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06 Agosto 2014

Presentata la legge delega per le Associazioni: scaricatela!

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Presentata la legge delega per le Associazioni: scaricatela!

Vi ricordate il nostro post di Luglio in cui spiegavamo che il Governo stava lavorando per rivoluzionare il Mondo del No Profit? Bene, stamattina, il Ministro Giuliano Poletti ed il Sottosegretario Luigi Bobba hanno spiegato i contenuti del disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore «Questo tema è per noi costitutivo dell’idea stessa di società e di economia». Gli obbiettivi, spiega Bobba, sono quelli di semplificare e riordinare la materia.

>>> SCARICATE QUI IL TESTO ORIGINALE DELLA LEGGE <<<

QUESTI i 4 CAPISALDI:

  1. Snellire tempi e procedure per ottenere la personalità giuridica
  2. Organizzare un unico registro degli enti no profit (oggi ce ne sono oltre 300)
  3. Rivedere la normativa fiscale (anche se qui, ammette, ci vorrà più tempo
  4. Riformare l’istituto del 5 per mille, semplificandone e accelerandone le procedure di erogazione, con al contempo però l’introduzione di più stringenti regole in materia di trasparenza e rendicontazione

Quanto alla consultazione popolare, per la cronaca hanno risposto 1016 soggetti, di cui il 14,8% non pertinenti. Tra le risposte valide il 37,4% arriva dalle organizzazioni non profit, il 38,5 per cento dai cittadini, il 7,2 per cento dal mondo delle imprese, dei sindacati e degli ordini professionali e il 2,3 per cento da amministrazioni pubbliche e università. Tra le istanze più gettonate in 315 ritengono necessario lavorare alle fondamenta giuridiche, 274 al servizio civile, 242 al sostegno economico del settore, in 187 per cento all’impresa sociale, in 186 alla sussidiarietà. Grazie a Marco Piazza di Vita.it per le anticipazioni. Grazie a Francesca Bonomo per la foto a corredo di questo post.

 ORA PARTE L’ITER PARLAMENTARE: speriamo sia breve! Noi cercheremo di tenervi informati passo-passo.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

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26 risposte a “Presentata la legge delega per le Associazioni: scaricatela!”

  1. Rispondi
    Domenico

    Io, nel frattempo ho costruito con una S.a.s. un centro sportivo,la SAS e formata dal sottoscritto e da un altro socio accomandatario posso fare parte nello stesso tempo della SAS e della asd, che a breve verrà a fare scuola calcio sulla nostra struttura,

    • Rispondi
      TeamArtist

      Nulla lo vieta che io sappia.

  2. Rispondi
    domenico

    1. Volevo sapere se dopo essere stato presidente dell'asd per 4 anni come da statuto, ed avendo partita iva attiva a nome del sottoscritto, con l'elezione del nuovo presidente ho lasciato la stessa partita iva (adesso sono un semplice socio), ho fatto bene a lasciare la partita iva a mio nome?
    2. Oppure la dovevo intestare al nuovo presidente?
    3. Se si cosa possiamo fare per risolvere il tutto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, avete fatto male. L'anagrafica fiscale dell'Associazione deve sempre essere corretta ed aggiornata. Per lo Stato il Presidente è ancora lei.
      2. Esatto
      3. Legga questo nostro post.

  3. Rispondi
    oscar

    Buongiorno, vorrei sapere quante proroghe (semestrali) possono essere concesse da un comune ai gestori (a.s.d.) di un tennis comunale, dal momento della scadenza del mandato di gestione.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ottima domanda. Mi par di ricordare massimo due... Perchè non li chiede al Comune e mi sa dire?

  4. Rispondi
    circolo experia

    abbiamo convertito il circolo in sala espositiva per mostre, concerti, mercatini hobbistici, dibattiti sociali;
    1. considerando l'area privata e l'utilizzo di essa da parte solo dei ns tesserati ci chiediamo se il pubblico può entrare liberamente in occasioni tipo mercatini.
    2. come dobbiamo regolarci? esempio pratico un ns socio espone dei suoi quadri , il pubblico può entrare ed ammirarli liberamente?
    3. siamo soggetti ad autorizzazioni e/o permessi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Immagino di si, al netto di regolamenti condominiali o altri strani regolamenti comunali di cui sono specialisti nella vostra città.
      2. idem
      3. idem

  5. Rispondi
    Annalena Puglisi

    Buongiorno, faccio parte di un'associazione di volontariato costituita a Dicembre 2013 ai sensi della L.266/1991, con Atto costitutivo registrato all'Agenzia delle Entrate. Abbiamo codice fiscale e statuto. Non avendo ancora un anno di età non abbiamo bilancio consuntivo. Non siamo iscritti in nessun elenco comunale, provinciale o regionale perchè per le iscrizioni vogliono il bilancio, quindi dobbiamo aspettare la fine dell'anno. Non abbiamo compilato il modello EAS perchè ne vengo a conoscenza solo ora. Siamo una realtà molto piccola, circa 50 soci, non arriviamo a mille euro di fatturato. Dovremmo aprire un conto corrente per ricevere donazioni, ma non so se ci conviene visto il fatturato minimo. Cosa dobbiamo fare per essere in regola con il fisco? Cosa è più urgente? Grazie.

  6. Rispondi
    laura sartorio

    l'associazione onlus desidera revisionare lo statuto e vorremo avere informazioni in merito alle associazioni arci natura. Qual'è la differenza rispetto alle onlus

  7. Rispondi
    luca

    Buon giorno, siamo un ASD legalmente Riconosciuta, operiamo del 1971, vi seguo sempre con molto interesse e in qualche occasione ho richiesto i Vostri preziosi consigli. Vorrei porvi 2 quesiti:
    1) nel caso l' Associazione volesse vendere ad un altra ASD dell' attrezzatura usata per una cifra modesta (400 euro ca) può bastare fare una ricevuta dell'importo percepito e registrarla come entrata sgtraodinaria? E' la prima volta, dato che solitamente la ritira la ditta da cui acquistiamo il nuovo bene.
    2) siamo da poco a Personalità giuridica: la figura del revisore di conti può essere espletata anche da un socio?
    3) Quale è il suo livello di responsabilità?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se l'altra ASD è affiliata al vostro stesso EPS/FSN/DSA si.
      2. Se lo statuto non dice nulla in proposito, si.
      3. Minimissima. La responsabilità è sempre tutta del Presidente.

  8. Rispondi
    egidio

    salve..
    eccomi a voi per la seconda volta..
    dopo aver costituito l'a.s.d. di riferimento, continuo ad imbattermi in un ostruzionismo immotivato da parte del comune, il quale parla di "vincoli urbanistici" con i quali procrastina ormai da più settimane il via libera per rendere operativa la sede dell'asd in oggetto..
    il tecnico che mi segue ha incaricato un legale per un parere ed il comune sta facendo lo stesso...ma tutto ciò è minimamente accettabile ??..
    grazie ancora a tutto lo staff di teamArtist.

    • Rispondi
      TeamArtist

      I vincoli urbanistici, ove non specificato, sono per le attività commerciali e non per le attività no-profit... di norma.
      Ma senza conoscere la documentazione è difficile dirlo.

  9. Rispondi
    circolo experia

    nel marzo 2014 abbiamo costituito una nuova associazione no profit regolarmente registrata , ci trovia mo oggi a vivere una situazione drammatica in quanto dopo mesi di incessante impegno nel creare la nostra sede , nell'investire i nostri risparmi , nel sottoscrivere contratti di affitto e acquisto degli arredi e varie, oggi il Comune di XXXX, emanando una delibera del 25 luglio 2014 , inibendo la concessione di nuove autorizzazioni di somministrazione di alimenti e bevande in centro storico per tutti gli esercizi ,per un anno solare , ci nega l'autorizzazione all'apertura , del nostro circolo. Credo unico caso in Italia , equiparandoci ad una attività commerciale . Le chiediamo cosa mai potremmo portare a difesa dei nostri diritti , le invochiamo un Suo parere. grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Bisognerebbe leggere la delibera che, a naso, direi illegittima. Anche perchè le Associazioni no profit affiliate ad APS nazionali per ottenere tale licenza devono solo fare una comunicazione (SCIA) e non "richiederla". In sintesi: le regole di un comune non possono essere superiori all'ordinamento giuridico italiano. A chi siete affiliati?

      • Rispondi
        circolo experia

        Vorremmo affiliarci all'XXXX nazionale, che abbiamo già contattato e verbalmente ci ha purtroppo confermato che la delibera, emanata per combattere la movida notturna in centro, benchè illegittima, come anche voi confermate, non ci consentirà di aprire ai soci tesserati, ovvero il Comune di Pisa ci ha comunicato che se presentata la nostra Dia con somministrazione, entro 24 ore, ci comunicherà il diniego, obbligandoci ad un ricorso al TAR, da noi insostenibile nei tempi e nei termini economici.
        1. Possibile che siamo costretti a gettare tutto, volontà, desideri, fini nobili, perchè un Comune fa la voce grossa e noi non possiamo difenderci?
        Grazie dell'aiuto, attendiamo una Vs indicazione al fine di vedere la luce in fondo al tunnel.

        • Rispondi
          TeamArtist

          A mio parere dovete affiliarvi all'ente e poi chiedere al loro staff legale di impugnare immediatamente tale delibera perchè costituirebbe un precedente gravissimo per tutto il mondo del Terzo Settore, in tutta Italia.
          Avete una copia della delibera da inviarci?

          • circolo experia

            la delibera è rintracciabile su: DELIBERE COMUNE DI XXXX, DEL 25 LUGLIO 2014, SOMMINISTRAZIONI ALIMENTI E BEVANDE IN CENTRO STORICO. siamo disperati dateci aiuto grazie

          • TeamArtist

            Beh, mi pare che non vi riguardi proprio. La delibera parla di:
            "vietare l’apertura di nuovi esercizi di somministrazione e/o di vicinato alimentare che vendono bevande alcoliche"

            Il vostro non è un "esercizio" di somministrazione: è un circolo privato in cui si somministra ai soci.

            Voi non vendete bevande alcoliche: all'interno di un circolo privato, quando si somministra ai soci, non si parla di vendita (che sarebbe una attività commerciale che non potete proprio fare) poichè non c'è un pagamento ma il versamento di un contributo a copertura delle spese sostenute (attività istituzionale: ed è questo il motivo per cui lo stato la defiscalizza).

            Se un funzionario dovesse prendersi la briga di "interpretare" questa delibera diversamente e magari a vostro sfavore, si potrebbero ipotizzare tutta una serie di reati...

            Fossi in voi presenterei comunque le pratiche per ottenere l'autorizzazione alla somministrazione. Se dovesse essere negata verificherete le motivazioni e deciderete se impugnare la decisioni e contestualmente citare il comune per danni.

  10. Rispondi
    Daniela

    Gentilissimi, vi seguo ormai da qualche mese e vi ringrazio infinitamente per aver creato questo blog e per i vostri preziosissimi consigli.
    A. Faccio parte di un'associazione culturale (fotografica) e abbiamo iniziato il lungo e pesante lavoro di revisionare radicalmente lo statuto esistente sia perché contiene delle irregolarità (es. diverse categorie di soci con diversi privilegi) sia perché ci sono delle incongruenze.
    1. In base alla vostra esperienza, pensate che la nuova riforma che il Governo si appresta ad attuare comporterà anche una revisione del contenuto degli statuti?
    2. Posto il tutto sotto da un'altra angolazione, pensate che gli statuti dovranno essere adeguati alla nuova normativa con conseguente registrazione presso l'AdE + pagamento tassa di registrazione + marche da bollo?
    Se fosse così avremmo una bella...... scocciatura.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Ottimo ma... leggete questo post.
      1. Probabile, ma non credo che verranno introdotte novità rispetto ai requisiti minimi già oggi previsti da altre normative
      2. Spero invece che sia abolita (come abbiamo chiesto) la tassa di registro e i bolli per le registrazioni delle vere noprofit...