Attendi...

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe

Per il nuovo GDPR Regolamento UE 2016/679 questa è una newsletter commerciale. Scopri di più.

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe
Rimani sempre aggiornato, Diventa Fan di TeamArtist su Facebook!

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe

Per il nuovo GDPR Regolamento UE 2016/679 questa è una newsletter commerciale. Scopri di più.

01 Dicembre 2015

Il figlio o il coniuge che percepisce redditi dilettantistici… rimane a carico?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Gestione dell'associazione
Il figlio o il coniuge che percepisce redditi dilettantistici… rimane a carico?

Abbiamo notato ultimamente una fioritura di dubbi sul tema di figli e coniugi che percepiscono redditi sportivi e sul come ci si deve comportare in queste situazioni nel momento della compilazione della dichiarazione dei redditi. Dubbi che spesso assomigliano a questo:

“Mio figlio nel 2013 ha ricevuto 11mila euro di compensi per attività sportive dilettantistiche. Posso comunque considerarlo a carico?”

Ora come ci si deve comportare?

Le detrazioni di imposta per figli a carico spettano a condizione che questi ultimi possiedano un reddito complessivo annuo non superiore a 2.841,51 euro, al lordo degli oneri deducibili (articolo 12, comma 2, del Tuir).

E’ importante considerare però che: le indennità di trasferta, i rimborsi forfettari di spesa, i premi e i compensi erogati nell’esercizio diretto dell’attività sportiva dilettantistica da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche riconosciuto dal Coni o dagli enti di promozione sportiva sono considerati redditi diversi (articolo 67, comma 1, lettera m, del Tuir).

Ora, riguardo allo sportivo dilettante, non esiste una norma specifica che stabilisca i contenuti e le modalità delle attività cosiddette “dilettantistiche”. Di conseguenza, quando nello sport si parla di dilettantismo, si vuole intendere quel tipo di esercizio fisico per il quale la Federazione di appartenenza non ne abbia formalmente previsto una modalità di possibile esercizio professionistico all’interno del proprio statuto. La tassazione agevolata è dunque applicabile ai compensi erogati alle seguenti figure:

  • atleti, allenatori, arbitri e giudici di gara dilettanti;

  • istruttori;

  • massaggiatori;

  • dirigenti che svolgono funzioni non retribuite in base a norme organizzative interne ma indispensabili alla realizzazione della manifestazione sportiva dilettantistica;

  • soggetti che intrattengono in favore di società ed associazioni sportive dilettantistiche rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo/gestionale di natura non professionale (ad esempio personale di segreteria; istruttori sportivi; dirigenti sportivi che prestano la loro opera in favore dell’associazione; addetti agli impianti quali custodi, giardinieri etc.).

Occorre adesso vedere nel dettaglio come funziona il meccanismo della tassazione agevolata sui compensi “dilettantistici”. Esiste anzitutto una prima soglia di reddito che se non oltrepassata garantisce l’esenzione da qualunque imposta. Parliamo in questo caso dei compensi annui (cioè percepiti nell’anno d’imposta dal 1° gennaio al 31 dicembre) pari o inferiori a 7.500 euro.

Tali somme sono esenti da imposta, cioè non concorrono a formare il reddito imponibile Irpef del percettore fino al limite annuo di 7.500 euro; sui successivi 20.658,28 euro viene operata una ritenuta a titolo di imposta, con aliquota del 23%, mentre sulle somme eccedenti l’importo complessivo di 28.158,28 euro viene operata una ritenuta a titolo d’acconto, sempre con aliquota del 23 per cento.

Poiché ai fini della detrazione per familiari a carico non rilevano i redditi esenti da Irpef né quelli assoggettati a ritenuta a titolo di imposta, i compensi corrisposti da associazioni sportive dilettantistiche fino a 28.158,28 euro non rientrano nel calcolo del reddito complessivo.

Chi percepisce compensi per attività sportiva fino a 28.158,28 euro, può essere lo stesso fiscalmente a carico. A questo reddito si possono aggiungere i 2840 euro di redditi di altro tipo. In altre parole i redditi percepiti da sportivi dilettanti fino a 28.158,28 sono un non reddito.

Vi è infine un terzo livello di tassazione che sfocia direttamente nelle imposte ordinarie e scatta nel momento in cui i compensi erogati scavallano il limite di 28.158,28 euro. In questo caso, ferma restando comunque l’esenzione fino a 7.500 euro, non solo verrà applicata la ritenuta d’imposta del 23% sui 20.658,28 euro che “intercorrono” fra la due soglie di 7.500 e 28.158,28 euro, ma verrà anche applicata una seconda ritenuta, sempre del 23%, questa volta a titolo di acconto, sulla quota eccedente i 28.158,28 euro. Volendo allora fare l’esempio di un atleta che abbia percepito un compenso di 30mila euro, da questi 30mila verranno anzitutto trattenuti a titolo di imposta 4.751 euro, equivalenti al 23% della differenza fra 7.500 e 28.158,28 euro, e in più, a titolo di acconto, verranno trattenuti altri 423 euro, equivalenti al 23% dei 1.841 euro che eccedono la soglia di 28.158,28 euro. Tali regole vanno poi a incidere anche sull’adempimento della dichiarazione dei redditi.

Speriamo così di aver trovato risposta ai tuoi dubbi e di aver contribuito a far un po di luce sul rapporto che esiste tra attività sportiva dilettantistica retribuita e dichiarazione fiscale. In caso in cui aveste ancora dubbi non esitate ad approfittare della possibilità di porre quesiti gratuiti su questo blog (nel caso in cui i vostri dubbi richiedano una risposta veloce e diretta) oppure se la situazione che vi preoccupa è più complessa prenotate la professionalità di un nostro esperto cliccando su questo link.

Scrivi la tua domanda GRATUITA qui

*: campi obbligatori

57 risposte a “Il figlio o il coniuge che percepisce redditi dilettantistici… rimane a carico?”

  1. Rispondi
    sanDe

    Bravi!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Grazie!

  2. Rispondi
    sante rotondi

    siete fortissimi!

    • Rispondi
      TeamArtist

      grazie Sante!

  3. Rispondi
    sante rotondi

    veramente bravi!

  4. Rispondi
    sante rotondi

    bellissimo articolo, complimenti!

    • Rispondi
      TeamArtist

      grazie!

  5. Rispondi
    pizzuto vincenzo

    mia figlia marianna ,nell'anno 2016 ha percepitp redditi da aasociazione sportiva dilettantistica esente da irpef di €7500 . vorrei sapere se posso sapere se rimane fiscalmente a carico mio e di mia moglie . inoltre per cortesia vorrei conoscere la norma che lo prevede . grazie e distinti saluti vincenzo pizzuto cell.3385401745

    • Rispondi
      TeamArtist

      se leggessi l'articolo troveresti risposta ai tuoi dubbi, compresi i riferimenti di legge

  6. Rispondi
    arturo

    Buongiorno. Percepiro' dal gennaio 2017 come Presidente di una A.S.D. redditi di euro 2800 annui come compenso attività amministrative e gestionali (possibilità prevista dalla guida Ag.Entrate Piemonte).
    Svolgo attività di docente precario presso la scuola secondaria durante risultando disoccupato nei mesi estivi. Potrebbe tale compenso influire e causare la revoca dell'assegno di disoccupazione che percepisco nei mesi di luglio e agosto?
    Grazie saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se riceverà tale compenso nel regime dei 7500, assolutamente no.

  7. Rispondi
    fernando

    siamo una ASD in 398... abbiamo diverse categorie del Settore Giovanile e Scolastico e di conseguenza degli istruttori/tecnici e una segretaria per le ricevute e organizzazione.
    questi ragazzi che svolgono i su detti incarichi hanno 24, 31, 37... anni ma sono tutti a carico dei genitori. i loro compensi vanno dai 200 ai 250 euro al mese per gli otto/nove (settembre/maggio) mesi di durata della scuola calcio. per una maggiore sicurezza delle nostre azioni chiediamo:

    1. sono persone che posso ricevere compensi?

    grazie di tuttooooo............

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Possono percepirli

  8. Rispondi
    Luigi

    Buonasera,
    A. Mi risulta che redditi derivanti da attività sportiva dilettantistica seppur inferiori ad Euro 7500,00 annui e quindi considerati "non reddito" devono comunque essere indicati ai fini del calcolo dell'ammontare dell'assegno familiare. Ciò significa che essi concorrono alla formazione quel reddito complessivo del nucleo sulla base della quale viene calcolato l'importo dell'assegno erogabile. 1. Ma ciò significa anche che essi concorrono a determinare il diritto stesso all'assegno famigliare?
    Sappiamo la condizione affinché si abbia diritto all'assegno è che i redditi complessivi siano per il 70% derivanti da lavoro dipendente.
    2. I redditi derivanti da attività sportiva inferiori ad euro 7500 annui vanno computati ai fini della verifica di del diritto all'assegno?
    3. Facendo un esempio pratico per dare maggior chiarezza alla domanda: Un nucleo familiare in cui ci sia un reddito da lavoro dipendente pari a 5000 euro ed un reddito da attività sportiva pari ad euro 6000 consente il diritto all'assegno familiare?
    4. E corretto ritenere che essi siano ininfluenti ai fini del diritto all'assegno in quanto "non reddito" ma debbano essere indicati ai soli fini della determinazione dell'ammontare dell'assegno erogabile?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Da dove ti "risulta"?
      1. A mio parere, no
      2. Idem
      3. A mio parere, si
      4. Idem

  9. Rispondi
    Massimo

    Salve,
    Io sono un lavoratore dipendente di una ditta privata ,percepisco regolarmente uno stipendio mensile ed ho mia moglie a carico. Se entrambe dovessimo decidere di collaborare ad una asd percependo dei compensi vorrei sapere come comportarmi. Per capirlo vi faccio degli esempi:
    1 se entrambi percepiamo oltre al mio stipendio da impiegato compensi per asd che singolarmente non superano i 7500€ (es: io 7000€ e mia moglie 6000€) è corretto non indicare nulla nel rigo D4?
    2 se solo mia moglie supera i 7500€ devo indicarla nel rigo D4? Per intero ? Senza sommare il mio compenso?
    3 de entrambe superiamo i 7500€ devo indicare la somma dei compensi? (Es: io 10.000€ lei 10.000€ devo indicare 20.000 nel rigo D4?)
    4 in tutti questi casi finché mia moglie non supera i 28.000 posso tenerla a carico?

    Grazie in anticipo per le risposte cordiali saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. No
      3. No
      4. Si (l'ho scritto nel post)

  10. Rispondi
    Susanna

    Mio figlio nel settembre 2015 ha avuto un contratto con una società di pallacanestro di euro 7500 in più ha avuto due cud per attività di istruttore in palestre di circa 1900. Il compenso della società non è tutto nell'anno 2015 ma anche nel 2016. Penso che nel 2015 abbia preso circa 2000 euro.
    1. Ma nell'anno 2015 e' sempre a carico mio?
    2. Nel 2016 avrà un video di circa 1800 e naturalmente la differenza della società di pallacanestro. È a carico mio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se ho capito i conti direi di si.
      2. Non capisco la domanda.

  11. Rispondi
    anna maria cara

    mia figlia ha un reddito con C.U. di 3600 euro per collaborazione con una società di attività dilettantistiche. Ha inoltre un reddito immobiliare per successione di euro 1900 e per questo è stato fatto l'Unico. Vorrei sapere se la posso mettere a carico
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      A mio parere si, ma questa non è la nostra specializzazione.

  12. Rispondi
    amedeo

    Sono il Presidente di una asd con solo C.F. Vorrei corrispondere un compenso alla nostra unica istruttrice (mia moglie). Come fare per essere in regola ? GRAZIE

    • Rispondi
      TeamArtist

      Potreste usare il regime dei 7.500€ in quanto ASD.
      La persona in questione li può percepire? Legga questo nostro post

  13. Rispondi
    Federico

    GLI IMPORTI PERCEPITI FINO A D EURO 7.500 DA UNA ASD REGOLARMENTE ISCRITTA NEL REGISTRO DEL CONI ... DEVONO ESSERE SOMMATI AI REDDITI NELLA DOMANDA PER GLI ASSEGNI FAMIGLIARI E PER LE AGEVOLAZIONI ISEE.
    GRAZIE E SALUTI
    FEDERICO

    • Rispondi
      TeamArtist

      A mio parere, no. Ma a volte per l'Isee dipende dallo specifico regolamento di riferimento.

  14. Rispondi
    Pietro

    Il coniuge con un reddito di lavoro autonomo negativo. In perdita, può essere considerato a carico fiscalmente, pur avendo un reddito di lavoro dipendente di 8000 euro?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non ho capito la domanda. Prova a riformularla.

  15. Rispondi
    Gianluca Migliaccio

    Percepisco annualmente un riborso spese per attività sportiva dilettantistica inferiore a 7500 euro. Volevo sapere se tale importo va dichiarato da mia moglie dipendente ai fini degli assegni famiglari. Grazie Saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A mio parere, no.

  16. Rispondi
    Giorgio

    Cercando in rete informazioni a riguardo dei redditi per il calcolo degli ANF, ho trovato una cosa "curiosa". Andate a vedere la seguente pagina web: https://www.mycaf.it/it/novita-sul-fisco/fisco-di-favore-sui-compensi-sportivi-dei-dilettanti_1676_news/

    Troverete sicuramente la lettura molto interessante.
    Ciao

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ciao, cosa ti ha particolarmente colpito che non hai trovato sul nostro Blog?

  17. Rispondi
    marina del prete

    buongiorno,sono 5 anni che mio figlio ha un reddito per associazioni dilettantistiche inferiore a 7500.00 euro e ho potuto averlo a carico, nel 2015 queste associazioni gli hanno fatto un contratto di collaborazione coordinata e continuativa e gli hanno dato il cud che insieme non superano i 7500.00 euro.
    Il caf ha ritenuto opportuno non metterlo a carico mio perché supera le 2840.51 euro, ma se mio figlio ha avuto solo come reddito quello da attività dilettantistica perché non posso averlo a carico.
    grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Secondo noi sbagliano

  18. Rispondi
    Irene

    In collegamento all'articolo di cui sopra avrei una domanda da fare riguardo alla mia situazione: io ho lavorato come istruttrice con compensi sportivi durante gli anni di studio all'università, risultando quindi figlia a carico. Finita l'università mi sono sposata continuando la medesima attività, ma incrementando le ore di attività in palestra e quindi raggiungendo un compenso annuo di circa 10.000 € l'anno. Le mie domande sono le seguenti:
    - posso essere considerata moglie a carico e quindi continuare a ricevere compenso sportivo?
    - É necessario che io apra una partita iva o comunque provveda a modificare la mia posizione lavorativa in quanto l'attività di istruttrice è di fatto l'unica attività lavorativa che svolgo al momento?
    Grazie
    Irene

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No
      2. Meglio di si

  19. Rispondi
    Tommaso

    L'allenatore in seconda di una squadra di serie C (Arezzo Calcio), po i esonerato, ha percepito un reddito di poco superiore ai 15.000,00 euro.
    Dalla CU 2016 rilevo che si tratta di lavoro dipendente.
    Non rilevo tra l'altro le detrazioni per familiari a carico (moglie 2 figli minori) che credo gli spettino.
    Inoltre, il consulente di lavoro della Società sostiene che gli assegni per il nucleo familiari non spettano in quanto lavoratore dello spettacolo.
    Io ritengo, invece, che gli spettino in quanto lavoratore dipendente.
    Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Qual'è la sua domanda?

  20. Rispondi
    Aldo

    Leggendo l'articolo mi è chiaro perfettamente il discorso dell'esenzione da qualunque imposta per i redditi pari od inferiori alla soglia dei 7.500,00 euro che quindi non vanno dichiarati nel Mod 730.
    Ma mi chiedevo, per quanto riguarda il discorso della compilazione del Modello ISEE, se questi redditi sono da considerare o sono comunque esenti come per la dichiarazione dei redditi?
    Grazie e cordialità
    Aldo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dallo specifico regolamento ISEE che dovete applicare. In alcuni va considerato, in altri no.

  21. Rispondi
    Michele Catuogno

    Per utilizzare il regime di tassazione agevolata previsto per le asd senza scopo di lucro è necessario che gli istruttori siano anche contemporaneamente soci (associati)?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non necessariamente

  22. Rispondi
    Katiuscia

    Io ho il mio compagno che ha un reddito per associazione dilettantistica per euro 7500 quindi posso prenderlo in carico e non avrò nessun controllo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si

  23. Rispondi
    Federica

    Questo mi fa capire quanto è importante avere dei commercialisti esperti!
    1. La mia commercialista mi ha fatto togliere a carico di mio padre anche se prendevo al di sotto dei 7,500€ ed ora mi ritrovo anche con un contratto di collaborazione sportiva non adeguato alla mia posizione giusto?
    Perché non essendo più a carico, non facendo altro lavoro e non essendo più iscritta al università questo risulterebbe come il mio lavoro principale ... Anche se mio padre continua a mantenermi...
    2. Quindi posso farmi rimettere a carico di mio padre?
    3. lui non gli arriveranno multe o cose del genere xchè io ho ricevuto un compenso sportivo di 10.000€ ad esempio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non lo so. Può essere... per poterlo dire con sicurezza bisognerebbe conoscere tutti i dettagli.
      2.3. Dipende. Vedi sopra.
      Uno degli aspetti fondamentali da sapere è questo: lei dove e con chi vive?

  24. Rispondi
    Leonardo

    I redditi derivanti da prestazione sportiva dilettantistica vanno computati nel calcolo del reddito familiare per ottenere gli assegni familiari?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Di norma, no.

  25. Rispondi
    massimo

    Salve, tutti parlano quasi sempre dell'aspetto fiscale dei compensi ma , quasi mai, dell'aspetto previdenziale: INPS ENPALS. Le quali, mi risulta, non considerano il tetto dei 7500 euro ma di 4500 euro come limite del dilettantismo, per cui dai 4500 euro si devono pagare i contributi previdenziali. Tutto ciò le risulta?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si mi risulta. Ma è una interpretazione ASSOLUTAMENTE CONTESTABILE poichè totalmente arbitraria. Per farle un esempio, INPS stessa nell'elencare le categorie di lavoratori soggetti agli obblighi contributivi ex ENPALS parla dei professionisti e NON dei dilettanti. Tant'è che questa interpretazione l'ho vista applicare ben poche volte (e solo quando vi era la convinzione che la persona retribuita non fosse un dilettante ma un professionista "mascherato".

  26. Rispondi
    GIACOMO

    Una domanda in merito ai soggetti che intrattengono in favore di società ed associazioni sportive dilettantistiche rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo/gestionale di natura non professionale.
    come avete riportato rientrano nella categoria anche i dirigenti sportivi quali custodi, magazzinieri, giardinieri....., ma esiste un articolo, sentenza del legislatore, chiarimento dell'agenzia delle entrate o altro che chiarisca questi soggetti o è solo una vostra interpretazione.
    grazie per la cortese risposta.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si tratta di un elenco redatto dalla nostra esperienza nell'esame di ciò che il Tribunale del Lavoro, l'Inps e il Fisco tollerano e riconoscono all'interno di quella tipologia, a seguito di attività ispettive e di controllo.

  27. Rispondi
    FRANCESCA

    Ho appena letto il post relativo ai redditi percepiti da figli o familiari a carico in genere, trovandolo molto interessante, come del resto tutti i Vs. post, sempre molto esaustivi.
    Leggendo l'articolo, mi è sorta spontanea una domanda relativa ad un'esperienza personale di una mia conoscente.
    La stessa è titolare di redditi di lavoro dipendente in quanto svolge la professione di insegnante. Parallelamente ha sempre collaborato con una SSD come collaboratrice amministrativo-gestionale.
    Le domande sono di 2 tipi:
    1- le due attività sono compatibili?
    2- La norma prevedeva infatti che i dipendenti pubblici non potessero percepire compensi di tale natura. La cosa può ritenersi superata, visto che svariati docenti (in particolare di Ed. Fisica) svolgono tali tipi di attività?
    3- inoltre, in sede di presentazione di UNICO 2015, il reddito complessivo di lavoro dipendente della contribuente in questione non superava la soglia stabilita per la corresponsione dei ben noti "€ 80,00 di Renzi", che aveva regolarmente percepito durante l'anno 2014. Tuttavia, aggiungendo nella sezione Redditi Diversi € 7500,00 quali compensi per collaborazione amministrativo-gestionale, ha superato le predetta somma, trovandosi a restituire interamente i bonus percepiti. Pertanto, tale tipologia è un "non reddito" ai fini soltanto della tassazione e nel caso da Voi rappresentato?
    4- E ai fini del "Bonus Renzi", invece, costituisce reddito a tutti gli effetti?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. La norma è più complessa di così. Dice che il dipendente pubblico deve essere autorizzato preventivamente dall'ente per cui lavora. Quindi non potrà essere retribuito ma ricevere le indennità e i rimborsi previsti nel regime dei 7500...
      3.4. A quanto pare, si. E' un caso che non avevamo mai analizzato.

  28. Rispondi
    GIOVANNI L.

    Salve,
    volevo porVi un quesito. In che modo un istruttore che che ha contratti sportivi presso le associazioni dilettantistiche può formarsi una posizione pensionistica con i compensi sportivi? Può essere retribuito con busta paga normale?
    Grazie
    Cordiali saluti
    Giovanni L.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se è retribuito nel regime dei 7500€, non matura contributi per la pensione.
      Può però ovviamente essere assunto con busta paga normale

  29. Rispondi
    Gianfranco vicari

    Da quando ha valore legalmente un associazione costituita ...da quando richiede il codice fiscale dell associazione o da quando paga le imposte dovute con relativi bolli per depositare lo statuto della stessa ???aspetto con ansia vostra risposta grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Da quando richiede il CF