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10 Novembre 2012

Obbligo di certificato medico e linee guida per defibrillatori per le ASD

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Gestione dell'associazione
Obbligo di certificato medico e linee guida per defibrillatori per le ASD

Quando si gestisce un’Associazione Sportiva Dilettantistica, anche se non è mai piacevole porre l’accento sull’eventualità di infortuni o incidenti che coinvolgano la salute dei propri soci, è bene comunque farlo e soprattutto è bene essere informati sulle norme che vanno a tutela di tutto ciò che concerne la salvaguardia della salute. Si tratta di misure di prevenzione, volte quindi da un lato ad evitare che si possano verificare episodi spiacevoli e dall’altro ad intervenire in modo opportuno nel caso in cui si dovessero verificare.

Le norme relative a questo ambito sono contenute nel Decreto Legge n. 158 del 13 settembre 2012  titolato: “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”. In questo DL si fa specifico riferimento anche alle misure preventive per l’attività sportiva dilettantistica. Al comma 11 dell’articolo 7 si legge infatti: “Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante l’obbligo di idonea certificazione medica, nonché linee guida per l’effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita”.

Diciamo subito che la dotazione di un defibrillatore non è ancora un adempimento obbligatorio: come si legge nella norma sopra riportata – che, lo ribadiamo, è un “decreto legge”, dunque un atto i cui contenuti possono subire profonde modifiche nel corso dell’iter di conversione in legge – sarà comunque indispensabile attendere la pubblicazione ufficiale del decreto ministeriale che ne fisserà tempi, modalità, ambiti di applicazione, ecc.

 

Il certificato medico per l’attività sportiva non agonistica

Un tempo era chiamato “Certificato di sana e robusta costituzione” e veniva rilasciato dal nostro medico di base (o da uno proposto dall’Associazione/Palestra in cui si svolgeva l’attività sportiva) per attestare il buono stato di salute dal paziente, tale da permettergli di svolgere una regolare attività fisica (attenzione, ben diverso è il discorso per i certificati medici che consentono di svolgere attività sportiva a livello agonistico!). Oggi non si chiamano più in questo modo, ma la sostanza non è cambiata: un medico deve accertare, tramite certificato e ovviamente previa visita, che un socio sia in grado di poter svolgere un’attività sportiva non agonistica in piena salute. Il certificato deve contenere in modo chiaro e leggibile il nome e cognome della persona, luogo e data di nascita, residenza, il numero di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale e una frase tipo: “Il soggetto sulla base della visita medica risulta in stato di buona salute e non presenta controindicazioni in atto alla pratica di attività sportive non agonistiche. Il presente certificato ha validità annuale dalla data del rilascio”. Il certificato va richiesto all’interessato al momento dell’iscrizione e partecipazione all’attività sportiva, vale un anno dalla data di rilascio apposta sul certificato stesso e dopo tale scadenza andrà rinnovato.

La mancata verifica di idoneità fisica alla pratica sportiva non agonistica da parte di un’Associazione rappresenta un fatto alquanto grave: infatti, nel caso di patologie e danni, la responsabilità giuridica cade sul Presidente dell’Associazione stessa.

 

Linee guida per defibrillatori

Mentre il certificato medico è un fatto assodato, per i defibrillatori automatici o semiautomatici in dotazione alle Associazioni Sportive esistono ancora molti dubbi che verranno risolti nel momento in cui il contenuto del Decreto Legge n. 158 del 13 settembre 2012 si trasformerà in una legge vera e propria; fino ad allora le ASD non sono obbligate ad avere in dotazione all’interno delle proprie strutture uno o più di questi macchinari.

Ma quali sono i possibili scenari a cui ci si troverà davanti al momento dell’approvazione della legge? Le ASD dovranno presumibilmente dotarsi di apparecchiature come defibrillatori automatici o semiautomatici, uno o più membri dello staff della ASD dovranno seguire un corso di abilitazione all’uso di tali macchinari (corsi che in genere durano poco più di una mattinata). A chi potesse sembrare una “seccatura” in più val bene una smentita: possedere un macchinario del genere è un’ulteriore garanzia di sicurezza e modernità per la propria Associazione, e, inoltre, non si può non tenere conto che tali macchinari sono ormai obbligatori per la maggior parte delle Aziende e dei Luoghi Pubblici. Dunque, perché non dovrebbero esserlo in luoghi dove si praticano attività potenzialmente più “rischiose” come quelle sportive?

Lo scenario rimane comunque ancora aperto e il dibattito è acceso tra chi pensa che sia un’ottima idea e un salto di qualità per numerose ASD e tra chi, al contrario, la vede come una spesa onerosa, una grossa responsabilità in più per lo staff che decidesse di partecipare ad un corso di abilitazione.

 

SE TI INTERESSA QUESTO ARGOMENTO LEGGI IL NUOVO POST “Aggiornamento circa l’impiego di defibrillatori e le certificazioni mediche nelle ASD”

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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76 risposte a “Obbligo di certificato medico e linee guida per defibrillatori per le ASD”

  1. Rispondi
    Varetto Sergio

    Buongiorno

    Ho cercato ovunque ma non lo trovo.

    C’è un decreto che indica il momento nel quale il presidente di un Asd debba richiedere il certificato medico?
    Al momento della sottoscrizione del tesseramento?
    Oppure in qualsiasi momento?

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Sergio,

      il Decreto Ministeriale del 18 febbraio 1982 prevede l'obbligatorietà del certificato medico
      Ogni socio/tesserato deve avere un regolare certificato medico, che dimostri di avere i requisiti fisici e di salute per poter svolgere attività sportiva.
      Quindi il certificato deve essere richiesto e consegnato prima che il socio/tesserato inizi a svolgere l'attività.

  2. Rispondi
    emanuele schiavone

    sono il presidente di un'associazione culturale che ogni anno organizza una regata remiera (remi)domanda : essendo un'associazione culturale e non sportiva ,ai vogatori debbo chiedere il certificato medico?

    • Rispondi
      TeamArtist

      In teoria non saresti obbligato ma se io fossi in te lo chiederei a tutti senza remore e senza pietà.

  3. Rispondi
    Alice

    Gentilissimi,
    sono la presidentessa di una neonata ASD che organizza corsi di danza del ventre fusion, danza teatro, danza contemporanea e danze popolari, oltre a proporre spettacoli ed esibizioni a teatro e in occasione di festival cittadini.
    Ci siamo affiliate all'AICS, con il quale ci tesseriamo per poter essere assicurate, ed iscritte al CONI.
    Le nostre danze però oltre che di carattere amatoriale e non-agonistico sarebbero meglio definite come ludico-motorie, nel senso che mirano in particolare al raggiungimento e al mantenimento del benessere psico-fisico della persona attraverso la danza.
    Ogni associata che partecipa alle lezioni pratiche (1 volta a settimana) è libera di scegliere se fare un esercizio ascoltando il proprio corpo o rinunciarvi,e riteniamo strettamente volontaria e facoltativa ogni azione compiuta durante lo svolgimento delle attività proposte.
    Ora, essendo che la normativa è in continua evoluzione e che noi siamo abbastanza borderline come associazione per ciò che concerne le nostre attività, non riusciamo a capire se abbiamo l'obbligo del certificato medico come richiesto per le attività sportive non agonistiche o se siamo da intenderci come attività sportiva ludico-motoria/amatoriale e ne siamo esonerate. Il nostro ente di affiliazione non ha saputo darci una risposta definitiva in merito, consigliandoci tuttavia nell'incertezza di richiederlo alle nostre associate per tutelarci in caso di problemi.
    Qualcuno di voi riuscirebbe ad illuminarmi?

    Vi ringrazio anticipatamente

    • Rispondi
      TeamArtist

      Abbiamo richiesto delucidazioni al CONI che però non ci ha ancora dato risposta.
      Ad ogni modo, meglio prevenire che curare. Se l'attività che svolgete richiede sforzi elevati, chiedete il certificato

  4. Rispondi
    gianluca

    Salve per il periodo estivo dovremmo organizzare dei campi estivi dove lo sport ovviamente la fa da padrone. Ora il comune che di fatto ci affida il progetto ci ha chiesto se bisognerà chiedere agli iscritti(6-12 anni) il certificato medico. Io ho risposto di si mentre altri in società dicono di no poiche non facendo vera attività sportiva e rientra nei progetti educativi del comune; inoltre affermano che non essendo specificato nel progetto e bando che si effettueranno corsi o roba similare quindi non c'è né bisogno. Voi che dite?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Che mi vien da ridere che sia un Comune a chiederlo. In ogni caso, la risposta è: OVVIAMENTE SI.

  5. Rispondi
    Gioacchino

    Rappresento un’associazione sportiva di PARAPENDIO in Puglia. Nei prossimi giorni andremo ad apportare modifiche statutarie per adeguamento alla norma sulle ASD e conseguente iscrizione ad ENTE sportivo riconosciuto CONI. Il nostro sport è regolamentato dalle normative sul volo libero (Aero Club Italia). Ogni pilota può esercitarlo solo se in possesso di regolare brevetto, il quale - a sua volta - è rinnovato ogni due anni previa visita medica con procedura e tipologia controlli dettati per legge. Secondo voi:

    1. come Associazione (e quindi anche a livello statutario) dobbiamo inserire obbligo per i soci di consegnarci copia dei certificati medici?
    2. è ipotizzabile che nell’associazione ci siano anche soci che non pratichino il volo, quindi non brevettati?
    3. in tale caso che senso avrebbe richiedere loro dei certificati medici?
    Attualmente abbiamo anche soci che non sono più brevettati o che hanno sospeso il brevetto, ma sono comunque interessati alla tematica del volo e pertanto intenderebbero rimanere associati. E’ evidente che se il CERTIFICATO MEDICO rileva al fine dello STATUS di socio, dovremmo arrivare ad escludere i soci che non lo presentano. Situazione abbastanza spiacevole. Grazie per una vostra pronta risposta

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No
      2. Si
      3. Nessuno. Ed infatti tale obbligo sussiste solo per coloro che fanno attività sportiva.

  6. Rispondi
    mario

    Buongiorno,
    1)A vostro parere l’ASD che organizza, specificatamente, una manifestazione sportiva amatoriale ,ovvero ludico motoria, deve chiedere ai partecipanti la certificazione medica per l’attività sportiva non agonistica ?
    2)Generalmente l’ impianto sportivo, dove l’ASD pratica l’attività, è definito dal Ministero della Sanità come contesto autorizzato e riconosciuto. Autorizzato e riconosciuto da chi?
    3)Può essere sottointeso che, anche un'area pubblica dove l’ASD organizza la manifestazione sportiva, come ad esempio una corsa campestre, sia definita come contesto autorizzato e riconosciuto?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Le ASD non possono organizzare attività ludico-motorie. Le loro attività o sono agonistiche o non agonistiche: i certificati vanno di conseguenza.
      2. Di solito dalla FSN che omologa l'impianto sportivo, dai vigili del fuoco, dall'ut comunale e dall'ASL locale per quanto di loro rispettiva competenza.
      3. Assolutamente no.

  7. Rispondi
    Fabio Romanò

    Buongiorno, sono il presidente di un'ASD. Verificato che alcuni soci iscritti non sono in regola con le visite mediche (scadute o non verificate), è sufficiente avvisare allenatori e dirigenti accompagnatori di sospendere dalle attività sportive tali soci per sollevarsi da eventuali responsbilità?
    Avendo 400 atleti in tre discipline diverse risulta difficile intervenire in prima persona.
    Grazie è buon lavoro

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente NO. Se capita qualcosa loro è lei il responsabile. Perchè non usa la nostra piattaforma? Ha uno scadenziario automatico che avvisa lei, gli allenatori, l'atleta e i tutori legali a due settimane dalla scadenza.
      www.teamartist.com

      • Rispondi
        Fabio Romanò

        Grazie per la risposta.
        Come ASD Trezzo utilizziamo già la vostra piattaforma, e lo scadenzario per le visite mediche è di grande utilità.
        Il problema è che non posso essere contemporaneamente in due palestre e due campi da calcio ogni giorno per impedire l'accesso alle strutture a chi non è in regola con l'adempimento del certificato medico.....
        Pensavo di poter "delegare" almeno in parte questa responsabilità ai nostri collaboratori.

        Grazie ancora e buon lavoro.

  8. Rispondi
    Mirko

    Buongiorno,
    nella nostra ASD, esclusivamente riservati ai soci, teniamo sia corsi collettivi, sia corsi individuali.
    Ogni socio è munito di regolare certificato medico sportivo e relativo tesseramento presso eps con copertura assicurativa.
    C'è una disciplina specifica che prevede lezioni individuali tenute al di fuori della palestra (abitazione privata, in posti pubblici tipo parchi, etc.) ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non comprendo la domanda.

      • Rispondi
        Mirko

        Cerco di spiegarmi meglio.
        In pratica, è possibile fare lezioni individuali in luoghi che non siano i locali adibiti a palestra (parchi pubblici, locali privati, etc.) ?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Certamente, altrimenti dovremmo proibire il Tai Chi Chuan!

          • Mirko

            Molte grazie per la risposta. Il mio dubbio perviene in quanto se si tiene l'attività sportiva (supponiamo proprio il Tai Chi) all'interno di una struttura adibita a palestra, questa deve appunto avere i requisiti per essere definita tale.
            Quindi una ASD potrebbe tenere corsi in locali privati (ad esempio di proprietà di un socio fruitore del corso) senza violare normative?

          • TeamArtist

            Il concetto del "senza violare normative" è estremamente labile nell'ordinamento giuridico italiano. Ogni caso va esaminato a sè...
            - Che tipo di corso?
            - Quali sono le caratteristiche dei locali privati del socio?
            - Che tipo di soggetto giuridico organizza il corso e per chi?
            Non c'è quindi un "si" o un "no" da poterle dire con leggerezza.

  9. Rispondi
    guglielmo

    vorrei sapere se il defibrillatori dopo un certo tempo è soggetto a verifica rinnovo di quale ente accreditato

    • Rispondi
      TeamArtist

      Vanno verificati. Chieda al produttore.

  10. Rispondi
    Michele

    Buon giorno, sono membro di una associazione sportiva dilettantistica e volevo cortesemente sapere se la società deve avere necessariamente in mano il certificato medico di buona salute per attività non agonistica di un associato allievo oppure se può ritenere valida una copia conforme o altro.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questione delicata. Per sua massima tutela dovrebbe tenere l'originale. Ma visto che costa dei soldi e il socio magari vuole riutilizzarlo, conviene visionate l'originale e poi teniate una copia (ma solo per casi eccezionali, non sia la vostra norma).

  11. Rispondi
    Pigliafreddo Ernesto

    Innanzitutto grazie per la risposta precedente.
    Ho una ASD e propongo corsi di ballo.
    Questa mattina sono andato dal mio medico per un eventuale accordo sulla certificazione medica dei miei soci, e mi ha detto che hanno abolito totalmente il certificato medico facendomelo leggere sul sito specifico dei medici (DOCNET) l'ultimo aggiornamento di ieri.
    Cito il succo della frase: "E' STATO ABOLITO DEFINITIVAMENTE L'OBBLIGO DI CERTIFICATO MEDICO PER I CORSI DI BALLO"
    Alla mia continua incredulità si è opposta la sua sicurezza.
    Posso stare tranquillo ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      ASSOLUTAMENTE NO.
      In galera ci va lei, non lui. Cerchi un centro di medicina sportiva.

  12. Rispondi
    Pigliafreddo Ernesto

    Ho letto nel vostro utilissimo blog che se un socio ha un infarto, mentre frequenta un semplice corso di ballo, il presidente dell'ASD viene indagato per omicidio colposo.
    Vorrei sapere cosa vado incontro in realtà, penalmente e civilmente, con l'accusa di omicidio colposo.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A rifondere i danni materiali e morali alla famiglia ed alla galera.

  13. Rispondi
    mazzola francesco

    frequento un corso di ballo liscio non agonistico, a solo scopo ludico, presso una scuola di danza affiliata alla fids, devo presentare obbligatoriamente il certificato medico? certo di una cortese risposta porgo i miei cordiali saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      A nostro parere si. E dovrebbe essere lei il primo a volerlo per essere certo di non rischiare qualche brutto guaio di salute!

  14. Rispondi
    Martina

    Si hanno notizie per le scuole di danza (noi facciamo tango, danza del ventre, teatro e swing) circa il defibrillatore e il corso inerente? Grazie mille e complimenti

    • Rispondi
      TeamArtist

      La vostra è una ASD?

  15. Rispondi
    Massimiliano

    Salve, ho letto con interesse questo articolo relativo alla normativa vigente sui certificati medici per attività sportive non agonistiche.
    Detto questo vorrei provi il mio quesito:
    L'anno scorso ho frequentato un corso ANPDI per conseguire il brevetto di paracadutismo con paracadute tondo militare. Tra i documenti richiesti c'era il certificato medico sportivo per attività di paracadutismo non agonistico. Feci fare il certificato dal mio medico curante specificandone l'utilizzo.
    Una volta in sede ANPDI però mi hanno contestato il fatto che non fosse stato fatto da un medico sportivo.. cercavo quindi di capire cosa dice in realtà la normativa in questo caso specifico. ovvero pur trattandosi di una disciplina poco frequentata, ma comunque svolta in termini non agonistici, che tipo di certificato devo avere??
    Vi ringrazio anticipatamente.
    Massimiliano

    • Rispondi
      TeamArtist

      La vostra disciplina non pare essere riconosciuta dal Coni e non pare nemmeno essere considerata sportiva (ma potrei sbagliare). In ogni caso l'ANPDI può stabilire delle proprie regole, tra cui questa, a cui i suoi associati DEVONO attenersi. La cosa più sensata (soprattutto per il SUO bene) e che si faccia consigliare da loro una struttura dove poter fare la miglior ed adeguata visita per praticare questa attività.

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  16. Rispondi
    ugo mezzanino

    salve,abbiamo costituito una asd e presso una palstra comunale organizziamo diverse attività sportive non agonistiche tipo :
    ballo liscio - zumba - pilates - ginnastica dolce - pallavolo -
    quali tra queste attività sportive gli iscritti hanno l'obbligo di presentare il certificato medico .
    altra domanda : dove possso reperire i regolamenti effettivamente decretati in modo da poterli stampare in caso di controlli da parte delle autorità competenti .
    vi ringrazio anticipatamente
    cordiali saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ogni atleta che fa attività sportiva di qualsiasi tipo presso la sua ASD deve avere un certificato medico sportivo che attesti sia in grado di sostenere quel tipo di allenamento. Nel suo caso, quindi, la risposta è TUTTI. Quelli della pallavolo, in più, dovrebbero a parere mio averne uno agonistico.
      Si ricordi che se succede qualcosa ad un vostro atleta (mettiamo un infarto) di cui non vi siete assicurati che avesse un certificato medico valido, il Presidente verrà automaticamente indagato per omicidio colposo.

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  17. Rispondi
    antonio

    SONO SEMPPRE IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO TENNIS,HO LETTO LA SUA RISPOSTA NON SON CONVINTO,QUELLI CHE LEI HA CHIAMATO SUOI ATLETI FORSE E' SBAGLIATO,FORSE MI SONO SPIEGATO MALE RIFORMULO LA DOMANDA:UN GRUPPO DI RAGAZZI CHE NON SONO SOCI AL NOSTRO CIRCOLO DECIDONO DI FARSI LA PARTITELLA A CALCETTO TRA DI LORO AFFITTANDOSI IL CAMPO, SE MUORE UNO DI QUESTI SONO IO IL RESPONSABILE? RIPETO SONO ESTRANEI AL TENNIS ED IO NON LI CONOSCO.GRAZIE

    • Rispondi
      TeamArtist

      A che titolo affittano il campo? Se lo affittano da non soci o da non tesserati (quindi come privati cittadini) le entrate derivanti sono entrate commerciali che, come tali, voi non potete avere come ASD (se non in modo occasionale ed entro certi limiti - non certo con una attività del genere).

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  18. Rispondi
    Maurizio

    Sono Presidente di una ASD e come dirigenti, prima ancora del risultato sportivo dobbiamo pensare alla salute dei nostri ragazzi ! quindi le visite mediche le effettuiamo presso una struttura pubblica, mentre per il defibrillatore abbiamo già provveduto con i relativi corsi (12 nostri tecnici).
    Non voglio essere ripetitivo, ma ricordiamoci che i genitori ci consegnano i loro FIGLI!

  19. Rispondi
    antonio

    Sono sempre il presidente di un circolo tennis volevo farle un'altro quesito. Noi abbiamo un campo da tennis polivalente dove si gioca anche a calcetto; non organizziamo nessun torneo di calcetto, affittiamo il campo a ragazzi che vengono a giocare per divertirsi pagando l'ora. Se succede che uno mi muore in campo, il responsabile sono io come presidente? grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente si. Viene indagato per omicidio colposo se non ha controllato che il "suo" atleta avesse un certificato medico sportivo valido...

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    • Rispondi
      Maurizio

      Caro Antonio, anch'io sono presidente di una ASD e credi Noi Presidenti abbiamo la stessa responsabilità di un titolare di un azienda, sia in ambito della sicurezza sia per il primo soccorso. Quindi se gestiamo uno spazio sportivo (campo) piuttosto che palestra o varie dobbiamo avere il responsabile della sicurezza e gli addetti al primo soccorso e del primo intervento (antincendio), questa fase può essere delegata anche a terzi, ma devi avere anche il "piano della sicurezza"!!!

  20. Rispondi
    antonio

    Sono il presidente di un circolo tennis: volevo sapere se sul certificato di sana e robusta costituzione (non agonistico) deve essere SCRITTO obligatoriamente lo sport che fa, oppure con quel certificato puo fare qualsiasi sport che si vuole. GRAZIE

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve essere un certificato medico sportivo. Se fa agonismo deve anche essere specificato che è per attività agonistica... noi consigliamo comunque di convenzionarsi con un centro medico che rilasci un certificato ad hoc sull'attività che deve fare l'atleta.

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  21. Rispondi
    FABIO

    Buongiorno, una domanda da porre. sono socio di una asd che organizza un torneo estivo di calcetto. all'atto dell'iscrizione facciamo compilare e firmare una dichiarazione agli atleti che si iscrivono nella quale dichiarano il possesso del certificato medico agonistico (pur non essendo una manifestazione agonistica) nonchè una dichiarazione di un responsabile della squadra che si iscrive nella quale dichiara che gli atleti costituenti la sua squadra sono in possesso di tale certificato e nella quale si assume ogni responsabilità in tal senso. Tutto questo basta a tutelare la nostra associazione in caso di sinistri? o risulta obbligatorio farsi portare copia di tale certificazione?
    Grazie in anticipo e saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, innanzitutto le consiglio la lettura di questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/12/tornei-e-manifestazioni-sportive-liberatorie-e-responsabilita/.
      Ciò posto veniamo alle sue domande.
      Prima di tutto perchè dice che questi tornei non sono "agonistici"? Un giudice le direbbe che un torneo (ma anche una semplice partita o l'allenamento in una squadra che fa attività agonistica) pone in competizione le squadre tra loro e che quindi si tratta di agonismo, nel senso letterale del termine.
      In secondo luogo, la responsabilità sul controllo del possesso del certificato medico sportivo agonistico ricade sul Presidente presso cui l'atleta è socio/tesserato.

      Quindi, se questi atleti si associano o si tesserano presso di voi (spero che non li facciate iscrivere in mancanza di uno di questi due requisiti) DOVETE farvi portare un certificato medico sportivo agonistico valido (cioè non scaduto). Il rischio è, se succede qualcosa tipo un infarto ad un giocatore, che il Presidente della ASD venga indagato per omicidio colposo. E non ci sarà carta firmata o liberatoria che tenga... Inoltre le conviene verificare se la vostra FSN/ EPS o la vostra Regione abbia un regolamento/ legge che preveda l'obbligo in caso di manifestazioni sportive di questo tipo di avere un medico/ ambulanza/ defibrillatore a bordo campo.

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      • Rispondi
        FABIO

        Lo pensavamo non agonistico in quanto essendo una manifestazione/torneo non a carattere ufficiale nel senso legato a qualche federazione o ente di promozione sportiva (la nostra associazione non è affiliata ad alcuno di essi) ma essendo solamente un memorial. Per quanto riguarda il secondo punto invece la nostra associazione è composta solamente dal consiglio direttivo e non ha altri soci/tesserati (non emettiamo tessere). Chi si iscrive e partecipa al nostro torneo, affittando noi il campo di gioco da un'altra associazione sportiva che gestisce le strutture comunali, si tessera a questa associazione e non alla nostra.
        Del resto anche un privato cittadino che affittasse la struttura di gioco personalmente si tessera a tale associazione/gestore (senza però che gli venga richiesto alcun certificato preventivo).
        La responsabilità sul controllo del possesso del certificato medico ricade quindi sul presidente di tale associazione o su quello che "indice" il torneo?
        Ancora grazie e complimenti

        • Rispondi
          TeamArtist

          Bella domanda. Soprattutto sul Presidente della Associazione presso cui gli atleti sono tesserati. Ma un bravo avvocato di parte potrebbe chiamare in causa anche l'organizzatore del torneo...

          Il servizio di risposta ai quesiti è GRATUITO ma prenditi questo IMPEGNO con noi:
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  22. Rispondi
    Lino Canale

    Complimenti per le vostre risposte molto pratiche e soprattutto esaustive. Dal 1990 affronto i problemi fiscali sportivi delle asd e tengo anche dei corsi informativi a livello federale FIJLKAM. Son del parere comunque che ogni dirigente o presidente o collaboratore delle proprie asd, con delle buone conoscenze a livellol fiscale, può monitorare in maniera ottimale l'asd. Non ho molta fiducia dei commercialisti che in generale trattano quasi sempre l'aspetto commerciale, quindi, non hano le necessarie competenze in materia fiscale sportiva. Saluti,
    Lino Canale

  23. Rispondi
    Manuel

    Salve, grazie delle risposte, se fosse possibile metterei anche cinque mi piace...
    Se l'istruttore di una attività sportiva di una ASD non può essere presente per tre o quattro incontri e designa un suo allievo maggiorenne a sostituirlo (gratuitamente), che responsabilità ha quest'ultimo in caso di incidenti, in particolare di minori? L'assicurazione obbligatoria copre eventuali infortuni anche in questo caso o bisogna attuare particolari procedure?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende tutto da cosa copre la vostra assicurazione. Chiedetelo per iscritto e pretendete una risposta scritta dalla vostra Assicurazione.

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  24. Rispondi
    A.S.D.BASKETPASIANO

    Buongiorno, sarebbe utile avere la possibilità di scaricare esempi di:
    - libro soci
    - verbali consiglio direttivo
    - verbali assemblea soci
    - libro prima nota
    - ricevute (quote sociali/partecipa corsi/...)
    e quanto possa essere utile per la gestione corretta della associazione
    grazie

  25. Rispondi
    Enrico

    Grazie della risposta. In realtà nella nostra ASD ci sono moltissimi soci che, pur non essendo agonisti e quindi provvisti di certificato medico relativo, giocano a tennis e utilizzano le attrezzature della palestra.
    Il Presidente è tenuto quindi a richiedere OBBLIGATORIAMENTEche producano al circolo il certificato di buona salute o solo se partecipano a manifestazioni AMATORIALI NON AGONISTICHE organizzate dal Club?
    Grazie per una risposta e saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non c'è una risposta certa. A mio parere, interpretando il decreto Balduzzi nella sostanza, si. Pur tuttavia si ricordi che se non lo facesse e accadesse qualcosa ad un suo socio, come un infarto, verrebbe immediatamente indagato per omicidio colposo. Legga questa notizia: http://www.puntoimperia.it/news/2013/01/17/mori-correndo-sul-tapis-roulant-indagato-per-omicidio-colposo-il-titolare-di-u_58e72d31-dbe4-4e01-a05b-4b24e4a65f55#.UPf6t6FcI_q

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  26. Rispondi
    Enrico

    Un'altra domanda. I soci della nostra ASD che non praticano nessuna attività sportiva all'interno del Club devono essere in possesso del certificato Medico (non quello di attività agonistica) per il solo fatto che lo potrebbero fare (giocare a tennis, nuotare, correre, usare gli attrezzi della palestra)? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Bella domanda. In linea di principio un socio non è obbligato ad essere anche atleta. E se non è un atleta non ha l'obbligo di produrre una certificazione medica. Chiaro è che se di nascosto si mette a giocare a tennis nel club e gli viene un infarto, il Presidente che avrebbe dovuto vigilare che non praticasse sport, verrà indagato per omicidio colposo. Suggerimento: fateglielo fare lo stesso che una visita medica in più non fa mai male a nessuno.

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  27. Rispondi
    Enrico

    Un cardiologo socio della nostra ASD è disponibile per effettuare un corso per l'uso del defribillatore ma "per correttezza però devo informarti che non è ancora chiaro (legge "Balduzzi "), chi rilascia la debita certificazione : ASL ? Società Scientifiche ? Università ? per cui al momento potrei fare un corso al personale ma per il rilascio dell'eventuale certificazione bisogna aspettare i cosiddetti decreti attuativi". Come dobbiamo comportarci? Grazie

  28. Rispondi
    barbara

    Salve ho da poco una asd, stiamo organizzando dei corsi di danzaterapia, ma alcuni soci non vogliono portare il certificato medico, perchè è troppo costoso.Hanno proposto di fare un'autocertificazione, eventualmente questa potrebbe tutelarci in caso di sinistri?

    • Rispondi
      TeamArtist

      ASSOLUTAMENTE NO. Le consiglio la lettura di questo articolo di cronaca, e di questo nostro post di qualche tempo fa. Le conviene trovare un centro medico da convenzionare con la sua ASD e trattare un costo forfettario inferiore a quello di mercato.

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  29. Rispondi
    paola

    La nostra è una associazione di yoga che da poco è asd perchè il coni permette l'iscrizione con tale pratica. Anche per lo yoga c'è il bisogno di certificato medico?

  30. Rispondi
    ANTONIO DE MARIA

    GRAZIE PER LA CELERE RISPOSTA!!!|!! NE APPROFITTO PER PORVI UN ALTRO QUESITO: SE SI ORGANIZZANO DELLE SERATE DANZANTI NELLA STRUTTURA DEL CIRCOLO (ASD) , IL SOCIO NON HA NESSUN OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE MEDICA!??!?! SALUTI

    • Rispondi
      TeamArtist

      Siamo nel campo delle opinioni. A mio parere se siete una asd, il socio è un atleta e come tale deve avere un certificato medico.

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  31. Rispondi
    ANTONIO DE MARIA

    VOLEVO CHIEDERVI SE UN SOCIO CHE FREQUENTA DEI CORSI DI BALLO PRESSO UN ASD E' OBBLIGATO A PRODURRE CERTIFICATO MEDICO? GRAZIE

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se il corso di ballo è inserito all'interno di un percorso sportivo (come pare, visto che viene fatto come ASD) il socio che fa attività è, a tutti gli effetti, un'atleta.
      Come tale, secondo la norma attuale, è obbligato a produrre un idoneo certificato medico. Non c'è però ancora chiarezza su cosa significhi "idoneo" per questo stiamo attendendo le circolari interpretative del Ministero della Salute.

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  32. Rispondi
    Nino

    Volevo sapere se, quando ci sarà la conversione del decreto legge n. 158 del 13 settembre 2012, l'obbligo dei defibrillatori è per le ASD o Società Sportive o per le strutture in cui esse esercitano?
    Mi spiego, se vi sono delle ASD o Società Sportive che utilizzano un campo sportivo, una piscina, una pista di atletica che non è di loro proprietà ma di un Ente Pubblico(Comune, Provincia o Regione)l'obbligo di chi è?
    Chi dovrà dotarsi del defibrillatore?
    Fermo restando che a prescindere da tutto il dotarsi di un defibrillatore da parte di una ASD o Società Sportiva che non abbia una sua struttura è comunque GARANZIA di Sicurezza della Salute!
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non si sa. Dobbiamo aspettare le linee guida ministeriali... la legge infatti non entra nello specifico.
      Ciò posto la nostra sensazione è che l'obbligo sia posto a carico della singola ASD/SSD che nel momento in cui, ovunque essa sia, sta facendo praticare attività sportiva ad un proprio atleta dovrà avere a disposizione sia un defibrillatore, sia chi è in grado di utilizzarlo. Sempre a sensazione la cosa più utile potrebbe essere quella di dotarsi di strumenti portatili e formare tutti i propri allenatori all'uso. Ma aspettiamo prima di prendere enormi cantonate!

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  33. Rispondi
    tonino grillea

    Ho da poco fondato una ASD ciclistica settore MTB, e volevo sapere, visto che non siamo proprietari o gestori di impianti sportivi ma i nostriassociati atleti si allenano spesso individualmente in zone del territorio impervie e lontane tra loro, l'eventuale defibrillatore chi lo deve tenere? In questi casi è obbligatorio? Il corso verra fatto da tutti i 10 membri che compongono la ASD.

  34. Rispondi
    Giuseppe

    Buongiorno,

    volevo un chiarimento in merito al "nuovo" certificato medico per attività sportiva non agonistica: in caso di iscrizione in due palestre, quale delle due deve tenere l'originale?
    Perché nella seconda palestra nella quale mi volevo iscrivere mi è stato detto che, in base a questo nuovo decreto, il certificato va sempre consegnato in originale (mentre prima bastava una fotocopia).
    Quindi ogni volta devo recarmi dal medico, farmi fare un nuovo certificato anche se ne ho uno in corso di validità e pagare altri soldi?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Siamo in attesa delle linee guida ministeriali anche per appurare questo aspetto. Pur tuttavia la legge Balduzzi parla di: "obbligo di idonea certificazione medica" e non si dice assolutamente che chi fa fare attività sportiva debba detenere l'originale. L'importante è che abbia verificato, appunto, che l'atleta abbia un'idonea certificazione medica. Io suggerisco di dare alla palestra una fotocopia che rechi la dicitura "copia conforme all'originale" e che sia lei che il ricevente (il responsabile della palestra), la controfirmiate. All'atto della firma il ricevente deve poter però vedere l'originale.

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  35. Rispondi
    Antonio

    volevo una delucidazione su"obbligo di idonea certificazione medica"da quale medico deve essere rilasciato questa idoneità, con quali competenze,grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Come riportato nell'articolo questo decreto di legge non é ancora stato convertito in legge. Sul punto che lei solleva si é poi aperta una diatriba che ha portato il ministero ad un repentino dietrofront: la misura è un refuso che dovrebbe sparire dalla versione definitiva del provvedimento; anche perché l’intenzione, si apprende da fonti ministeriali, è di rafforzare i controlli ma sempre da parte dei medici di base. Per il momento quindi possiamo solo aspettare!

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  36. Rispondi
    antonio de filippis

    Va benissimo.....tenere aggiornate le ASD è una grande cosa, c'è tanta di quella confusione!!!!!

  37. Rispondi
    antonio de filippis

    E' bene dare sempre informazioni aggiornate nel campo dell'Associazionismo, c'è tanta di quella confusione.....