòle...
        Se ammettiamo 1 delega per socio, si può limitare il voto per delega solo ad alcune votazioni?
        Esempio:
        il voto per decisioni riguardanti gli aspetti amministrativi e gestionali è delegabile, cioè per spese, lavori, ecc.
        Mentre non si ammette il voto per delega per l'elezione delle cariche sociali. Cioè votano solo i presenti.
        E' possibile questa interpretazione, ovviamente scritta nello statuto, senza vilare norme o leggi?

        grazie
        Danilo

        • Rispondi
          TeamArtist

          Si.

  32. Rispondi
    Michela

    Buongiorno, devo redigere un atto costitutivo e lo statuto per una Asosciazione APS. Ci sono delle regole per la stampa? Esempio grandezza caratteri, righe per pagina, serve il foglio uso bollo o va bene un normale A4? Come devono essere i margini? Grazie per l'aiuto.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non c'è una norma. Ma lo impagini in corpo 12 e lasci 2 cm di margine da tutti i bordi.

      Il servizio di risposta ai quesiti è GRATUITO ma prenditi questo IMPEGNO con noi:
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  33. Rispondi
    Natascia

    Buongiorno per motivi gestionali ho pensato di variare lo statuto esistente e di formularne uno di nuovo prendendo come spunto il vostro che proponete in rete... è aggiornato con gli articoli che avete sottolineato? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ancora no, stiamo rivedendo man mano tutti i documenti presenti sul sito come modelli. Tenga conto, comunque, che ogni statuto deve contenere anche una parte "propria" della singola Associazione. Deve in qualche modo "raccontare" perchè nasce e cosa si propone di fare. Inoltre, se la sua è una ASD, è bene che si faccia mandare anche le bozze di statuto standard della sua Federazione Sportiva di Riferimento e, se ce l'ha, anche del suo Ente di Promozione Sportiva.

      In ultimo, deve contrallare il suo modello EAS (se l'ha inviato) e controllare di non scrivere cose diverse da quelle che ha dichiarato (a meno che le voglia variare e, in questo caso, dovrebbe ripresentare il modello).

      Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.
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      • Rispondi
        natascia bernardi

        La ringrazio per la tempestiva risposta.
        Innanzi tutto la mia ASD e' affiliata a SEF Italia e il modello EAS lo hanno presentato loro percio' ritengo sia corretto e appropriato allo Statuto che ho presentato al momento della prima affiliazione.Ritengo percio' che le bozze di cui lei parla io le debba chiedere a loro.Provvedero' a richiedere quanto prima il tutto e poi successivamente a variare lo Statuto mantenendo valida la parte descrittiva della nostra attivita' lavorativa.
        LA ringrazio NAtascia

  34. Rispondi
    natascia bernardi

    Buongiorno ho letto il vostro articolo riguardante lo statuto mi chiedevo quali sono le procedure per inserire le nuove leggi e i nuovi articoli? Dobbiamo andare dal commercialista? Se volessi sostituire lo statuto esistente quali sono le procedure da seguire? Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      In realtà dovrebbe già essere indicato nel vostro attuale statuto la procedura per modificarlo. In caso non lo fosse potete comunque preparare una bozza e portarla in assemblea soci per farlo votare. Nel momento in cui è approvato dovete ri-depositarlo presso tutti gli enti in cui lo avete fatto nel tempo (ad es: Agenzia delle Entrate, Associazioni nazionali presso cui siete affiliati, Enti pubblici da cui ricevete fondi o di cui utilizzate strutture, etc etc). Non è indispensabile un commercialista quanto, magari, la consulenza di un buon fiscalista associativo per controllare che sia tutto a posto.

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