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27 Novembre 2015

Certificati medici per attività sportiva: il CONI proprio non vuole decidersi

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Gestione dell'associazione
Certificati medici per attività sportiva: il CONI proprio non vuole decidersi

Brutte notizie per tutte le Associazioni e le Federazioni che attendevano chiarimenti dal CONI riguardo quali attività sportive necessitassero di quali certificati medici; si dovrà infatti attendere ancora un po’ la decisione del CONI.

Il Ministero della Salute ha diffuso un’integrazione alla propria nota del giugno scorso in cui aveva indicato come termine il 31 ottobre 2015. Di fatto il CONI avrà invece più tempo per dare indicazioni per distinguere le attività sportive non agonistiche da quelle ludico-motorie per cui non è obbligatoria la certificazione medica. Ciò è stato pensato perché percepita la necessità di chiarezza dato il sottile confine che separa le attività sportive: l’idea è limitare una volta per tutte l’obbligo di certificazione medica obbligatoria ai “tesserati che svolgono attività sportive regolamentate”, agonistiche e non agonistiche, dalle attività ludico sportive amatoriali (esenti dall’obbligo del certificato medico).

E invece… è datata 28 Ottobre una nota del CONI in cui si spiega che l’Istituzione si riserva tempo sino al 31 maggio 2016 per fornire a FSN, DSA ed EPS le indicazioni per operare le necessarie distinzioni tra le diverse tipologie di tesseramento ai fini della sussistenza, o meno, dell’obbligo di certificazione sanitaria.

Chissà che adesso non arrivi la stessa proroga anche per l’obbligo di dotarsi di defibrillatori…non ci sarebbe certo da stupirsi!

In attesa, massima cautela. Con la Salute non si scherza.

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20 risposte a “Certificati medici per attività sportiva: il CONI proprio non vuole decidersi”

  1. Rispondi
    CARLO CHIONCHIO

    Salve...
    Vorrei sapere se:
    1. è obbligatoria la compilazione del modulo di iscrizione ad una ASD. ogni anno per un socio già regolarmente iscritto l'anno precedente, che intende rinnovare l'iscrizione.
    2. Oppure è sufficiente annotare l'avvenuto pagamento della quota associativa (con rilascio ricevuta) di iscrizione a socio ordinario e magari annotarlo sul libro soci???

  2. Rispondi
    luigi pignatelli

    MA UN TORNEO CALCETTO TRA AMICI...COMUNQUE CON OGNI SINGOLO PARTECIPANTE TESSERATO AICS..NECESSITA OBBLIGO DEL CERTIFICATO MEDICO?
    GRAZIE

    • Rispondi
      TeamArtist

      A mio parere si. Ma ti consiglio di chiederlo per iscritto al tuo Ente con richiesta di risposta scritta.

  3. Rispondi
    Vittorio Serenelli

    E' previsto che il CONI distingua solo tra attività agonistica e ludico motoria o anche tra attività agonistica e attività non agonistica?
    Il codice civile definisce agonistica la sola gara. Ma un circuito di allenamento pesante in preparazione ad una gara continua a rimanere attività non agonistica nonostante l'impegno cardio-respiratorio possa essere superiore alla gara stessa. C'è poi da definire bene cos'è "gara". La partitella fine allenamento? Il torneo del condominio? L'amichevole? Le manifestazioni delle fasce d'età pre-agonistiche?

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' compito di ogni singola FSN (e non del Coni) stabilire quanto un atleta è agonista e quando no.

  4. Rispondi
    Marco Campano

    Gentili Consulenti, un minore (genitori detenuti) affidato a comunità (coop sociale) è iscritto a corso sportivo di nostra asd.
    Per certificare l'incasso della quota annuale per attività sportiva, quale documento siamo tenuti ad emettere affinché il costo risulti deducibile/detraibile per la comunità che lo accoglie?
    Grazie per risposta.

  5. Rispondi
    Egidio.

    Ma come è possibile usare un defibrillatore se non hai competenza infiermeristica e/o qualifica cardiologica a seconda della patologia che può presentare un paziente/associato amatore o pre-agonista della tua ASD, che improvvisamente accusa un malore di arresto cardiaco o un forte malore da stroke ?????
    E' un rischio defibrillare non sapendo che tipo di disfunzione cardiaca presentava in quanto l'infartato quando arriviamo per soccorrerlo è privo di sensi e non sappiamo neanche se ha un PACEMACHER, (segna-ritmo) inserito.
    Siamo presenti a tempi strettissimi, questioni di secondi.....
    E poi come si spiega che ai corsi di aggiornamento e formazione dei tecnici, tenuti da medici Federali, ci viene raccomandato di chiamare subito il 118, (ambulanza più vicina),ma non effettuare manovre che potrebbero incrementare il danno in corso.
    Sarebbe più preventivo l'obbligo di primo controllo ECG per tutti gli atleti/e già dalle prime fascie di età 4-5-6/8, 8-12.... anni....
    Saluti sportivi Egidio.

  6. Rispondi
    Elena

    Ma per un'associazione dedita allo yoga e alle discipline affini, Thai chi, pilates ecc., ci vorrà il defibrillatore? Oltre al fatto di fare solo attività "dolci", questa ASD, conta, ad oggi, non più di 20 tesserati. Ha senso chiedere defibrillatori e certificati ad uso sportivo?

    Grazie
    Elena

    • Rispondi
      TeamArtist

      Abbiamo chiesto informazioni più dettagliate al CONI in merito, ma non abbiamo ancora avuto risposta

  7. Rispondi
    flavio

    volevo chiedere se per le associazioni che non hanno una propria sede devono ugualmente dotarsi di defibrillatore ed in ogni caso di chi deve essere il personale in grado di usarlo?

  8. Rispondi
    martellos sabrina

    Buonasera volevo avere informazioni riguardo la normativa sulla dichiarazione antipedofilia.

    noi a tutt'oggi facciamo firmare ai tecnici autocertificazione con allegato documento d'identità.

    ci chiediamo se questa procedura sia corretta.

    ringrazio e saluto

    sabrina martellos - asd insport

  9. Rispondi
    vera premoli

    per i defribillatori , il coni si adeguerà alla scelta della regione Toscana(rinvio al 1.7.16) che è peggiorativa di quella attuale , è un manicomio

  10. Rispondi
    noemi

    buonasera,
    la mia domanda è questa: sono un'associazione sportiva dilettantistica affiliata con il CONI, in attesa che quest'ultimo prenda una decisione in merito l obbligatorietà dei certificati medici, noi come ci comportimao? è meglio chiederlo al socio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dal tipo di attività che fate, ma suggerisco di si

  11. Rispondi
    Felice Tortorici

    A.S.D. CON ATTIVITA' KITE, IL PRESIDENTE DEL C.D. E' UNGHERESE GLI ALTRI COMPONENTI SONO ITALIANI. I NUOVI SOCI SONO PREVALENTEMENTE STRANIERI DI CUI E' DIFFICILE PROCURANSI I DOCUMENTI E I DATI DA INSERIRE NEL LIBRO DEI SOCI. UN CONSIGLIO PER REGOLARIZZARE.
    N.B.
    I PREDETTI NUOVI SOCI, PREVALENTEMENTE "UTILIZZANO" LA A.S.D. NEL PERIODO ESTIVO O DURANTE LE LORO FERIE.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il presidente ha un valido CF italiano?