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15 Maggio 2012

I controlli fiscali verso le Associazioni Sportive Dilettantistiche: come prepararsi – parte I

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Accertamento e Controllo Fiscale
I controlli fiscali verso le Associazioni Sportive Dilettantistiche: come prepararsi – parte I

Si stanno intensificando i controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza allo scopo di “smascherare” sedicenti Associazioni Sportive che, in realtà, sono delle vere e proprie imprese commerciali (vedi il nostro articoloSettore dell’equitazione: il Fisco interviene contro le false Associazioni no-profit”).

Grazie al cosiddetto “Decreto Semplificazioni Tributarie” (decreto legge n. 16/2012, convertito in legge con modificazioni dalla L. n. 44/2012) del Governo Monti, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza ora possono accedere presso le sedi legali delle Associazioni più agevolmente che in passato: è sufficiente, infatti, la sola autorizzazione “interna” del capo ufficio o del comandante dell’Amministrazione Finanziaria, mentre, prima del decreto, l’accesso in locali adibiti all’esercizio di attività non commerciali era consentito solo previa autorizzazione dall’Autorità Giudiziaria competente, sulla base di “gravi indizi di violazioni” alle norme tributarie.

Se ricevete un controllo fiscale è perchè gli ispettori hanno svolto un’indagine preliminare sulla vostra Associazione e hanno riscontrato delle possibili incongruenze nei dati raccolti. Ad esempio vengono controllati anche i siti web delle Associazioni che utilizzano un approccio troppo commerciale, perché questo induce a pensare che venga svolta un’attività commerciale invece che di promozione sportiva. Infatti, in mezzo a tante associazioni sane, ne bastano poche malate fondate da individui che cercano di trarne dei profitti personali, per mettere tutti in difficoltà. Ecco quindi che anche tante Associazioni storiche ed oneste vengono oggi sottoposte a controlli molto stringenti.

Non ci si può opporre (giustamente) all’accesso degli ispettori e alla verifica documentale, anzi si ha l’obbligo giuridico di fornire tutta la documentazione richiesta per il periodo sottoposto a controllo. E’ quindi opportuno che abbiate ben presente dove si trovano i vostri documenti, anche perchè, se per qualsiasi motivo non sarete in grado di fornirli o di indicare tempestivamente l’eventuale altra sede dove gli stessi sono custoditi, sarete sanzionati; inoltre, in caso di ricorso contro l’eventuale verbale di accertamento, non potrete esibire come documenti di parte quelli che non avete prodotto in sede ispettiva.

Dall’altra parte, gli ispettori dovranno identificarsi e mostrarvi la lettera di autorizzazione alla verifica, sulla quale in genere vengono riportati gli anni per i quali si richiede il controllo (può essere richiesto per gli ultimi 5 anni). L’accesso e l’ispezione dovranno svolgersi nel rispetto dei diritti del contribuente, così come stabilito dall’art. 12 della legge n. 212 del 2000, anche detta “Statuto dei diritti del contribuente” (*). Secondo tale legge:

  • avete il diritto di essere informati sui motivi e sull’oggetto specifico della verifica, e sulla possibilità di farvi assistere da un professionista abilitato;
  • le verifiche devono essere svolte (salvo casi la cui urgenza deve essere documentata) durante l’orario ordinario di esercizio delle attività e con modalità tali da arrecare il minor disagio possibile;
  • l’ispezione ha una durata massima di 30 giorni, prorogabili di altri 30 nel caso in cui vi siano motivate esigenze riferite alla complessità dell’indagine;
  • potete richiedere che l’esame dei documenti amministrativi e contabili venga svolto o nell’ufficio dei verificatori o presso il professionista che vi assiste o rappresenta;
  • avete il diritto di rivolgervi al garante del contribuente, qualora abbiate il sospetto che i verificatori stiano procedendo con modalità non conformi alla legge;
  • avete il diritto di far riportare nel verbale osservazioni vostre o del professionista che vi assiste;
  • al termine della verifica avete il diritto di ricevere copia del verbale redatto e di comunicare, entro 60 giorni dalla notifica, osservazioni e richieste che saranno valutate dagli uffici impositori.

(*) Se siete interessati al testo originale e integrale della legge n. 212 del 2000, vi segnaliamo il relativo articolo  Lo statuto dei diritti del contribuente della rivista “Fisco & Finanza”.

 VUOI LEGGERE LA SECONDA PARTE? CLICCA QUI.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

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41 risposte a “I controlli fiscali verso le Associazioni Sportive Dilettantistiche: come prepararsi – parte I”

  1. Rispondi
    pasquale Gionti

    buongiorno volevo informazioni in merito ai conto correnti delle associazione Caf vengo al merito ho aperto un conto con il codice fiscale del caf ma ho notato che si pagano troppe tasse per esempio tassa del bollo di stato esageratissima quasi 9 € al mese di tassa poi si paga la tassa della posta italiana altri 10 € ma dico alla fine sono una associazione o una società per azione ?
    ma esistono altri metodi altre strade resto in attesa grazie gionti

    • Rispondi
      TeamArtist

      questa è una soluzione adottata da molte associazioni: http://www.bancaetica.it/per-organizzazioni-e-imprese/carte/carta-conto

  2. Rispondi
    Franco Trotta

    Sul registro di cui al DM 11 febbraio 1997 vanno riportate soltanto le fatture emesse o si registrano anche quelle ricevute?
    grazie e cordiali saluti

  3. Rispondi
    stefania

    Siamo una associazione di equitazione di campagna. Nessun dipendente. Circa 30 soci partecipanti sia con cavalli presso l'associazione sia con cavalli tenuti nelle loro proprietà.
    Abbiamo obblighi per:
    1. antincendio
    2. antifortunistica
    3. rspp rls.?
    Ina decina di anni fa il presidente il rappresentante cavalieri e alcuni soci ancora presenti in associazione hanno seguito un corso di pronto soccorso presso la croce rossa valido a livello europeo. la croce rossa ci dice che non esistono dei corsi veri e propri di aggiornamento e già aver eseguito il corso blsd per il defibrillatore eseguito 2015 è un aggiornamento.
    4. e' corretto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Solo quelli dettati dal buonsenso
      2. Idem
      3. No. Leggi questo nostro post.
      4. Se lo dice la Croce Rossa... come posso smentire?

  4. Rispondi
    Isabella

    siamo una piccola asd di calcio a 5, non abbiamo dipendenti ma solo alcuni giocatori a cui diamo un compenso per meriti sportivi. abbiamo obbligo d avere rappresentanti x la sicurezza (RSPP, RLS, ANTINCENDIO, PRONTO SOCCORSO, BLSD)?

    • Rispondi
      TeamArtist

      No.

  5. Rispondi
    Alessandra

    1. Che obblighi di legge ci sono nei confronti di attestati di primo soccorso, antincendio , e responsabile sicurezza?
    2. Avendo 2 dipendenti in struttura chi deve farli o può farli?
    3. Io sono il presidente e ho l'attestato di primo soccorso blsd, il vicepresidente non sempre presente in struttura può fare il corso di antincendio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1 e 2. A mio parere, avendo dei veri e propri dipendenti, il Presidente diviene datore di lavoro e come tale deve soddisfare tutti i requisiti sulla Sicurezza. Come tale, le conviene rivolgersi ad una ditta specializzata e farsi consigliare da loro.
      3. Si, ma perchè farlo fare solo a lui?

  6. Rispondi
    Giovanni

    Salve buonasera, ho questo cruccio:vorrei costituire un associazione senza scopo di lucro che abbia come scopo quello della formazione in ambito sanitario da fare sui soci. Il mio commercialista mi ha detto che questo tipo di attività è tipicamente commerciale, perché la formazione si intende non commerciale qualora essa sia extra-scolastica e riguardi ambiti che attengono alla sfera emotiva, artistica ecc della persona. Pertanto il mio commercialista mi ha sconsigliato di fare questo tipo di attività e di creare una società di capitale (srl a ca pitale ridotto o semplificata) ma in questo caso andrei incontro al pagamento di tante imposte(ires, iva, irap) oltre alla tenuta della contabilità? È corretto secondo lei?
    Grazie in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sono due mondi completamente diversi. Se lei vuol fare una Associazione solo per pagare meno tasse ha sicuramente ragione il suo commercialista: faccia una srl.

      • Rispondi
        Giovanni

        Ma mi scusi eh, perdoni la schiettezza in giro vedo tanti bar taroccati dietro ad un' associazione semplicemente per non pagare le tasse (tantè che non emettono scontrini non fanno fatture ecc), perché io non posso fare la stessa identica cosa?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Massì, c'è tanta gente che sniffa coca e picchia la moglie quando torna a casa. Perchè non dovrebbe poterlo fare anche lei?

  7. Rispondi
    Antonio

    Salve abbiamo una piccola associazione che fa entrate per poco più di 2000 euro all'anno. Ci arrivano bonifici su conto corrente e postepay intestati ad una persona fisica, inoltre non siamo registrati come associazione perchè abbiamo paura di andare incontro a spese che non possiamo affrontare.
    1. Quindi quali sono i rischi a cui andiamo incontro e cosa ci consigliate di fare?
    2. e ancora, che spese affronteremmo in caso sia di registrazione che di apertura conto (entrambe intestate all'associazione)?
    3. i 516 euro in contanti valgono per singola quota incassata?
    4. cioè nell'arco di un anno possiamo prendere in contanti per esempio 5-6 o 7 volte questa cifra?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Riciclaggio di denaro sporco ed evasione fiscale (questo l'intestatario del conto corretn)
      2. 200 euro più le marche da bollo (60 euro minimo) per la registrazione: 30 euro l'anno per il conto.
      3. Si
      4. Si

  8. Rispondi
    Rico Pirani

    Grazie mille - Rico

  9. Rispondi
    Rico Pirani

    Vi ringrazio per la sempre pronta risposta ai quesiti e ve ne pongo uno che credo sia comune alla stragrande maggioranza delle associazioni:

    ""Se una a.s.d. incarica un proprio associato od altro associato alla stessa Federazione di provvedere per i lavori di pulizia dei locali dell'associazione, dietro pagamento di un compenso mensile che per tutta la durata non supera la media degli €uro 7.500 annui, è in regola oppure la fattispecie è soggetta anche per le ASD ai C.C.L. del settore pulizie?""

    Cordiali saluti - Rico

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente no. Le pulizie nulla hanno a che fare con lo sport dilettantistico.

  10. Rispondi
    Rico Pirani

    Grazie mille per la risposta
    Rico

  11. Rispondi
    Rico Pirani

    Vi ringrazio per la celerità e faccio uno schema alle vs. domande:
    1) asd A ha in affitto i locali da una soc. Immobiliare ed ha la possibilità (per contratto) si sub-affitarli con l'accordo dell'immobiliare
    2) asd B (altro settore sportivo)ha chiesto di prendere in affitto un locale per la propria attività dietro pagamento.
    3) le due asd sono affiliate a 2 federazioni diverse, ma ambedue riconosciute CONI.
    4) L'affitto dovrebbe essere continuativo.
    5) Dato che l'immobile preso in affitto da A è abbastanza grande e ci sono diverse sale, dopo, nello stesso immobile, ma in sale diverse, verrebbero esercitate due attività sportive diverse.
    Grazie mille
    Rico

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' possibile ma è una entrata commerciale che vi obbliga sia a pagarvi le relative tasse, sia a presentare il Modello Unico ENC.

  12. Rispondi
    Rico Pirani

    1. Può un'a.s.d. senza scopo di lucro concedere in affitto dei locali, dietro pagamento, ad un'altra a.s.d.?
    2. Si può ravvisare un'operazione commerciale e quindi mettergli in dubbio tutta la gestione agevolata?

    • Rispondi
      TeamArtist

      C'è molta confusione su questo tema.
      L'affitto è occasionale o continuativo? I locali sono di proprietà di una ASD o sono a loro volta presi in affitto? Le due ASD sono affiliate allo stesso Ente/Federazione?

  13. Rispondi
    Marco

    Faccio parte di un'associazione sportiva e dilettantistica. L'anno scorso abbiamo iniziato le attività con un numero abbastanza buono di soci, ma col passare del tempo, causa problemi economici i nostri soci non stanno pagando le quote sociali e la copertura delle spese diventa sempre più difficile a tal punto che stiamo decidendo di interrompere le attività e di riprenderle in fututo....magari anche fra qualche anno (insomma con quello che abbiamo speso non vorremo che tutto finisse in fumo....ma se domani volessimo riprendere l'asd già ci sarebbe senza dover riaffrontare le spese per la sua costituzione). In qs caso specifico dobbiamo fare qualcosa e in caso di controlli sarebbe un problema dichiarare che l'associazione ha temporaneamente sospeso le attività?....grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dovete comunque seguire tutti gli obblighi di legge e cioè (come, immagino, da vostro statuto):
      1. Tenuta del Libro Soci e del rinnovo delle quote sociali annuali
      2. Convocazione di un consiglio direttivo annuale per approvare il REFA (anche se a zero) e relativo verbale
      3. Convocazione di una Assemblea Soci annuale per approvare il REFA e relativo verbale
      4. Tenuta del Libro Verbali
      Molto poi dipende da chi siete e cosa fate. Senza conoscervi è impossibile stabilirlo.

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  14. Rispondi
    Valter Vitali

    Ho trovato interessante quello che avete scritto sui controlli che effetuano gli enti preposti. Sono presidente di una ASD di ciclismo amatoriale, facciamo ciclismo per passione, i miei iscritti sono tutti lavoratori o pensionati, non percepiscono compensi ma solo rimborsi in base alla Legge 133,39 D.M 473/99 e dell'Art.25-4°.-
    Non ho mai fatto contratti di sponsorizzazione con i nostri sostenitori ma solo contratti pubblicitari e regolarmente verso il 50% d'IVA alla SIAE. Non ho letto tra le Vostre righe, o tra le domande posteVi, cenni riferiti al ciclismo amatoriale. Abbiamo regolare statuto, partita Iva,iscrizione al Coni. La tessera annuale è pagata dalla società, perciò nessuno versa quote associative. Se possibile avere notizie più dettagliate nello specifico della nostra attività per non incorrere ad errori ne tantomeno ad eventuali sanzioni. Mi piace la correttezza e la precisione ma se ciò non dovesse essere preferisco cessare tutto. Tante associazioni come la mia ne vorrebbero sapere di più ma in tutte le riunioni che siamo intervenuti a livello p/le e reg/le si parla di palestre, calcio, circoli ricreativi ed altro.
    Vi sarei molto grato se potessi avere delle informazioni più particolareggiate.
    ringrazio anticipatamente della Vostra cortesia.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Da quello che mi scrive noto solo due cose che le consiglio di modificare. La prima è sui contratti di pubblicità: visto che l'iva versata è inferiore a quella dei contratti di sponsorizzazione, il Fisco è molto severo nel controllarli (anche perchè il confine è molto sottile...): vi consiglio di fare tutto come sponsorizzazione se quello che fate è interpretabile (pagherete qualcosa in più di iva ma dormirete più tranquilli).
      Rispetto alle quote sociali... non potete pagarle come società! Verrà subito interpretato come suddivisione illecita degli utili ai soci!

      Rispetto al ciclismo amatoriale non ho particolarità da sottolineare. Se vuole può chiedere alla sua Federazione di organizzare un seminario per le ASD del suo territorio tenuto da noi, in modo da poterVi rispondere nello specifico delle necessità della vostra disciplina.

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  15. Rispondi
    Giovanni

    Salve,
    ho un secondo nome e un secondo cognome; al momento della compilazione della domanda di ammissione a socio nella fretta dell'inizio dell'attività non li ho riportati. Nella domanda non era richiesto il codice fiscale, né era esplicitata la necessità del nome completo. Quando mi sono accorto che avevano desunto il CF in maniera non corretta ho segnalato la situazione. Come risposta sono stato radiato dall'ASD in quanto avrei fornito generalità anagrafiche non veritiere e allontanato dalle attività in quanto l'assicurazione non avrebbe coperto un mio eventuale infortunio. E' stato aggiunto che i progressi nella disciplina sono azzerati e che per ritornare al livello attuale devo risostenere le prove di graduazione che ho superato l'anno scorso.
    Non so cosa pensare, uso spesso solo il mio primo nome es. per firmare assegni, contratti commerciali, ricevute e fatture, verbali di riunioni ecc. Non ritengo di aver fornito generalità non veritiere, al massimo incomplete, ma sufficienti ad identificarmi in maniera univoca. Non capisco perché non basti una semplice rettifica per sanare la situazione. Infine se ho raggiunto un certo livello di abilità non dovrebbe essere un nome sbagliato a farmelo perdere
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mi piacerebbe sentire la versione dei fatti della ASD perchè, onestamente, un comportamento del genere da parte loro pare assurdo. Non trovo alcun senso a meno che lei abbia fatto qualcosa a qualcuno dei dirigenti, di personale! In ogni caso... ha un amico avvocato? Io farei mandare una lettera da un avvocato chiedendo l'immediato ritiro del provvedimento ed una lettera di scuse (il fatto che non le abbiano chiesto il CF e loro lo abbiano dedotto è, almeno almeno, illegittimo - oltre che una stupidaggine), minacciando ritorsioni legali e richiesta dei danni (ma stiamo scherzando?).

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    • Rispondi
      Sabrina Rossi

      Non so se possa essere utile, però in una situazione analoga, dovendo iscrivermi all'esame di stato e non concordando l'intestazione della laurea con l'atto di nascita, mi hanno rispedito in anagrafe a fare un certificato in cui un funzionario dichiarava che "maria Rossi, Maria giocanna rossi e maria giovanna luisa rossi sono la stessa persona"... e mi sono iscritta all'esame. Questa quindi dovrebbe essere la via ufficiale. Copia del certificato incorniciata la tengo appesa in camera, per quando ho una crisi di identità...

  16. Rispondi
    antonio de filippis

    Ciao Daniele scusa il ritardo. Fondamentalmente il danno minore era il libro soci che cmq io avevo. Era fatto annualmente, cioè io ogni anno facevo un libro soci su Excel, dove lo aggiornavo ogni qualvolta si iscriveva qualcuno o facevo il recesso di un socio. Invece no , giustamente come dice Damiano di Team Artist il libro deve essere unico nasce con la ASD e rimane sempre quello fino alla fine della ASD, aggiungendo soci e facendo recessi fino all'infinito.E' vero che la ASD ti dà possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali, ma è vero pure che secondo me se vogliono ti creano cmq problemi.

    • Rispondi
      Daniele

      Ciao Antonio non devi scusarti e grazie mille per avermi risposto!! Salutoni e buona serata.
      Ciao Daniele.

  17. Rispondi
    mauro pacifico

    mi sono iscritto ad un'associazione di danza sportiva che opera in una palestra comunale,pagando 30,00 euro per la quota associativa e 50,00 euro per frequentare poi il corso di ballo...mi hanno rilasciato la ricevuta su richiesta,altrimenti nn la rilasciano..il comune non dovrebbe controllare?..è normale pagare una cifra così alta per quattro lezioni mensili?grazie

  18. Rispondi
    antonio de filippis

    Salve tutti.Sono la persona "sfortunata" che gli è stata computata la sanzione. Il problema reale è che quando entrano per un controllo ti vanno a scovare il classico "pelo nell'uovo". Il mio problema non è stato perchè non avevo la documentazione a posto, anzi, da indagini fatte probabilmente sono poche le ASD che avevano la documentazione a posto come la mia.Si sono verificati solo "vizi di forma" del tipo intervista fatta a persone che entravano per la prima volta x chiedere delle informazioni e alla classica domanda (socio o cliente) rispondevano CLIENTE, come se era dovuto per loro conoscere la differenza.Il registro soci doveva essere come dicevano loro, che fino a qualche tempo fa magari non sapevano neanche dell'esistenza.Ecc.Cmq se avete bisogno di altre informazioni sarei felice di darvi una mano per non incorrere a questa brutta esperienza che vi posso garantire è un INCUBO.

    • Rispondi
      Daniele

      Ciao Antonio, mi dispiace per aver incappato questi controlli, ma anche io son nella tua stessa barca! Mi hai incuriosito sulla complilazione del Libro soci. In poche parole cosa ti han contestato e come dovrebbe essere compilato??
      Certo di rileggerti prestissimo con l'occasione ti auguro una piacevole serata.
      Grazie Daniele.

    • Rispondi
      marco

      Ciao Antonio, anche io sono incappato nel controllo dell'ufficio delle entrate, relativo al 2008, e mi voglio disconoscere lo status di associazione. 1) Hanno dedotto loro le mie entrate in quanto non avevo tenuto le ricevute delle entrate dell'anno 2008 e sai come hanno fatto? hanno preso il listino degli abbonamenti del 2011, lo hanno abbassato di 4 euro e hanno fatto una media matematica stabilendo che ogni socio mi avrebbe dovuto versare circa 270 euro, poi hanno moltiplicato questa cifra per tutti i soci presenti nel programma controllo accessi (che tra l'altro non è affidabile perchè le tessere vengono restituite e possono risultare intestati ad altre persone che non erano presenti nel 2008) producendo un utile "commerciale" di 80000 euro. Dalle spese non mi hanno tolto quelle relative all'associazione (tesseramenti, spese per gare, ecc.). in questo modo ritengono che io ho evaso e la sanzione con le imposte arriva ad un totale di 40.000... che io non ho e non ho mai avuto. Il 15 marzo deposito l'istanza di accertamento con adesione, ma non sono molto speranzoso anche perchè credo che una volta che sei entrato in questo giro non ti mollano più e tornano. Non so proprio cosa fare e mi sento veramente allibito, ho cominciato questa cosa per passione rimettendoci anche mio tempo e soldi e adesso mi trovo nella situazione che se dovrò pagare una cifra così tutta la mia famiglia ne risentirà.. e non so dove trovarli tra l'altro. Boh... vedremo! In bocca al lupo anche a te.

    • Rispondi
      cristiana

      potreste darmi delle coordinate su come è corretto tenere libro soci, verbali e documentazione, in quanto chi se ne occupa mi rassicura che è tutto regolare ma io come presidente ho la preoccupazione che qualcosa possa sfuggirmi per mancanza di conoscenza e ne paghi le conseguenze in prima persona pur facendo una cosa di puro e totale passionale volontariato
      grazie mille cristiana

      • Rispondi
        TeamArtist

        Beh, la domanda è da un milione di dollari visto che TUTTO questo blog e TUTTI i post sin qui pubblicati si, occupano in definitiva, proprio di questo!
        Le consiglio, per cominciare di leggere questi due nostri post:
        Libro Soci.
        Libro Verbali.

        Ma il modo migliore per essere certi di avere tutto in ordine è chiederci una ispezione simulata.

  19. Rispondi
    massimo tario

    questo è importante ma sarebbe molto interessante sarebbe sapere come è andata a quelle sfortunate associazione già controllate. grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende. Ad alcune è andata bene perchè avevano tutto in regola. Ad altre invece è andata molto male: abbiamo notizia di una ASD a cui è stata computata una sanzione da 260.000 euro. Badate bene, non perchè facessero attività commerciale mascherati da Associazione (in questi casi le sanzioni sono arrivate anche a 2 milioni di euro) ma perchè NON avevano la propria documentazione in ordine. Da una parte quindi portavano avanti come volontari una regolare attività di educazione sportiva; dall'altra però non avevano preso perfetta coscienza che per il Fisco l'aver diritto ad un regime fiscale agevolato è una cosa seria cui per averne diritto si devono rispettare tutte le norme del caso.

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